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LA FINE DI UNA CRISI!

Scritto il alle 07:44 da icebergfinanza

Dopo mesi e mesi passati a sottovalutare gli effetti del credit crunch sull’economia reale la Federal Reserve segnala che ……. Most “domestic institutions reported having tightened their lending standards and terms on all major loan categories over the previous three months,” the Fed said today in its quarterly Senior Loan Officer Survey. Bloomberg

Se vogliamo entrare nei dettagli sarebbe meglio dire che alcune " major loan categories " principali categorie di credito, sono state temporaneamente  chiuse, vedi Lehman tanto per la cronaca lehmansbf.com, oppure se vogliamo dare un’occhiata al settore del leasing ecco i tagli di  FordCredit in seguito al deterioramento delle condizioni di mercato oppure l’ultima scelta in tema di Heloc ovvero home equity credit lines, concessione di linee di credito con garanzia il valore della casa da parte di  Morgan Stanley the second-biggest U.S. securities firm, il tutto corredato di link di riferimento come di consueto!

Sul Financial Times troviamo che la " regina " del settore finanziario JPMorgan Chase non è affatto ottimista! ft.com

Per quanto riguarda la " SeniorLoanOfficerSurvey " si tratta di una indagine approfondita trimestrale sulle condizioni del mercato del credito tra 52 istituzioni finanziarie nazionali e 21 estere.

Circa il 75 per cento delle banche intervistate negli Stati Uniti hanno indicato norme più severe sui " prime morgage loans " con un’accellerazione dal 60 % del secondo trimestre! Nonostante la politica monetaria espansiva i tassi ipotecari a 30 anni restano inavariati rispetto ad un anno fa vicini al 6,52 % con in Fed Funds al 2 %!

Le condizioni del mercato del lavoro e dell’economia, unitamente al mercato immobiliare, amplificano il credit crunch!

Esaminando le carte di credito si tratta di un clamoroso raddoppio dal 30 al 60 % in soli tre mesi delle istituizioni che hanno rafforzato gli standard di erogazione oltre ad un aumento dei tassi per i prestiti ai fini idustriali e commerciali come causa di una ridotta tolleranza al rischio e peggioramento della crisi finanziaria.

Abbiamo già visto come secondo una ricerca dell’Università del Michigan una buona parte dei rimborsi fiscali abbiamo preso la strada del risparmio, risparmio una parola terribile per l’economia ma in fondo una buona notizia per il futuro di un paese che non ha conosciuto null’altro che l’indebitamento insostenibile. Solo il 22 % degli stimoli fiscali sono stati indirizzati verso i consumi……il fallimento dell’ennesima fiaba fantastica.

Martin Feldstein, il governatore ombra, ci avverte che la fine della crisi è racchiusa nella fine dell’ottimismo ingiustificato, della fiaba dei rimborsi fiscali, 80 miliardi di sconti fiscali per avere solo 20 miliardi di consumi, la dimostrazione aggiunge che recenti modelli accademici dimostrano l’unutilità di sgravi fiscali per stimolare l’economia in situazioni croniche!

Ebbene David Rosenberg oltre a predire una profonda recessione americana sostiene che ….

"The path to financial ruin is littered with calls of a bottom, and I don’t think you want to confuse intermediate bottoms with fundamental bottoms; I think that is quite a dangerous game to play," he warns. "I think what separates my call, say from the consensus, is that I don’t necessarily think this is going to be a mild flash in the pan. I think this is going to be a long recession."

"Si tratta di un evento epico; stiamo parlando della fine di 20 anni di una espansione secolare del credito assolutamente parabolica negli anni 2001-2007." (…) Nonostante tutti i  problemi gli americani stanno incominciando a ridurre la loro esposizione debitoria come si evince dal tasso di risparmio che è passato a 0.3 a 2.6 negli ultimi tre mesi il terzo più importante aumento trimestrale dopo la seconda guerra mondiale! telegraph

Graph of Personal Saving Rate

Ecco l’unico motivo per cui guardare con benevolenza alla recente reazione del dollaro!

Ora vi farò conoscere un documento che riassume il significato di questa crisi che troverete a questo_indirizzo una ricerca empirica pubblicata sull’ AEI American Enterprise Institute for Public Policy Research che evidenzia come analizzando nel periodo 1960/2007  122 recessioni, 112 credit crunch ( contrazioni del credito ) 114 situazioni di calo dei prezzi delle abitazioni e 234 episodi di una calo nella home equity le recessioni associate alle contrazioni del credito e al calo del valore delle abitazioni sono più profonde e significative!

