Anno nuovo, stessa musica, anzi, sarà una musica celestiale.
MACHIAVELLI!
Solo che il rally silenzioso dei BTP è diventato assordante.
Lo storno degli ultimi giorni era dovuto, come dovuto il rally di inizio anno sulle borse, infestate da psicopatici, ubriachi e drogati che devono scaricare liquidità da qualche parte a casaccio.
E’ un lavoro difficile quello del manipolatore, devi stare attento a fare miliardi senza che nessuno se ne accorge, cercando di attrarre milioni di fessi, nel tuo gioco, dove pochi o nessuno possono vincere.
Ma guardiamo oltre, ci attende un anno davvero interessante, ben oltre l’immaginazione.
La prossima settimana, scoprirete perchè.
Un fine anno davvero magistrale, quello che ci ha regalato il nostro amico, Alberto Bagnai, sempre sul pezzo, un fine anno pirotecnico nel suo post sulla vicenda Smart Bank…
Qui un passagio che non conoscevo, ma alla luce del commissariamento della Smart Bank, assume un carattere spettacolare…
“Il fatto che lo Stato si metta a fare emissioni dirette per i risparmiatori non è una bella notizia: lo Stato deve emettere per gli investitori istituzionali perché valutare il rischio dello Stato non è una cosa facile per i piccoli risparmiatori. Non basta guardare il tasso di interesse, bisogna guardare il rischio, e come fa un piccolo risparmiatore a valutare correttamente il rischio della Repubblica Italiana? Questo è il segnale che dobbiamo dare. I BTP sono comunque uno strumento finanziario: non siamo più negli anni ’80, abbiamo la libertà dei capitali, dal mio punto di vista la corretta educazione a un risparmiatore italiano è: prendere strumenti finanziari diversificati, ben bilanciati, dove si valuta bene il rischio. L’idea di investire direttamente in un BTP a me personalmente non è mai piaciuta e non piacerà mai. Che lo Stato si metta a piazzare titoli direttamente ai risparmiatori non è una notizia matura, è una notizia, come dire, ancora da Repubblica del risparmio provinciale… I tassi sono ancora negativi dal punto di vista reale, avete parlato di aumenti dei tassi: vero, ma siamo ancora in territorio di tassi sostanzialmente negativi o neutri. Quindi il messaggio, cari risparmiatori, è: lo Stato non è mai un interlocutore ottimo, quando si tratta di investire.”
(qui,il podcast dal minuto 1:47).
Sentire una simile sconclusionata petizione di principio su una emittente pubblica (nell’imbarazzo palpabile della conduttrice) il giorno in cui partiva l’asta del primo BTP valore mi infastidì molto. Decisi di lasciar correre. Temporeggiare è un’opzione tattica la cui validità non può essere sopravvalutata. Avendo temporeggiato, oggi posso dire che se per Carnevale Maffè “lo Stato non è mai un interlocutore ottimo, quando si tratta di investire”, per la Banca d’Italia la banca presieduta da Carnevale Maffè pare non sia una interlocutrice ottima quando si tratta di depositare i propri risparmi.
Ora per il popolo di Icebergfinanza, non è una novità che la fuori, a partire dalle banche per arrivare a tutte le altre realtà dell’investimento del risparmio gestito, i titoli dello Stato sono come il diavolo, vicino alla loro acqua santa.
Ci hanno provato più volte altri ceo del risparmio gestito a tenere lontani gli italiani dai nostri titoli di Stato, inventando favole varie.
Per carità, ognuno fa il suo mestiere, tira l’acqua al suo mulino, ma un minimo di dignità non guasta.
In questo lungo anno, molti clienti o persone che si sono rivolte a noi, spesso e volentieri in banca o dal loro consulente, si sono sentiti dire che i nostri titoli, sono come la peste, che l’opzione fallimento per il nostro Stato è una certezza e altre fesserie che preferisco non raccontare.
La cosa più interessante è che, a ridosso di questa estate, è letteralmente esploso il portafoglio di titoli di Stato detenuti da residenti, una performance spettacolare che supera i 114 miliardi solo nell’ultimo anno, sino a mese di giugno…
Di fronte a questi numeri, il MES, la carta per la sua ratifica, può tranquillamente essere usata come carta igienica pregiata, visto quello che costa in termini di sovranità.
