YELLEN FED …OOOOOPS!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

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Ieri all’improvviso un signor nessuno, governatore della Banca centrale austriaca, equivalente al due di picche,  Nowotnt,  dopo aver il giorno prima dichiarato che la Bce non ha bisogno di fissare un termine preciso alla fine del Qe ha tirato fuori di nuovo la solita litania austro alemanna, Signori e Signore, in autunno chiuderemo la BCE e andremo in vacanza.

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Nowotny si dice infine d’accordo con il presidente Bundesbank Jens Weidmann sulla necessità di sollevare il piede dall’acceleratore. Una discussione sul cosiddetto ‘tapering’, come anticipato dallo stesso Draghi, avverrà in autunno. (Reuters)

Ma tu pensa a quel povero diavolo di Mario,  che si fa un mazzo per spiegare che non c’è fretta, che non c’è traccia di inflazione e poi arriva uno che il giorno prima dice una cosa poi qualche ora dopo cambia idea e gli rovina tutta la tela faticosamente tessuta…

Consigliate a questi signori di chiudere la bocca e di ritirarsi in qualche spiaggia esotica, lontani dalla politica monetaria,  in maniera da smettere di dire fesserie mentre incassano centinaia di migliaia di euro raccattando qualche conferenza qua e la a meno che non abbiamo altri scopi configurabili come insider trading…

La normalizzazione inizierà “relativamente presto” dicono quelli della Fed. Quando? Non lo sanno neanche loro… Lo ripeto il dollaro si indebolisce quasi esclusivamente per la delusione sulla trumponomics il resto non ha alcuna ragione di essere con un differenziale a favore del dollaro sul decennale vicino ad un punto virgola otto, il resto sono solo chiacchiere da bar!

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Giovedì e venerdì saranno i giorni probabilmente decisivi. Si voteranno emendamenti a raffica, forse per tutta la notte, e si raccoglierà ciò che si è seminato in queste ore. I repubblicani rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano. E, questa sì, sarebbe una sconfitta bruciante per Donald Trump. Che aprirà la resa di conti nel partito repubblicano. Ma anche nella sua amministrazione. Un ok corral dalle conseguenze imprevedibili.(Repubblica)

La cieca fiducia della Federal Reserve nella ormai obsoleta «curva di Phillips», che dovrebbe in teoria prevedere un aumento dei prezzi in risposta a una riduzione del tasso di disoccupazione, è il tallone di Achille che ci porterà dritti dritti alla prossima crisi. Fanno sorridere questi signori l’inflazione non è più un po’ al di sotto del l’obiettivo ma semplicemente al di sotto ma di molto non hanno il coraggio di dirlo e intanto si continua giocare con le parole.

Lunedì ci aveva già provato una volta l’euro a decollare ma ad un nulla dal massimo del 2015 una mano invisibile ne ha bloccato l’esuberanza poi ci hanno pensato insieme Nowotny e la Yellen che in sintesi non sa più che pesci pigliare con l’economia americana e l’inflazione a rompere l’ultimo diaframma…

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Per quanto riguarda il dollar INDEX nonostante le ultime settimane, il trend al rialzo resta intatto! Per il cross eur/usd ribadiamo la nostra visione di medio e lungo termine e non ci spostiamo di un millimetro!

Ora non resta che osservare quanto male farà questo livello di cambio all’economia europea, non certo ai tedeschi che godono per il cambio forte e attraverso Weidmann della Bundesbank fanno sapere al mondo intero che il QE dell’odiato Draghi ha prodotto almeno 250 miliardi di risparmi al governo tedesco, altro che la Germania benefattrice dell’umanità!

Meglio stendere un velo pietoso sull’ennesima truffa alla tedesca, il cartello delle automobiline Made in Germany,  ormai la Germania, in fatto di manipolazione, può solo fare scuola a chiunque, tranne ai napoletani,  che sono riusciti a rifilare ad un tedesco l’unica banconota da 300 euro della storia recente d’Europa!

Qui sotto avete le attuali posizione lunghe a favore del dollaro provenienti dal COT, il bluff più colossale degli ultimi anni…

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Recentemente su Zero Hedge è uscito anche questo interessante articolo che spiega per quali motivi un rimbalzo del dollaro potrebbe essere imminente, un sentimento negativo quello nei confronti del dollaro davvero pervasivo, con gli investitori che oggi pagano molto più che nell’ottobre 2009 per proteggerai da un calo estremo del dollaro nei confronti dell’euro per un periodo di sei mesi…

 

… Per la prima volta negli ultimi mesi ii fondi hedge via CITI sta acquistando aggressivamente dollari, la seconda moneta più venduta nel G10 venduta per ben 80 % di tutto il mese di luglio …

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Interessante notare come riporta Wall Street Italia che …

Il tasso di offerta di moneta in dollari Usa, stando ai metodi di calcolo degli economisti della scuola austriaca, è sceso al 5,4% in maggio su base annuale: sono i minimi degli ultimi 105 mesi. L’ultima volta che la massa monetaria ha registrato una crescita tanto bassa gli Stati Uniti si trovano all’alba della crisi dei mutui subprime, a settembre 2008 (5,2%).

La metrica utilizzata è stata sviluppata dagli economisti della scuola di Vienna Murray Rothbard e Joseph Salerno e, tenendo conto anche dei depositi del Tesoro presso la Fed, è pensata per fornire una misurazione più affidabile della Massa Monetaria classica M2. L’istituto promotore del pensiero economico liberale Mises Institute ne dà un resoconto costante sul suo sito. Anche l’incremento della massa monetaria M2 ha rallentato il passo a maggio, scendendo ai minimi di 20 mesi (5,6%).

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Lacy Hunt in passato ha più volte dimostrato in maniera empirica il fallimento del pensiero economico attuale e delle scelte di politica monetaria della Fed, e noi insieme a lui continuiamo a credere che il mercato sta prendendo un colossale abbaglio come accadde nel 2013.