Inoltre il professor Hamilton su Econbrowser evidenzia le conclusioni di uno studio da parte della Deutsche Bank secondo la quale il processo di riduzione della leva finanziaria porterà ad una riduzione del credito con conseguente riduzione di 1,5 punti di PIL nei prossimi tre anni.

Sempre su Econbrowser troverete delle interessanti considerazioni sul deflattore del PIL e la sua ultima "irreale" performance che decreterà nelle revisioni la recessione americana! econbrowser.com/archives Inoltre per comprendere in semplicità il calcolo di un PIL e del suo deflattore un semplice esempio per Voi!

Proverò ora per l’ennesima volta a volgere la prua del mio veliero, controcorrente, per risalire l’assurdità di una corrente che all’improvviso sembra dimenticare l’enorme differenziale esistente tra le prospettive e la realtà dell’economia americana e quella mondiale, un paese dove l’indebitamento personale, federale  e commerciale è una spada di damocle con un destino già segnato! Non una sola notizia a favore del dollaro tranne la debolezza intrinseca della favola del decoupling europeo e mondiale dove erano riposte le speranze della moltitudine degli ingenui. 

Si sussurra che il rating dell’America sia sotto stretta sorveglianza, un nuovo disavanzo record nella bilancia, chissà forse un apprezzamento violento del dollaro non è il benvenuto per le esportazioni che faranno mancare il sostegno al prossimo PIL sempre che non si pensi che un dollaro forte possa far riprendere il trend delle importazioni!

La crisi in fondo è vicina alla fine, ma quale fine, questa è la domanda!

Vi invito ad andare sul sito della Federal Reserve e precisamente alla pagina relativa ai CONSUMER_CREDIT se non erro la fiaba dello stoico consumatore americano prosegue attraverso il raddoppio dell’indebitamento relativo, alcuni dati ci raccontano che la fiaba dei rimborsi fiscali è stata raccolta nel libro di favole abbandonate del risparmio senza dimenticare che nonostante tutto nel settore al dettaglio i fallimenti continuano a ritmo serrato, come pure i licenziamenti.

Si la fine della crisi, ma quale crisi?!

Quella immobiliare…. illusioni siamo solo a metà dinamica, quella finanziaria….. chissà manca ancora da digerire una buona parte della leva finanziaria e della recessione, quella petrolifera…. ebbene probabilmente se dimentichiamo la spada di Damocle delle tensioni geopolitiche questa assomiglia più ad un stagdeflation che ad una stagflation, ma della variabile geopolitica non ci possiamo dimenticare!

Si la fine della crisi ed allora per quale motivo un paniere di economisti intervistato dal WSJ si attende una seconda parte dell’anno all’insegna della debolezza con un rallentamento globale e una contrazione dei consumi?

Le attese erano per una mediocre prima parte dell’anno con una ripresa nella seconda parte ma in fondo di mediocre abbiamo visto ben poco e la seconda parte si preannuncia glaciale!

Siamo sulla cuspide di questa crisi, vicini alla sommità ma per quanto riguarda la recessione solo all’inizio!

Nel frattempo i mercati vivono sino in fondo la loro sindrome di Peter Pan, in questa crisi i mercati non sono in grado di anticipare nulla semplicemente perchè i maggiori player non hanno capito nulla di questa crisi e pochi sono coloro che analizzano sino in fondo le possibili direzioni.

Questa è un’occasione irripetibile per coloro che da tempo non stanno seduti in riva al fiume ad osservare la corrente principale, l’occasione per comprendere sino in fondo che questo è il tempo dell’attesa!

Oggi inoltre scade la proroga relativa all’abuso  delle " naked short selling " giusto in tempo per lasciare che Fannie & Freddie diluiscano la delusione per le loro "terribili" trimestrali, giusto per comprendere che nulla è lasciato al caso nel "libero mercato". FT

L’ennesima simulazione di manipolazione del mercato. " Stress_tests " sono in atto nel frattempo ad opera delle Fed sulle istituzioni finanziarie.

Ed ora per concludere vorrei ricordarVi che il mercato non sta scontando alcuna recessione, tutto quello che potrebbe essere nei prezzi è relativo alla crisi finanziaria e immobiliare. Sino a quando il mercato non avrà completamente metabolizzato il significato di una recessione lunga e profonda, la fine della crisi sarà dietro l’angolo giorno dopo giorno seguita da improvvise e violente fasi di volatilità al ribasso.

C’è ancora troppo ottimismo su questa crisi, sulla sua fine, il mercato assimila i dati relativi alla macroeconomia senza alcuna capacità di analisi fondamentale, negli analisti di recente scuola e nella maggior parte dei gestori.

In sostanza come scrivevo nell’agosto 2007, precisamente un anno fa, di revisione in revisione ci si avvia ad una profonda e lunga recessione, una lenta ed inesorabile consapevolezza intervallata da piccole esplosioni di euforia tipiche di ogni bear market!  

