in caricamento ...
DATEMI UNA LEVA E VI SOLLEVERO' IL MONDO!
Come avevo preannunciato un paio di settimane fa nessuna sorpresa anche dalle vendite di nuove abitazioni che sviluppano un naturale rimbalzo dopo una lunga fase di depressione. Il seguente grafico proveniente da Calculated Risk racconta più di qualunque dato o commento. Per quanto riguarda la dinamica NSA ovvero i dati annualizzati e non destagionalizzati , samo a livelli che non si vedevano dal lontano 1966.
Vedremo da ora in poi cosa accadrà alla correlazione convenienza acquisto case esistenti/case nuove quando verranno immesse nei prossimi anni sul mercato centinaia di migliaia di abitazioni ancora sul libro contabile delle grandi banche americane, mai immesse nel mercato per paura di far collassare ulteriormente i prezzi (shadow inventory) Quello che conta oggi non sono tanto le vendite quanto la dinamica dei prezzi e per avere una dimensione sostenibile è probabile che si deva ancora scendere di un ulteriore 10 % se non oltre.
La buona notizia come dice Bill è che l'inventario di case invendute sta continuando a scendere anche grazie al rallentamento dell'avvio di nuove costruzioni, che d'altro canto non è una buona notizia per l'occupazione del settore edilizio.
L'altra buona notizia è che dopo i due elettroshock indotti dagli stimoli fiscali, incentivi governativi all'acquisto di prima casa che hanno impedito il naturale ridimensionamento dell'eccesso, prolungando quindi la malattia, il numero di mesi necessario per smaltire le scorte sta scendendo verso la fascia 6/4 mesi necessaria a una sostenibile dinamica di abitazioni nuove invendute.
Ieri il FOMC ha confermato l'inefficacia della politica monetaria americana vedendosi costretto come era naturale a riconfermare in tutte le sue dimensioni anche temporali la politica espansiva ultraccomodante della stessa Fed per lungo tempo, quantitative easing compreso. Una votazione unanime, al di la delle mie previsioni, che la dice lunga sullo stato depresso del mercato del lavoro americano.
A proposito di allentamenti quantitativi e politiche monetarie espansive vi segnalo un articolo del Sole24Ore di Morya Longo che parla di debiti responsabili e crescita sostenibile facendo riferimento ad un sondaggio, analisi in collaborazione con la McKinsey dal titolo More Credit with Fewer Crises la quale sostiene che vi sia bisogno di sempre più credito nei prossimi anni.
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno un debito troppo elevato, che rappresenta «un pericolo potenziale in termini di sostenibilità e di contagio nel mondo». Altri paesi – come Argentina, India e Russia – hanno invece un sistema economico bisognoso di credito, ma hanno un mercato finanziario ancora poco sviluppato per erogarlo. Morale: il problema attuale non è l'eccesso di debito complessivo a livello mondiale, ma il fatto che è concentrato tutto in poche aree geografiche.
Aggiungo solo che l'eccesso di credito determinato da politiche monetarie spesso demenziali è stata la pistola fumante che ha determinato tutte le bolle e le crisi economico/finanziarie della storia. L'analisi in questione è assolutamente deficitaria in quanto non è possibile fare un'analisi sul credito prendendo in considerazione solo un decennio e ignorando la storia.
Inoltre facendo riferimento alla sostenibilità si dimentica che spesso il credito è concesso, specie nelle fasi espansive come le bolle finanziarie, in funzione e con garanzia di assets che si presuppongono spesso in aumento o stabili nei valori come abbiamo visto nella favola dei prezzi delle abitazioni che non possono che salire, dimenticando inoltre la variabile redditi e lavoro, come se la disoccupazione fosse un fattore estemporaneo alle dinamiche del credito.
Si parla di credito mal distribuito e su questo può esserci accordo ma quando si fa riferimento ad esempio a …. Il documento parte da un dato di fatto: dal 2000 al 2009 il credito complessivo erogato a livello mondiale è passato da 57mila miliardi di dollari a 109mila miliardi. Una crescita del 7,5% annuo. Nello stesso arco di tempo, il Pil mondiale si è sviluppato più lentamente di quasi due punti percentuali l'anno: questo – sentenzia McKinsey – «non rappresenta di per sé una crescita insostenibile della leva finanziaria».
