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BAYER BREXIT POWELL: LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA!

Scritto il alle 10:51 da icebergfinanza

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Ieri è stato un giorno trionfale per gli amici di Machiavelli, la Federal Reserve ha dovuto ammettere che le cose non vanno molto bene, massima disponibilità ad una politica di nuovo accomodante e fine del rialzo dei tassi per il 2019, secondo la maggioranza dei governatori con diritto di voto.

Ma di questo parleremo alla fine, intanto anche in Germania ieri, è stata una bella giornata…

Per il resto calma piatta o meglio, la quiete prima della tempesta!

La tempesta in realtà ha già passato la Manica, la nuovoletta di Fantozzi continua a persistere su Londra, l’Europa rimanda al destinatario le illusioni della May…

Nella sostanza oggi si deciderà per un rinvio sino al 23 o 26 di maggio, la data la decide l’Europa e non la May.

Il tutto sempre se la May riuscirà ad ottenere i voti nel prossimo passaggio parlamentare, la settimana prossima, visto che ha incolpato il Parlamento per il ritardo nelle decisioni, un’accusa che ha fatto infuriare molti suoi colleghi di partito.

Ieri in tre minuti, Powell ha usato la parola pazienza per almeno 4 volte!

L’economia Usa sta rallentando e la Fed cambia idea: i tassi di interesse americani restano nel range tra il 2,25 e il 2,50% e non procederà ai due rialzi previsti per quest’anno (precedentemente erano tre). Rivista al ribasso anche l’inflazione. Il Pil crescerà nel 2019 del 2,1% contro il 2,3% stimato a dicembre mentre l’inflazione all’1,8% (prima era 1,8%) mentre il tasso di disoccupazione sale dal 3,5% al 3,7%.

Gli economisti non si attendevano un cambio di marcia così drastico, ma il presidente della Fed Jerome Powell ha spiegato chiaramente i motivi per i quali è stata scelta la strada della “pazienza”: una decisione, peraltro, presa all’unanimità dal Comitato. “Potrebbe volerci un pò di tempo prima che le prospettive per l’occupazione e l’inflazione richiedano chiaramente un cambiamento di politica”, ha detto Powell. Nel comunicato ufficiale, la Fed rimanda al 2020 un eventuale rialzo, ma senza specificare quando.

Tombola!

Davvero una giornata memorabile ieri, anche se il dollaro si è temporaneamente indebolito, i rendimenti sono crollati ovunque e il prezzi dei tesorucci decollati!

“I dati che stiamo vedendo non stanno attualmente inviando un segnale”, del bisogno di muoversi in entrambe le direzioni. È “un grande momento per noi per essere pazienti “, ha detto Powell.

Addirittura si è spinto a dire che i dati delle vendite al dettaglio di dicembre non sono reali, perchè altri dati in loro possesso non confermano il collasso di fine anno, un po come negare la realtà, mi ricorda tanto il sistema fondamentalmente solido di Bernanke.

La curva dei tassi è invertita ormai in più parti, il rendimento del trentennale, è inferiore di 9 punti base rispetto alla riunione di dicembre e nonostante il rimbalzo delle borse, nessuno ha venduto i bond, la curva dei tassi tra i 2 e i 10 anni è ostinatamente su livelli inferiori di 25 punti base.

I tesorucci da li non si muovono, la verità è figlia del tempo, la deflazione da debiti, la sua e la nostra compagna di viaggio. Buona Consapevolezza.

MACHIAVELLI!

 

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