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WELLS FARGO: LA BANCA BASSOTTI.

Scritto il alle 10:43 da icebergfinanza

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Probabilmente in pochi ci hanno fatto caso, ormai come ci ricorda quotidianamente il vecchio Aristotele, apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente!

È un nuovo scandalo finanziario di massa: Wells Fargo è stata condannata a pagare una multa da 185 milioni di dollari e ha licenziato in tronco 5.300 dipendenti – sia dirigenti che impiegati – per aver fatto ampio ricorso a pratiche non solo aggressive ma del tutto illegali ai danni dei clienti nelle strategie di business. Di fatto migliaia di funzionari della colossale banca americana, la prima per capitalizzazione di mercato, hanno aperto innumerevoli conti e carte di credito all’insaputa dei consumatori, con l’obiettivo di gonfiare i risultati e raggiungere ambiziosi target di vendita.Wells Fargo licenzia i 5mila dipendenti della truffa

Questo è niente in confronto a quanto è successo nella storia di Wall Street, quello che è successo ovunque, in Grecia come in Spagna, passando dall’Irlanda arrivando sino in Italia con le recenti vicende di alcuni banchieri nostrani, fogne umane che sniffavano “sghei”, storie quotidiane di omertà e ipocrisia, orge di onnipotenza impunita.

Ieri l’ambasciatore americano ha suggerito agli italiani che è meglio votare si, subito seguito a ruota dall’agenzia del senno di poi Fitch, se non fate i bravi vi tagliamo il rating. Meglio così verrebbe da dire gli inglesi più volte minacciati per la Brexit hanno reagito mandando tutti a quel paese. In Italia chissà!

In molti hanno già dimenticato le vicende di MPS,  Banca Etruria, Veneto Banca e Popolare di Vicenza, per fare alcuni nomi, ma la lista è lunga ovunque.

Il “bail in” in realtà non è altro che il modo per socializzare meglio con i clienti le perdite provocate da un manipolo di esaltati psicopatici che in questi anni ha amministrato il sistema bancario mondiale.

Per chi è con noi solo da poco tempo, un suggerimento, non perdetevi…

CRISI FINANZIARIA: PSICOPATICI IN AZIONE!

Ancora oggi c’è qualche idiota che gira il mondo spiegando ai bimbi che lo ascoltano che questa crisi è stata originata dalla mancanza di regole, di controllo, da dinamiche finanziarie e macroeconomiche.

Come alla sera di ogni impero, questa crisi è figlia della mancanza di valori, è essenzialmente una crisi antropologica.

Ma certo tutta colpa di oltre 5000 mele marce che lavoravano per Wells Fargo a tempo perso, per hobby, senza sapere nulla delle strategie aziendali.

Wells Fargo – di cui l’investitore miliardario Warren Buffett è il principale azionista – si è difeso cercando di puntare il dito contro le mele marce (5.300), tutte licenziate. Non molte su un totale di oltre 250.000 dipendenti, è la tesi dell’azienda. Quel numero tuttavia non lascia indifferenti ” come il risultato delle loro azioni: 2 milioni di conti aperti senza autorizzazione e almeno 1,5 milioni di dollari di commissioni che i clienti associati a quei conti si sono ritrovati a pagare senza sapere perché. Senza contare che sono state create email false per registrare persone ai servizi bancari online e sono state attivate 565.000 carte di credito indesiderate. Evidentemente c’è stato un divario tra quanto succedeva nella banca e quando il suo Ceo proclamava un anno fa: “Non voglio che nessuno offra a qualcuno un prodotto di cui non conoscono i benefici o che il cliente non comprende, o non vuole o di cui non ha bisogno”.Wells Fargo si difende, truffe ai clienti colpa di mele marce

Frode, manipolazione, inganno, Frode, manipolazione, inganno, Frode, manipolazione, inganno, Frode, manipolazione, inganno, Frode, manipolazione, inganno, Frode, manipolazione, inganno… per cosa?

Uso lo xanax per concentrarmi, l’ambien per dormire, l’erba per calmarmi, la cocaina per tirarmi su e la morfina perché è ottima. Ma, tra tutte queste, la mia droga preferita beh, sono loro… cento dollari (  tratto dal film The Wolf of Wall Street)

Ma per soldi ovviamente! Il bello è che c’erano 5300 imbecilli che credevano di poter aprire due milioni di conti correnti, senza le rispettive firme,  senza che accadesse nulla, 5300 idioti gonfiati dal senso di onnipotenza, come ce ne sono a migliaia purtroppo nelle banche d’affari soprattutto, disposti a tutto per fottere il cliente, ma non solo.

