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SANTANDER: LA GRANDE BURLA SPAGNOLA!

Scritto il alle 13:30 da icebergfinanza

Che i recenti stress test di ottobre siano stati un’autentica burla e farsa ormai lo sanno anche i bambini, ma quello che è successo in settimana con la notizia dell’aumento di capitale da parte della banca in teoria più capitalizzata d’Europa, la spagnola Santander ha dell’incredibile…

Santander lancia un aumento di capitale da 7,5 miliardi

MILANO – La maggior banca di Spagna cerca di rafforzare il patrimonio e lancia un aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro. Una mossa che serve per mettere a tacere chi nutre dubbi sulla solidità dell’istituto iberico, ma che alimenta anche speculazioni su possibili manovre espansive. Idee che chiamano in causa il Monte dei Paschi, la banca con la quale il Santander ha un legame che risale all’operazione Antonveneta, che a Piazza Affari schizza al rialzo. La banca spagnola però spegne gli entusiasmi: “Le risorse finanzieranno la crescita organica”.

Ma  non prendiamoci in giro, ma quale crescita organica, gli stress test sono stati una farsa questa è la verità le banche spagnole ne sono uscite pulite senza nessun bisogno di ulteriore aumento di capitale e il Santander va sul mercato e chiede 7,5 miliardi per una presunta crescita organica?

New capital goals and Santander share sale heap pressure …

Investment bankers are hoping that Santander’s capital raising last Thursday will open the flood gates for more cash calls. Lenders believed to have relatively weak equity levels that may need to follow Santander’s lead include Italy’s UniCredit and Austria’s Raiffeisen. Also on the hit list are France’s BNP Paribas and Société Générale and Germany’s Deutsche Bank and Commerzbank.

Chi ha orecchie e occhi per leggere intenda!

Gli amici di Machiavelli nell’ultimo lavoro appena inviato hanno potuto osservare che secondo un modello che teniamo gelosamente nascosto, in realtà le banche spagnole hanno bisogno di quasi 38 miliardi di capitale, senza considerare che lo stress test non teneva in considerazione il rischio deflazione in cui la Spagna sta affogando!

Immagine

Il modello appena proposto ci ha permesso di individuare ben prima del settembre 2008, mese del fallimento di Lehman Brothers, ben oltre l’80 % dei fallimenti, fusioni, nazionalizzazioni dell’intero sistema finanziario americano, ripeto oltre 80 %.

Bce, scenario stress test non contempla deflazione …

FRANCOFORTE, 26 ottobre (Reuters) – L’esame della Banca centrale europea sullo stato di salute delle 130 principali banche della zona euro non prende in considerazione l’eventualità della deflazione, secondo quanto spiegato dal vice presidente della Bce, Vitor Constancio. “Lo scenario della deflazione non viene considerato (negli stress test) perché non riteniamo che possa manifestarsi la deflazione”, ha detto Constancio ai giornalisti.

Ma certo in Spagna non c’è alcuna deflazione…

In Europa neppure suppongo …DEFLAZIONE DEFLAZIONE DEFLAZIONE!

Questo sarebbe il vice governatore della Banca centrale europea, mentre il governatore Draghi è quel genio che in primavera sosteneva che non c’era alcun pericolo per la BASSA inflazione perchè era tutta colpa della Pasqua ALTA!

In una normale azienda, questa gente sarebbe stata licenziata ieri, ma purtroppo oggi i falliti amministrano il nostro fallimento!

Questo pomeriggio tenetevi forte ed allacciate le cinture!

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015 e “Machiavelli 2015… la virtù e la fortuna.” Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

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15 commenti Commenta
kry
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 15:42

Quindi la deflazione spiegherebbe il tasso del decennale più basso rispetto al nostro. Burla aggiunta alla burla.

dfumagalli
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 16:06

Non vedo il problema.
Noi in Spagna quando abbiamo bisogno di soldi li riceviamo in omaggio dall’Italia, no? Come anche altri, ovviamente 😀

icebergfinanza
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 16:06

… Questo pomeriggio tenetevi forte e allacciate le cinture!

Detto fatto! 8)

mirrortrader
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 16:50

allacciare le cinture per cosa???

icebergfinanza
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 16:58

mirrortrader@finanza,

…perchè nevica! 😉

mirrortrader
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 17:16

bho continuo a non capire, come non ti ho mai capito.

veleno50
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 17:20

mirrortrader@finanza,

Quando devono uscire dei dati la metafora è quella automobilistica,poi bisogna vedere se era neccessario allacciarsi le cinture comunque c’è un buon 50% di azzeccarci.Ragiona con il tuo cervello non quello degli altri.BYE

mirrortrader
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 17:38

non ho capito di che dati state parlando..
Non amo le frasi criptiche e non mi interessa perderci tempo per capirle.. preferisco chi parla come mangia. Semplice e senza giochetti inutili.

