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INFLATION? NO, RISK DEFLATION!
Alla fine, tanto rumore per nulla!
Per chi si fosse messo in ascolto solo ora, per la prima volta, il trend secolare, la colonna sonora principale è la debt deflation, deflazione da debiti.
Ieri sono usciti di dati sull’inflazione al consumo americana, il trend è davvero interessante, lasciando perdere il puntino nero dei costi dell’energia, la grande pagina bianca è migliorata assai…
Tutto come da previsione!
Inflazione complessiva su, inflazione al netto della variabile energia, continua la discesa.
Davvero ridicole le previsioni di chi sperava in un rimbalzo molto più consistente.
Infatti i rendimenti hanno ripreso a scendere.
La cosa interessante è che il rimbalzo dei prezzi energetici ha prodotto meno danni di quello che in molti preannunciavano, nonostante un incremento “monstre”.
Enorme anche il rialzo sul costo dei trasporti e soprattutto le tariffe aeree, aumentate del 4,9 % dopo essere crollate nei due mesi precedenti di oltre 8% al mese.
Ciò significata che l’effetto è transitorio, massimo verrà influenzato il prossimo mese.
Il prezzo della benzina ha contribuito con un balzo di oltre il 10 %.
L’IPC core è aumentato dello 0,3% su base mensile ma su base annuale è sceso al 4,3% dal 4,7% precedente.
Come avevamo previsto, l’inflazione originata dal rialzo dei prezzi degli affitti è crollata…
Shelter Inflation dal 7,69 % al 7,27, minimi da novembre, Rent Inflation dal 8,03% al 7,76%.
Confermiamo quello che vi raccontiamo da inizio anno…
The lag in the shelter component of US #CPI is likely going to pressure core #inflation lower in the coming months and quarters
Meanwhile, rising energy prices in headline inflation may keep the #Fed on its toes
Full thread on rent CPI lag here – https://t.co/5Z7rvM3xD4 pic.twitter.com/w5aFP3Fi9l
— Daniel Dubrovsky (@ddubrovskyFX) September 13, 2023
Ricordatevi, l’analisi seria e professionale, libera da conflitti di interesse paga sempre.
Nelle ultime settimane, tutte le revisioni negative e i trend confermano quello che raccontiamo da mesi.
Il premio Nobel Krugman, suggerisce che l’economia americana non è così florida come racconta l’istituto luce Biden…
Semplice, i dati economici sono taroccati!#erataroccocò
“… Allora perché i sondaggi mostrano che la maggior parte degli americani non pensa che l’economia stia andando bene? "C'è una disconnessione davvero profonda e peculiare in corso." https://t.co/ivtB3cTlPR
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 13, 2023
Sia l’inflazione dei beni che quella dei servizi, hanno rallentato, la prima ai minimi dal luglio 2020, in piena pandemia.
Oltre la metà dell’aumento di questo mese è oprae del prezzo della benzina, in tutti i settori.
L’indice del prezzo degli affitti rapprenta ormai il 70 % degli aumenti totali, eclusi benzina e alimentari.
Fonte: Michael McDonough @M_McDonough
I salari adeguati all’inflazione continuano a scendere.
Commentando i dati di ieri il canarino nella miniera della Fed, il giornalista del WSJ Nick Timiraos, ha tirato fuori la metafora del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
La visione del bicchiere mezzo pieno di questo rapporto sull’inflazione è che uno qualsiasi degli ultimi 3 mesi di inflazione core è stata la lettura più mite da settembre 2021. La visione del bicchiere mezzo vuoto è che l’IPC core di agosto non era così basso come gli ultimi due, e un tocco sopra le aspettative.
In sintesi, come cercare il pelo nell’uovo, usando i petrolio per incendiare il pelo!
Una sintesi migliore ve la facciamo noi, mentre si parla del sesso degli angeli, la recessione distruggerà il petrolio.
I calo annualizzato su tre mesi dell’IPC core è passato dal 3,1% al 2,4%.