Noi per concludere, non possiamo fare altro che ripetere quello che da tempo dicono i nostri maestri, ovvero che la visione macroeconomica per il 2017, resta invariata e continua a suggerire che i rendimenti obbligazionari dei titoli del Tesoro americano a lungo termine scenderanno a livelli di molto inferiori a quelli attuali, con un PIL nominale americano in calo dal 3 al 2% la resa secolare rimarrà sensibilmente più bassa di quello che il mercato è disposto a credere…

Our economic view for 2017 is unchanged and continues to suggest that long-term Treasury bond yields will work irregularly lower. The latest trends in the reserve, monetary and credit aggregates along with the velocity of money point to 2% nominal GDP growth for the full year, down from 3% in 2016. This would be the third consecutive year of decelerating nominal GDP growth and the lowest since the Great Recession. This suggests that the secular low in bond yields remains well in the future.

Van R. Hoisington
Lacy H. Hunt, Ph.D.

50 commenti Commenta
reragno
Scritto il 27 Luglio 2017 at 11:52

Un mio pensiero: Trump sarà un inetto nè più nè meno di molti altri leaders politici stranieri.
La sua inconcludenza a livello economico non ha causato nessun effetto negativo sulla borsa Americana: quindi tutto bene. Ha avuto un altro effetto invece molto positivo : il dollaro che si è
svalutato contro le principali valute in un momento in cui poco o tanto la Fed sta dichiarando di voler perseguire una politica restrittiva.
La domanda che vi pongo è questa : è possibile che ci sia un disegno ben preciso per non deliberare serie misure economiche? Insomma ci sia un accordo tra democratici e repubblicani per procrastinare il più possibile questa situazione?
Tanto gli unici ad avvantaggiarsi da questa situazione sono proprio loro.

stanziale
Scritto il 27 Luglio 2017 at 13:46

@ Reragno. Ciao. Tu l’hai scritto ed io l’ho pensato. Questi tafferugli tra Trump ed il senato globalista favoriscono il dollare debole, cosi’ come la crisi greca favoriva l’euro debole. E’ chiaro che ci marciano.

Piu’ in generale, secondo me Trump sta’ lavorando benissimo. Il suo programma era imperniato sulla fine del globalismo, ed il senato Usa appunto a maggioranza globalista, proprio questo sta’, in effetti, raggiungendo, con i propri provvedimenti : che Trump deve solo assecondare, infatti sono perfetti per dividere l’europa. Ognuno per se’, Dio per tutti
https://www.rischiocalcolato.it/2017/07/le-nuove-sanzioni-usa-ci-rovineranno-e-leuropa-puo-farci-poco.html

omnia_funds
Scritto il 27 Luglio 2017 at 17:23

Mi sono già espresso sul “verdone”…ma un altro, a mio parere, bravo e stimato analista oltre al “comandante di questa nave”, faceva notare che oltre al dollar-index bisogna dare un occhiata al euro-index. E la cosa diventa interessante in quanto esso risulta inserito in un canale ribassista dal 2008, anche se ambio, ma ribassista e toccando una volta la parte bassa del canale e successivamente la parte alta…come stà succedendo ora. Siamo, fino a ieri, sulla resistenza dinamica del canale discendente…alla sua rottura mancherebbe solo dei miseri 50-60 bp. Sembra che il primo tentativo di sfondamento sia fallito…vediamo se ci sarà un secondo e aspettiamo l’esito. Ma viste le posizioni speculative sulla valuta…potrebbe starci una bull-trap e potrebbe configurarsi come un bear-market rally correttivo…
E’ da rifletterci..

madmax
Scritto il 27 Luglio 2017 at 22:24

Scusate se son sempre bastian contrario, ma volevo condovidere con voi due pensieri sul dollaro.
Premesso che son certo che grafici, fibonacci, dollar index diano ragione al Capitano, la mia domanda e’ questi sistemi funzionano pensando un mondo futuro uguale a quello del passato.

Ma tutti gli imperi nascono, crescono e tramontano, nulla e’ eterno e rimbalzo sulla “sparata” della Lagarde che ha detto che tra 10 anni il FMI potrebbe avere la sede in Cina. Non e’ una bufala, per statuto l’IMF dice che la sede deve essere nel paese maggiore, fino ad oggi US ma presto il PIL Cinese superera’ quello US e a tal punto l’IMF dovrebbe trasloccare….non sono certo che la graficistica tenga presente questo possibile futuro in cui gli US non sono piu’ il primo paese economico.
Ma nemmeno militare perche’ se spendendo 700 miliardi di USD all’anno nel budget della difesa si sentono “minacciati” da un paese “caccola” come la Corea del Nord con un PIL di 12 miliardi di USD (ripeto un paese il cui PIL e’ 58 volte piu’ piccolo di quanto spendono in difesa) allora se la passano male pure sul piano militare.

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 08:23

@ STANZIALE

si, è quanto mai patetica la reazione stizzita di “gentiloni – padoan – calenda” sull’affaire Cantieri St Nazaire…

non lo dico a Te Stanziale, che so essere più che convinto e CONSAPEVOLE -su come stanno “le regole” del gioco nei rapporti internazionali e più da vicino quelli che coinvolgono direttamente Stati UE- ma l’ho detto tante di quelle volte [non solo qui] che ormai sono stanco di farlo :

al di là di [sterili] ideali europeisti e [ipocrita] facciata UE,
ogni Paese persegue i propri OBIETTIVI strategici in linea con i propri interessi ECONOMICI

