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RECOVERY FUND LA TRAPPOLA DELL’EURO!
Mentre in Europa e Wall Street la patria degli psicopatici, si festeggia la fine della pandemia, noi partiamo da qui da un articolo che risale all’inizio di aprile, che il mio amico Gianni mi ha segnalato, tratto dal Wall Street Journal, il pezzo scritto da Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di Stato USA sotto le presidenze Nixon e Ford tra il 1969 e il 1977.
La pandemia cambierà per sempre l'ordine mondiale, mi sento come nelle Ardenne nel '44 https://t.co/JwSd3wNa9r
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 25, 2020
L’atmosfera surreale della pandemia di Covid-19 evoca come mi sono sentito da giovane nell’84esima divisione di fanteria durante l’offensiva delle Ardenne. Ora, come alla fine del 1944, c’è un senso di pericolo indefinito, rivolto non a una persona in particolare, ma che colpisce a caso e con devastazione. Ma c’è una differenza rilevante fra quell’epoca lontana e la nostra. Allora, la resistenza americana era fortificata da un obiettivo nazionale. Ora, in un Paese diviso, è necessario un governo efficiente e lungimirante per superare ostacoli senza precedenti in termini di entità e portata globale. Mantenere la fiducia del pubblico è fondamentale per la solidarietà sociale, per il reciproco rapporto tra le società e per la pace e la stabilità internazionali.
Nel 2012 a Varsavia, Kissinger scherzò sulla famosa frase a lui attribuita, “chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?”.
Non sono sicuro di averlo detto io, ma ha poi aggiunto che “però questa è una buona citazione, quindi perché non prendersene il merito?”
“L’Europa – ha proseguito l’ex segretario di Stato Usa – ha la capacità di diventare una superpotenza, ma non ha né l’organizzazione né l’idea di diventarlo. Questa è una sfida per il concetto di Europa”.
"Creare l'Euro è stato un gigantesco errore della storia" Kenneth Rogoff – DAVOS 2018 pic.twitter.com/pPzqU7VKa6
— Byoblu (@byoblu) January 24, 2018
Vi abbiamo già raccontato della trappola nascosta dietro la proposta franco tedesca del presunto “recovey fund” a fondo perduto, serve soprattutto a loro per riconvertire la loro industria automobilistica e le centrali nucleari e a carbone.
Purtroppo in Italia, al Governo abbiamo dei furbi che fanno finta di non capire o dei fessi, ma per fortuna ci sono loro che ci ricordano la vera essenza dell’Europa che verrà…
E intanto passano i mesi e il Governo fa morire il Paese!
Recovery Fund, il piano dei Paesi rigoristi: "Solo prestiti e con impegno su riforme e conti pubbli… https://t.co/iOL3eGWVJo di @repubblica— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 23, 2020
La tattica è semplice, la Germania finge di proporre insieme alla Francia qualcosa che non potrà mai essere approvato dal Bundestag, poi a turno, prima l’Olanda e poi l’Austria i due principali cani da guardia dei tedeschi, rompono le uova nel paniere.
Mi auguro che gli italiani non dimentichino chi in realtà governa in Austria, soprattutto quando sarà il momento di tornare a fare le ferie…
Per non dimenticare! https://t.co/tJc2ZbgXkW pic.twitter.com/kwZ8VwYVA8
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 24, 2020
Ovviamente l’entusiasmo è alle stelle questa sarà la settimana decisiva, sistemeremo tutto e ci sarà la ripresa a V…
Recovery fund, l’austriaco Selmayr anticipa la proposta della Commissione: “500 miliardi, per la maggior parte a titolo di sovvenzione” https://t.co/qjdmsJFF19 di @fattoquotidiano
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 26, 2020
Un Recovery fund da 500 miliardi di euro attivo fino al 2022, costituito per la maggior parte di sovvenzioni a fondo perduto, in aggiunta a un bilancio europeo da circa 1.000 miliardi. Sarebbero queste le cifre della attesissima proposta che la Commissione Ue presenterà mercoledì, secondo quanto ha rivelato all’agenzia di stampa austriaca Martin Selmayr, ex braccio destro di Jean Claude Juncker, oggi rappresentante della Commissione in Austria. La cifra sarebbe identica a quella del piano messo sul tavolo nei giorni scorsi da Francia e Germania, in base al quale però gli aiuti andavano distribuiti totalmente a fondo perduto.
