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YELLEN CHRISTMAS!

Scritto il alle 09:30 da icebergfinanza

ImmaginePuntuale come Babbo Natale o Santa Lucia come preferite, ieri nonna Yellen è arrivata a tranquillizzare i suoi pargoletti suggerendo che nulla cambia tutto per sempre uguale resta.

Questa mattina ho letto molte fesserie sul comunicato del FOMC, il rialzo dei tassi ormai è scontato e via dicendo, peccato che leggendo il comunicato l’unica nota da evidenziare è questa…

The Committee judges that the case for an increase in the federal funds rate has continued to strengthen but decided, for the time being, to wait for some further evidence of continued progress toward its objectives.

In parole povere l’ipotesi di un aumento si rafforza ma per ora abbiamo deciso di attendere QUALCHE ULTERIORE PROVA DI UN CONTINUO PROGRESSO VERSO I NOSTRI OBIETTIVI!

Hanno spostato le virgole facendo finta di essere ottimisti sul target dell’inflazione e ovviamente attendono i prossimi due rapporti sull’occupazione tra i quali il prossimo previsto per venerdì, oltre ovviamente a chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Ieri solo due governatori della Fed hanno votato contro la decisione di lasciare invariati i tassi contro i tre della volta precedente. Un segnale da non sottovalutare.

I future sui Fed Funds suggerivano un 78% di probabilità di un rialzo contro il 68%  del giorno prima, mentre il dollaro perdeva oltre il 2 % e i prezzi dei treasuries volavano via. Ma certo il mercato ha sempre ragione, peccato che spesso e volentieri fa il contrario di quello che dovrebbe fare. Ma sai, c’è il rischio che Trump… si certo c’è il rischio che qualcuno non abbia ancora capito come funziona la democrazia americana dei brogli.

Ma di questo parleremo nel fine settimana!

Nel frattempo…

Secondo il rapporto mensile redatto da Macroeconomics Advisers e dall’agenzia che si occupa di preparare le buste paga Automatic Data Processing, il mese scorso sono stati creati 147.000 posti di lavoro, mentre le stime erano per un rialzo di 170.000.  America 24

Questo è sostenzialmente il dato del settore privato, in precedenza ISM manifacturing segnalava una ripresa del settore manifatturiero…

Employment %
Higher
%
Same
%
Lower
Net Index
Oct 2016 20 62 18 +2 52.9
Sep 2016 17 63 20 -3 49.7
Aug 2016 16 65 19 -3 48.3
Jul 2016 17 68 15 +2 49.4

Vedo tanta agitazione in giro per questo aumento dei tassi e per un’eventuale vittoria di Trump! Relax Ragazzi, è già tutto scritto nelle mappe dell’analisi ciclica, nell’analisi empirica di questa crisi.

A proposito non sento più le oche giulive che sino a qualche settimana fa suggerivano il petrolio a 60 o 70 dollari domani, mentre un certo Machiavelli suggeriva che qualcuno si è dimenticato di chiudere un gap tecnico e uno mentale 😉

Immagine1

Nella settimana conclusa il 28 ottobre le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono balzate di 14,42 milioni di unità a 482,578 milioni, mentre gli analisti attendevano un aumento di un milione di barili, dopo la discesa di 553.000 unità precedente. Si tratta di un incremento record.

Prima un calo record delle scorte adesso un aumento record e di record in record nessuno che si chiede come sia facile manipolare certi dati. Per carità solo sensazioni non andate in giro a fare peccati anche se spesso e volentieri ci si azzecca! 😉

Nel frattempo spettacolare movimento tecnico del dollaro, proprio come piace a noi!