E’ LA REGOLA : è quello che hanno fatto e che stanno facendo da più anni sia Francia che Germania,

svegliatevi bambine (detto a gentiloni come a qualsiasi sprovveduto ingenuo potenziale elettore italiano europeista convinto)

ciò che stà facendo Macron è logico e normale, come Capo di Stato Egli stà semplicemente difendendo gli interessi del proprio Paese e dei suoi CITTADINI, ne più ne meno ciò che quest’ultimi richiedono al proprio esecutivo di governo,

cosa di cui NON SONO STATI CAPACI DI FARE 4 GOVERNI ITALIANI da m.monti a gentiloni nei confronti dei CITTADINI ITALIANI, ma questo non è il punto, (cioè si ma c’è MOLTO ALTRO, quello che stò per dire qui in seguito)

IL PUNTO VERO E’ UN ALTRO : per potere effettuare una politica estera aggressiva come quella che MACRON ha avviato versus l’Italia (su più fronti : dai rapporti con la Libia, al tema MIGRANTI, ai cantieri navali di St Nazaire, passando per TIM e per tutto il settore TELECOMUNICAZIONI, non dimentichiamoci il tentativo di scalata a Mediaset)

OCCORRE AVERE ALLE SPALLE UN SISTEMA PAESE FORTE (a più livelli : militare, economico, finanziario contando sulla solidità del proprio SISTEMA BANCARIO, e infine reputazione, credibilità e potere di influenza internazionali)

TUTTE CARATTERISTICHE CHE LA FRANCIA POSSIEDE,

caratteristiche che l’Italia NON possiede al livello della FRANCIA, cosa che la pone su un piano decisamente inferiore;

Se crediamo di poter contare sulla UE che difenda “gli interessi” di noi piccoli italiani, stiamo freschi, ora come in futuro (oltre quello che il passato HA GIA’ DIMOSTRATO COI FATTI),

sarebbe finalmente ora di COMPRENDERLO ed aprire finalmente gli occhi!

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 09:14

@ Madmax

a preoccupare non è il concetto di un Paese dal pil “58 volte più piccolo” rispetto a quello che gli USA stanziano per la sola DIFESA,

la faccenda stà in un Paese [come la Nordkorea] che vuole dimostrare al mondo intero (come stà facendo già da qualche anno) di possedere VETTORI dal raggio d’azione superiore ai 10.000km (tipico potenziale ICBM, cosa che porterebbe territori USA come potenziali obiettivi) con un efficienza tale da potere arrivare a destinazione sull’obiettivo con margine d’errore accettabile,

unito a dichiarazioni sempre più aggressive del proprio leader nei confronti dell’intera comunità occidentale, USA in primis e relativi alleati (Giappone come Paese più vicino geograficamente alla penisola Coreana).

ilcuculo69
Scritto il 28 Luglio 2017 at 10:04

Una nota su AMAZON

ieri ci hanno detto che sulla base del valore del pacchetto azionario Jeff Bezos è diventato l’uomo “nominalmente” più ricco del pianeta con una ricchezza “nominale” di oltre 90 miliardi di $

oggi leggiamo

Amazon…. Il colosso del commercio elettronico ha riportato profitti per soli 197 milioni di dollari, in calo del 77 per cento. Le revenue sono state tuttavia pari a 38 miliardi, in aumento del 25 per cento.

Ovvero Amazon è un cancro nella moderna società.
Muove 38 Miliardi in un trimestre per generare un margine ridicolo dello 0.5% del fatturato, distrugge l’economia del tessuto retail e sostanzialmente permette ad un solo uomo (Amazon non è famosa ne per elargire lauti stipendi ne per creare delle buoni condizioni lavorative per i propri dipendenti) di essere l’uomo più ricco del mondo.

Direi che il giorno in cui, in qualche parte del mondo, ci sarà un nuova Place de la Concorde uno dei primi a salire sulla ghigliottina dovrebbe essere proprio il grande Jeff

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 10:54

@ IlCuculo

concordo sugli effetti nefasti che amazon -e simili società impostate sul modello- stanno apportando all’economia e SU INTERO SISTEMA SOCIALE; è in atto un tentativo -per ora solo abbozzato da parte delle majors companies- di riduzione esasperato dei costi, perseguito per mezzo dell’adozione di AUTOMATISMI da inserire sempre più massicciamente nell’intera catena produttiva/rete logistica per acquisire competitività e guadagnare così posizioni di vertice nei rispettivi settori; non una sorpresa, direi anzi che siamo solo agli inizi. La cosiddetta “manodopera” è un termine destinato a scomparire dai vocabolari per entrare nei libri di storia. Data la mia età sarò già ampiamente sotto terra prima di vedere realizzato tutto questo SU LARGA SCALA. Per fortuna.

d
Scritto il 28 Luglio 2017 at 10:57

Che cosa è un sistema Paese forte? La Francia è un Paese forte? In che senso?
Facile: ha le testate nucleari, come GB e nessun altro in UE, ragion per la quale DE è Paese nano. I 60 reattori sparsi sul suolo francese non servono solo a produrre energia, ma anche tanto bel plutonio.
aor­lan­sky60,

d
Scritto il 28 Luglio 2017 at 10:58

Sulla ghigliottina, figurativamente, ci saliranno milioni di persone senza lavoro. La loro ghigliottina sarà costituita da un mix di reddito di cittadinanza, sostanze oppioidi, visori 3d distribuiti gratuitamente per allietare i pomeriggi altrimenti vuoti.
il­cu­cu­lo69@fi­nan­za,

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 11:57

@ d

riferito alla Francia, come “Paese FORTE” avevo infatti indicato, tra le condizioni per esserlo, anche la caratteristica “militare” (che molti tendono a sottovalutare)

infatti le tue considerazioni -circa i 58 reattori nucleari attivi su territorio francese- sono giuste e corrette.

Non è un caso, lo ripeto per averlo detto molte volte, che FR insieme a USA Russia China e UK, siede all’ONU come MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA,

e in quel ristretto club “a cinque” non c’è spazio per la Germania (caso mai la Germania è ugualmente da considerare “Paese FORTE” valutandolo su altri parametri che conosciamo bene).