Selmayr invece afferma che la ripartizione tra prestiti e sovvenzioni non è ancora stabilita in via definitiva. L’ex potentissimo segretario generale della Commissione ha spiegato che “la grande maggioranza” dei fondi “saranno sussidi”, ma la percentuale di ripartizione non è ancora chiarita: il rapporto tra sovvenzioni e prestiti sarà di 60% o 70% a 40% o 30%. Questo aspetto è cruciale per l’Italia e gli altri Paesi che chiedono una prevalenza di aiuti a fondo perduto, mentre i quattro “frugali” tra cui la stessa Austria con Olanda, Danimarca e Svezia si oppongono
Infatti gli avvoltoi e gli sciacalli sono frugali, come frugale come sempre è la Commissione UE, il gioco delle tre carte funziona sempre a meraviglia, per fortuna oggi in Italia siamo in tanti a fare le pulci all’Europa, se fosse tutto in mano a PD, Italia Viva e M5S sarebbe finita domani.
A proposito, mentre gli ingenui e i fessi attendono il recovery fund o addirittura il MES che nessuno vuole, ultimo Cipro, si scopre che una banca centrale e le sue stamperie, sono il meglio che uno Stato sovrano può desiderare…
La Bce compra i nostri BTp: ecco quanto risparmia l’Italia. L'analisi su 24+ l'informazione premium del Sole 24 Ore https://t.co/qEfycOLcvu pic.twitter.com/7pkHGR94Ub
— IlSole24ORE (@sole24ore) May 22, 2020
“Bce, restituiti 32 miliardi di interessi dal 2015”
Quest’anno l’Eurotower girerà al Tesoro interessi per 10,7 miliardi di euro Vito Lops“Oltre ad aver ridotto il tasso di mercato, gli acquisti di BTp da parte della Bce comporteranno a fine 2020 un risparmio netto di oltre 10 miliardi per le casse del Tesoro. Risparmio che supera i 30 miliardi se il conteggio parte dal 2015, anno in cui è stato lanciato (marzo) il quantitative easing.
La Bce, sulla quota di debito pubblico italiano che detiene (oggi poco più di 400 miliardi ma a fine 2020 dovrebbe superare i 600 miliardi) la componente interessi a carico del Tesoro svanisce. Questo accade perché le relative cedole vengono retrocesse dalla Banca d’Italia, che esegue gran parte degli acquisti per conto della Bce, al Tesoro a fine anno. «In buona sostanza, questo debito è come se non esistesse, né per gli effetti di stock né per quelli di flusso – spiega Andrea Delitala, head of investment advisory di Pictet -. Questa forma indiretta di monetizzazione del debito è attualmente un fenomeno globale ben più evidente negli Usa e in Giappone».
Quindi il vantaggio degli acquisti della Bce è almeno doppio. In primo luogo allontana la speculazione. In secondo sulla quota di debito detenuta gli interessi maturati vengono sostanzialmente restituiti al Tesoro (quindi difatti è come se quel debito fosse a costo zero). Sarebbe triplo qualora questa forma temporanea di monetizzazione del debito diventasse permanente attraverso, ad esempio, un costante reinvestimento dei titoli in scadenza.