Non aggiungo altro ma per ribattere a questo considerazioni vi lascio in compagni della storia , di quanto accadde nella Grande Depressione in alcuni pezzi tratti dal mio libro … VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA! che potrete acquistare cliccando sul banner qui sotto
IIIill mondo si scopriva, di colpo, nuovo e ricco. Sull’onda del ritrovato entusiasmo, l’economia prosperava: in circa sei anni l’incremento della produzione industriale volò oltre il 60%. A una produzione di massa, però, deve necessariamente corrispondere un consumo di massa. Per permettere l’accesso ai consumi a una parte sempre maggiore della popolazione si dovette pertanto fare ricorso alla famigerata «pompa del credito»(…)Ma l’euforia, si sa, è nemica del limite e del buon senso. La pompa del credito al consumo prese ben presto a funzionare in maniera dissennata, al ritmo indiavolato del jazz che spopolava a quei tempi. Per avere un’idea di quanto accadde, basti pensare che nel 1926 circa il 65% delle vendite di automobili era finanziato dal credito al consumo, mentre le grandi catene commerciali di vendite al dettaglio fornivano credito in una percentuale pari al 40% delle vendite realizzate. La speranza, allora come oggi, è sempre la stessa: si confida nel fatto che il credito al consumo, sostenendo la domanda (i consumi), crei un circolo virtuoso: più produzione, più occupazione, aumento del reddito, ulteriore crescita della capacità di acquisto (e, chiaramente, abbattimento del debito). Ma questa speranza, in realtà,si rivela quasi sempre una pia illusione.
E' proprio il caso di dire …datemi una leva e vi spaccherò il mondo!
Ma l’euforia, si sa, è nemica del limite e del buon senso.
La pompa del credito al consumo prese ben presto
a funzionare in maniera dissennata, al ritmo indiavolato
del jazz che spopolava a quei tempi.
Per avere un’idea di quanto accadde, basti pensare
che nel 1926 circa il 65% delle vendite di automobili era
finanziato dal credito al consumo, mentre le grandi catene
commerciali di vendite al dettaglio fornivano credito
in una percentuale pari al 40% delle vendite realizzate.
La speranza, allora come oggi, è sempre la stessa: si confida
nel fatto che il credito al consumo, sostenendo la
domanda (i consumi), crei un circolo virtuoso: più produzione,
più occupazione, aumento del reddito, ulteriore
crescita della capacità di acquisto (e, chiaramente,
abbattimento del debito). Ma questa speranza, in realtà,
51 debito
si rivela quasi sempre una pia illusione.
(…) 8
Aggiunmg
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno un debito troppo elevato, che rappresenta «un pericolo potenziale in termini di sostenibilità e di contagio nel mondo». Altri paesi – come Argentina, India e Russia – hanno invece un sistema economico bisognoso di credito, ma hanno un mercato finanziario ancora poco sviluppato per erogarlo. Morale: il problema attuale non è l'eccesso di
SI…AIN…
senza retorica, questa dovrebbe essere la vera leva che per sollevare il mondo…l'Amore che pensiamo di conoscere, ma non conosciamo e nel momento in cui lo definiamo ci sfugge, lo rincoriamo, pensando che si nasconda chissà dove….ma è semepre stato li…
è che noi distratti non ce ne accorgiamo più…
Ma noi Amiamo davvero? ma Sappiamo poi Amare?…
queste parole da sempre mi sono particolarmente care..un gran bel sito
da "Il Profeta del Vento", di Stefano Biavaschi
http://www.youtube.com/watch?v=yzIcs3eU7SI
"Nessuno è creato dalla vita come sostegno per i vostri sogni, perché due occhi non sono fatti per guardare l’uno verso l’altro, ma entrambi verso la stessa direzione; diventando così ognuno luce per l’altro.
Crescete comprendendo questo, e troverete, assieme a ciò che cercavate, anche ciò che non cercavate.
Ma dopo questo, non dubitate più.
Se dubitate che sia Amore, infatti, già non è Amore.
E non calcolate. Se calcolate i vostri passi, infatti, già non è Amore.
Non appoggiatevi all’altro con tutto il vostro peso.
Ma posatevi come un raggio di Sole su una foglia. E come una foglia accogliete l’altro raggio di Sole.
Asciugate le vostre lacrime e senza timori concedete al vostro cuore questa luce e al vostro animo questo calore.
Ma state attenti agli incanti! Perché i raggi di Sole non sono il Sole.
Non riversate sull’altro tutta la vostra nostalgia di cielo: egli non è in grado di contenerlo, né mai voi potreste contenere il suo.
Non valutate l’altro per ciò che non potrebbe mai avere, o finirete per svalutare voi.
E tutto questo non è Amore.