Già questo particolare dovrebbe dare l’idea giusta sul concetto di “Paese FORTE” a livello internazionale.

madmax
Scritto il 28 Luglio 2017 at 11:57

aorlansky60,

Certo, un paese con un PIL procapite di 583 USD a persona puo’ costruire un missile ICBM che viaggi 10.000 km, mi sembra la stessa storia di Saddam Hussein che aveva armi chimiche di distruzione di massa e che il 45 minuti poteva attaccare Londra….falsissimo che ma con il quale abbiamo potuto uccidere 500.000 bambini vietando medicine.
Se accettiamo che manipolino i dati dell’economia per quale motivo dovrebbero essere cristallini in cose ben piu’ importanti?
Per me pure questa sa di bufalaz.

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:04

@ Madmax

contrariamente alle presunte “armi chimiche” detenute negli arsenali di Saddam Hussein,

o all’attacco con armi chimiche recentemente contestato al regime di Assad (anche questo piuttosto artificioso e non provato)

quegli esperimenti che la NordKorea stà portando avanti da alcuni anni su vettori balistici sono piuttosto reali…

d
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:06

Il vero problema è che questa “forza” è soltanto apparente. In realtà quel Paese è tristemente candidato al disastro: giunte a “scadenza” le centrali, cosa faranno? come gestire il problema? Poi con una classe media spazzata via, con una poltiglia sociale che ha ormai disgregato il tessuto sociale, assente ormai la piccola e media industria, gli scenari futuri sono davvero per stomaci forti.
aor­lan­sky60,

stanziale
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:20

ilcuculo69@finanza,

Ottime riflessioni, il problema e’ semplice. Amazon e le altre multinazionali NON agiscono in un sistema di libera concorrenza, ma truccato a proprio vantaggio, visto che eludono le tasse. Mettiamo l’obbligo di pagare le tasse nel paese dove vi e’ la vendita e portiamo quindi la loro tassazione diretta e indiretta come le imprese italiane, che in questo momento dicono sia al 70%, o quella che e’. Poi lo vedi dove va a finire Amazon. Per farlo pero’ ci vuole un governo sovranista. Se il termine vi da fastidio chiamatelo come vi pare, ma il problema e’ quello.

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:29

@ d

allora nello stesso stato di ambascie si ritrova non solo la Francia, ma anche USA (il cui num totale di reattori attivi è quasi pari alla somma di tutti i reattori europei, ex blocco soviet a parte), UK – per non parlare di Russia e China la cui tecnologia dei propri reattori nucleari è anche più veneranda ed antiquata di quella occidentale (a prevalente tecnologia USA e Francese),

diciamo che se inquadriamo il problema nella chiave di lettura che hai suggerito (la prossima decadenza improrogabile dei reattori nucleari di SECONDA GENERAZIONE come quelli tipici del blocco OCCIDENTALE – l’ex blocco soviet non è messo meglio) non solo la FR ma tutto il mondo si ritrova inguaiato. Fermo restando che le testate nucleari presenti in inventario restano, per tutti coloro che le possiedono.

idleproc
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:31

Cercate di vedere il lato umoristico della vicenda, si sono completamente incartati e fanno sedute di autocoscienza collettiva ma selezionata sul livello del salotto col supporto di psiocanalisti che avrebbero bisogno di un buon medico.
Ogni tanto tirano fuori dal cilindro il solito coniglio finto e sperano che gli altri non comprendano il trucco.
Noi esseri umani per semplice buon senso di sopravvivenza collettiva e singola siamo conservatori sul piano sistemico, diventiamo rivoluzonari quando si sono esaurite le alternative, pare che stiano facendo di tutto per tirarci per i capelli, comunque ci dovrebbe essere ancora un po’ di tempo per godersi lo spettacolo.

madmax
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:43

aorlansky60,

Non sto mettendo in dubbio che lancino missili, ma sto mettendo in dubbio che possiedano tecnologia, capacita’ e infrastrutture per far viaggiare un missile 10.000 sono tanti, prendi la mappa del mondo e ti rendi conto che sono bufale.
Certo potranno bombardare la Korea del Sud questo e’ certo.

charliebrown
Scritto il 28 Luglio 2017 at 12:52

Per quanto riguarda la situazione dell’economia e della borsa in America, ho sentito che l’ammiraglio Shiller si è ricreduto rispetto all’ottimismo manifestato qualche tempo fa riallineandosi in pratica alle posizioni del capitano Mazzalai

d
Scritto il 28 Luglio 2017 at 13:01

Certo, ma è una questione di “concentrazione” sotto due profili: a) la superficie del Paese (la Francia è in buona compagnia con il Giappone, altro luogo “difficile”) b) la percentuale di energia prodotta con il nucleare rispetto a quella generale (La Francia è l’unico Paese al mondo in cui quasi tutto il fabbisogno è coperto da nucleare).
aor­lan­sky60,

idleproc
Scritto il 28 Luglio 2017 at 13:08

madmax,

La NK è il giardino di casa della Cina, credi che tutto il rischieramento nell’area sia per la NK?
Guarda anche sul lato orientale della cosiddetta europa occidentale, hanno creato un cuneo geopolitico e militare che non è solo l’Ucraina ma che va da nord fino al Mar Nero fondato su “governi” con teleguida dal supporto “popolare” che sta prevalentemente nella propaganda e con classi dirigenti che stanno in piedi esclusivamente con supporto esterno.
E’ una fase di stallo e di riposizionamenti che per motivi economici e sociali anche in quelle aree è sostanzialmente instabile.
Non esiste solo il “fronte”, esistono anche le retrovie che sono il luogo dove si perde se sono in fase di disintegrazione.
L’ideona di destabilzzare “russi” e “cinesi” è fallita e anche da altre parti ove l’operazione è in corso ha qualche problema.
Inoltre non è detto che gli “altri” che finora sono in una posizione saggia di attendismo, non decidano in futuro di usare le stesse tecniche se percepiscono un incremento del livello di rischio.
Penso che queste cose le sappiano.

