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ITALIA E AMERICA: IL RITORNO DEL FALCO!

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

Nell’antico Egitto, Horus, il falco divino, divenne il dio del cielo, che aveva il sole come occhio destro e la luna come occhio sinistro. La sua natura comprendeva una chiaroveggenza che gli consentiva di vedere ogni cosa, una capacità visiva molto acuta e una sviluppata consapevolezza. Il simbolismo del falco

Finalmente, era da tanto tempo che non si vedeva un simile ottimismo…

Istat: vola la fiducia dei consumatori, a ottobre al top dal 2002

Vola la fiducia dei consumatori italiani. Ad ottobre l’indice ha toccato quota 116,9 da 113 del mese precedente: si tratta del valore più alto dal febbraio del 2002, ossia da ben tredici anni. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che, in particolare, a migliorare sono le stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -32 da -46 e a 27 da 15, i rispettivi saldi). Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un incremento più marcato per quella economica (a 153,0 da 143,9) e più lieve per quella personale (a 103,9 da 103,6), quella corrente (a 109,3 da 108,0) e quella futura (a 127,1 da 122,3).

Ora. il primo che si azzarda a commentare ironicamente questo dato, lo prendo, lo metto sulla passerella e finisce in pasto agli squali 😉

ImmagineGuardando indietro nel tempo, mi ha colpito un particolare del grafico appena proposto, ovvero che la fiducia dei consumatori italiani è incominciata a crollare un attimo dopo l’avvento dell’euro un attimo dopo il 2002, gisto il tempo per accorgersi come l’euro ha portato al raddoppio dei prezzi, ma non al raddoppio dei redditi, esagerando il tutto ovviamente.

La psicologa Tali Sharot ricercatrice presso la UCL (University College of London) ritengo sia molto interessante per la definizione molto chiara del concetto di ottimismo come inclinazione (condivisa almeno dall’80% della popolazione) che permette di avere una visione selettiva delle informazioni a tutto vantaggio del nostro benessere. In altri termini la Sharot dimostra che inconsapevolmente abbiamo la tendenza a sottovalutare la probabilità di fare esperienze negative sopravvalutando invece quelle positive; non siamo realisti quando siamo obbligati a pensare quante probabilità abbiamo di ammalarci di cancro per esempio (in questo caso sottostimiamo l’evento) ma non siamo realisti nemmeno quando dobbiamo considerare il nostro futuro in termini di longevità (sovrastimandolo).

La ricercatrice parla di una sorta di “illusione” psicologica adattiva sia nel senso che se fossimo più realisti che ottimisti in generale tenderemmo maggiormente alla depressione più che ad uno stato di benessere che ci permette di avere fiducia del futuro, sia nel senso che come un illusione ottica anche se siamo consapevoli del suo meccanismo non per questo l’illusione finisce di agire come prima. In questo senso la Sharot intravede un significato adattivo biologico molto forte nell’essere ottimisti. (Tratto daI VANTAGGI DELL’ESSERE OTTIMISTI)

Noi come Voi tutti sapete non siamo pessimisti, ma ottimisti purtroppo ben informati. Se in questi anni il sottoscritto avesse assimilato tutto il marcio, frode, manipolazione, inganno che la crisi ancora oggi ci sta regalando, non sarebbe più qua.

Sia ben chiaro la fiducia istituzionale è necesssaria, ci mancherebbe, immaginatevi cosa accadrebbe se i media dicessero la verità, sulla reale situazione, ovvero la feroce deflazione salariale in atto.

Non credo esista al mondo un settore infarcito di illusioni e ingenuità come quello della finanza, la fiducia riposta in medici che hanno clamorosamente sbagliato diagnosi e ora fanno finta di offrire cure miracolose come le banche centrali, ha dell’incredibile.

Ho scritto ieri che i mercati sono come delle fumerie d’oppio, fumerie nelle quali in molti si stanno fumando il cervello con tutto l’oppio che le banche centrali stanno immettendo.

Due giorni fa su twitter,  Pedro da Costa ha ritwittato questo grafico che fa comprendere in maniera semplice il fallimento delle aspettative su un rialzo dei tassi negli ultimi vent’anni circa, per non parlare poi dell’ultima “ciocca di capelli” ovvero il sistematico fallimento delle aspettative negli ultimi sette anni.