Non precipitate l’uno dentro l’altro, ma tenendovi per mano camminate insieme.
Portate l’amato non al centro del vostro cuore, ma del suo, perché lì troverà anche il vostro, e insieme troverete il cuore al centro del cosmo.
Sarete sottoposti a molte prove, e spesso l’orgoglio vi chiederà di scegliere sé al posto dell’Amore.
Ma non ritiratevi da queste battaglie, perché altre non ve ne sono di più utili per voi.
Se vincerete, avrete vinto.
Se perderete combattendo e affilando il cuore, avrete vinto.
E quando il tempo vi avrà condotto fino a farvi decidere di fondere per sempre le vostre due vite, conoscerete quote più alte, ma anche la durezza di cadute mai pensate. E vedrete spesso andare in frantumi tutti i vostri sogni.
Ma sarà allora che potrete dischiudere davvero le vostre ali.
Non maledite gli eventi, perché siete voi che avete in mano il timone del vostro destino.
E non sarà rompendo questo vostro vaso e dicendo addio all’amato, che le vostre radici troveranno nuova forza.
Questa gabbia di creta è in realtà ciò che le salva dall’essiccare.
Siete voi che dite, quando non vi sentite amati: L’Amore è finito. Quella è invece la stagione in cui comincia. Poiché il valore di chi governa la nave, è nel condurla anche controvento.
Siete voi che dite, quando finiscono le sensazioni: Ma io non amo più.
Non scambiate però l’Amore con le sue sole sensazioni. Poiché il valore di chi governa la nave, è nel condurla talvolta anche a vele sgonfie, fino ad altre zone di Vento.
Pertanto siate fedeli, perché nell’infedeltà diventate doppi e quadrupli. E se vi è già difficile condurre una vita, come potreste condurne due o quattro?
Dividendo in due un germoglio non si hanno due vite, ma nessuna.
Pensando di incontrare nuove gioie incontrereste dolori maggiori di quelli cui voltate le spalle.
Perciò tornate a guardare verso chi vi aspetta, ma non per dirgli: Tu non mi ami. Bensì: Io non so amarti.
Questo è necessario per far scendere l’Amore sull’amato.
Alzate lo sguardo alle virtù dell’altro, perché avete passato il tempo senza conoscervi.
Ma se poteste entrare, e a volerlo potreste, nella mente di chi vi ha accompagnato, per sfogliare insieme il libro della vostra vita, scoprireste quanto siano belle in realtà tutte quelle pagine già scritte, e quanto saranno belle tutte quelle ancora bianche.
Ricordate che il vostro cuore nasconde un Vento inesauribile che saprebbe amare, oltre al vostro amato, anche oltre il vostro amato. E attraverso di lui amare anche tutto quanto il mondo.
Ergetevi come gabbiani in queste possibilità di volo assieme. Non fatevi orfani di gioie grandi e di dolori grandi, accontentandovi di rischiare solo in parte.
Ma alzate il capo e abbiate fiducia, poiché se di questo Amore amerete, sarete come due raggi che si incontrano al centro della ruota, ove poter cogliere assieme tutto il senso del ruotare della vita”.
Un abbraccio
Valentina
Un abbraccioU
SI…AIN…
senza retorica, questa dovrebbe essere la vera leva che per sollevare il mondo…l'Amore che pensiamo di conoscere, ma non conosciamo e nel momento in cui lo definiamo ci sfugge, lo rincoriamo, pensando che si nasconda chissà dove….ma è semepre stato li…
è che noi distratti non ce ne accorgiamo più…
Ma noi Amiamo davvero? ma Sappiamo poi Amare?…
queste parole da sempre mi sono particolarmente care..un gran bel sito
da "Il Profeta del Vento", di Stefano Biavaschi
http://www.youtube.com/watch?v=yzIcs3eU7SI
"Nessuno è creato dalla vita come sostegno per i vostri sogni, perché due occhi non sono fatti per guardare l’uno verso l’altro, ma entrambi verso la stessa direzione; diventando così ognuno luce per l’altro.
Crescete comprendendo questo, e troverete, assieme a ciò che cercavate, anche ciò che non cercavate.
Ma dopo questo, non dubitate più.
Se dubitate che sia Amore, infatti, già non è Amore.
E non calcolate. Se calcolate i vostri passi, infatti, già non è Amore.
Non appoggiatevi all’altro con tutto il vostro peso.
Ma posatevi come un raggio di Sole su una foglia. E come una foglia accogliete l’altro raggio di Sole.