Detto questo, come sempre suggerisco di non fare di tutta l’erba un fascio, ma anche se 5300 dipendenti non sono poi molti, come dicono loro su un totale di 250.000, un minimo di riflessione è doverosa.

125 milioni di buonauscita per liberarsi del top manager della divisione incriminata, socializzare le perdite e privatizzare i guadagni, questa è la prima regola di una certa  finanza, una banda di falliti, che la mattina si presenta al lavoro con un unico scopo…

Regola numero uno: spostare i soldi dalle tasche del tuo cliente e metterli nelle tue. ( tratto dal film The Wolf Street )

Guai a Voi se generalizzate, ma sino a quando non ci sarà una reazione da parte della parte sana della nostra società, sino a quando osserveremo greggi interi che seguono estasiati la beatificazione di Mario Draghi come è successo ieri, rassegniamoci, nulla cambia, tutto è per sempre uguale.

9 commenti Commenta
d
Scritto il 14 Settembre 2016 at 11:18

Colpisce, oltre che tutto quanto viene detto nel pezzo del Capitano, la parte finale.
“sino a quando osserveremo greggi interi che seguono estasiati la beatificazione di Mario Draghi come è successo ieri, rassegniamoci, nulla cambia, tutto è per sempre uguale”.
La mia mente va ad alla copertina del TIME di qualche anno fa:
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2009/12/ben-shlomo-bernanke-uomo-dellanno-1597/
e prima di quella dedicata al buon Ben Shlomo, ancora un’altra copertina:
http://stefanofeltri.ilcannocchiale.it/?TAG=dollaro
qui addirittura c’è una trimurti “che ha salvato il mondo”
Pensate: essere eroi oggi e salvare il mondo consiste nel creare dal nulla denaro e distribuirlo agli amici. Come qualcuno ha detto, fare il mestiere di Dio.
Non so se qualcuno nell’alto dei cieli potrà tollerare ancora a lungo questa equiparazione. Qui in terra vedo che va alla grande e nessuno osa dire o fare nulla.

kry
Scritto il 14 Settembre 2016 at 11:46

1) come il risultato delle loro azioni: 2 milioni di conti aperti senza autorizzazione e almeno 1,5 milioni di dollari di commissioni che i clienti associati a quei conti si sono ritrovati a pagare senza sapere perché.

Ammazza che attenzione sti clienti associati , si sono accorti di aver pagato meno di 1$ di commissione.

2) Ma per soldi ovviamente! Il bello è che c’erano 5300 imbecilli che credevano di poter aprire due milioni di conti correnti, senza le rispettive firme,

Caspita per soldi ???
1,5 miloni di commissioni diviso 5300 fa
300$
almeno qualcuno l’aveva fatto per 30 denari.
I conti non tornano
quel che torna è quello che dice Aristotele e Andrea instancabilmente continua a ricordarci.
Grazie Andrea.
Ciao.

phitio
Scritto il 14 Settembre 2016 at 14:23

Balle, Gekko.
Il significato della vita e dell’evoluzione, e’ la ricerca ed esplorazione di tutte le connessioni possibili dell’esistenza

phitio
Scritto il 14 Settembre 2016 at 14:29

Il denaro, ha valore pari alla fiducia che riponiamo in esso. Con la riduzione delle attivita’ finanziarie e dei commerci globali a livelli insignificanti nel prossimo futuro, tutte queste robe spariranno. Diverranno storie della buonanotte con cui mandare a letto i bambini

d
Scritto il 14 Settembre 2016 at 16:03

Effettivamente è uno scenario probabile…
Il declino delle risorse disponibili e l’uso dissennato del territorio sono fattori di cui solo pochi vogliono parlare e vengono quasi segnati a dito. La finanza ha una controparte naturale, che sono le risorse….:
http://ugobardi.blogspot.it/2016/09/sostenibilita-insostenibilita.html

