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L'ORA DELLA VERITA': la lunga onda del mercato "SUBPRIME"
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Dal Paese delle Meraviglie…."Hai risolto l’indovinello chiese il Cappellaio Matto rivolto ad Alice. No ci rinuncio rispose la bimba, ma qual è la risposta?
Non ne ho la più pallida idea disse il Cappellaio Matto! E si strinse nelle spalle!
Secondo quanto scrive Mario Platero sul Sole 24 ore , molti deputati e senatori hanno espresso sconcerto, per come il settore dei mutui immobiliari sia stato gestito, soprattutto nel comparto dei prestiti denominati “subprime” e temono che il Governo debba intervenire con un salvataggio. Ci si domanda ora che ruolo possa avere avuto la Fed nell’ignorare questo fenomeno, ben conosciuto tra gli addetti ai lavori.
Sempre secondo Platero, Bernanke dovrà chiarire alcuni gravi sospetti che riguardano il comportamento degli organi federali riguardo alla possibile concertazione tra le grandi banche e i piccoli istituti di concessione crediti subprime. Le banche infatti non potevano concedere prestiti con la stessa facilità con cui lo concedevano le istituzioni meno regolamentate ma erano molto interessate e finanziavano questi ultimi con prestiti a lunga scadenza, salvo poi successivamente rilevare direttamente i portafogli prestiti con rendimenti molto interessanti. La Fed invece era interessata a rafforzare la crescita economica, trainata direttamente o indirettamente dal settore immobiliare.
Come diceva Sigmund Freud non è sempre facile dire la verità, specialmente quando bisogna essere brevi!
In un’audizione al House Financial Services subcommittee della Camera , la direttrice della divisione consumatori e affari comunitari della FED Sandra Braustein ha sostenuto la preoccupazione che i recenti prestiti ipotecari con tasso variabile possano produrre più sofferenze e pignoramenti confermando la versione ufficiale che la Federal Reserve è estremamente preoccupata dal fatto che i contraenti dei cosiddetti mutui subprime, possano incontrare molte più difficoltà durante i prossimi uno, due anni! Tuttavia affrontando le domande dei deputati, le autorità monetarie hanno allontanato la necessità di introdurre nuove legislazioni per combattere i problemi relativi ai mutui subprime.
“ Le leggi esistenti sono adatte e il mercato si correggerà da solo!!”
Secondo Reich, direttore dell’Ufficio di supervisione del risparmio il contagio non si è sparso ad altri settori del mercato dei mutui e non sembrano esserci forze che preludano a tale contagio.
( fonte Marketwatch.com)
Non sembrano esserci…., come sembrava che secondo Bernanke il mercato immobiliare si stesse stabilizzando, come sembra che nessuno ci capisca ancora quasi niente!
L’unica cosa certa è quello che sta succedendo e che una legislazione più severa come era auspicabile già da tempo, come suggeriva il buon senso, inevitabilmente produrrà un’ulteriore effetto negativo in un mercato che peggiora di settimana in settimana.
Ieri Bernanke ha fatto la sua apparizione al Congresso per spiegare per l’ennesima volta, il significato del comunicato rilasciato all’ultimo incontro del FOMC, per chiarire in maniera più limpida la previsione della Fed sulla strada futura dell’economia ma….. siamo sicuri che le autorità monetarie hanno la sfera di cristallo magica che predice la strada maestra! Per la Fed è più importante il controllo dell’inflazione o la crescita economica futura?!
Siamo sicuri che innondando di nuovo i mercati mondiali di liquidità, non si torni ad aumentare quella assurda sensazione fittizia di benessere che allontana la percezione della realtà, una realtà fatta di constatazione che i debiti prima o poi vanno saldati!
La risposta di Bernanke per una volta è stata chiara.: “ La nostra politica è ancora orientata verso il controllo dell’inflazione, che consideriamo essere attualmente il rischio più grande, ….eppure le incertezze sono aumentate e quindi un po’ di flessibilità potrebbe essere desiderabile. L’economia sembra probabilmente continuare sulla strada di una crescita moderata nei prossimi mesi…!”
Quindi nessuna recessione per quest’anno! Beata innocenza!
“ Finora la debolezza nel settore immobiliare ed in alcune parti del settore manifatturiero, non sembrano influire in misura significativa sugli altri settori dell’economia anche se la notevole correzione del mercato immobiliare potrà condurre a notevoli problemi finanziari per molte famiglie! Le implicazioni di questo fenomeno sono meno chiare, ma l’effetto globale sembra essere contenuto.” Sembra, sembrerebbe, forse, chissà!
Ad un certo punto guardando in diretta su Bloomberg Television, l’audizione mi sono commosso!
Un senatore americano rivolgendosi al governatore della Fed gli ha chiesto che cosa ne pensa dell’enorme massa di liquidità che circola da anni nei mercati, che ne pensa delle ricorrenti bolle finanziarie che imperversano in questi anni, che ne pensa del facile accesso al credito che incoraggia le persone ad indebitarsi! Greenspan deve esser balzato sulla sedia con un mezzo infarto in agguato!