Chiunque sano di mente dovrebbe chiedersi cosa in realtà sta dietro il pensiero di chi vorrebbe alzare i tassi anche in queste condizioni, basterebbe dare un’occhiata a questi grafici tra cui inseriamo l’ultimo dato relativo agli ordinativi di ordini durevoli in America…

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – New York, 27 ott – Per il secondo giorno di fila i Treasury guadagnano terreno. Oggi la contrazione degli ordini di beni durevoli a settembre getta dubbi sull’andamento dell’economia americana nel terzo trimestre. Sebbene il -1,2% registrato rispetto ad agosto sia sostanzialmente in linea alle stime, il dato di agosto e’ stato rivisto al ribasso e nei primi 9 mesi dell’anno e’ in calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Cio’ porta gli investitori a ridurre le stime per il Pil del periodo luglio-settembre, di cui una fotografia preliminare arrivera’ giovedi’ (le attese sono per un +1,5%).

In sequenza vi facciamo osservare gli ordini durevoli, poi quelli escluso il settore difesa e infine esclusi i trasporti ovvero le famose automibiline che vanno a ruba solo grazie al credito subprime…

United States Durable Goods Orders

United States Durable Goods Orders Ex Defense

United States Durable Goods Orders Ex Transportation

Thanks to TRADINGECONOMICS.COM

Inoltre nonostante in molti si siano affrettati a dichiarare che è solo un momento negativo passeggero non c’è indice regionale che non sia negativo da almeno tre o quattro mesi, per non parlare di quello della Fed di Dallas, Texas che ieri letteralmente smentito le aspettative di ripresa rimanendo alquanto depresso per il decimo mese consecutivo.

Screen Shot 2015 10 26 at 10.39.21 AM

Qui il secondo distretto manifatturiero d’America …

Philly Fed Index Indicates Continued Contraction In October

…e il primo ovvero quello di Chicago.

CFNAI since 2000

Ma fermiamoci qua e andiamo a dare un’occhiata al comunicato di ieri della Fed…

La Federal Reserve “monitora sviluppi economici e finanziari globali”. E’ quanto emerge dal comunicato diffuso dalla banca centrale americana al termine della riunione (iniziata ieri) del Federal Open Market Committee, il suo braccio di politica monetaria che oggi ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0-0,25%. Rispetto al comunicato diffuso lo scorso settembre, si tratta di toni più ottimisti.

Allora infatti il documento recitava che “recenti sviluppi economici e finanziari globali potrebbero limitare in qualche modo l’attività economica e probabilmente metteranno pressione al ribasso sull’inflazione nel breve termine”. Il comunicato odierno spiega invece che “il Comitato continua a vedere i rischi all’attività economica e al mercato del lavoro come quasi equilibrati ma monitora sviluppi economici e finanziari globali”. Sale dunque la probabilità di una stretta a dicembre. In ogni caso, “l’inflazione dovrebbe restare vicina ai suoi recenti bassi livelli nel breve termine”. Le attese comunque sono per un rialzo dei prezzi al consumo nel medio termine vicino al target del 2% fissato dalla Fed stessa. Il mercato del lavoro è visto “migliorare ulteriormente”.America 24

Ora noi ci limitiamo ad osservare che le idee della Fed sono tante e ben confuse, soprattutto se dalla riunione di settembre le cose sono migliorate, visto che i mercati hanno piazzato un rimbalzo sulla scia di una serie di notizie una peggio dell’altra al punto tale da sperare su un rinvio del rialzo dei tassi. Ovviamente ieri hanno festeggiato perchè il rialzo dei tassi ci sarà, ma naturale, allora vuole dire che le cose vanno bene, come nella festa del non compleanno, vanno bene comunque che vadano bene o vadano male, c’è sempre da festeggiare ovunque nelle fumerie d’oppio.

La spesa delle famiglie e gli investimenti sono aumentati a ritmi sostenuti dicono loro, poi non importa se i dati raccontano altro, il settore immobiliare è migliorato ulteriormente.

Certo quando assisti alla revisione al ribasso di oltre il 15 % delle vendite di nuove abitazioni negli ULTIMI TRE MESI, aumenti di prezzo e tassi sui mutui che frenano la ripresa, tutto migliora ulteriormente si chiama psicologia positiva, la sovversione della reltà.