9 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 07:51

bravo andrea ,condivido pienamente ,queste salitine servono agli speculatori x rinpinguare i loro portafogli ;il rimbalzo del gatto morto ,ora viene anche spinto da chi fugge dalle materie prime , ma attenzione é sempre un gatto morto, grazzie andrea ,ciao mingin

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 08:52

Ho sempre condiviso il vostro pessimismo negli ultimi 12/15 mesi, tuttavia io credo che ora siamo ben oltre la metà del guado, anzi direi non molto distanti dal bottom di questa crisi devastante. Trovo che affermare “Ed ora per concludere vorrei ricordarVi che il mercato non sta scontando alcuna recessione, tutto quello che potrebbe essere nei prezzi è relativo alla crisi finanziaria e immobiliare” sia un po’eccessivo. Mi viene da chiedermi il motivo per cui aziende industriali di indubbio valore fondamentale che ben poco centrano con la crisi finanziaria e immobiliare, abbiano perduto nell’ultimo anno il 70% del loro valore: cosa avrebbero scontato allora se non un calo dei consumi a causa di una recessione? Ribadisco il concetto che ripartenze immediate dei mercati siano quasi impossibili, ma i bear market rally potrebbero nei prossimi 6 mesi alternarsi a consolidamenti nell’area dei minimi, in vista di una probabile ripresa dell’economia mondiale nel 2009,secondo semestre
Roberto

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 09:04

Come mai i metalli preziosi, argento ed oro, stanno precipitando?
Non sarà mica che erano saliti perchè la Cina ha dovuto comprarne per fare le medaglie olimpiche, e adesso scendono prevedendo che fra poco gli atleti le liquideranno per fare cassa vista la crisetta che c’è’?!
Però… scherzi a parte, davvero un bel tonfo.

Scritto il 12 Agosto 2008 at 09:43

Grazie Andrea, come sempre porti dati “profondi” per rendere consapevole chi ancora non lo è, ma chi non lo vuole essere sarà l’ultimo a cambiare idea, anche se, per esempio, Roberto ha appena fatto considerazioni pacate e valide.

Mi piace, a questo proposito, ricordare due massime.
La prima attribuita ad A. Einstein:

“Il vero valore di un essere umano è rivelato dalla sua capacità di raggiungere la liberazione da se stesso ” .

E la seconda attribuita a William James:

“Ogni nuova teoria passa per tre fasi:
Viene attaccata e dichiarata assurda.
Poi si ammette che è vera ed evidente, ma irrilevante.
Alla fine viene riconosciuta la reale importanza ed i suoi detrattori reclamano l’onore di averla scoperta”.

Come sempre “ai posteri” o, in questo caso, “a lungo termine l’ardua sentenza”.

Bill

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 09:57

Sulla decrescita felice

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/10-Agosto-2008/art40.html

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 14:11

l’oro,nella sapiente descrizione del Capitano della situazione in corso,dovrebbe rappresentare il rifugio sicuro per i naufraghi della grossa tenmpesta…
ora è spinto in basso,ma si potrebbe iniziare ad accumulare???
facendo acquisti dilazionati nel tempo si potrebbe iniziare a muoversi anche adesso,senza per forza aspettare un eventuale minimo?Andrebbe bene anche l’etf sul fisico GBS oppure solo fisico puro?
Infinite grazie e complimenti,ottimo lavoro pulriennale,sempre basato sui fatti e pieno di articoli e link che mai e poi mai avrei scoperto da solo..

TCF

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 19:03

Geopolitica: Russia 1-Usa 0 (se la sono voluta).

Scritto il 12 Agosto 2008 at 21:05

Come dice Bill, caro Roberto le tue osservazioni sono ineccepibili! La leggenda dell’efficienza del mercato spesso viene sepolta quando esistono aziende con solidi fondamentali quotate sotto il valore di libro contabile eppure si sottolinea il mercato ha sempre ragione!

In questa crisi abbiamo esaminato i fondamentali e la macroeconomia, cercato di comprendere i meccanismi dell’economia non ho mai voluto addentrarmi nei singoli titoli per mancanza di competenza specifica e responsabilità verso i lettori oltre che per mantenere una promessa!

Non darò mai indicazioni se possibile caro TCF, per il semplice motivo che la vostra consapevolezza deve aiutarvi a prendere una strada dopo aver cercato di conoscere le alternative!

Dopo aver compreso sino in fondo la difficoltà della strada solo allora si potrà percorrerla con la consapevolezza di colui che sa dove vuole arrivare.

