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STRESS TEST: FRANCIA E GERMANIA, BUCHI CON LE BANCHE INTORNO!
Come ha dichiarato recentemente il nostro maestro, stiamo per affrontare una ” …Perfect Storm Of ‘Economic Deterioration’. una tempesta perfetta, come nel 2008, ma non bisogna disturbare i sognatori, non c’è alcuna recessione all’orizzonte.
Uno spettacolo come sempre il suo ultimo report, che condivideremo nel fine settimana.
In Europa sono in molti, quasi tutti, i fessi che credono che l’economia americana sia messa meglio di quella europea.
Abbiamo deciso che da ora in poi, ci limiteremo a riportare i dati con qualche commento di sottofondo, nulla di particolare, i ruggenti anni stanno arrivando, piena occupazione, sistemi finanziari ed immobiliari resilineti e solidi.
Nessun accenno a strategie, quelle da ora in poi le lasceremo al buon Machiavelli che nel fine settimana tornerà a farci visita con molte novità all’orizzonte.
Nel fine settimana hanno pubblicato i dati relativi agli stress test fatti sulle banche europee dalla BCE.
Premesso che la storia dimostra che questi test sono una vera e propria farsa, semplicemente inutili, come ha dimostrato anche la recente crisi delle banche regionali americane, sorpresa, sorpresa.
🔸 Stress test, banche italiane promosse a pieni voti: meglio di Francia e Germania. https://t.co/M61EfXp2vI pic.twitter.com/YP3bBDo1at
— IlSole24ORE (@sole24ore) July 29, 2023
Pure la quinta storica ditta di trasporti americana YELLOW CORP ha cessato tutte le attività e porterà i libri in tribunale…
BREAKING NEWS: Less-than-truckload carrier Yellow Corp. ceased all operations at 12 p.m. Sunday, according to a notice on the gates at its terminals.https://t.co/Exd6wXjf1i
— FreightWaves (@FreightWaves) July 30, 2023
La cosa interessante è che nelle ultime settimane francesi e tedeschi hanno fatto enormi pressioni sulla BCE e in Europa per costringere il nostro governo a ratificare il MES.
Ovviamente con la gentile collaborazione dei media mercenari ed esterofili italiani.
E’ chiaro ora a cosa serve il MES?
Vi è chiaro ora a cosa serve la ratifica a del #MES che soprattutto tedeschi e francesi, sollecitano a gran voce? È chiaro il motivo per il quale, @FT, fa scrivere un articolo ad un ceo di una banca tedesca che le banche italiane sono più vulnerabili delle banche di altri paesi? pic.twitter.com/jjOyuPOEhF
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 29, 2023
Pensate che i tedeschi hanno dovuto pagare per scrivere un articolo sul Financial Times, in cui un ceo qualunque di una banca tedesca qualunque, suggeriva che le banche italiane erano le più a rischio, le più fragli.
Non solo, non contento, sollecitava la ratifica del MES, perchè il nostro è un ricatto.
Si proprio loro, che su qualunque decisione pongono il loro veto, quando non lo fanno direttamente, usano la Corte costituzionale di un paesino qualunque.
Per onore di cronaca, sembra che BPER sia tra le tre banche che hanno fallito il test, fallito per modo di dire.
Non era difficle per una banca che si è assunta l’onere di salvare un cadavere come CARIGE, si una banca, un veleno, che anche i geni di Cassa Centrale Banca stavano per inoculare nel sistema del credito cooperativo.
Geniale!
Nel frattempo è fallita un’altra banchetta in America!
Nel frattempo chiusa un’altra piccola banca regionale… non è finita! pic.twitter.com/mqFPqQeFV0
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 29, 2023
Nel prossimo Machiavelli, vedremo insieme che qualche attenzione sarà necessaria nei prossimi mesi.
Nel frattempo le volpi, che vedono crollare i profitti…
E soprattutto state lontani dal gatto e la volpe … https://t.co/KCW219ED7q
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 28, 2023
…suggeriscono agli italiani che non è sano comprare solo titoli di Stato, si dopo che l’industri del risparmio gestito ha chiuso in rosso il trimestre di 17 miliardi.
Spettacolare la trimestrale di Intesa e delle altre banche, sino a quando lascerete i vostri soldini sul conto allo zero virgola, invece di sottoscrivere dei BOT o BTP, le banche faranno festa con i Vostri risparmi.
Nel frattempo sono sempre più numerosi, quelli che cadono dal pero dell’inflazione da domanda e si accorgono che i rialzi dei tassi stanno distruggendo l’economia.
Non c’è bisogno di altri aumenti, ve lo dice l’ex vice governatore della BCE, il vice di Draghi, Constancio…
“Non c'è bisogno di ulteriori aumenti.” … ex vice governatore ECB vice di Draghi alla BCE. https://t.co/H2d7gtQBul
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 29, 2023
A certo, lui può dirlo, gli altri eseguono gli ordini!