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 13:16

@ Madmax

Certo potranno bombardare la Korea del Sud questo e’ certo.

Anche il Giappone -data la sua vicinanza geografica alla penisola Coreana-

e toccare il Giappone equivale a toccare gli USA.

aorlansky60
Scritto il 28 Luglio 2017 at 14:08

@ Madmax

…a proposito, è da notare che in caso di bersaglio scelto verso il Giappone,

questo Paese conta 54 reattori nucleari in attività;

i NordKoreani non avrebbero che l’imbarazzo della scelta sul bersaglio dove potere arrecare più danni;

apprendista
Scritto il 28 Luglio 2017 at 14:30

http://www.wallstreetitalia.com/forex-come-procede-l-eur-usd/
e’ chiaro che ci siamo/ mi sono suicidato con le mie stesse mani,per come si sono messe le cose siamo in una situazione lose -lose qualunque cosa faccia il mercato si perde,peraltro sul $ era prevedibile quando circa 50 giorni or sono i dazi di Trump,l’unico motivo per il rafforzamento del $ con una economia che fa schifo,sono saltati.
Piu’ che the big short io lo chiamerei the big dovetail,chiaro che sul lungo a 10 20 o magari 100 anni la situazione potrebbe cambiare,ma noi italiani non abbiamo nemmeno un anno,i casino’ sono preferibili ai mercati per preservare valore e lo dico seriamente in quanto se punto su un numero ho 1 possibilita’ su 36 cioe’ il 2,7 %se punto sul rosso onero il 50%quante possibilita’ ho se gioco ad una roulette che fa uscire i numeri che vogliono loro?

apprendista
Scritto il 28 Luglio 2017 at 15:49

signor pomata
Scritto il 29 Luglio 2017 at 00:03

Bruttissimo segno il massimo sul finire di settimana perche il massimo chiama altro massimo.
Temo che il livellamento ci sarà ma con un rialzo dei tassi europei, cosi avranno fatto tutto quello che si fa in un ciclo normale senza che ci sia stato nulla di normale.
Se questa è una guerra commerciale e economica temo che il più forte non voglia la sua moneta troppo forte.
Vediamo, ma temo che nonostante la buona volontà come per la francia si vada incontro a una suonata, importante non aver messo tutto in un solo colpo.
Del resto il movimento del dollaro iniziò prima che aumentassero i tassi perche sapevano che poi sarebbero aumentati.
Come detto in precedenza guadagnano facendo aggiotaggio ossia sono a conoscenza di quello che poi avverrà.
Poco importa se la realtà non coincide.

signor pomata
Scritto il 29 Luglio 2017 at 00:11

Altra cosa che non ho ben capito: se noi per mesi si è detto che la trumpeconomics era una sola , ora il capitano dice che il dollaro svaluta perche si sono accorti che la trumpeconomics è na sola…..e noi che lo sapevamo prima perche si propendeva per un dollaro che si sarebbe rafforzato?
Mi sembra il medesimo ragionamento dei tb e dei bond emergenti, se il mercato si sosteneva che sarebbe decollato perche non prendere gli emergenti in dollari piuttosto che i tb?
Non vorrei che fosse come sosteneva JL che spesso si cerca solo quello che da supporto alla nostra tesi.
Aspettiamo e con sangue freddo , nella burrasca i dubbi vengono a tutti.

apprendista
Scritto il 29 Luglio 2017 at 08:39

Comunque massimo rispetto e stima per il capitano che rimane il mio capitano,non si scende dalla nave quando la burrasca impazza .

benti77
Scritto il 29 Luglio 2017 at 09:51

Ieri Wally modalità bisca, affossa i listini europei e poi risale a borse chiuse…
Bah, se si hanno treausuries in scadenza conviene coprirsi i listini cambio, sennò lasciarli stare da qui a 10 anni tutto cambia e intanto prendere le cedole.
Alternativa se credi nell’euro in risalita cambia subito.
Io vedo una Italia allo sbando, ma forse l’economia oramai è veramente separata dal mondo reale. Amazon e Uber ne sono un esempio.
Cmq molti vedono un dollaro in calo, io se sfonda 1.20 deciso compro un altro po’, ma in ottica di differenziazione valutaria di lungo periodo. L’1.5 della crisi non lo immagino, ma non si sa mai, l’Europa è un esportatore forte…

icebergfinanza
Scritto il 29 Luglio 2017 at 12:57

Cercherò di essere chiaro per l’ennesima volta, spero l’ultima anche perché sembra essere tornato al 2013 o 2015 quando la rotta era solo dubbio per poi finire come ben sappiamo nel 2014 o post Brexit nel 2016. Se intraprendo con una parte del mio capitale disponibile un viaggio lungo 20 o 30 anni a me interessa poco dove va il dollaro oggi o domani se il mio obiettivo finale è ben sotto la parità mentre nel frattempo incasso cedole e alla prima crisi seria i prezzi dei miei titoli esplodono al rialzo. Impariamo a scindere breve termine da medio e lungo, impariamo ad avere pazienza magari tra un paio di settimane siamo qui a parlare di altro. Buon fine settimana Andrea