Ve la ricordate la nostra Alice…

” Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe! ” 

Che figata il mondo delle banche centrali si vive di immaginazione, noi ovviamente non possiamo fare altro che ringraziare, ci mancherebbe!

ImmagineThanks to Investing.com

Bene non ci resta che attendere il dato di oggi sul Pil del terzo trimestre e i prossimi relativi all’occupazione. Il consenso per il dato odierno è di un aumento del 1,7% mentre l’indicatore della Fed di Atlanta ieri è salito a 1,1%.

In una fumeria d’oppio un ragionamento razionale potrebbe essere il seguente…

Speriamo che il dato odierno sia estremamente negativo dai cosi nonna Yellen non aumenta più i tassi e noi possiamo festeggiare, No ti sbagli se sarà  positivo festeggeremo in ogni modo, perchè la Fed ha ragione, la fuori non c’è nessuna crisi e la ripresa è solida e robusta.

In serata inoltre hanno trovato un accordo per i prossimi due anni, aumentano il tetto del debito due settimane prima del suo raggiungimento, ogni qual volta è necessario, più facile di così si muore.

Comunque vada sarà un successo!

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18 commenti Commenta
madmax
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 09:31

Raddoppio dei prezzibed Euro 😉
Scusa Capitano, ma i listini non salivano da soli, disonesti e ladri li aumentavano, come venivano aumentati i prezzi di ticket e multe. Ovvero l’Euro e’ stata l’occasione per tanti LADRI e DELINQUENTI per aumentare i prezzi!!!
Non mi stanchero’ mai di ripeterlo.

Chipuòdirlo
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 11:16

madmax,

Io questa cosa non la capisco molto. Scusate ma se raddoppio i prezzi a parità di prezzi venduti guadagno il doppio, quindi ho soldi per poter pagare stipendi, fare innovazione, pagare i fornitori, comprare case, pagare l’affitto della casa del figlio all’università, ecc, e tutto ciò implica un trasferimento di ricchezza da qualcuno a qualcun altro.
Il vero problema non è la prima parte della frase (ha portato al raddoppio dei prezzi) ma la seconda (ma non al raddoppio dei redditi), ed è questo il vero effetto di una unione monetaria la deflazione salariale.
Se fosse stato il raddio dei prezzi (in altri termini inflazione) oggi che siamo in deflazione dovrebbe essere tutti felici e contenti. Ops, lo siamo, oggia abbiamo un casino di ottimismo…

yabadaba
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 12:16

DB perde più del 5%, mi sa che hanno trovato degli scheletri facendo pulizia in qualche ripostiglio.

silvio66
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 14:43

Deflazione salariale…Impronunciabile solo Vent anni fa in Italia. Il lavoro ha completamente, passatemi la metafora, calato le braghe dinnanzi al capitale. Da questa evidenza lo sgomento di molti miei amici di sinistra che hanno visto lo sfascio dei diritti dei lavoratori perpetrato dai loro stessi rappresentanti politici. Profetica quella frase di Gaber che diceva come la finanza ovviamente di destra oggi andasse bene anche per la sinistra, quella di palazzo perlomeno. Riguardo ai dati sull ottimismo non sarò certo io a remare contro ma vorrei capire a chi fanno le interviste. Questo rinnovato ottimismo generale sinceramente non lo vedo. Chi ha resistito alla crisi oggi è più forte e va un po meglio, ma parliamo di eccellenze non generale. Sul rialzo dei tassi e su chi lo verrebbe penso sempre la stessa cosa, lo vuole il mercato alias le banche americane. Giugno come previsto era perfetto, nuovi massimi e bolle stragonfie. Veniva giù tutto, un bel bagno di sangue e come la fenice si ripartiva dalle ceneri come è sempre stato. Ma siamo dinnanzi agli dei del monetario a quali tutto e’ permesso. Con i giusti adeguamenti delle variabili economiche tradizionali, alias creare una massa di netti, vuol dire poveri, disinformati ed ubbidienti si può andare avanti come diceva Friedman semplicemente buttando soldi dall elicottero, i moderni qe, senza nemmeno creare inflazione, meglio di così il capitale non può stare e possiamo gonfiare bolle all infinito, sogni in grande stile, sogni ammmericani quaglio’. Sull euro abbiamo volutamente rinunciato ad un diritto che ogni nazione aveva ossia l op. out per mantenere la doppia circolazione come fanno tutte nuove nazioni che aderiscono all euro. Noi siamo tra i fessi che non l hanno richiesto. Si potrebbe dire che allora non avrebbero fatto l euro se il piatto principale ossia noi venivamo meno ma tanto e’ che tutti i nuovi membri lo hanno chiesto per evitare l anarchia generale manifestatasi in Italia. Come vedete non è colpa nostra della nostra disonestà intelettuale ma volonta’ economiche precise che hanno previsto i comportamenti e sfruttato la situazione lasciando briciole e ludibrio ai cittadini che devono avere anche i rimorsi. Almeno qua mi auguro queste cose le sappiate tutte/i.
Grazie Andrea continua così.
Buona Serata

