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FRANCIA: MACRON MACROFF!

Scritto il alle 09:25 da icebergfinanza

In questi giorni ho ricevuto molte mail e telefonate, preoccupate per quanto stava accadendo ai nostri titoli di Stato.

Nulla di particolare, lo avevamo scritto ad inizio anno in OUTLOOK 2024, il risultato delle elezioni avrebbe potuto creare volatilità nel mercato obbligazionario europeo, soprattutto quello francese e tedesco.

C’è chi pensa che la von der Leyen abbia già in tasca i voti per rifare lo sporco gioco degli ultimi 5 anni, i giornali mainstream hanno provato a declassare l’onda d’urto che nel fine settimana ha travolto Francia e Germania, ma anche Austria e Olanda, i principali cani da guardia tedeschi.

Il banchiere dice che non darà mai le dimissioni, qualcuno pensa che lo scioglimento del parlamento francese sia l’ennesima trappola, io invece suggerisco che la disperazione di questa mossa ha due secondi fini nascosti.

Il primo è di tornare ad agitare il fantasma della donna nera, la fine del mondo, la solita storiella che il banchiere ha fatto girare in questi anni, per convincere i fessi francesi a rieleggerlo.

Infatti, in Francia, già si agita lo spettro dello spread, cavallette e colera ovunque, se vincerà la LePen, togliamo il se, visto che i sondaggi la danno oltre il 35 %.

La vedete la Francia a negoziare con il Fondo monetario internazionale per ricevere un prestito?

Riusciranno i tedeschi o la finanza internazionale a rimettere in piedi in Francia, il teatrino visto nel 2011, nel nostro Paese, con il colpo di Stato che rovesciò il governo Berlusconi, terrorizzando gli italiani che in massa, liquidavano i loro titoli di Stato?

E’ un’ipotesi, sarà un’estate davvero interessante, ne riparleremo insieme a Niccolò nelle prossime settimane in “Machiavelli e la rivoluzione francese”.

Tornano i terroristi dello spread, come accadde nel nostro Paese, gli idioti del “fate presto”, mondo è paese, non cambia nulla, che si tratti di Italia, Francia o Germania.

Certo, Voi, amici di Icebergfinanza queste cose le sapete a memoria, ma la stragrande maggioranza la fuori, non sa nulla, non si interessa, ma soprattutto, ama farsi prendere in giro da banche e banchieri, Monti o Draghi non importa, ama usare un telecomando o la carta straccia invece del cervello.

Solo un ignorante, ovvero colui che ignora e un idiota, potrebbe credere che ci sia rischio su un titolo di Stato di Francia, Germania o Italia, figurarsi Stati Uniti d’America.

Ma in fondo questa è la finanza, un mondo nel quale anche un idiota, riesce a vendere il nulla ad un altro idiota.

La favola di Pinocchio, il gatto e la volpe, le cinque monete d’oro e il campo dei miracoli che non esiste, descrive perfettamente il mondo della finanza e della politica, serva della finanza.

Tornando a MacrOFF, nel caso andasse male, come accadrà questa volta, a netto di brogli elettorali, potrebbe ricorrere all’escamotage di lasciare la presidenza temporaneamente per poi riprovare a farsi rieleggere.

In Francia l’aria si fa frizzante, la sinistra scende in piazza per agitare il solito spettro della donna nera.

Eric Ciotti, leader dei Républicain, la destra gollista terremota il suo partito, mendicando un accordo elettorale con la donna nera.

Molti, a sinistra, hanno gridato allo scandalo.

Basta convincere una ventina di deputati del suo partito e il terremoto è assicurato, con tanti saluti al gollismo.

La nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, ha provato a tornare all’ovile, con il suo 4 %, del partito Reconquete, ma il suo capo, Zemmour, ha la faccia di un nero che più nero non si può, impresentabile.

Ma in politica, i miracoli sono di casa.

Il terremoto, non ha certo risparmiato la sinistra, che prova a ricompattarsi, salendo sul carro di peste e colera, che la donna nera porterebbe alla Francia, ripartendo da Glucksmann, di Place Publique, il quale già inizia a dettare le sue condizioni.