vito_t
Scritto il 29 Luglio 2017 at 13:07

signor pomata@finanzaonline,

intanto gli eccessi di breve .. sono difficlmente controllabili , ma non solo nel valutario .. Dal mio punto di vista i mercati sballano perchè mi sembrano come quel malato che ha la febbre a 39, e che prende la tachipirina ma la febbre .. gli va a 40 ! … e oltre ..
Poi non dobbiamo mescolare troppe cose insieme, perchè non viene sempre un buon minestrone , … la nutella è buona e il cavolo è buono, ma insieme ….. Beh provo a dire la mia … sui T-bond , è vero qualche mal di pancia in più può venire perchè il flusso cedolare non copre la volatilità del cambio, .. già altra cosa sono i bond emergenti che spesso hanno flussi dal 6 al 10% con i quali è più facile nel corso del tempo rientrare in conto capitale , … ma prima o poi per entrambi ci si troverà in una fase convergente ed allora uno verrà ripagato di qualche aspetto colitico .. basta saper pazientemente aspettare, … prima o poi la tachipirina farà il suo effetto.. Poi non so se per emrgenti in dollari intendi l’equity … perchè fosse così denoterebbe ancor più confusione , perchè con una Bei in local currency prima o poi rientro di quanto investito, così come i T-bond anche se al limite ci vorrà più tempo … ma con l’equity chissà ..
Tecnicamente, .. per quello che vale l’analisi tecnica, e ripeto per quello che può valere l’analisi tecnica l’euro-dollaro è in ipercomprato settimanale ben oltre i 70 punti e dal 2008 in poi sopra 70 spesso ha generato uno storno pesante se non una vera e propria inversione di tendenza … ma ripeto per quello che può valere l’analisi tecnica !!! In ultimo faccio una piccola considerazione, .. l’industria auto-tedesca pesa sull’occupazione per circa il 20% diretta indiretta etc etc … e sta clamorosamente emergendo la truffa orchestata dalle case automobilistiche teutoniche … ebbene per me questo è più che sufficiente per non credere “più” nella moneta unica, … peraltro come se i problemi … euristici di base non esistessero… le sponde del fiume , non sono ancora affollate e quindi qualche bel posto c’è ancora iun cui andarsi a sedere …. ed aspettare che come al solito i cadaveri passino …

signor pomata
Scritto il 29 Luglio 2017 at 14:45

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

La mia considerazione è che i tb sono un porto sicuro e lo è il dollaro perche unica moneta mondiale.
Su questo non ho dubbi.
Il mio argomentare e non da oggi è che le obbligazioni emergenti tipo russia- brasile-turchia-sud africa in dollari come sono andate?
Dal mio punto di vista direi bene.
Quindi il famoso uovo di colombo deve ancora venire.
Se un tb fa il 15% e un bond russo il 40%….non è ancora avvenuto nulla.
Di fatto hanno anticipato il calo del dollaro prima che iniziassero ad alzare i tassi e quando hanno iniziato hanno fatto fare alla moneta l” opposto di quello che deve fare se i tassi aumentano ossia apprezzarsi.
Sempre un caso è?
Non ho problemi di tempo ne di investimenti visto che questa volta ho pensato con la mia testa ma con qualcosina anche io sono dentro.Mi dispiace se qualcuno ha messo troppo e tutto in un colpo.
Poi se ragioniamo a venti anni allora cambia tutto, ma allora non vendemmi tra qualche anno ma vendemmi quando sarà.
Buona giornata.

signor pomata
Scritto il 29 Luglio 2017 at 14:50

ice­berg­fi­nan­za,

Ma non devi spiegare nulla, sappiamo come la pensi e se siamo qua vuol dire che rispettiamo le tue idee.
Chiaramente un confronto ci può essere altrimenti mi sembra come il pastore con le pecore.
Buona giornata.

Gianbattista
Scritto il 29 Luglio 2017 at 17:05

Io non sono bravo ne ad argomentare né tantomeno ad analizzare in profondità però penso ( spero ) di avere capito il messaggio del capitano ( ed altri che seguo e stimo ) che qui sotto riassumo.

Nel lungo periodo …una certa quota ..investita in titoli di stato TB o sovranazionali o corporate di qualità in US Dollari …si prendono le cedole e sono soldi praticamente Cash con potenzialità di gain sicuro….nel tempo …..

Nel breve periodo ……crollo delle borse in particolare WS ….non entrare nel l’azionario se non con strumenti short su indici specifici…anche qui una quota …..

Nell’immediato …quota di Cash e oro fisico …….pronta per tutto …..

Non guardare ora il rendimento ( io sto perdendo ) ma solo l’impostazione strategica e stare pronti….ovviamente non devi avere bisogno di questi soldi….

Ho capito giusto ?

icebergfinanza
Scritto il 29 Luglio 2017 at 18:38

Faccio solo un piccolo esempio. Negli ultimi sette anni unico investimento sovrano AAA che ha perso temporaneamente oltre il 15% è stato quello in dollari australiani che ha immobilizzato il capitale per massimo un anno e mezzo. Post Brexit abbiamo chiuso con un guadagno dal 5 al 7% più cedola di oltre il 3%. Questa è stata la peggiore operazione in sofferenza “temporanea” degli ultimi sette anni in questa che per me è la migliore strategia in una deflazione da debiti. Non fa parte della mia filosofia di investimento ma mai investirei sino al 70% del capitale con tranquillità in bond emergenti forse arriverei al 10% esagerando perchè l’instabilità di questi Paesi non è sinonimo di sicurezza. Si fanno moltissimi errori nell’operatività di breve termine ma difficilmente questo può accadere nel medio lungo se la strategia condivisa è supportata da analisi e studi empirici dettagliati. Bisognerebbe chiedere a qualcuno per quale motivo il deprezzamento del dollaro in seguito al fallimento della trumponomics non è stato compensato da un ritorno del
rendimento trentennale a livelli precedenti all’elezione di Trump e alle illusioni sulla reflazione associate. Non mi interessa la risposta che dà il mercato sul breve termine ma quella che darà al momento opportuno alla prossima crisi. Li vedremo se il mondo comprerà euro o dollari come moneta rifugio se si rifugerà in treasuries o BTP o Bund. Il peccato originale è che se la storia suggerisce che sono fallite 69 unità monetarie su 69 lascio agli uomini di buona volontà scommettere che l’euro sarà per sempre io non ci credo e di conseguenza mi preparo all’appuntamento, non se ma quando è per me il problema è farsi trovare impreparati
potrebbe essere letale!

