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EUROPA & BREXIT: COLPITA E AFFONDATA!
Tanto tuonò che alla fine si mise a piovere verrebbe da dire, io me lo immagino il piccolo risparmiatore che giorno dopo giorno si sente dire, che non c’è alcun pericolo, che non c’è alternativa all’equity, tanto ci sono le banche centrali, non può accadere nulla.
Quello che è successo martedì e oggi era prevedibile, recessione manifatturiera negli Stati Uniti e il WTO che da il via libera a Trump per mettere 7,5 miliardi di dazi sui prodotti europei e stiamo ancora aspettando di vedere cosa deciderà di fare Trump con le automobiline tedesche…
#Wto, sì ai #dazi Usa per 7,5 miliardi di dollari. @GiuseppeConteIT : 'Confidiamo nell'attenzione dell'alleato Usa su alcune nostre produzioni strategiche' . L'Europa: 'Pronti a reagire'#ANSAhttps://t.co/6DiYljyoYL
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) October 2, 2019
Con il PD e i Cinque stelle al governo, hai ben poco da confidare, vedremo come andrà a finire. E tutto per colpa di Francia e Germania, sempre loro con l’aereoplanino di carta.
Prima l’embargo alla Russia e ora i dazi americani, non possiamo che ringraziare l’Europa, tra i furbi e i fessi, l’Italia siede di diritto tra questi ultimi.
“Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente”. Lo scrive la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem in una dichiarazione.
“Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, la Ue non potrà che fare la stessa cosa”, aggiunge la commissaria.
Malmstroem chi?
Brutta botta davvero per il nostro Paese, il 25 % in più su formaggi e prosciutto, pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto cotto e crudo, Olio, vino e pasta sono salvi. Almeno hanno colpito solo i vini francesi oltre allo whiskey, non c’è che dire bisogna ringraziare gli aiuti di Stato tedesche e francesi, questi Paesi che continuano a fregarsene delle regole e ogni guardano alle nostre pagliuzze dimenticando le loro travi.
Bella davvero la Vostra Europa!
In questa Europa abbiamo tutto da perdere e stiamo perdendo. Nel frattempo dal RegnoUnito arriva l’ultimatum…
Brexit, Boris Johnson richiude Westminster. Ultima offerta all’Ue https://t.co/RCj50fP29R
— Corriere della Sera (@Corriere) October 2, 2019
UK fund outflows accelerate as no-deal Brexit looms https://t.co/Pt0FBawEX2
— Financial Times (@FT) October 3, 2019
Non lo so come andrà a finire e francamente poco importa il destino è già segnato, come direbbe Bob Dylan, la gente è pazza e questi tempi sono strani, noi abbiamo le mani legate, siamo disconessi, qualcosa è cambiato!
Tra oggi e domani altri dati in arrivo dall’America, nel pomeriggio una batteria impressionante di dati macroeconomici, importantissimi, vediamo se il settore dei servizi tiene, nel frattempo indice settore terziario francese in declino a 51,1 da 53,4 e quello composito da 52,9 a 50,8.
🇩🇪 Germany Services PMI sinks to ⬇️51.4 in September (54.8), its lowest for 3 yrs. New business intakes dropped for the first time since Dec '14, although job creation was resilient. Composite PMI numbers point to significant recession risk. More: https://t.co/Zry6Kn4b6z pic.twitter.com/jEufGoyzAK
— S&P Global PMI™ (@SPGlobalPMI) October 3, 2019
Addirittura pessimo, direi devastante quello tedesco, la combinazione di terziario e manifatturiero manda la Germania in recessione, con la sola Italia in controtendenza!
I dati preliminari sull’occupazione privata non sono buoni in America, sensibili revisioni al ribasso dei mesi precedenti.
Non resta che attendere i miracoli delle banche centrali, ci spiace dirlo ma avevamo ragione su tutto, bastava aspettare, i fatti ci stanno dando ragione, ma come sempre chiunque dimentica il suo passato non può che riviverlo.
Chiudiamo con un un’ultima immagine, quella del DAX che ha perso quasi il 5 % in soli due giorni, si sale per le scale, si scende con l’ascensore, ci sono le Tre Cime di Lavaredo ovunque negli ultimi quattro anni, i famigerati testa e spalla che gli amici di Machiavelli, ben conoscono, quattro anni buttati via ad inseguire rendimenti sull’azionario, quattro lunghi anni inutili, una lunga fase di distribuzione che porterà ad un collasso dell’indice principale europeo.
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