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ITALIA: SOPRA LA BANCA IL GOVERNO CAMPA…SHOCK ECONOMY!

Scritto il alle 23:31 da icebergfinanza

Corriere della Sera 19 novembre 2011 Giannelli

Era il lontano 22 luglio 2008 quando l’ Independent scrisse a proposito di Goldman Sachs, che di qualunque cosa si trattasse, di un credit crunch possibile, di una stretta creditizia o di pianificare il business di una olimpiade, statene certi nell’elenco dei Goldman Sachs Boys sicuramente vi sarà un candidato che potrà gestire e gestirà l’avvenimento.

E’ affascinante osservare la Speranza della gente comune e dei mercati che quotidianamente si accende dietro i suggerimenti e i consigli di coloro che hanno contribuito a causare questa immensa depressione, che si tratti di un fantasmagorico fondo salvastati sputasoldi o di un magico eurobond o ancora della possibilità che la banca centrale europea stampi dal suo cilindro magico trilioni di euro che possano cancellare la più imponente follia collettiva che la storia della finanza abbia mai vissuto dalla notte dei tempi.

Sia ben chiaro per Icebergfinanza quello che contano sono i fatti, le parole sono come nebbia al sole e sui fatti verrà giudicato questo governo tecnico dal quale purtroppo non ho ascoltato un solo riferimento alla FAMIGLIA, nessun sostegno, nulla di nulla.

Quello che invece ho compreso è che il protagonismo di alcuni tecnici si è spinto sino a suggerire la resurrezione del nucleare e qua e la il ritorno della leggenda metropolitana degli OGM e del contributivo spinto all’amerikana! Qui conflitti di interesse non ce ne sono suppongo il popolo non ha deciso nulla sul nucleare e in Amerika i pensionati tornano al lavoro grazie al contributivo supportato dai mercati azionari che annulla le loro pensioni.

La scorsa settimana l’ Independent torna a chiedersi se il prezzo della democrazia sia il ritorno dei tecnocrati di Goldman Sachs.

A scanso di equivoci vista la ovvia campagna di delegittimazione delle televisioni e dei media nazionali, Icebergfinanza non vi parla di poteri forti o occulti, di Trilaterali o di formaggi Bildeberg, ma di un problemino che viene dalla notte dei tempi, ovvero di rischio evidente di conflitto di interesse, l’argomento preferito dei giornali italiani.

Secondo l’Independent il progetto di Goldman Sachs che controlla buona parte del governo americano attraverso i suoi ex collaboratori è quello di “abbracciare” i governi promuovendo ovviamente i propri interessi con i politici o i regolatori che potrebbero ostacolare il leggendario “libero mercato” anche se questo non è un semplice e basilare gioco di lobbismo puro.

La nostra Goldman è li per fare consulenza ai governi attraverso i propri specialisti e per fornire finanziamenti, per soddisfare le sue esigenze. Non solo Goldman ovviamente ma il pericolo maggiore, aggiungo io, è nascosto nelle scuole di pensiero, nei fondi a sostegno delle scuole di manager, delle università del pensiero unico…”Business as usual

Il progetto è quello di creare un profondo scambio tra uomini, idee e denaro, al punto tale da rendere impossibile o quasi, comprendere la differenza tra l’interesse pubblico e l’interesse di Goldman Sachs & Company”.

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Probabilmente molti di Voi ricorderanno il post di inizio anno dal titolo “Shock Economy 2011” come lo ricorderanno tutti coloro che intervenirono alla conferenza di Milano a Marzo.

Come ho scritto nel mio libro, “Shock Economy” la chiamava la nostra Naomi Klein ricordando il pensiero di Milton Friedman maestro nel prospettare lo shock al Cile di Pinochet, uno shock tale da costringere qualunque popolo ad accettare qualunque soluzione pur di veder finire in fretta l’inferno che si intravvede all’orizzonte!

Lo shock in Italia c’è stato, loro gli speculatori tanto amati dai Chicago Boys del buon Milton e dai discepoli della Bocconi, lo hanno creato con la complicità evidente di un gruppo di speculatori politici che in questi anni ha depredato il nostro paese. Hei ragazzi non passa giorno che i giornali non si riepiano di valige piene di soldi che entrano o escono dalle casse dei partiti o senza la notizia di qualche ministro che prima di abbandonare lo scranno si è affrettato a sistemare alcuni amici degli amici.