benti77
Scritto il 29 Luglio 2017 at 21:01

Gaveken Capital ha postato una bella analisi sulla loro visione di breve/medio del cambio e dei tbond.
Sul breve vede salita euro e listini emergenti / Asia, assieme alla discesa dei tassi dei tbond

Gianluca
Scritto il 30 Luglio 2017 at 08:16

Buongiorno, di quale tbond 30 anni parla andrea? Isin? O scadenza? Cedola quale?

signor pomata
Scritto il 30 Luglio 2017 at 09:34

ice­berg­fi­nan­za,

Andrea il mio è un confronto tentando di tirare fuori qualcosa di costruttivo per il futuro.
Ho capito il tuo argomentare ma non fare finta di non capire il mio.
Premesso che chi mette il 70% in bond emergenti è un coglione e io mai ho scritto questa cosa ma ho detto di comparare i due bond ossia di vedere i prezzi del tb e di vedere il prezzo di un bond in dollari magari della turchia che in questi anni ne ha passate di cotte e di crude tra golpe e catastrofi ambientali e guerre.
Il rendimento di un bond turco acquistato nel momento in cui si indico la strada per l” uovo di colombo è superiore e non di poco visto che il rendimento del bond turco è doppio al tb americano.
Tu mi risponderai che la turchia in caso di una crisi stile 2008 ti avrebbe fatto cagare sotto e è esattissimo.
Infatti io ho solo sostenuto che essendo convinti che il mercato azionario sarebbe stato fatto salire ancora per rendere il tutto più fiabesco sarebbe stata una mossa furba andare su rendimenti più alti in dollari.
In pratica non ti sto dando torto in nulla ma è evidente che l” uovo di colombo ossia la corsa al titolo di stato più sicura non è ancora avvenuta.
Poi se discutiamo della bontà dell” euro sai che io sono in accordo su tutto nel fatto che euro è un progetto politico e di economico non ha nulla ma è anche evidente che con le merde che ci ritroviamo al governo questa storia potrebbe durare più di me e te tanto il culo che verrà asfaltato è il nostro mica il loro.
La crisi arriverà ma è chiaro che ne io ne te sappiamo quando, quindi dobbiamo evitare di dire che è imminente perche non lo sappiamo nessuno quando decideranno di ritornare alla realtà dal mondo magico della manipolazione monetaria e dei prezzi oltre che mediatica.
Se accade tra 15 anni in un barcamenarsi di crisette e ripresine facendo in modo intanto che la durezza del vivere faccia il suo corso ossia che le riforme sul culo dei poracci faccia effetto che facciamo?
Diciamo che servono altri dieci anni?
Il punto è che tu nonostante tutto quello che ci hai fatto capire ritieni che il sistema alla fine tenderà a convergere verso la cosa più logica e invece io proprio per quello che tu mi hai fatto capire non ne sono molto convinto.
Se tutto è truccato e tutti i dati vengono manipolati all” uso che serve, se chi controlla le istituzioni diventa poi il controllato in un balletto infinito di porte girevoli diventa difficile credere che questi butteranno al vento sta cuccagna.
Hanno trovato il modo di accentrare come mai la moneta nelle mani di pochissimi e come detto basterà aspettare che il tempo faccia il suo corso ossia aspettare e prendere tempo in attesa che le politiche repressive in ambito lavorativo, sanitario pensionistico portino alla sparizione di milioni se non miliardi di persone e tutto con un rantolo e non con un boato.
Per capire cosa intendo prendo ITALIA come esempio.
Noi sulla carta siamo oramai un paese fallito e in balia del mercato e di tutti quelli che passano e all “occorrenza ci sputano e vanno via.
Eppure se la si guarda dalla loro angolazione tra 10-15 anni i nostri padri saranno morti e quindi lo stato non pagherà più nulla per loro e noi saremo ancora nel limbo di chi è oramai vecchietto ma deve ancora pedalare per arrivare alla carota pensionistica ossia vi saranno anni in cui in italia nessun andrà in pensione.
Gli esportatori avranno manodopera a buon mercato dagli africani e da noi italiani oramai sodomizzati dalla ricetta lavorativa liberista.La sanità sta diventando un cesso e mettono in preventivo che magari tiri le cuoia ma questo sono cazzi tuoi chiaramente perche chi ha soldi va dai migliori come sempre è stato.
Vuoi vedere che cosi il debito scende ? Vuoi vedere che avranno la faccia di culo di dire che le riforme hanno funzionato?Manderanno milioni al camposanto ma è stato mai un loro problema questo?
Buona giornata.

icebergfinanza
Scritto il 30 Luglio 2017 at 11:02

Evito sempre di affrontare argomenti specifici perché èdavvero difficile farsi comprendere soprattutto se le aspettative di chi legge sono estremamente variegate è per questo che non voglio dare consigli specifici. Io stesso faccio molta fatica nel breve ad orientarmi in mezzo ad un sistema manipolato ma nel medio lungo i nodi vengono al pettine. Per quanto riguarda imminenza di una crisi come dici nessuno sa il momento ed è per questo che mio malgrado ( io sono principalmente un analista fondamentale ) mi limito a seguire l’analisi ciclica e tecnica le fondamenta di ogni algoritmo e computer che si rispetti. Per il resto noi comunimortali siamo tutti ignari troppe le dinamiche in gioco. Ciao Andrea

vito_t
Scritto il 30 Luglio 2017 at 11:13

signor pomata@finanzaonline,

occhio a dare del “coglione” .. gratis .. va bene che il 70% è troppo, ma è troppo per qualsiasi investimento, ,, perchè quello che non è successo fino a ieri potrebbe accadere domani … Per quello che riguarda i bond dei paesi emergenti, … una cosa è scegliere titoli di stato di quei paesi, altra è orientarsi su emittenti tripla A tipo BEi o WB .. il flusso cedolare molto alto tutela nel medio periodo, senza il timore di avere un emittente che può saltare, .. e se dovesse saltare la WB francamente non penso che per gli USA sarebbe una passeggiata …