Il simpatico senatore ha proseguito toccando un nervo scoperto e facendo riferimento alla Massa M3 che la Federal Reserve non pubblica più per scelta e che secondo alcuni studi viaggia ben oltre l’11 %. Non abbiamo a disposizione tutti i dati possibili e questa enorme liquidità distrae la gente dalle vere cause, dai veri problemi!
Un monumento dovrebbero fare a questo impavido senatore che ha avuto il coraggio di andare direttamente al punto. Rispetto ad una maggiore trasparenza della Fed nei confronti del Congresso, Bernanke ha glissato dicendo che ci stanno pensando.
Il mercato non ha bisogno dell’emissione continua di una sottile droga che alimenti l’illusione infinita. ha bisogno di trovare all’interno di se stesso gli anticorpi ad un’eventuale crisi!
Credo che le parole più equilibrate e serie, siano state pronunciate dal presidente della Fed di New York Geithner dichiarando che le implicazioni che avrà il crollo del mercato “subprime” non sono ancora chiare e deve ancora essere valutate! Geithner ha riferito che ci sono alcune funzioni di questa ultima onda innovativa che meritano attenzione. In passato la maggior parte dei rischi di accreditamento era sotto forma di mutui ipotecari nei bilanci delle banche mentre ora tale rischio ha una funzione incredibilmente varia nelle forme e buona parte di esso è detenuto da istituzioni finanziarie non bancarie. Una terza preoccupazione è relativa alla dinamica di un improvviso e potenziale” guasto” nel mercato dei derivati. Il numero di contratti finanziari che potrebbero saltare nel caso di un effetto a cascata sul mercato ipotecario avrebbe l’effetto di prolungare l’incertezza e complicare il processo di risoluzione.
Queste difficoltà contribuiscono ad illustrare come questi cambiamenti nei mercati finanziari possono contribuire ad un sistema in cui la probabilità di una crisi importante sia probabilmente bassa, ma le perdite connesse a tale crisi possono essere notevoli e non facilmente controllabili e attenuabili.
Di fronte a questa sfida, la Fed ed altre autorità non possono “girare indietro l’orologio” dell’innovazione, ma migliorare gi ammortizzatori del sistema finanziario in termini di rischio relativo di liquidità e di capitale, e nella solidità delle infrastrutture! ( fonte MarketWatch.com )
Puntualmente il presidente della Fed di New York ha illustrato una delle variabili di maggior peso che pendono come una spada di Damocle, sull’intero settore immobiliare ed è quella relativa all’oceano di strumenti derivati che imperversano nei mercati, dei quali parlerò nel prossimo post dedicato alla Torre di Babele Subprime!
Nel frattempo incominciano a fioccare i primi pesanti profit warning delle ditte costruttrici con cali dei profitti che vanno dall’ 84 % della KB Home al 73 % delle Lennar Corp uno dei più grandi costruttori americani che prevedono di non essere in grado di rispettare le stime per tutto il 2007.
Inoltre i pignoramenti sono aumentati di circa il 12 % rispetto ad un anno fa con i proprietari che hanno lottato contro un calo generalizzato dei prezzi e tassi in progressivo aumento. Secondo un rapporto di Realty Trac ( www.realtytrac.com) un altro sito da seguire in parallelo con il sito foreclosure.com, circa 130.000 sedi hanno fornito il pignoramento solamente nell’ultimo mese! Secondo il direttore di Realty Trac, James Saccacio i pignoramenti potrebbero aumentare di un terzo rispetto allo scorso anno se i tassi continuano a salire ai livelli di gennaio e febbraio gonfiando il numero delle sedi invendute.
Una famiglia ogni 884 è stata soggetta a pignoramento, che può variare da il ricevimento di avvisi di difetto per il ritardato pagamento, alle vendite all’asta fino all’escussione dell’ipoteca. Il più alto numero di “ preclusioni” riguarda la Florida, seguita dalla California e dal Texas, stati nei quali si è verificata la più alta percentuale di speculazioni immobiliari.
E’ probabile inoltre che le vendite di abitazioni annullate non sono incluse nei dati ufficiali con il rischio di rendere più pesante questa debacle immobiliare.
Emblematica inoltre è l’accelerazione delle foreclosures evidenziate nel sito che seguo da alcuni mesi in quanto i fallimenti personali terminati con la perdita dell’abitazione, sono stati negli ultimi due mesi circa 13.400 di cui 9.378 dal 15 marzo al 27 marzo con un effetto esponenziale del 70 % realizzato negli ultimi dodici giorni. I prezzi domestici negli Stati Uniti sono continuati a scendere in gennaio, con una discesa dell’ 0,7 % nelle maggiori 10 città americane. L’indice delle 10 città è sceso dell’ 0.7% durante lo scorso anno, la prima lettura negativa da undici anni a questa parte cioè dal 1996, secondo un report dell’agenzia Standard & Poor’s.