Quando leggi che ad esempio i target di un titolo come Telecom vanno da un minimo di 0.90 sino ad un massimo di 2,18 allora ti chiedi che senso ha cercare di dare un valore ad un titolo quando grandi case di investimento scelgono ognuna la propria soggettività!

Un’azienda potrebbe scontare non solo un calo dei consumi o degli utili, l’aumento dell’onere del debito come quello delle materie prime, ma anche la possibilità di un fallimento in un ambiente economico dove la correlazione delle crisi non ha eguali nella storia della finanza e dell’economia!

Quale tendenza degli utili sta scontando il mercato, quella del settore finanziario che non vedrà una ripresa se non tra qualche hanno con una serie di fallimenti in arrivo, quella dei beni di consumo o quello del settore automobilistico piuttosto che quello dei ciclici, quello degli energetici che vedranno ridursi i margini piuttosto che l’indotto relativo ai mercati immobiliari mondiali!

Quale catalizzatore riuscite ad intravvedere all’orizzonte, la locomotiva, internet o chissà che altro per uscire da questa crisi più veloci di quanto vi siamo entrati!

Ricordo a tutti che il sostegno a questo ciclo economico il ciclo economico degli ultimi 25 anni è venuto dal credito, dall’indebitamento, dalla politica monetaria accomodante ma ora tutto ciò si dissolve come neve al sole e ci vorranno anni per uscire da questa crisi!

Per quanto riguarda i mercati essi possono scendere con l’ausilio di titoli che sino ad ora sono stati solo sfiorati da questo tsunami la mia previsione di un bottom nella tarda primavera del 2009 è riferita al fatto che questa recessione piena o double dip come la volete chiamare attraverserà anche il 2009 accompagnata dalla dinamica immobiliare anche perchè nonostante tutto molti di Voi dimentica che i muti ARMs vanno a reimpostarsi a tassi stellari vicini al 7 % ben lontani dal 2/3 % origanale che aumenterà il numero di abitazioni che si riverseranno sul mercato!

Shilling stima che negli ultimi dieci anni siano state costruiti oltre 2 milioni di abitazioni in eccesso e che solo un decimo circa sia stato assorbito quindi se vi aggiungiamo i Reos e le Foreclosure i prezzi non potranno che scendere in quanto sono ancora sopra la media storica in rapporto agli affitti di un 50 % nella convenienza.

Potrei continuare all’infinito, ma qualcuno continuerebbe a chiamarlo pessimismo sino a quando tutto si realizza ed allora solo allora diventerà realismo, il realismo di coloro che sapevano già tutto, che spesso cambiano come il vento, senza il coraggio di rischiare di essere coerenti con le proprie idee ed analisi!

Nell’immaginario questo resta e resterà sempre un veliero sui cui alberi maestri posa una intera famiglia di gufi, ecco l’immaginario di coloro che non accettano la realtà e non vogliono analizzarne i contenuti perchè in fondo credono al sistema alla crescita infinita!

Tra qualche tempo ben pochi si ricorderanno di Icebergfinanza, delle sue analisi, delle sue visioni, ne sono consapevole, non sono un ingenuo, questo è un mondo che dimentica facilmente e spesso si appropria di visioni all’ultimo minuto, tutti sapevano, tutto era scritto come dice Bill!

L’unica cosa di cui sono certo è che alcuni non dimenticheranno le alternative, magari il tempo ne sfumerà il ricordo, ma sono mondi che restano scolpiti come alternative possibili insieme ad un concetto di etica che nasce dal rispetto per l’uomo!

Io in loro credo, in questo sistema economico ripongo pochissime speranze!

Caro Roberto grazie per le tue osservazioni ma temo che questa volta l’economia non si rialzerà tanto in fretta anche se prima o poi l’alba nascerà dietro l’orizzonte, un orizzonte che sogno più nitido anche solo per alcuni istanti!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2008 at 21:56

Caro Capitano,
Ti seguo sempre con immenso piacere e con altrettanto piacere leggo articoli o commenti, di autorevoli persone, che la pensano come Te. A tal proposito allego un link di economia apparso oggi su: LA STAMPA, che sono certo apprezzerai, a firma di Siniscalco.
Un altro pezzo, sempre pubblicato sullo stesso quotidiano, ma probabilmente anche su altri, ancora più bello, perchè tocca i temi a Te più cari, non riesco a trovarlo in internet. Domani dovrei poterlo recuperare dal giornale e Te lo invierò. Ci propone l’esempio, da parte del compianto Pininfarina, della pratica nella vita quotidiana del suo trepiede , che ognuno di noi, che …. crede dovrebbe seguire.
A Te, la Tua famiglia, a Bill e a tutti i marinai, in questo momento sul veliero, auguro ogni bene e pace.
Ti abbraccio
Jack

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
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