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RENZI: ITALIAN BANKS THE BIG LONG!
Ve lo ricordate questo recente articolo…ITALIAN BANKS: THE BIG SHORT!…
Forse a qualcuno è sfuggito ma a noi no, alcuni giorni fa Steve Eisman ha puntato il suo mirino contro le banche italiane.
Ma chi è Steve Eisman dirà qualcuno?
“Le banche italiane sono piene di crediti marci, ma fanno finta che valgano il doppio”. Parola del banchiere americano Steve Eisman, che Steve Carell ha interpretato nel film dello scorso anno “The big short – La grande scommessa”. Eisman ha rilasciato un’intervista al Guardian.
Prima una premessa! Che Steve Eisman gestore non banchiere come scrive l’articolo abbia capito quello che stava accadendo alle banche americane nel 2007 è storia nota ma francamente che tenga d’occhio esclusivamente le banche italiane fa pensare che questa volta sta toppando alla grande!
Si direbbe che a vedere quello che è successo ieri a Piazza Affari abbia stratoppato alla grande!
Bellezza e’ l’analisi tecnica direbbe il nostro Machiavelli e chissenefrega di quello che succede in Parlamento o nel Paese, chissenefrega se MPS verrà nazionalizzata o Unicredit dovrà andare sul mercato e milioni e chiedere miliardi e miliardi per stare in piedi o o le banche popolari dovranno tirare fuori altri milioni
Nel Casinò dei mercati azionari, dietro la roulette della borsa c’è sempre qualcuno che dirige la pallina dove meglio crede o meglio dove milioni e milioni di algoritmi e computer hanno deciso di farla andare nel medio e lungo termine, nel breve è solo volatilità e analisi tecnica bellezza.
Ricordatevi che gira più coca nel cervello di chi lavora in una certa finanza che in tutte le oppierie del mondo intero. Continuiamo a lasciare questi dementi a giocare liberi con i vostri soldi che credete di investire in fondi e amenità varie e poi vedrete cosa succede.
E’ chiaro ora del perchè noi preferiamo il mercato obbligazionario, andare a cena con i bond vigilantes, invece di perdere tempo a cercare rendimento dentro un manicomio!
Questo pezzo lo tirato fuori da uno dei vecchi manoscritti mai dimenticare l’analisi empirica ho la sensazione che mi divertirò parecchio a scrivere l’outlook 2017 sarà un’avventura esaltante, dedicata a tutti i VERI sostenitori del nostro viaggio.
Può anche darsi che qualcuno come sempre sappia qualcosa che noi non sappiamo, che qualche spiffero di aria sia uscito dalle stanze ovattate della Commissione europea o della BCE, ma dal punto di vista fondamentale, dopo quello che è successo nel fine settimana questo movimento non ha alcuna giustificazione a parte quella che qualche ocha giuliva vi farà sapere arrampicandosi sui vetri.
Era prevedibile una simile reazione, un simile movimento ? Si e no! Come sempre leggerete mille analisi e commenti del senno di poi alla giornata di ieri, ma l’unica cosa che vi posso dire che mi vengo i brividi a pensare alla bussola del nostro Machiavelli e alla sua ormai famigerata Araba Fenice perchè quello che accadrà più avanti non sarà affatto facile da metabolizzare.
Vediamo cosa accade nei prossimi giorni, soprattutto cosa si inventeranno per risolvere la questione delle banche italiane e quello che accadrà in Parlamento, ma ricordatevi che se tutto sarà confermato di strada verso l’alto ne resta parecchia e quindi mi raccomando nessuna fretta.
E Per fortuna qualcuno sosteneva che il 2017 doveva essere l’anno contraddisrinto dai cali dei mercati azionari con l’inizio di una lenta correzione, invece dopo questa ultima uscita della BCE mi sa tanto che rivedremo i massimi sui listini europei e chi aveva decantato tanto i crolli dei listini Americani e meglio vada “a ciape i rat, gadan di un gadan” .