AMERICAN JOBS PUZZLE

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Lasciamo agli altri il compito di magnificare il recente rilascio del nuovo numero di occupati per il mese di settembre in America e andiamo ad esplorare sotto il pelo dell’acqua cosa nasconde l’iceberg dell’illusione.

Come abbiamo sempre detto a noi interessa come voteranno i giudici e non quanto bella è la ripresa del mercato del lavoro americano.

Per quale motivo non esiste alcuna reale pressione al rialzo sui salari in America?

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Thanks to Zero Hedge

La forza lavoro si è ridotto ulteriormente nel mese di settembre continuando ad aggiornare nuovi minimi storici, contribuendo al calo della disoccupazione. Inoltre, molte persone che lavorano part-time preferirebbero lavorare a tempo pieno se fosse disponibile.

E’ chiaro che se queste sono le condizioni del mercato del lavoro, i datori hanno vita facile, il coltello dalla parte de manico, affrontano poca pressione per aumentare i salari. e una quota significativa di questi aumenti e compensata da pari aumenti della produttività che mantiene silenziato il costo medio per unità di prodotto.

Quindi margini di profitto in continua e costante espansione pur in presenza di domanda debole che non permette all’inflazione di alzare la testa e ai prezzi di decollare.

Ecco per quale motivo l’inflazione resta circoscritta e la Fed non ha alcun bisogno di aumentare i tassi.

Come riporta Bank of Amerika a partire dal 2013, il reddito mediano per laureati era di circa 80 mila dollari, rispetto ai circa 40 mila dei diplomati delle scuole superiori. Il reddito netto mediano per coloro che non sono laureati è diminuito drasticamente dal 1991, mentre i laureati se la sono cavata, anche se noi tutti sappiamo come è la dinamica dei prestiti universitari in America, una schiavitù perenne…

Thanks to Zero Hedge

 

Osservando il grafico qui sopra direi che i rialzi dei tassi possono tranquillamente aspettare per i prossimi dieci anni, tranne le solite occasioni alimentate dalle paranoie istituzionali, occasioni che condivideremo insieme a Machiavelli.

Tornando a noi quindi gli ultimi dati sono solo una cornice di un mondo nel quale la classe media americana è stata disintegrata in attesa che anche l’Europa si adegui al nuovo concetto di sogno americano.

I guadagni orari medi sono diminuiti di un centesimo in settembre a 24,53 dollari. Negli ultimi 12 mesi sono aumentati di appena il 2 % ovvero nulla. La grande recessione ha trasformato milioni di americani in fantasmi spingendoli fuori dalla forza lavoro, non conteggiati nel tasso di disoccupazione ufficiale, una forza lavoro ridotta ulteriormente di 97.000 unità a settembre che raggiunge il minimo dal lontano 1978.

La misura alternativa che comprende tutte le categorie di sottoccupati e lavoratori scoraggiati resta di oltre il 3 % inferiore all’inizio della recessione.

Oltre 18 milioni di americani restano disoccupati o sottoccupati ufficialmente ai quali aggiungere quasi 48 milioni di anime che beneficiavano dei food stamps alla fine del 2013

Inoltre la disoccupazione di lunga durata rimane un problema significativo. Più di tre americani su dieci di coloro che sono disoccupati stanno cercando lavoro da più di 27 settimane e i disoccupati di lunga durata rappresentano circa 1,9 % della forza lavoro, un risultato negativo mai raggiunto durante una fase finale di una ripresa economica.

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Per non parlare dei lavoratori part-time!

http://icebergfinanza.finanza.com/files/2014/10/PartTimeSept2014.png

Thanks to Calculated Risk

Concludendo bei numeri davvero rispetto al massacro sociale in atto in Europa, alla deliberata e persistente svalutazione salariale in atto nei paesi periferici, ma nulla di eccezionale in grado di evitare un nuovo appuntamento con la storia e soprattutto far cambiare idea ai giudici che dovranno decidere il concorso di bellezza che verrà.

Nokia, la lettera di licenziamento arriva via mail. «Lunedì pregasi depositare, cellulare, pc e badge alla reception

A proposito dimenticavo! In Italia, ci penserà il Job Acts a dare il colpo di grazia alla classe media, sai…ce lo chiede l’Europa!

Appuntamento a Milano 11 ottobre ore 16 presso il Cine Teatro L’Arca per “Il più grande successo dell’Euro” insieme ad Icebergfinanza e tanti altri amici! Non Mancate!

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4 commenti Commenta
signor pomata
Scritto il 6 Ottobre 2014 at 14:03

Quando arriva il manoscritto di macchiavelli o è gia stato mandato e non l” ho ricevuto??
Lo dico perche non ho capito se si deve fare una donazione ogni volta per riceverlo se è cosi provvederò rapidamente.
Un saluto a andrea.
PS….sto indaffarato che è una cosa grossa e sta cosa mi sta rincoglionendo.

icebergfinanza
Scritto il 6 Ottobre 2014 at 17:29

signor pomata@finanzaonline,

Uscirà nel fine settimana massimo settimana prossima. Ciao Andrea

dorf001
Scritto il 6 Ottobre 2014 at 19:58

kry@finanza,

cosa dici kry se gli tiriamo il flipper sulla testa? come dicevano i gatti? a questi incompetenti bancheri centrali?

anche una bella corda saponata non gli starebbe male. bisogna liberarsi di questi esseri imondi.

ma chi li ha creati? non dovrebbero nemmeno avere diritto di esistere sti criminali globali.

sarebbe cosi’ semplice la vita. inutile che ri-dica la soluzioone l’ha data 15 anni fa AURITI.

se non si vuole capire e ascoltare!!!!!

by DORF

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