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IMPEACHMENT TRUMP!
In fondo non ci voleva poi molto ad immaginare come sarebbe andata a finire, per mesi tu ascolti Trump dichiarare questo, quello e quell’altro, non farò certo il gendarme del mondo e poi all’improvviso tra Russia, Siria e Corea del Nord, i neocon che hanno sequestrato la casa bianca, non vedono l’ora di scatenare una guerra mondiale e nucleare, giusto per veder che cosa succede.
Prima il gas nervino in Siria e ora i presunti forni crematori, poi la Corea del Nord e la sua atomica, in mezzo tanti messaggini anche a Putin, poi la vicenda Comey e ora ma tu guarda…
NEW YORK – E’ l’ultimo sviluppo del Russia-gate, il più clamoroso e potenzialmente destabilizzante. Stavolta l’accusato è Donald Trump in persona. Avrebbe “trasmesso informazioni top secret al ministro degli Esteri russo e al suo ambasciatore”. Non in campagna elettorale. Qui si parla di un incontro avvenuto la settimana scorsa, alla Casa Bianca. Quindi l’accusa investe il presidente in carica, non il candidato come molte altre storie relative alla Putin-connection. La notizia-bomba è l’apertura del sito del Washington Post. Il quotidiano della capitale cita come sue fonti “funzionari attuali e precedenti”, cioè sia dell’Amministrazione Trump che del governo Obama.
Sempre secondo il Washington Post, i segreti in questione – “highly classified”, cioè la categoria più elevata per livello di riservatezza – riguarderebbero lo Stato Islamico o Isis. Quelle informazioni sarebbero state fornite all’Amministrazione Usa da un partner straniero, un governo alleato, che non ha dato agli americani il permesso di divulgarle a terzi. Passando le notizie segrete ai russi, Trump avrebbe quindi “messo in pericolo una fonte d’intelligence cruciale”.
E fermiamoci qui, perchè non trattiamo pure le spy story a noi interessa solo sorridere di fronte alla spensieratezza dei mercati americani e a quella della Fed, un’economia agonizzante, un falsa piena occupazione e dati manipolati ovunque.
Come sostenere i mercati…. taroccando i dati: lo strano caso della FED di NY..
Ciò che leggerete ha dell’incredibile, ma per noi ormai nulla è incredibile in questo sistema…
U.S. Stats Officials Say Measurements of GDP, Inflation Are Off
(…) hanno dichiarato che i loro strumenti di misurazione stanno sottovalutando la crescita e sovrastimando alcuni componenti dell’inflazione (…) , avvertendo che ciò non spiega l’espansione lenta negli ultimi anni.
Sono talmente frustrati dal basso livello di crescita che ora si inventano addirittura che il tutto è dovuto a metodidi misurazione che non tengono conto delle loro manipolazioni.
L’economia statunitense è cresciuta di circa il 2,1 per cento l’anno durante l’espansione iniziata nel 2009, contro il 2,8 per cento della precedente espansione, secondo la BEA e il 3,5 medio di tutte le precendenti espansioni aggiungo io.
Se l’inflazione è esagerata, il PIL reale è sottovalutato, fantastica questa!
Tutte se le inventano pur di tirare avanti la baracca. Tuttavia, prosegue l’articolo, il dato sull’inflazione sopravvalutata solleva un’importante questione politica per la Federal Reserve, che i banchieri statunitensi stessi stanno chiedendo: è l’obiettivo del 2% troppo basso?
Roba da matti! Nel frattempo l’illusione sta completamente lasciando il posto alla realtà e ieri anche l’indice manifatturiero di New York ha spetto le ultime fantasie sulla strepitosa crescita americana proposta dalla Fed con tanto di piena occupazioce come contorno.
Suvvia bellezza, non abbatterti, la manipolazione è di casa nella nuova “normalità” si tira a campare, sperando che domani cambi qualcosa e intanto si permette agli amici degli amici di fare soldi a volontà, sostenendo mercati che amplificano la disuguaglianza.
Per chi orecchie per intendere e occhi per leggere…
Se ti può consolare, pure noi non crediamo ai nostri occhi, noi che a differenza di molti altri avevamo previsto questa immensa bolla, suggerito il volo dell’Araba Fenice. Ma ormai l’estate sta per avvicinarsi e un’altra storia si intravvede all’orizzonte come suggerisce da tempo il nostro Machiavelli. E’ tempo di prepararsi alla crisi che verrà.
Ops! è finita la vendita delle macchinine: https://www.rt.com/business/388540-ford-layoffs-north-america-asia/?utm_source=browser&utm_medium=aplication_chrome&utm_campaign=chrome
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In un mio commento in coda all’articolo del Mazzalai titolato “TRUMPNOMICS: COLPITA E AFFONDATA!” ipotizzavo che il Trump si sarebbe presto adeguato ai voleri ed obiettivi dei neo-con.
Nel frattempo ho scoperto sul sito di A. DeMartini un lucidissimo articolo sulla STRATEGIA POLITICA E ECONOMICA AMERICANA che ben ne desccrive metodi e finalità.
Ne consiglio vivamente la lettura perchè non é la solita sbobba insulta ed indigeribile.
Link: https://corrieredellacollera.com/2013/05/28/la-strategia-politica-e-economica-americana-in-questo-nuovo-scorcio-di-secolo-e-precisa-e-implacabile-chi-puo-fermarla-e-di-antonio-de-martini/
Non ne condivido solo il finale dove loda l’azione del nuovo Papa Brtgoglio che a detta del DeMartini si oppone a tale politica. Secondo me invece la asseconda, ma tutto il resto lo trovo straordinariamente realistico e condivisibile in toto.