In fondo non è altro che una delle tante marionette della plutocrazia europea, uno messo li per mendicare qualche voto, che chiede maggiore sostegno all’Ucraina, e quindi più guerra.

Ovviamente, più transazione energetica, come se nessuno avesse compreso cosa è successo nel fine settimana in Europa ai verdi.

I socialisti e il comunista morto che cammina, Melenchon, proveranno di nuovo ad allearsi, finendo nella polvere della storia.

Non sappiamo se MacrOFF ha agito di istinto o aveva già programmato tutto, visti i sondaggi che lo vedevano ampiamente sconfitto.

«Andare alle urne era la buona decisione, nell’interesse del Paese. E voglio dirlo ai francesi, non abbiate paura. Andate a votare».

Ma soprattutto, votate per me, se no i miei amici banchieri, lo spread ve lo danno giù per la testa.

«Gioco per vincere. Il mio è un gesto di grande fiducia nei confronti del popolo francese. In questo modo ho creato un’elezione intermedia per chiarire la situazione. La politica, è una dinamica».

Uno che ha il 16 % del Paese, e di questo 16 % forse solo il 30 % lo sopporta o è uno stupido, quando dice di giocare per vincere, o ha in previsione qualche intralazzo.

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Ho letto l’intervista a Goulard, ex collaboratrice di Prodi e Monti, proposta dal banchiere francese all’Europarlamento e inevitabilmente trombata, il che è tutto dire, la quale non ha gradito il Coup de théâtre di MacrOFF.

Secondo Goulard «c’è uno scenario che potremmo definire all’italiana, con Giorgia Meloni che prima di conquistare il potere era molto critica verso la Francia e l’Europa ma poi ha accettato di sedersi al tavolo europeo, ha ricevuto, senza lamentarsi per quanto ho potuto vedere, gli importanti importi del Pnrr, ha scoperto che l’Europa può essere d’aiuto, e finora si è normalizzata. Il RN potrebbe iniziare a fare lo stesso: una normalizzazione non sufficiente per fare vivere l’Europa, ma almeno sarebbe una riduzione del danno». L’altro scenario è «quello che temo davvero: lo scenario cavallo di Troia, partiti anti-Europa come il RN o Lega o convertiti di recente come Fratelli d’Italia che entrano nel sistema e finiscono per distruggerlo. O volontariamente o perché non sono in grado di prendere decisioni difficili, soprattutto in termini di bilancio, portando al crollo della moneta e del mercato unico».

Non ho molta fiducia nel cavallo di Troia, Meloni, ma resto aperto alla sorpresa.

C’è chi pensa che bastano i numeri per riconfermare la trafficante di messaggini e vaccini von der Leyen, non dimentichiamocelo sotto inchiesta della procura Europea…

Ma si sa, anche questo caso verrà insabbiato come molti altri.

Il problema è che il popolo è fondamentalmente fesso, soprattutto quello italiano, che nel fine settimana ha votato per la riconferma di questa marionetta.

Basterebbe dare un’occhiata a quello che sta accadendo in America, con il dottor Mengele, ops scusate Fauci.

Questo si un vero trafficante, che nella commissione di inchiesta americana, ha ammesso, tante cose che anche in Italia i vari Conte e Speranza hanno nascosto.

Non è poi tanto diverso dall’altro criminale, nostrano, si Brunetta, il sadico che descriveva il ricatto psichico inflitto agli italiani con i tamponi.

Ma questo è un altro esempio di come la storia suggerisca che in fondo i popoli sono immensi greggi di pecoroni ai quali puoi raccontare qualunque cosa, per poi allegramente tosarli.

La storia giustamente suggerisce anche che apatia e tolleranza, sono le ultime virtù di una società morente, come amava ricordare il buon Aristotele.

Per il resto nulla da raccontare, oggi la Fed dirà le solite cose ma il bello lo avremo il 28 di giugno quando uscirà il nuovo dato sull’inflazione USA, previsto in crollo.

Inutile dire che la strada è segnata, sia per l’Europa che per l’America.

Inutile dirvi che queste sono occasioni irripetibili per fare come le formichine, lasciando ai volponi della finanza, il compito di raccontarvi che i titoli di Stato sono pericolosi e che arriveranno le cavallette.

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