Surreale, ridicolo a dir poco, il messaggio che il professorone della Bocconi ha voluto lasciare agli spettatori.
Il problema è che gente come lui oltre ad insegnare, è qui è tutto un programma, scrivono e vengono intervistati ogni giorno, da giornali come il Sole 24 Ore o la Repubblica, o Il Corriere per altri versi, giornali che in teoria dovrebbero offrire un servizio dignitoso.
Anche un bambino capirebbe che non è sostenibile una banca come quella presieduta da Carnevale che offre tra il 7 e l’8% per un deposito bancario.
Certo, Banca d’Italia, potrebbe avere commissariato il cda per altri motivi, vedremo.
Suvvia, non siate avidi e imparate a ragionare.
Ma poi ci pensa la verità figlia del tempo a spazzare via il nulla che li circonda, oltre ai conflitti di interesse.
Poi all’improvviso, sul Sole, leggi quello che vi racconto da oltre un decenni, la durata media del nostro debito, per la sostenibilità…
Sapevano da tempo ciò che ancora sfugge alle agenzie: confrontare il debito totale (cumulato) con il Pil (un flusso annuale) non ha alcun senso. Cos’è che conta davvero? Il costo corrente del debito, e quello dell’Italia è decisamente conveniente. Fino al secondo trimestre i pagamenti di interessi annualizzati sono stati pari al 16,3% del gettito fiscale. L’incremento rispetto a due anni prima è stato del 4% circa, in linea con le medie ventennali precedenti e ben al di sotto dell’astronomico 40% e più dei primi anni ‘90.
Le scadenze dei bond
Il motivo è che l’Italia ha allungato le scadenze dei bond. All’inizio degli anni ‘90 la scadenza media ponderata dei titoli di Stato italiani era di circa 3 anni, mentre nei primi anni 2000 superava i 5. Oggi è pari esattamente a 7. Con tassi più bassi più a lungo, il costo del debito è gestibile, anche dopo i rialzi dei tassi. Il tasso di mercato attuale infatti influisce solo sul debito di nuova emissione. Il debito esistente è bloccato fino alla scadenza: quanto più lunga è la scadenza, tanto più a lungo il costo annuo è garantito.
Ma ovviamente se hai conflitti di interesse, queste cose non le racconti, ci mancherebbe!
Iniziamo l’anno con un augurio, da parte di un gigante della politica italiana, uno che non ne ha mai indovinata una!
Cattivi, presagi!
Buon anno a Voi tutti cari Compagni di viaggio, appuntamento al 13/14 gennaio con OUTLOOK 2024 ” Euro crisis 2.0″.
Doppio omaggio per chi sostiene generosamente e con costanza il nostro viaggio.
Oltre ad OUTOLOOK 2023 avrete accesso ad un lavoro commissionatomi da un’importante istituzione mondiale alcuni anni fa come potete vedere qui sotto…
Abbiamo rivoluzionato e restaurato la nostra mailing list, probabilmente all’inizio ci sarà qualche problema.
Da lunedì 15 saremo a disposizione per reinviare manualmente i nostri manoscritti.
Prima di scriverci però, invito a leggere le nostre riflessioni qui sotto, che cambieranno la dinamica del nostro omaggio per il 2024
MACHIAVELLI!
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MACHIAVELLI!
L’ultimo manoscritto dell’anno 2023 è TULIPMANIA
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Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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Trovo alquanto strano che nessuno o quasi (pazienza per i media standard, ma intendo anche quelli più specificatamente a tema economico) parli di quello che accade in USA a proposito di “sostegni” straordinari, ovviamente mi riferisco a quella specie di gigantesca MEGA-FLEBO di liquidità che la FED ha avviato a partire da MAR2023 in conseguenza del crack Silicon VALLEY bank… e quello successivo di First Republic bank…doveva trattarsi di un sostegno “temporaneo” invece è proseguito furiosamente (e discretamente) mese dopo mese fino a DIC2023, al ritmo incredibile di 100 miliardi di $ a settimana (si settimana, non mese…) e anzi negli ultimi 3 mesi dell’ anno passato ha toccato record anche di 130 miliardi a settimana… in USA sembra ormai che la FED butti sul mercato interno DOLLARI stampati col ciclostile… questa manovra dovrà pur portare a qualche conseguenza… la FED ha annunciato da tempo che questo “programma straordinario” cessa a MAR2024… e poi? (è logico chiedersi)…