stanziale
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 19:00

Articolo che non sposo, non lo so’, comunque interessante http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCMQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.wallstreetitalia.com%2Farticle%2F1797706%2Fmercati%2Fdollaro-il-canto-del-cigno-prima-del-tracollo-definitivo.aspx&ei=pwW0VPKMOYPPaJX_gYgL&usg=AFQjCNFokkNWVh1bdA0Jpxt4-ja-EoHElA&sig2=IrM4JVpsje4JJFM2AGMSoQ&bvm=bv.83339334,d.d2s
tornando al post, l’aumento di capitale del santander e’ stato sottoscritto, al 50%, dai fondi di investimento Usa, sulle ali della carta straccia della fed. Ora pero’ voglio vedere come va l’attacco alla francia. Sapete, dai tempi della presa della bastiglia e la marsigliese, i conti sono ancora da regolare. Dopo l’attentato dei terroristi della fede (poi bisogna vedere chi li ha inviati) c’e’ quello della bce-bruxelles-poteri finanziari con la richiesta di ricapitalizzazione (moral suasion) alle loro banche, che dovrebbero ricapitalizzare per 10 miliardi ciascuno(!), se non erro. quantomeno l’invito e’ stato gentilmente rivolto alle loro principali 3 banche. Draghi & c. non perdono tempo. Vediamo se i francesi si piegheranno. Noi siamo talmente a 90 gradi, dal tempo delle brigate rosse ammazzamento di Moro e cessione di tutti i tipi di sovranita’ possibili e immaginabili, che non c’e’ “bisogno” di attentati. Da noi vige il prego, si accomodi, chiunque puo’ venire a spadroneggiare. A proposito, letto il piano del governo? Si parla di creare una bad bank e trasferire i crediti bancari deteriorati. Naturalmente, ritengo, senza minimamente parlare di nazionalizzazione. Cioe’, PRIMA si e’ permesso che le banche diventassero di proprieta’ straniera, dando anzi i soldi per ripulire le banche degli altri, POI si interviene (magari con 100 o 200 miliardi ) per ripulirle, permettendo che restino straniere. Geniale. Ora siamo cavillati da bruxelles anche sul milione di euro, ma SCOMMETTO che se il piano va avanti e lo stato si indebita per altri 100 o 200 miliardi allora va bene, ci e’ permesso, nessuno ha da obbiettare sullo sfondamento del 3% ed altre amenita’ del genere.

stanziale
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 19:03

stanziale@finanza,

Ecco i punti che mi hanno piu’ colpito dell’articolo segnalato:
Il Quantitative Easing è la dimostrazione lampante del discorso appena fatto. Molti analisti austriaci ma anche keynesiani sbagliano a pensare che il Quantitative Easing sia uguale a quello di una qualsiasi altra nazione del pianeta ed infatti gli effetti sono decisamente diversi. Quello americano non riguarda solo la società americana ma è un QE globale, perché il dollaro è la valuta base del pianeta.

Questa manovra monetaria ha avuto come conseguenza quella di favorire l’ascesa dei diversi paesi emergenti del mondo e la salita del prezzo di diverse materie prime di cui questi sono produttori. Questa ascesa è data dal fatto che nel mondo attualmente sono presenti circa 158 trilioni di debito in dollari. Quindi chi pensa che il dollaro sia in difficoltà perché Washington ha un debito pubblico di circa 18 trilioni deve comprendere che gli USA non sono il Giappone o la Russia e che quel debito non è in una valuta soltanto nazionale ma in una valuta di riferimento mondiale che è coperta da 158 trilioni di debito.

Quindi se Washington deve ai sottoscrittori 18 trilioni al tempo stesso nel mondo i debitori devono restituire 158 trilioni di dollari. Praticamente il debito pubblico americano è coperto dai debiti internazionali sottoscritti in dollari ed ha attualmente una copertura di più di 8 volte superiore, per quello il dollaro non è crollato con il QE.

stanziale
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 19:19

mirrortrader@finanza,

Ciao Mirror, hai solo probabilmente perso qualche articolo, “nevica” e’ un termine ironico rivolto alle autorita’ Usa, sta’ a significare l’uscita via via dei dati americani, chiaramente truccati, a suo tempo avevano dato la colpa alle eccezionali nevicate in Usa dello scorso inverno, come un gioco delle 3 carte l’effetto delle nevicate veniva spostato trimestre prima o trimestre dopo come faceva piu’ comodo, per giustificare via via dati non positivi. Grosso modo.

kry
Scritto il 12 Gennaio 2015 at 20:47

stanziale@finanza,

Debiti per 158 TRILIONI di $ o equivalenti a ? Io invece scommetto che il debito non aumenta di 100/200 MLD perchè ci chiederanno di ipotecare l’oro.

phitio
Scritto il 13 Gennaio 2015 at 10:29

mirrortrader@finanza,

Sottoscrivo in pieno. Stare a fare i fenomeni e mettersi a fare le sibille in questo blog sta iniziando a cascarmi antipatico. Macchisenefrega dei Machiavelli, scusa.

Credevo che in questo blog si tendesse a voler parlare piano per dire cose forti, ma senza allusioni, eppure sto notando una certa deriva di atteggiamento da primo della classe.

Caro Andrea, so bene che hai letto molto bene nella situazione finanziaria attuale, mondiale, e per uno che abbia voglia di investire denaro e risparmi queto torni utile, ma vorrei anche suggerirti che, a mio parere, sti stiano sfuggendo o tu stia sottovalutando un certo numero di fatti importanti che tra me, John_ludd e altri, stiamo contrubuendo a diffondere anche su queste pagine. Fatti che possono mandare all’aria non solo le strategie fallimentari di quelli che critichi, ma anche le tue, e sconvolgere pesantemente la vita a tutti.

I soldi servono, ma non piu’ di tanto, per quello che e’ l’essenziale. So bene che lo capisci perche’ ne hai parlato tante volte, basta non dimenticare di scriverlo ancora.

Un saluto
Phitio

phitio
Scritto il 13 Gennaio 2015 at 10:33

stanziale@finanza,

in un articolo delirante, davano la colpa alle nevicate per dei dati di giugno

veleno50
Scritto il 13 Gennaio 2015 at 11:40

phitio@finanza,

Non usciremo da questa situazione di crisi investendo sulla paura,o scommettendo sul fallimento,ma facendo capire che l’unica soluzione possibile per i nostri figli è che l’europa non sia un museo delle cere e un insieme di luoghi comuni.L’europa avrà un senso solo se metterà al centro la vita delle persone che credono nel domani e non hanno paura. MR

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