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TRUMP … INAUGURATION DAY!
E infine venne il giorno della sfilata, la solita americanata in grande stile, milioni di dollari buttati al vento, un teatrino alimentato anche grazie alla gentile collaborazione di personaggi che sino a ieri sputavano sul nuovo presidente degli Stati Uniti.
Sotto il lungo tappeto rosso disteso, a fare da zerbini, troviamo, Zuckerberg, Amazon con Bezos, il ceo di OpenAI, Altman, quello di Apple Cook e pure l’amministraore delegato di Google, tutta gente che ha donato milioni di dollari per questo teatrino.
Per l’Europa, unica presente, la presidente Giorgia Meloni.
Francia e Germania, in fondo, non hanno nessun da mandare, un’anatra zoppa, Macron e un cancelliere inesistente.
La Merkel non potevano mandarla.
La cosa affascinante è che ci saranno pure i Biden, i Clinton e Obama.
Una metafora perfetta!
Tutti ai suoi piedi, incredibile!
In contemporanea a Davos, inizierà l’altro teatrino della plutocrazia mondiale, discuteranno delle minacce globali, si proprio coloro tra Ceo, ministri e capi di Stato che, le minacce, il caos, lo creano ad arte.
La cosa interessante è che sono bastate alcune settimane, per arrivare li dove Joe Biden, il nulla democratico non è riuscito in quasi due anni, una tregua a Gaza.
Vedremo quanto durerà, ma soprattutto, vedremo quanto durerà la guerra in Ucraina.
In fondo è storia, i presidenti democratici, sono i più guerrafondai della storia globale, a partire da Obama.
Di Tik Tok e della crypto di Trump, non ci interessa nulla, ma come ben sanno i nostri clienti, noi siamo pragmatici, sappiamo che con Trump, molte cose cambieranno e molti settori diventeranno davvero interessanti.
In fondo si tratta sempre di guardare lontano, senza dimenticare che dal letame nascono i fiori.
I mercati statunitensi sono chiusi lunedì per il Martin Luther King Jr. Day.
Quindi anche l’Europa è chiusa, i mercati europei sono il nulla senza l’America.
La presenza di Giorgia Meloni all’insediamento di Donald Trump, mette il nostro Paese al riparo per quattro anni da qualsiasi guerra commerciale o dazi sulle nostre merci.
Non ascoltate le favole che raccontano i giornalisti italiani.
Lo stesso Financial Times, riporta che anche il ministro del Tesoro britannico Jones ha affermato che è improbabile che Trump imponga dazi commerciali sul Regno Unito e che la Gran Bretagna non dovrebbe considerare il presidente entrante degli Stati Uniti come un rischio .
L’unico rischio per il nostro Paese e per l’Europa sono i francesi e i tedeschi.
Soprattutto i tedeschi e le loro fobie e stupidità!
FRANCOFORTE (Reuters) – La Banca centrale europea non dovrebbe affrettarsi a ridurre i tassi di interesse perché l’inflazione è ancora alta e c’è molta incertezza.
Lo ha affermato il membro del consiglio della Bce Joachim Nagel in un’intervista.
Alla newsletter finanziaria tedesca Platow Brief il presidente della Bundesbank ha inoltre detto che si aspetta ancora che gli accordi internazionali di Basilea III per le banche vengano applicati sia negli Stati Uniti che in Europa, mentre ha respinto la proposta di un politico tedesco di includere il bitcoin nelle riserve ufficiali.
https://twitter.com/icebergfinanza/status/1880231560701702435
Il che verrebbe da ridere, ma la cosa sorprendente sono le dichiarazioni dell’altro falco tedesco della BCE, la Schnabel, la quale ha affermato che al momento non ci sono grandi rischi per tornare al 2% e che saranno in grado di abbassare ulteriormente i tassi di interesse, anche se si deve procedere con cautela, secondo quanto riportato da Bloomberg.
La scorsa settimana i dati sull’inflazione e le parole rassicuranti del governatore della Fed, Waller, hanno messo a tacere le oche dell’inflazione.
Nel frattempo la mozione di sfiducia presentata dalla sinistra de La France Insoumise, dagli ecologisti e da parte dei comunisti è stata respinta con i voti contrari dei socialisti e del Rassemblement National di Marine Le Pen con soli 131 voti a favore.
Ne servivano 188!
Elementare Watson, il governo Bayrou è ostaggio della Le Pen, tornano a girare in Francia questi manifesti.
https://twitter.com/icebergfinanza/status/1881276402068316498
Cresce ancora Afd in Germania, con l’istituto Insa che assegna al partito di estrema destra addirittura il 22%, mentre Cdu e Csu perdono un punto percentuale e si attestano al 30%.
I Liberali della Fdp si attestano al 4% e, dunque, sotto la soglia per ottenere parlamentari. Fuori dal parlamento anche la Linke.
Senza liberali e Linke il parlamento tedesco sarebbe ingovernabile se i voti non affluiscono su CDU e SVP
Per Insa la Spd è ancora la terza forza con il 16%, poi ci sono i Verdi al 14%, mentre il movimento di Sahra Wagenknecht perde un punto ma, a differenza di altri sondaggi, supera la soglia del 5%.
Per l’istituto che ha condotto il sondaggio la crescita di Afd è un problema per la Cdu perché conservatori ed estremisti raccolgono oltre il 50% dei voti e questo potrebbe mettere in crisi la scelta di Friedrich Merz, candidato conservatore, di escludere qualsivoglia forma di collaborazione con Afd.La Bild ha definito i dati pubblicati “pericolosi”.
https://twitter.com/ilpolitico_web/status/1881042563031007627
Lo scorso fine settimana Machiavelli, in OUTLOOK 2.025 ha fatto un’analisi approfondita sulle prospettive di una guerra commerciale e valutaria.
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