Dal 2015 al 2019, l’anno in cui è partito il quantitative easing, a conti fatti la Banca d’Italia – che acquista circa il 90% dei titoli italiani per conto della Bce – ha retrocesso al Tesoro in totale interessi per oltre 23 miliardi. Pictet ha poi calcolato, tra questi, la retrocessione di interessi direttamente attribuibile agli acquisti effettuati tramite le operazioni di quantitative easing: in questo caso la quota di interessi che è uscita dalla porta e poi è rientrata dalla finestra a Via XX settembre ammonta a 11,7 miliardi. Questi numeri sono destinati a gonfiarsi in particolare in questo 2020, anno in cui l’emergenza pandemica ha reso ancor più robusto l’intervento della Bce. Stimando che la quota di debito pubblico italiano in mano alla banca centrale passerà da 403 a 628 miliardi, Pictet calcola un risparmio annuo per il Tesoro di 10,7 miliardi e complessivo dal 2015 di oltre 32 miliardi, 20,7 dei quali imputabili al Qe..”…….
Ora una persona sana di mente o almeno competente, si può essere competenti pur non essendo sani di mente, dicevo, una persona sana di mente capirebbe che non c’è alternativa a proseguire sulla strada tracciata dalle banche centrali, ma no, noi vogliamo discutere di MES e recovery fund, mentre il Paese muore.
Ieri su twitter ho spiegato per l’ennesima volta il perché il dollaro non ha alcuna possibilità di crollare, nonostante il record raggiunto ieri dalla Federal Reserve ormai vicina a 7 trilioni di dollari, settemila miliardi di espansione del proprio bilancio.
Non c’è solo la Fed che stampa, stampano tutti contemporaneamente come forsennati, stampano, stampano e ancora stampano…
Japan seeks to end Tokyo’s state of emergency, eyes US$930b stimulus plan https://t.co/U01uX2WbAF di @scmpnews
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 25, 2020
Quasi 1000 miliardi di dollari dal Giappone…
European Central Bank is ready to step up bond purchases to combat the economic fallout from the coronavirus pandemic, minutes show https://t.co/LgOc93DoFA di @WSJ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 25, 2020
Siamo intorno ai 1500 miliardi IPOTETICI di stimoli monetari e fiscali in Europa…
China unveils US$500 billion virus stimulus but stops short of going all-in https://t.co/rYg9IrG1RM di @scmpnews
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 25, 2020
In Cina altri 500 miliardi ufficiali, non immagino quelli che vengono dati sottobanco…
Il totale è di circa 9 trilioni di dollari, 4,4 trilioni di dollari a livello globale, e ulteriori prestiti del settore pubblico, garanzie e altre operazioni fiscali ammontano a altri 4,6 trilioni. Ma davvero vi state ancora chiedendo perché il dollaro non crolla? 4/1 pic.twitter.com/L2BVNd8YPV
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 25, 2020
A llivello globale oltre 9.000 miliardi di dollari ma è mai possibile che gli incompetenti o gli ignoranti siedano solo al nostro ministero delle Finanze.
Per quale motivo non si continua ad emettere debito e quindi titoli di Stato in una situazione favorevole come quella attuale in Italia?
Chiudo infine per tutti coloro che non hanno ancora capito per quale motivo non ci sarà mai inflazione per tanti e tanti anni ancora, con un disegnino semplice semplice.
Questa qui sopra è la velocità di circolazione della moneta, se la moneta non circola, ma circola solo nelle tasche degli psicopatici, se circola solo per ingrassare avidi banchieri e speculatori, se continua ad affluire unicamente dove c’è ricchezza e non dove serve nessuna possibilità di uscire da una deflazione da debiti, da questa crisi.
https://twitter.com/FlaShBloGLive/status/1264815734489673728
CHIARO IL CONCETTO? Quindi niente inflazione e zero possibilità di uscita da questa deflazione da debiti se non cambia la dinamica, zero possibilità di un crollo del dollaro.
Buona consapevolezza, mentre loro vi stanno fottendo il futuro!