madmax
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 14:52

Chipuòdirlo,

Ragione da vendere,
Ma il mio stipendio lo cambiarono al centesimo dividendo per 1936 i prezzi invece aumentavano per una “inflazione percepita non reale” basta leggere i giornali ed ascoltare i Politici 🙁
Nel frattempo il pizzaiolo sotto casa fece passare la Margherita da 3700 lire a 4.5 Euro 🙁
Lo conoscevo, il locale non lo rinnovava mai, i clienti diminuivano, ma lui ritoccava il listino, l’equazione -clienti +prezzi piu’ alti gli permetteva di andare avanti. Ma come tutti pire la mia famiglia passo’ da 4 pizzate mensili ad una (mica mi aumentavano lo stipendio) ed il sistema si e’ ingolfato, ha chiuso i battenti e ceduto l’attivita’ ad una simil-rosticceria cinese (ovviamente lavandai di denaro).
Questa storia e’ quella che si puo’ espandere il tutta Italia, il tirare a campare sulle spalle altrui, quando deve andare male che vada cosi’ e via dicendo!!!!
Hanno semplicemente ammazzato il mercato interno ed i consumi … Ma concordo con il dire mettete soldi nelle tasche della gente (non delle banche) e vedrete che le cose si sistemano!

madmax
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 14:54

silvio66@finanza,

Scusate ma sapete che in Cina ormai un ingegnere cinese in una grande citta’ guagadna 1250 euro mensili? Un quadro 2500 ???
Avete notato che la corsa ad aprire fabbriche si e’ fermata? Ma non lo raccontano che da noi i salari sono bassissimi 🙁

madmax
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 15:10

Popolare di Vicenza … grido di dolore !!!
Vabbe’ mi faccio pure questo terzo post ma lo dedico ad una Popolare, quella di Vicenza, non so che cosa sapete ma se ne parla molto, troppo poco ed in famiglia ho parenti che stanno pagando la situazione sulla loro pelle pardon risparmi.
Si tratta di una banca non quotata, il cui prezzo fissato da un perito (magari amico?) era di 68.5 Euro. Poi arriva la BCE e gli stress test, non la Banca d’Italia che “sorvegliava” sbadigliatamente. Apriti cielo manca capitale, raffica di aumenti per tanti miliardi…ma la coperta e’ sempre corta!
Poi si inventano di fare prestiti ai correntisti all’1% per comprare le azioni (lo spacciano per una forma di risparmio sicuro, tipo PAC) il palco non sta su e cade! Ed i risparmiatori hanno un debito maggiore del valore delle azioni.
L’AD si dimette, arriva uno nuovo (guardacaso dalla banca cui anni prima avevano stracomprato sportelli a prezzi stellari) e cominciano a registrarsi perdite prima 1 miliardo poi altri 1,5 miliardi insomma un pozzo nero, le azioni vengono tagliate a 48 ma e’ solo l’inizio in quanto serve un altro aumento di capitale…che verra’ emesso senza diritti per gli azionisti attuali!
Nel frattempo saltano fuori indagini sui soliti amministratori che cadono dalle nuvole, che prestavano denaro a fiduciarie che gli sottoscrivevano l’aumento ed ora a prezzi delle azioni tagliate chiedono di mettere tali crediti come insolventi. Alla fine chi paga? Credo Pantalone come sempre, ma mi fa rabbia sentire in un caffe’ della citta’ personaggi locali che lavorano per la vigilanza della Banca d’Italia dire: vabbe’ le azioni erano cresciute tanto…gli azionisti ci avevano guadagnato, da aspettarselo che scendessero!
Il mio consiglio ai Vicentini? Prendere spunto dai pragmatici cinesi che recentemente hanno atteso furiosi il gestore di un fondo fuori da un hotel di lusso, lo hanno malmenato e consegnato alla polizia!!!! Chissa se il Capitano ha voglia di fare rotta su tali paludi un giorno!

