Non avevamo alcun dubbio che l’anno sarebbe iniziato con un risultato positivo per l’occupazione americana, mancano ancora tanti mesi alle elezioni americane, guai a far capire agli americani che le cose stanno precipitando…
Dati meravigliosi al punto tale che i geniali articolisti del Sole 24 Ore hanno gridato al miracolo, smentendo le cassandre come noi.
WOW!
Peccato che nessuno sappia leggere i dati, ma va bene così, noi sappiamo come funziona il teatrino.
Le revisioni al ribasso nel 2023 hanno totalizzato l’epica cifra di 443.000.
Oltre il 40% della crescita delle retribuzioni nel 2023 è frutto del fantastico modello “BIRTH-DEAD” che inventa numeri dal nulla, manipolandoli a seconda della convenienza.
Anche gli ultimi due mesi hanno visto sensibili revisioni al ribasso.
45.000 sono scoparsi dal mese di ottobre, 26.000 da quello di novembre e altri ne spariranno alla prossima revisione.
Prosegue il boom di occupati nell’edilizia, mentre il mercato immobiliare è in depressione, un boom confezionato per analisti fessi che si bevono o devono far bere qualunque cosa.
Come suggeriscono gli analisti di Kobeissi Letter, la domanda di mutui negli Stati Uniti è scesa del 9,4% la scorsa settimana, anche se i tassi ipotecari sono scesi al 6,8%.
Come è possibile che la domanda di mutui sia diminuita anche se i tassi sono scesi di oltre 130 punti base rispetto ai loro massimi recenti?
La risposta a questa domanda è che il tasso ipotecario effettivo in essere è del 3,7%.
Il 90% dei mutuatari ha attualmente tassi di interesse inferiori al 5%.
Anche se i tassi ipotecari scendessero al 5%, la stragrande maggioranza dei mutuatari avrebbe comunque un disincentivo finanziario a vendere.
Soprattutto perché gli investitori hanno rappresentato molti degli acquisti di case dal 2020. L’accessibilità economica peggiora, anche con tassi più bassi.
Il mercato immobiliare non si riprenderà tanto presto siamo ancora lontani anni luce da una ripresa.
Basta vedere cosa è successo venerdì al settore dei servizi che copre oltre il 75% del pil e dell’occupazione americana.
L’occupazione è letteralmente collassata!
Un minimo 43,3 non si registrava da anni e anni.
Ma non è finita qui.
Sembra che l’istituto luce Biden, il BLS sia riuscito ad aggiungere nel 2023 una media di 56.000 posti governativi mese, più del doppio dell’aumento medio mensile di 23.000 nel 2022.
Riusciranno i nostri eroi ad inventarsi 100.000 posti di lavoro al mese per l’anno elettorale?
Riassumendo, solo un forte calo della forza lavoro ha mantenuto il tasso di disoccupazione al 3,7%.
Diversamente sarebbe esploso.
Una riduzione delle ore lavorate indica una minore domanda di manodopera, ma anche la riluttanza dei datori di lavoro a liberarsi dei lavoratori difficili da trovare.
La presunta crescita di dicembre, è esclusivamente concentrata in tre settori: governo, istruzione/sanità privata e tempo libero/ospitalità.
Sono aumentati i lavori part-time involontari e altri dati suggeriscono una debolezza di fondo.
Ma ovviamente tutto ciò, per il Sole 24 Ore, smentisce le cassandre.
La crescita resta concentrata in settori non ciclici come il governo e la sanità, nel 2023 oltre il 60 % dei nuovi lavori è arrivato da questi settori.
Il resto è fuffa!
Mediamente nel 2023 sono stati creati 169.000 al mese contro i 376.000 nel 2022.
Storicamente sono appena sufficienti per garantire una crescita, ma ovviamente si vendono dati a caso, per tenere buono l’elettorato.
Nell’ultimo trimestre sono stati addirittura solo 115.000.
Davvero un miracolo, povere cassandre.
In conclusione, questo è stato un pessimo rapporto sull’occupazione, ben oltre i numeri farlocchi presentati.
Un crollo dei lavori a tempo pieno di oltre 1,5 milioni e le revisioni negative continuano.
Non c’è nulla di sano in un’economia dove oltre il 60 % dei posti dipende da presunte assunzioni pubbliche.
Il segretario al Tesoro Janet Yellen, venerdì ha suggerito:
“Quello a cui stiamo assistendo ora penso che possiamo descriverlo come un atterraggio morbido, e la mia speranza è che continui”.
Yellen, un nome, una garanzia di fallimento, non ne ha mai indovinata una la signora.
Il rapporto ISM dei servizi, il più importante è stato addirittura recessivo. Per il 14° mese consecutivo il settore manifatturiero ha registrato una contrazione.
Per quanto riguarda i nuovi ordini, la contrazione è continuata per il 16° mese consecutivo.
Non penso siano stupidi, penso che devono nascondere a qualunque costo la verità.
Auguri America, hai voglia di nascondere la verità sino a questo autunno, per una tornata elettorale, esplosiva tra due vecchi che non hanno alcuna speranza.
Noi nel frattempo, continuano a lavorare insieme a Machiavelli, per un Outlook spettacolare, un appuntamento da non perdere!
Buon anno a Voi tutti cari Compagni di viaggio, appuntamento al 13/14 gennaio con OUTLOOK 2024 ” Euro crisis 2.0″.
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Da lunedì 15 saremo a disposizione per reinviare manualmente i nostri manoscritti.
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