Gianluca
Scritto il 30 Luglio 2017 at 11:38

US912810QZ49 Questo va bene come tbond da comprare anche se andrea usa quello quotato 153… scusate l’ignoranza

signor pomata
Scritto il 30 Luglio 2017 at 14:12

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

Che cosa c” è che non è chiaro in quello che ho scritto?
Mio padre come tuo padre nel passato ha sempre messo gran parte dei risparmi in titoli di stato o postali e mai ha pensato di subire un deprezzamento del 50% e infatti mai lo ha subito.
Io ho fatto una comparazione tra due tipo di emissioni di debito.
Mia opinione che se metti il 70% dei tuoi risparmi in un bond emergente sia in valuta che in valuta estera sei un pollo….cosi va meglio?
Il mio discorso era di natura diversa e credo che chi doveva capire ha capito cosa volessi dire.
Buona giornata.

signor pomata
Scritto il 30 Luglio 2017 at 14:18

Gian­lu­ca,

Di tb ce ne sono pagine intere, per scegliere devi prima capire cosa vuoi tu.
Vuoi un tb con una cedola consistente?
Allora dovrai pagare inizialmente un prezzo maggiore.
Se vuoi un tb con una cedola sul 3% allora il prezzo sarà molto vicino a cento e chiaramente sarà il prezzo di rimborso.
Quindi se compri a 124 un bond oltre il 4% il rimborso sarà sempre 100 ma nel passare degli anni tu percepirai una cedola maggiore.
Occhio che a mercato aperto lo spread tra il denaro e la lettera è molto consistente, per alcuni quasi gli interessi di un anno.
Denaro – lettera sarebbe il prezzo che trovi sia se vuoi vendere quello che hai sia il prezzo se lo vuoi comprare.
Ciao e buona giornata.

Gianluca
Scritto il 30 Luglio 2017 at 14:26

Grazie.. il funzionamento è tipo quello delle obbligazioni per cui ok… provo a cercare quello utilizzato da Andrea per capire cedola ( ma mi sembra che quoti153 … vabbè il caldo sarà … studio meglio la cosa

signor pomata@finanzaonline,

vito_t
Scritto il 30 Luglio 2017 at 16:13

signor pomata@finanzaonline,

beh probabilmente ti credi un professore per dare del pollo agli altri … va meglio il termine ma il tuo concetto non cambia … Io ho provato a dire che se scegli emittenti tripla A e quindi BEi o WB il problema del rischio emittente quasi quasi scompare e quindi il mio patrimonio non dovrebbe essere a rischio, rimane il rischio tassi e il rischio valuta, … se si compone un portafoglio non di UN SOLO BOND, ma di più bond su divise diverse, il flusso cedolare compensa abbondantemente il rischio valutario nel tempo , perchè prima o poi a furia di incassare pesanti cedole rientri di tutto il capitale investito , senza considerare che le divise emergenti non è detto che percorrano tutte insieme la stessa strada , qualcuna, magari ( la maggior parte ) si deprezza, qualcuna , ( meno ) rimane stabile e qualcuna, ( magari pochissime ) addirittura recupera, ed ecco che l’insieme del portafoglio può produrre un risultato più che accettabile con una volatilità inferiore a quello che si può credere. basti pensare che persino i fondi comuni di investimento dedicati a questo particolare asset hanno restituito rendimenti positivi a 5 anni o 10 anni , in molti casi anche interessanti. In questo caso si sta diversificando investendo in paesi diversi con valute diverse, UNA PARTE del proprio portafoglio che non necessariamente deve essere il 10%… E con un pò di timing forse si può ottenere anche qualcosa di più che decente … Un rublo a 100 con rendimenti del 10% … non era poi così da buttare nel cesso . Un rand sudafricano con rendimenti sempre di poco inferiori al 10% qualche mese fa è tornato sulle punte del 2008 , Il Pesos messicano è tornato ai valori del 2009, Il real Brasiliano anche quello con rendimenti da mal di testa è ai livelli del 2002 .. così tanto per citare qualche esempio,. Non tutte le divise sono come la lira turca che si è dimezzata in poco più di dieci anni, …. SE concentro TUTTO su un’unica divisa e un unico paese, qualunque esso sia esite un RISCHIO più o meno alto, ma esiste e quello che è accaduto nel passato certamente lo conosco, ma il futuro NO ! … spero con questo di aver chiarito un’idea senza per questo dare dell’asino a chicchesia …

icebergfinanza
Scritto il 30 Luglio 2017 at 16:52

Chi lo dice che Andrea usa la taglia 153? Leggende metropolitane… cercansi!

Gianluca
Scritto il 30 Luglio 2017 at 18:26

… sto per studiare
icebergfinanza,

signor pomata
Scritto il 31 Luglio 2017 at 13:40

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

Te hai voglia di perdere tempo?
Tra la turchia e la MB te credo che cambia il rischio emittente ma si parlava di questo nel post precedente o di un raffronto tra un TB e un bond turco in dollari?
La storia del pollo è una mia considerazione e rimane mia come detto e scritto sopra ossia la scelta è personale….punto.
Puoi mettere tutto dove ti pare anche in una scommessa della snai……la responsabilità della scelta è individuale.

signor pomata
Scritto il 31 Luglio 2017 at 13:41

MB è un errore volevo scrivere WB ossia word bank .

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