In un’audizione al comitato della Camera Calhoun presidente della Durham società senza scopo di lucro, centro per il prestito responsabile ha sostenuto che l’Homeownership è stato contrastato piuttosto che sostenuto, dai prestiti del mercato subprime.
Poiché la maggior parte dei prestiti del subprime è usata per rifinanziare le attuali ipoteche, i mutuatari di cui le loro sedi perdono il valore sono ancor più nei guai nell’ effettuare i pagamenti sulle loro ipoteche. Ad esempio dal 1998, il 91 per cento dei prestiti del subprime è stato usato per rifinanziare le ipoteche attuali.e il 15.6 per cento ha provocato i pignoramenti.
Calhoun ha detto che l’aver aumentato il volume dei prestiti domestici necessariamente non ha aiutato ad espandere il homeownership. “Non abbiamo nulla contro il caricare un tasso di interesse ragionevole sui prestiti domestici del subprime, ma contestiamo un’industria che offre ordinariamente i prestiti che sono insostenibili. ( fonte Bloomberg.com )
Come se non bastasse su BusinessWeek è apparsa una notizia in esclusiva relativa alle indagini in corso da parte del FBI sulla impresa di costruzioni americana Blazer Homes USA Inc. con la relativa richiesta di documenti sul relativo commercio d’ipoteca indicando come vi siano potenzialmente tutti i presupposti per una frode perpetrata. Secondo l’indagine una coppia ha denunciato che la ditta avrebbe venduto loro un immobile che non avrebbero potuto permettersi utilizzando informazioni riservate sui prestiti e invitando la coppia a fare comunque domanda usando informazioni false in modo che il prestito fosse comunque approvato! Blazer avrebbe approfittato di un mercato prospero, tassi di interesse a minimi storici, accreditamenti facili e famiglie disperate che dovrebbero rinunciare comunque al “ Sogno Americano”. Grandi costruttori importanti, fanno funzionare regolarmente le istituzioni finanziarie per aiutare i clienti nell’acquisto delle case in quanto credono che la capacità di offrire ai clienti una varietà di opzioni di finanziamento, fa parte del processo di vendita come un fattore importante per completare le vendite. Desta inoltre sospetto sulla connivenza tra costruttori e banche erogatrici di mutui subprime la jointventure generata nel 2005 fra KB Home e la Countrywide.
Come se non bastasse tutto ciò che abbiamo preso in considerazione sino ad ora, un’altro aspetto che riguarda l’onda lunga del mercato "subprime" è quello relativo agli introiti fiscali che hanno sostenuto in questi anni gli stati americani.
Gli introiti fiscali della Florida sono caduti per la prima volta dal 1975, come conseguenza del crollo delle vendite immobiliari e delle costruzioni che stanno oscurando l’economia. Il declino delle vendite diminuisce l’occupazione nell’industria edilizia e nel suo indotto mentre i prezzi in discesa scoraggiano gli acquisti con il risultato di affliggere i consumi e ridurre notevolmente le imposte. E cosi via a cascata altri stati americani subiranno notevoli riduzioni nei bilanci che inevitabilmente come tutta la nazione viaggerano verso nuovi deficit.
E tutto ciò si stà stabilizzando……e nessuno sà ancora quali saranno le conseguenze!
Nessuno sa esattamente come andrà a finire, ma indubbiamente basta dare un’occhiata ai numerosi blog americani che parlano della situazione, la voce del popolo che nasconde la verità di questa situazione, le risposte a tanti interrogativi che la Fed dimostra di non conoscere ancora.
Queste sono le parole di un agente immobiliare americano che ho scelto da un campione di conversazioni su alcuni blog scelti a caso:
“ Come agente immobiliare, io stò vedendo una quantità significativa di debito “afflitto” che accede al mercato degli alloggi e mi domando come gli economisti e i mezzi di comunicazione, possano dire alla gente che i problemi siano contenuti esclusivamente nel mercato subprime. E’ un problema diffuso. I soldi erano virtualmente liberi e tutto ciò di cui avevate bisogno era di un buon accreditamento un’autorizzazione o un “passport” per prenderli a prestito. Ora potreste aver bisogno di dieci anni di dichiarazioni dei redditi per ottenere gli stessi prestiti, i premi di rischio e la liquidità ristretta sono “Cryptonite” per il consumatore……”
…….Non sembrano esserci segnali che il contagio dei mutui “subprime” sia stia estendendo agli altri comparti dei prestiti ipotecari e all’economia in generale! Il mercato immobiliare si sta….stabilizzando!
La leggenda dell’ “ Ottimismo che rifiuta la Realtà “ la sensazione che solo pensando positivo, si nascondo tutti le problematiche indotte dagli eccessi, e come dice Voltaire, “ se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l’emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori!
Il Bruco rivolgendosi ad Alice le chiese: Chi sei, bambina?
In questo momento non lo so, signore. Se potessi lo farei, ma purtroppo sono confusa, ho cambiato dimensioni dieci, cento, mille volte e questa è una cosa che sconcerta!
Devo dirti una cosa importante, bambina!
Ricordati di non perdere mai la calma, qualunque cosa accada!