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CINA: EUROPA IL RITORNO DI GENGIS KHAN!
Mentre il governatore della Banca centrale cinese sussurra tutta la sua fiducia nella risoluzione della crisi europea e nelle misure della BCE ( Source: Bloomberg Chinese central bank Zhou comments: CHINA PBOC’S ZHOU SAYS HE’S CONFIDENT EU WILL SOLVE CRISIS: MNI CHINA PBOC’S ZHOU SAYS HE SUPPORTS EU, ECB MEASURES: MNI PBOC’S ZHOU: CHINA WILL PARTICIPATE IN RESOLVING EU DEBT CRISIS CHINA PBOC GOVERNOR ZHOU SAYS HE HAS CONFIDENCE IN EURO: MNIa) noi andiamo a dare un’occhiata a cosa ne pensano gli affidabilissimi responsabili del fondo China Investment Corporation braccio destro finanziario della politica cinese…
PECHINO, 13 febbraio (Reuters) – I governativi della zona euro non rappresentano l’ideale per investitori di lungo termine come China Investment Corporation (Cic).Lo dice Lou Jiwei, presidente del fondo sovrano cinese dell’importo di 410 miliardi di dollari, secondo cui per Cic sono invece attraenti investimenti in progetti di infrastrutture e industria reale.”In titoli di Stato della zona euro come quelli italiani e spagnoli, per esempio, possono investire soltanto le banche centrali che hanno determinate responsabilità. Da un punto di vista commerciale si tratta invece di prodotti molto difficili per investitori di lungo termine come noi” spiega.”Possibilità di investimento si trovano invece in aree come le infrastrutture e i progetti industriali, in grado di sostenere la ripresa economica” aggiunge.Cic ha di recente rilevato una partecipazione di minoranza in Thamese Water, società londinese per la distribuzione di acqua.(Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129854, Reuters messaging: alessia.pe.thomsonreuters.com@reuters.net)
Fantastico una partecipazione di minoranza nella distribuzione dell’acqua alla City è una scelta strategia favolosa invece che comprare inutile cartaccia europea, il ritorno di Gengis Khan, un dominio lento ed inesorabile sull’industria reale e le infrastrutture dell’Europa, in attesa che l’ombra del protezionismo ritorni dalla storia.
CONCLUSO IL SUMMIT DEI LEADER DI CINA E UE
Pechino, 14 feb. – Concluso il 14esimo summit tra i leader di Cina e Ue, con il rilascio di un comunicato stampa congiunto in 31 punti. I leader hanno positivamente valutato gli importanti progressi nello sviluppo delle relazioni bilaterali in ogni settore, trovandosi d’accordo sulla necessita’ di rafforzare la cooperazione. La Cina ha ribadito il suo sostegno all’integrazione europea, mentre l’Ue ha riaffermato il supporto allo sviluppo pacifico di Pechino e il rispetto per la sovranita’ e l’integrita’ territoriale cinese; entrambe hanno quindi sottolineato l’importanza della promozione e protezione dei diritti umani e dello stato di diritto, confermando il proprio impegno a cooperare con i meccanismi dell’Onu sui diritti umani.
La promozione e protezione dei diritti umani, tra il politichese e la diplomazia della porta accanto, affascinante davvero come abbiamo visto in LAOGAI: ORRORI MADE IN CHINA!
Tornando a noi sembra che Gengis Khan sia estremamente preoccupato della piega che stanno prendendo le vicende europee come ci spiega IBTIMES….
“La Cina è pronta a intervenire in modo più deciso per trovare una soluzione al debito europeo” ha affermato oggi il premier cinese Wen Jiabao durante il summit Cina-Europa(…) La Cina, quindi, inizia ad essere molto preoccupata della piega che ha assunto la crisi economica e finanziaria europea come aveva confermato ieri anche il portavoce del ministero degli esteri cinese affermando che la crisi dell’euro era arrivata ad “un punto critico”. Effettivamente l’Europa rimane per la Cina un importantissimo partner commerciale, come confermano i dati Eurostat di ieri. L’agenzia statistica dell’Unione Europea, infatti, ha calcolato che le esportazioni dei paesi Ue verso la Cina sono passate da una valore di 26 miliardi di euro nel 2000 ad uno di 113 miliardi nel 2010. Allo stesso modo le importazioni dell’Europa a 27 di prodotti cinesi sono passate dai 75 miliardi di euro del 2000 ai 283 nel 2010.
Questa situazione, però, è destinata a cambiare. Il governo cinese, infatti, alla vigilia del summit di oggi, ha dichiarato attraverso le pagine del Quotidiano del Popolo di non avere nessuna intenzione di “comprarsi” l’Europa o di salvarla. Con questo Pechino intende dire che non comprerà bond degli stati europei in difficoltà, ma preferirà investire acquistando asset industriali. A questo proposito, la Cina ha già preparato un fondo di investimento da circa 250 miliardi di euro per intervenire pesantemente sul mercato europeo e statunitense.L’Europa non è affatto dispiaciuta di questo come, d’altra parte, dimostrano le dichiarazioni quasi “pubblicitarie” di Van Rompuy durante l’incontro euro-cinese. “L’euro rimane una valuta solida alla quale si affidano investitori di tutto il mondo” ha affermato il presidente del consiglio europeo “Soprattutto l’Eurozona ha dei conti in ordine e un livello del debito pubblico molto inferiore, ad esempio, di quello degli Stati Uniti o del Giappone”. Van Rompuy ha poi aggiunto di aver concordato con il premier cinese per “maggiori investimenti bilaterali”.
Ma certo va tutto bene siamo fondamentalmente solidi, talmente solidi che solo cosi si può spiegare il mistero dello straordinario recupero dei mercati americani negli ultimi dieci minuti di contrattazioni, in attesa dell’ultima illusione cinese!
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