emzag
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 18:48

Questo blog non solo è molto interessante ma Andrea sembra addirittura anticipare gli sviluppi della situazione con grande precisione.
Nelle sue parole tutto è di una disarmante semplicità, anch’io nella mia ignoranza riesco a rendermi conto della assurdità dei comportamenti sia della “gente” che delle istituzioni.
Però manca un pezzo in questa narrazione: come mai se tutto è cosí logico nessuno se ne accorge? È ovvio al contrario che se ne accorgono eccome…e allora forse manca il discorso politico, l’analisi di quale sia il bug del sistema che porta gli attori ad adottare scelte consapevolmente sbagliate pur di rimanere a galla peggiorando sempre di più le condizioni dell’economia e delle persone, la denuncia di quali siano i reali interessi dei poteri che gestiscono questa fase storica.
Non dico che sia obbligatorio farlo in questo blog (ma non è nemmeno vietato per quello che mi riguarda) però magari in un libro…

phitio
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 19:32

Intanto DB in Germania non sembra nuotare in troppo buone acque…quando in altri siti ho girato le considerazioni lette qui della fragilità estrema di questa banca mi hanno riso dietro…ora ridono molto meno

stanziale
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 21:12

phitio@finanza,

…e quei pagliacci degli ispettori eba-bce non avevano visto nulla di strano..solo quando vengono in Italia hanno gli occhi aperti!

dorf001
Scritto il 29 Ottobre 2015 at 23:13

stanziale@finanza,

si stanziale, sò la storia del giudice Molinari. stava indagando proprio sul signoraggio monetario. la barzelletta o bugia che dicono è : l’ha ammazzato il domestico filippino. maddai!!!!

ma ti pare? un domestico che aveva da tanti anni fedele….all’improvviso ammazza il suo padrone. col coltello!!!!! depistaggio alla grande!!!

e tu conosci il procuratore amico di Auriti Bruno Tarquini? hanno scritto un libro insieme.

la verità non si deve sapere…MAI!!!

AURITI è morto a 83 anni, credo di vecchiaia. non so se aveva qualche rognetta. cmq la sua vita l’ha dedicata tutta alle sue passioni, alle sue teorie e ai suoi studenti.

cmq si, hanno tentato più volte di farlo fuori. prima telefonate minatorie, poi han tentato di buttarlo fuori strada. ma non ce l’hanno fatta.

sai che con la sua UNO correva a 80km/h sù per le colline dell’abruzzo? e il mio amico rocco, suo collaboratore faceva fatica a stargli dietro con la moto da enduro.

AURITI aveva una grinta che se lo mangiava berlusconi. e pure renzi si mangerebbe.

aahhh se avessimo in italia uomin cosi’.

se ti interessa c’è il suo avvocato antonio Pimpini che porta avanti la causa.

qualcosina dal leggere la trovi qui : http://www.quieuropa.it/auguri-professore-giacinto-auriti-nel-ricordo-di-un-amico/

stanziale
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 07:18

Importante post di Bottarelli, sull’attuale preponderante ruolo della geopolitica(e sui tempi pericolosi che viviamo) http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/10/30/SPY-FINANZA-Gli-schiaffi-di-Cina-e-Russia-agli-Usa/651074/

kry
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 09:23

stanziale@finanza,

Meglio tardi che mai.

Per nostra fortuna qualcuno ci arriva dopo un anno … che su questi monitor c’era chi ci deliziava punzecchiandoci sui nuovi accordi commerciali tra russia e cina in rubli/yuan in modo da non dover più pagare la tangente sul cambio del dollaro.

In questi giorni sembra che Putin stia obbligando le aziende russe a non esercitare pagamenti in $ negli scambi commerciali interni relativi ai prodotti petroliferi.