E ora per gli amanti della storia che non si ripete mai in anteprima un gustosissimo anetodo che ci porterà probabilmente dritti, dritti alle porte della prossima crisi…

Le grandi banche non sono più leader del mercato dei mutui: nel terzo trimestre hanno erogato, in termini di valore in dollari, meno della metà dei prestiti per la casa concessi. Stando a Inside Mortgage Finance, è stato il primo trimestre in oltre trent’anni in cui banche, istituti di deposito e cooperative di credito sono scese a questi livelli, cedendo il passo a creditori non bancari. Il cambio di tendenza riflette in particolare il fatto che, mentre le banche dopo la crisi sono state sottoposte a una normativa finanziaria più stringente, gli altri istituti, meno regolamentati, si sono dimostrati più propensi a erogare prestiti più rischiosi.

Affascinante davvero affascinante, subprime, jusen, chi ha letto il nostro libro probabilmente sentirà scendere un brivido lungo la schiena, i sintomi della Grande Depressione del ’29, è successo in Giappone si è ripetuto in America, è il brivido della storia che non si ripete mai ma ama fare la rima.

Nel fine settimana per tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere il nostro viaggio questo e tanto altro ancora insieme all’ennesimo manoscritto del nostro caro Machiavelli.

Nel frattempo dopo tre settimane prosegue la nostra avventura ai Macchianera Awards 2016, abbiamo bisogno di tutta la Vostra onda d’urto, onda d’urto della rete per finire davanti ad un colosso come il Sole 24 Ore. Su forza Ragazzi contiamo su di Voi, coinvolgete anche amici parenti tutti coloro che possono darci una mano votando il nostro viaggio. Semplciemente grazie.Risultati immagini per vote for usAI MACCHIANERA INTERNET AWARDS Vota per l’informazione indipendente di qualità, cliccando sul banner qui sotto e segui le istruzioni. Semplicemente Grazie!

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7 commenti Commenta
madmax
Scritto il 3 Novembre 2016 at 10:37

Caspiterina!!! Se questi sono i dati ufficiali, figurati che sono quelli reali!!!
Aggiungo un punto: vi ricordate della gola profonda che mi ha detto che il principale pro-brexit a urne chiuse ha detto il contrario per speculare sulla sterlina? Ebbene lo stesso minsta dicendo che il governatore della BOE e’ sulla graticola in quanto sarebbe restio a “massaggiare” i numeri dell’inflazione!!! Per questo si parla delle possibili dimissioni!!!

madmax
Scritto il 3 Novembre 2016 at 12:58

reragno@finanzaonline,

Semplicemente che nella terra dei cialtroni, quelli che non ripagarono i Medicindei loro debiti e che hanno le “sharia courts” in UK come metodo di risolvere i problemi dimostrano ancora una volta di essere inaffidabili!!!!
La perfida Albione resta tale!!!!

emzag
Scritto il 3 Novembre 2016 at 19:07

Federico Rampini di Repubblica conferma che le rivelazione a Wikileaks sono fornite dall’FBI

http://video.repubblica.it/rubriche/rispostarep/rispostarep-ci-sono-putin-e-assange-dietro-l-inchiesta-su-hillary/257860/258138?ref=vd-auto&cnt=1

veleno50
Scritto il 3 Novembre 2016 at 22:49

ice­berg­fi­nan­za,

Si va verso un ingorgo istituzionale che nemmeno loro sanno come andrà a finire.Caro Boss dare dati sugli inglesi in questo periodo non mi pare il momento migliore.Quando un paese è spaccato in due è difficile contrattare un ‘uscita amichevole vedremo come dici tu la verità ………. notte

madmax
Scritto il 4 Novembre 2016 at 09:14

icebergfinanza,

Andrea,
Sai che io sono sempre sulla fortezza Bastiani 🙂
Se guardi bene come e’ composto tale indice ti accorgi che la parte trasporti ha avuto un grande incremento. Come mai?
In quanto negli ultimi mesi sono fioccati aumenti a raffica nei trasporti pubblici: dai treni ai bus locali, sempre pochi pences ma che se li guardi in % sono molto pesanti!!!
Per cui la vera spinta al rialzo non e’ stata data da reale attivita’ ma da un incremento delle tariffe!

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