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PETROLIO: SPECULAZIONE NERA!
Ma il petrolio dopo gli accordi di Doha non doveva decollare, salendo chissà dove?
Direi che se lor signori non si danno una mossa e salgono in fretta, il tonfo sarà epocale!
Nelle ultime tre settimane le scorte petrolifere in America sono aumentate in maniera vertiginosa ad oltre 518 milioni di barili, un livello che non si vedeva dall’aprile del 2015, eppure loro non hanno lasciato scendere di un centimetro il prezzo del petrolio.
Sembra che mai come negli ultimi mesi i fondi hedge sono stati così speculativamente orientati verso un rialzo del prezzo del petrolio.
Come riporta Bloomberg gli hedge fund detengono più di un miliardo di barili in carta straccia, stanno scommettendo su uno spettacolare rally del petrolio
Ma come sempre ci insegna il nostro Machiavelli, quando tutti sono troppo esposti su uno stesso lato della barca prima o poi la barca si capovolge, stesso discorso per i nostri cari tesorucci.
A sostenere i prezzi resta l’Arabia Saudita, l’unica che sembra rispettare la riduzione del livello di produzione, anche se sul mercato gira voce che circa il 90 % dei produttori rispetta l’accordo, ma si sa tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di …petrolio.
Peccato che in pochi tengano conto della variabile Trump e delle sue politiche energetiche, la produzione in America è in grande spolvero, le trivelle ormai vicine a quota 600 come non si vedeva dal mese di ottobre del 2015.
Secondo gli analisti di Bank of America a questi ritmi la produzione di petrolio di scisto potrebbe incrementare a tal punto da costringere di nuovo i Paesi dell’Opec ad incrementare la produzione, nella speranza di riconquistare le quote di mercato perse, si parla di 3,5 milioni di barili al giorno in più nei prossimi cinque anni.
A quel punto il giochetto degli ultimi anni tornerebbe di moda, far scendere di nuovo il prezzo del petrolio ad un livello tale da togliere definitivamente di mezzo tutti i produttori dell’ultima ora.
A proposito nei prossimi anni nei dintorni di Novara ci sarà qualche ben terremoto?
Anche Shell cerca petrolio nel novarese
@icebergfinanza
Ciao Andrea, domanda che esula da questioni geopolitiche, empiriche o altro:
Gli hedge sono gli squali che mangiano i pesciolini (poveri uomini di strada).
Non è che bisognerebbe stare dalla parte loro per avere un vantaggio economico?
Cosa oltre all’analisi empirica ti fa dire che gli squali stanno per perdere un sacco di soldi?