Da ridere vedere Obama che per ritorsione vieta i pagamenti in rubli all’interno degli USA.

Inerente al post Bottarelli ha scritto anche

http://www.rischiocalcolato.it/2015/10/il-pil-usa-e-sostenuto-da-spese-sanitarie-e-scorte-ma-leconomia-reale-dice-altro-e-la-fed-dovra-decidersi.html

kry
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 09:31

Mi scuso in anticipo per quel che potrebbe sembrare un fuori tema , d’altronde si parla anche d’italia.

Resto sorpreso sulla mancanza di notizie sulle motivazioni dei movimenti alquanto cospiqui per non dire speculativi sui titoli di stato di ieri e oggi.

Inoltre qualcuno riesce a spiegarmi il senso questa notizia.

http://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Italia/Italia/notizia/Italia_Bankitalia_da_interventi_a_favore_delle_banche_sald-446765

GRAZIE

aorlansky60
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 09:46

@ Silvio

Sull euro abbiamo volutamente rinunciato ad un diritto che ogni nazione … etc etc

… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … …

già, già…

…e €uro e BCE non sono mica dogmi nati così per caso o calati un bel giorno dal cielo…

la BCE -quindi l’€uro- appartiene all’organizzazione degli Stati dell’europa unita (“unita” è una parola grossa per quest’europa, ma passiamogliela…);

la quota di partecipazione di ogni Stato membro [per il capitale che vi ha versato, aderendo al progetto comune] varia per potere economico individuale;

nella BCE, le quote sono le seguenti in ordine di grandezza :

Germania 19%
Francia 14%
Italia 12%
Spagna 9%
Olanda 4%
Belgio 3%
Austria 2%
Portogallo 2%
Grecia 2%
Irlanda 1%
Finlandia 1%

…e giu via via fino all’ultimo dei 19 Stati dell’area €uro per arrivare a più piccoli cioè Cipro e Malta con lo 0,1% di quota ognuno (questo totale dei 19 porta a una quota di partecipazione del 70% a cui va aggiunta la quota del 30% di altri 10 paesi della comunità europea non [ancora] inseriti nella divisa comune, a formare il totale dei 29 Stati)

Ora, rivolgo una domanda banale:

a livello decisionale a dettare linee di strategia comune in Europa(perchè così deve essere, se no che razza di unione è ???) , è più influente Cipro, Malta, Estonia (0,3% di quota) Litunania (0,4% di quota), oppure Portogallo, Austria, o invece è più influente la GERMANIA ???

Chi ancora si ostina a non vedere questo, credendo ad un mondo delle favole come qualcuno ha voluto vendere al popolo il progetto euro, evidentemente deambula con gli occhi foderati di prosciutto e nelle orecchie due belle carote in formato stereo. E crede ancora negli yankees come la nazione patria e guardiano della democrazia che ha salvato l’europa.

veleno50
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 11:19

kry@finanza,

Ciao kry. Lo avresti immaginato l’Italia con interessi dello 0,50 a 5 anni addirittura negativi nel breve termine. Ricordo alcune cose scritte da te sulla differenza dei tassi con i francesi ,TRANQUILLO LA VERITà COME DICE QUALCUNO è FIGLIA DEL TEMPO.Disoccupazione in lieve calo, qualcosa di buono anche nel settore giovanile.Fiducia ai massimi da 15 anni a questa parte,avviso ai nostalgici del golpe del 2011 il cielo è sereno, , il vascello è con il vento in poppa, diritti, spediti , a tutta velocità senza intoppi.

kry
Scritto il 30 Ottobre 2015 at 23:16

veleno50@finanza,

No Veleno non avrei mai immaginato tassi negativi per l’Italia , comunque molto vicini a quelli di Francia e Germania.
Tassi negativi significa indurre a non risparmiare e penso che questa non sia una buona cosa.
Ci pensiamo che valgono di più 50€ sotto il materasso che non fa quelli scritti sui monitor senza considerare il rischio bail-in.
Anzi paghi pure.
L’esperienza della grecia non ha insegnato proprio niente , banche chiuse e bancomat che erogano max 40€.
Quand’è che pagheremo per andare a lavorare ?
Ciao, buon fine settimana.

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