Lasciando da parte la volatilità mensile, la colonna sonora di sottofondo è che siamo usciti dalla farsa dell’inflazione da domanda, i beni e i servizi principali, esclusa l’inflazione immobiliare, sono a tassi pre-pandemia, il settore immobiliare sta per crollare.
L’indice core è stato superiore per qualche virgola alle aspettative solo grazie al boom dei prezzi aerei, che finirà in una bolla di sapone.
Oggi altra batteria di prezzi importanti, quelli alla produzione.
WARNING!
Oggi è in arrivo una brutta sorpresa per gli ottimisti di maniera!
I dati delle vendite al dettaglio usciranno sotto le aspettative.
Saranno negativi, salvo l’intervento del Biden Light Service, soprattutto escludendo benzina e vendite auto.
Ciò che conta è il cosidetto “core control” che sarà molto negativo.
Si tratta del dato principale che il Census Bureau fornisce, che omette alcune categorie volatili di spesa. Viene esclusa la spesa per automobili, benzina, materiali da costruzione e servizi di ristorazione.
Chiudiamo infine con la tanto attesa riunione della BCE.
Sembra che in Europa, vogliano richiamare il nonno d’Italia, Draghi, la tedesca ha evocato addirittura il “whatever it takes”.
Non è che la signorina Lagaffe, rischia di finire in soffitta?
https://x.com/business/status/1701900227303649367?s=20
39 analisti su 69, intervistati da Reuters, si attendono un nulla di fatto, gli altri auspicano un rialzo dei tassi.
I mercati ora assegnano una probabilità del 68% a un rialzo di 25 punti base.
Nel frattempo dopo l’ultima riunione, l’inflazione è rimasta stabile, come pure le aspettative.
L’inflazione a 5 anni viaggia intorno al 2,6%, una barzelletta. Crescita europea rivista al ribasso, pmi depresso, pil tutti negativi rispetto alle previsioni, crollo dei prestiti alle famiglie e alle imprese.
La BCE guarda i dati, si ma quali dati, quelli presi a caso?
Recentemente la Schnabel ha osservato che l’attività economica in Germania è depressa a livelli mai visti prima, e gli indicatori segnalano debolezza futura.
Per non restare all’ombra, lo slovacco Kazimir è oggi il più falco dei falchi, il che è tutto dire.
Sul fronte più accomodante, come abbiamo visto negli ultimi giorni, il portoghese Centeno è del parere che l’inflazione stia rallentando molto più velocemente di quanto sia aumentata, e c’è il rischio di fare troppi danni.
Ci sono tante altre cosa da raccontare, la le riserviamo per una serata al porto in compagnia del nostro Machiavelli la prossima settimana, dopo la riunione della Federal Reserve.
A breve, uscirà il nuovo manoscritto di Machiavelli, ben due storie inedite che non troverete da nessun’altra parte, che vi aiuteranno a capire cosa davvero sta accadendo in questi giorni.
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Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!
Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “WHATEVER IT TAKES” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.
Rivedetevi i due video pubblicati nell’ultimo manoscritto, sono fondamentali.
Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!
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Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF provvederà a risolvere il problema.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
La Bce la Boe e i suoi collegati ( commonwealth) sono nell’angolo. Altre monete hanno alzato, anche di piu’, ma sono solo un riflesso. Cosa voglia dire non me lo so spiegare.Pur non essendo direttamente coinvolto anzi, la situazione e’ anomala e preoccupa. Di sicuro
anche se si dice sempre tempi duri e molti fallimenti. Se e’ pura difesa delle due monete e’ un bel guaio, abbiamo scoperto che sono gusci vuoti? Dollaro escluso naturalmente. Iceberg ci puoi illuminare un po?
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Saranno negativi, salvo l’intervento del Biden Light Service, soprattutto escludendo benzina e vendite auto.
Ciò che conta è il cosidetto “core control” che sarà molto negativo.
Si tratta del dato principale che il Census Bureau fornisce, che omette alcune categorie volatili di spesa. Viene esclusa la spesa per automobili, benzina, materiali da costruzione e servizi di ristorazione
Ennesimo taroccamento o ultimi scampoli di risparmio?