Friedman è stato aspramente criticato da Naomi Klein spiegando come le riforme ultraliberiste volute dallo stesso Friedman e dai suoi discepoli siano applicabili solo per mezzo di shock violenti che catturino l’attenzione dell’opinione pubblica. I seguaci della Scuola di Chicago quindi, secondo le teorie no-global della Klein, si sono resi complici di colpi di stato e di torture perpetuate dopo di questi nei confronti dei ribelli che hanno osato opporsi alle scelte neoliberiste spesso a favore di multinazionali straniere.(Wikipedia)

Pinochet Docet!

Se volete per non urtare la Vostra sensibilità torno a parlare di cosa farà il dollaro o di dove andrà l’economia reale come abbiamo fatto in questi anni, ma se non si comprende il peccato originale, l’origine della metastasi di questo sistema è meglio occuparsi d’altro.

State tranquilli torneremo a parlare di fondamentali e macroeconomia quelli che ci hanno permesso di intravvedere prima di molti questa tempesta perfetta. A proposito l’Arca di Noè è pronta ma non c’è fretta i tempi non sono maturi via sarà dato il tempo per salirvi buttando a mare il superfluo. Chiedo scusa se mi diverto con le metafore ma questo non è il luogo ne l’occasione di fare consulenza generalizzata.

Una premessa prima di passare oltre è necessaria. Credo che Icebergfinanza sia probabilmente l’unico in Italia ad aver dimostrato di non aver sposato alcuna scuola di pensiero economico a credere che tutte potrebbero contribuire a migliorare l’economia. Non è possibile generalizzare, non tutti si esprimono e pensano allo stesso modo anche all’interno di una stessa scuola economica ma gli esaltati vanno isolati.

Pensate che sul FattoQuotidiano c’è addirittura il blog di un simpatico Chief Economist Fondo d’investimenti dell’Oman un altro simpatico Chicago Boys, uno di quelli che fa una fatica immane a lasciare un grammo di autocritica sulla sua scuola preferita, sulla sua ideologia, che si diletta nel suo magistrale umorismo a cancellare la riflessione su un mondo fallito sostenuto quotidianamente da un manipolo di falliti, drogati dalla celestiale sensazione di libertà infinita…

(…)Ricordo quando si materializzò l’ologramma di Bini Smaghi, un Chicago Boy come me, nel mio ufficio con vista mozzafiato sulla Casa Bianca, al Fondo Monetario Internazionale proprio il pomeriggio in cui ero placidamente intento a distruggere l’economia indonesiana lanciando testate multiple di neo-liberismo.

Senza preamboli, mi disse: “Sei stato implacabile nella guerra in Croazia e le bancarotte di paesi da operetta. Valutiamo che sei pronto per una vera Mission Impossible! Sarai trasferito alla Bce. Prendiamo il controllo dell’Euro” (…).

Affascinante no, affascinante! Ma ricordatevi che e’ importante non generalizzare perchè in molti credono veramente in quello che vivono, quello che hanno appreso da anni di indotrinamento ideologico.

Il problema è un’altro ovvero il sequestro della vita sociale delle comunità e del futuro delle giovani generazioni ad opera di economisti, politici e finanzieri esaltati che disseminando di elettroshock l’economia in questi anni sta suggerendo il reparto di rianimazione preferito e il luogo di villeggiatura della convalescenza!

Nei prossimi mesi altri dieci incontri in tutta Italia ci attendono per confrontarci sulla possibilità di un’alternativa di …massa e per fine anno sarà probabilmente pronto il manifesto di Icebergfinanza!

Nel frattempo come comunicato ieri sembra che Splinder stia per chiudere e quindi dovremo traslocare. Sto valutando alcune opportunità ma quello che è importante è il Vostro supporto per non disperdere un lustro di avventure nei mari della finanza e dell’economia, visto che molto probabilmente significherà partire da zero soprattutto come visibilità sul WEB.

Circa 1300 lettori sono già in collegamento con noi via mail ma il Vostro supporto sarà fondamentale attraverso Facebook, Twitter, i siti e i forum che frequentate per condividere il nuovo indirizzo…un caro saluto e vento in poppa per le vele del marinaio che sa dove andare! Andrea

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