Queste che vengono chiamate “distorsioni” e “squilibri” (come adoro i luridi eufemismi degli economisti!) temo che verranno “esacerbate” da ulteriori “shock di sistema” che capiternno proprio nel bel mezzo di questa “fragilità strutturale”.
Non so se avete capito bene, ma il vecchio mondo sta per rovesciarsi. Salutate con affetto le cose buone e cattive della vita del passato, perchè non le rivedrete mai più.
E se non sai cosa intendo, Andrea, sarà un mondo dove nemmeno investire in oro fisico avrà più senso, non so se questo fa capire di cosa parlo.
Saluti
Vado controcorrente: non penso ci sarà nessun crollo sia di borsa che di tassi.
Motivazione:
1) già per il 2020 si era prospettata une recessione e quindi le banche centrali e gli stati erano pronti con eventuali elementi correttivi (anche se, FORSE, non si asepttavano fosse una recessione di questa portata);
2) Trump, con le elezioni alle porte, farà carte false (nel vero senso della parola) per impedire il crollo delle borse. Ha trovato 3000 miliardi nel giro di pochi giorni (vedi punto 1) ed è riuscito a far approvare gli aiuti al congresso, nel giro di un nanosecondo (anche ai democratici non conviene un tracollo finanziario, visto che anche loro sono sicuramente investiti in azioni);
3) i tassi negativi farebbero più male che bene alle banche e, visto l’intervento continuo della FED da settembre a oggi, non penso abbiano intenzione di peggiorare ulteriormente la situazione);
4) così come l’esperienza del 2008 ha portato la FEd a evitare l’esperimento d far fallire una banca (Leman), così in caso di seconda ondata di contagi, si preferirà lasciare tutto aperto, con relative restrizioni, piuttosto che ripetere un lockdown dagli effetti economici devastanti;
5) le crisi creditizie che, molto probabilmente, ci saranno nei prossimi mesi, saranno controllate dalla FED e dalla BCE;
6) gli stati europei, che si voglia oppure no, si metteranno d’accordo sui recovery fund. Con ciò i T-bond con tassi negativi non saranno sicuramente appetibili rispetto a quelli europei.
Gli americani sono un popolo asservito psicologicamente, decenni e decenni di “America patria delle opportunità” ha creato l’idea che chi non ce la fa è colpevole di essere un fallito, e chi si sente un fallito, si addossa la colpa e quindi non si ribella. Intelligente metodo.
Se i mercati torneranno a scendere, i fondi pensione pubblici USA andranno gambe all’aria, ho letto un articolo che parla GIA’ ORA di buchi da 3-4MILA miliardi di dollari. Buchi derivati da aspettative di ritorni troppo alti da mercato azionario e obbligazionario. Powell dovrà buttare altri 5-10mila miliardi entro fine anno se non vuole che salti tutto.
Ciao Andrea,
in merito all’effetto sul btp cosa ne pensi? Il mantra ufficiale sostiene che il nuovo titolo farà scendere lo spread e la discesa di questi giorni parrebbe confermare questa tesi. Mi chiedo altresi quanto influirà il rendimento del nuovo titolo. Se fosse vicino al nostro questo non potrebbe scatenare le vendite per sostituirlo col nuovo? Avrà un rating altissimo se fanno le cose per bene e se renderà lo 0, tutto ok ma se così non fosse? Oggi il btp rende 1,6 a scendere quanto potrebbe essere quello del nuovo secondo te? Premo sul punto perché oggi stanno entrando tutti lunghi convinti del riassorbimento verso 120 ma come espresso prima non sono convinto e gradirei il tuo parere e quello della ciurma che non guasta mai bontà vostra permettendo.
Io direi che sino a 173 possiamo anche lasciar correre l’illusione, poi darà molto difficile continuare la sceneggiata!
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Quanto ci metteranno i milioni di americani che fanno ore di coda in macchina per recarsi ai banchi alimentari leggendo che i ricchi sono diventati ancora più ricchi con il Covid?