phi­tio@fi­nan­za,

idleproc
Scritto il 14 Settembre 2016 at 17:07

d@finanza,

Non mettetela così male, il sistema può essere allargato per sfuggire ai problemi dell’entropia.
Abbiamo risorse sufficienti per questa scommessa, sia sul piano materiale che intellettuale.
Come tutte le scommesse non sappiamo se sarà possibile vincerla ma questa è la storia dell’evoluzione ed è il gioco.
Ovviamente questo sistema socioeconomico è inadatto per affrontarla ed è in piena degenerazione irreversibile, l’aspetto “finanziario” ne è un sintomo.
Anche questa battaglia non è persa, anzi.
Sarà comunque un periodo “duro” ma affrontabile.
Vale per noi italiani più in piccolo e per tutta la specie più in grande, ne abbiamo affrontate e vinte di sfide.
L’idea è di vincere.

john_ludd
Scritto il 14 Settembre 2016 at 19:27

id­le­proc@fi­nan­za,

Non credo proprio, non si può sfuggire ai “problemi di entropia”, è una legge fisica ovvero non è mai stato possibile ideare un esperimento ove tale legge non valesse, quindi non è neppure un “problema” è un’evidenza. Il problema semmai è nel negare che “esista un problema antropologico” ovvero il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente ritenendo banalmente che il sistema possa essere allargato (quale sistema, la terra ? come l’allarghiamo ? non contare sulle “navi spaziali” verso la prossima galassia). La natura poi non fa alcuna scommessa, noi invece sì e quando sembra che ne abbiamo casualmente vinta una (qualcuno ha fatto un buco per terra ed è zampillato fuori petrolio, voilà ecco la civiltà moderna !), raddoppiamo la posta e perdiamo. Affidarsi a ciò che si crede abilità e talento quando invece è essenzialmente fortuna non porta lontano. Abbiamo una vaga idea di cosa fa la natura, e nessuna sul perché. Un sistema che gioca con uno spazio combinatorio infinito in un tempo infinito su uno spazio infinito. Questo è tutto quello possiamo dire con la dignità della modestia che purtroppo ci manca. Il concetto di “sfida” poi per quanto metaforico è buono come il sale nel vino. C’è questo concetto risalente a Cartesio secondo il quale l’uomo si erge con la potenza del suo pensiero contro la natura e la domina in quanto essa è lì per servirlo. D’altra parte asserire che “penso quindi esisto” vuol dire aver compreso tutto al contrario. Fosse partito con “esisto quindi potrei anche avere la facoltà di pensare sempre che riesca a definire che cosa sia”, la nostra storia sarebbe diversa. Invece no, siamo ancora dentro il pensiero nefasto che va dalle categorie di Aristotele a Cartesio. Se la barca ha dei buchi difficile varcare l’oceano. Gli italiani poi chi sono ? Se sono gli abitanti della penisola che si affaccia nel Mediterraneo allora vanno declinati al plurale: popoli d’Italia. La forza sta (stava) proprio lì: sono (erano) più di uno, differenti lingue, culture, attitudini. La diversità per quel sistema naturale di cui sopra è un fattore di forza, quello che permette a “qualcuno” di sopravvivere ai tanti stravolgimenti che la storia di tanto in tanto propone. Fossimo un popolo e una cultura sola, allora è tutti o nessuno e visto che scrivi che “il sistema socioeconomico è inadatto etc…” sarebbe nessuno… ma dopo decenni di rimbambimento e omologazione televisiva la prognosi mi sembra quantomeno riservata. Così tanto per impiegare 5 minuti. Il tema è un pò complesso… vaste programme… meglio riparare la bici che ho rotto la catena e poi un bicchiere di vino (senza sale) ! Ciao.

madmax
Scritto il 15 Settembre 2016 at 10:58

Curioso vedere che gli scandali colpiscono tutti: dalle avide private alle popolari che dovrebbero avere altri scopi.
Comunque chissa se senza la riforma delle popolari che ha acceso un faro su tale settore tutti gli scandali sarebbero usciti!

idleproc
Scritto il 19 Settembre 2016 at 17:20

john_ludd@finanza,

Prima delle galassie ci sono gli asteroidi, i satelliti e il sistema planetario.
C’è anche la conseguente necessità di investire nella ricerca di base e in nuove tecnologie che avranno anche come ricadute l’efficienza energentica a casetta.
Se perdiamo la scommessa anche sistemica necessaria, bhé, abbiamo proprio perso.
…e concordo in toto con te e la vedo anche peggio.

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