Asciugate le vostre lacrime e senza timori concedete al vostro cuore questa luce e al vostro animo questo calore.
Ma state attenti agli incanti! Perché i raggi di Sole non sono il Sole.
Non riversate sull’altro tutta la vostra nostalgia di cielo: egli non è in grado di contenerlo, né mai voi potreste contenere il suo.
Non valutate l’altro per ciò che non potrebbe mai avere, o finirete per svalutare voi.
E tutto questo non è Amore.
Non precipitate l’uno dentro l’altro, ma tenendovi per mano camminate insieme.
Portate l’amato non al centro del vostro cuore, ma del suo, perché lì troverà anche il vostro, e insieme troverete il cuore al centro del cosmo.
Sarete sottoposti a molte prove, e spesso l’orgoglio vi chiederà di scegliere sé al posto dell’Amore.
Ma non ritiratevi da queste battaglie, perché altre non ve ne sono di più utili per voi.
Se vincerete, avrete vinto.
Se perderete combattendo e affilando il cuore, avrete vinto.
E quando il tempo vi avrà condotto fino a farvi decidere di fondere per sempre le vostre due vite, conoscerete quote più alte, ma anche la durezza di cadute mai pensate. E vedrete spesso andare in frantumi tutti i vostri sogni.
Ma sarà allora che potrete dischiudere davvero le vostre ali.
Non maledite gli eventi, perché siete voi che avete in mano il timone del vostro destino.
E non sarà rompendo questo vostro vaso e dicendo addio all’amato, che le vostre radici troveranno nuova forza.
Questa gabbia di creta è in realtà ciò che le salva dall’essiccare.
Siete voi che dite, quando non vi sentite amati: L’Amore è finito. Quella è invece la stagione in cui comincia. Poiché il valore di chi governa la nave, è nel condurla anche controvento.
Siete voi che dite, quando finiscono le sensazioni: Ma io non amo più.
Non scambiate però l’Amore con le sue sole sensazioni. Poiché il valore di chi governa la nave, è nel condurla talvolta anche a vele sgonfie, fino ad altre zone di Vento.
Pertanto siate fedeli, perché nell’infedeltà diventate doppi e quadrupli. E se vi è già difficile condurre una vita, come potreste condurne due o quattro?
Dividendo in due un germoglio non si hanno due vite, ma nessuna.
Pensando di incontrare nuove gioie incontrereste dolori maggiori di quelli cui voltate le spalle.
Perciò tornate a guardare verso chi vi aspetta, ma non per dirgli: Tu non mi ami. Bensì: Io non so amarti.
Questo è necessario per far scendere l’Amore sull’amato.
Alzate lo sguardo alle virtù dell’altro, perché avete passato il tempo senza conoscervi.
Ma se poteste entrare, e a volerlo potreste, nella mente di chi vi ha accompagnato, per sfogliare insieme il libro della vostra vita, scoprireste quanto siano belle in realtà tutte quelle pagine già scritte, e quanto saranno belle tutte quelle ancora bianche.
Ricordate che il vostro cuore nasconde un Vento inesauribile che saprebbe amare, oltre al vostro amato, anche oltre il vostro amato. E attraverso di lui amare anche tutto quanto il mondo.
Ergetevi come gabbiani in queste possibilità di volo assieme. Non fatevi orfani di gioie grandi e di dolori grandi, accontentandovi di rischiare solo in parte.
Ma alzate il capo e abbiate fiducia, poiché se di questo Amore amerete, sarete come due raggi che si incontrano al centro della ruota, ove poter cogliere assieme tutto il senso del ruotare della vita”.
Un abbraccio
Valentina
Un abbraccioU
Devi essere connesso per inviare un commento.
Agghiacciante!!! grafici che valgono piu' di 1000 parole…
Oggi pero' ho un po' la testa altrove… al mio dolce e profondo mare…
Riusciremo anche noi a cambiare o continueremo sempre e solo a fare follie?
mare profumo di mare
con l'amore io voglio giocare
e' colpa del mare
del cielo e del mare
sento che sto lasciandomi andare
questo sole che cosa puo' fare
io non ci credevo
ma posso sognare
forse e' solo da un momento
che credo al sentimento
e giuro che per noi
non finira'
Fra le stagioni
Più bella è l’estate
Siamo tutti pronti a far follie.
E’ la stagione degli amori più intensi
Consumati a volte a letto ma poi…
Ma cosa succede?
Io sono cambiato
Perché sto bene
Sono con lei
Un saluto
Ain