Ci aspetta una settimana spettacolare all’insegna della cultura “taroccocò”, molto di moda nell’America di Biden, che cerca disperatamente di infinocchiare qualche americano per essere rieletto il prossimo anno.
Indice manifatturiero, JOLTS Jobs, ADP payrolls per quello che possono valere, ma soprattutto venerdì, usciranno i nuovi dati sull’occupazione, dopo la batosta delle revisioni dei mesi scorsi.
Nessuna aspettativa, posso raccontare quello che vogliono, il destino dell’amministrazione Biden è segnato!
La scorsa settimana per gli ingenui che ancora credono all’inflazione da domanda, con salri che esplodono ovunque e consumatori che fanno a botte cper spendere e spandere è stato un massacro.
Iniziamo dai prezzi alla produzione italiani, collassati, un’implosione deflazionaria incredibile…
intanto i prezzi alla produzione in Italia sono scesi del 5,5% in un anno. Riduzione maggiore di quella registrata durante il covid. https://t.co/tEgdXp4K1W pic.twitter.com/axcFLUspwF
— Francesco Lenzi (@francelenzi) July 28, 2023
Quelli tedeschi e francesi ve li risparmio, si possono raccogliere con il cucchiaino.
La Germania, è il malato d’Europa, il rischio è che possa contagiare l’intero continente…
+++WARNING+++
Iniziano a moltiplicarsi gli articoli dall’America ( Wall Street) e dal Financial Times ( City ) che mettono in risalto la nuova preda, il principale malato dell’aerea euro insieme alla Francia , per la terza volta nella storia, la Germania. https://t.co/k5C3IyLWor— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 29, 2023
… la Francia non è messa meglio.
Did a cruise ship save the French economy in the second quarter? That’s what the statistical small print seems to show https://t.co/jna4hoR7zC via @business
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 30, 2023
A forza di alzare i tassi la Svezia rischia una depressione…
https://twitter.com/theswedishtimes/status/1684907071957774336?s=20
Basta guardare il grafico dei prezzi alla produzione tedeschi, per capire che questo sussulto inflattivo è dovuto esclusivamente alla pandemia e alla crisi ucraina.
I prezzi sarebbe scesi senza anche senza i rialzi della BCE che per certi versi hanno amplificato l’inflazione, perchè le imprese hanno trasferito il costo del credito ai prezzi.
Vi abbiamo già parlato di come il credit crunch in Europa, sta terrorizzando la BCE, del crollo degli indicatori monetari, ma nel fine settimana vi parleremo di qualcosa che ci fa temere una nuova crisi euro all’orizzonte.
Un indicatore che era crollato anche nel 2011, quando l’Italia subi il colpo di Stato, attraverso l’attacco speculativo orchestrato dall’Europa e dalla Germania.
Ora ci sarà un rimbalzino, con il petrolio a 80 dollari e la finta crisi del grano, qualcosa riusciranno ad inventarsi.
La scorsa settimana vi avevamo avvertiti che alcuni indicatori preferiti dalla Fed avrebbero sorpreso ampiamente al ribasso e così è stato!
The Fed's preferred inflation gauge, the personal-consumption-expenditures price index, fell to 3% in June from a year earlier
It was the lowest 12-month print since March 2021
3-month annualized rate: 2.5%
6-month annualized rate: 3.3% pic.twitter.com/gOnDaBwKI7— Nick Timiraos (@NickTimiraos) July 28, 2023
The core PCE index, which excludes volatile food and energy categories and is seen as a better gauge of underlying inflation, fell to 4.1% in June from a year earlier
3-month annualized rate: 3.4%
6-month annualized rate: 4.1%https://t.co/kiSFp3F8Ja pic.twitter.com/lp5wFh4CCJ— Nick Timiraos (@NickTimiraos) July 28, 2023
Non solo anche il costo del lavoro è sceso, oltre le aspettative…
The employment-cost index is seen within the Fed as the highest-quality measure of compensation growth
The ECI component of greatest relevance to the Fed, wages and salaries for private sector workers excluding incentive paid occupations, slowed in Q2
+1.1% QoQ
+4.8% YoY pic.twitter.com/G47b18q8ZR
— Nick Timiraos (@NickTimiraos) July 28, 2023
Anche gli indicatori della Fed di Dallas e Clevelabnd, sono scesi, ma qualche volpone continua a parlare di inflazione.
C’è chi tira in ballo la transizione green, chi la crisi della globalizzazione, chi addirittura la demografia, beata ignoranza, non conoscono il concetto di debito.
Il moltiplicatore negativo del debito!
Come detto ora un rimbalzo e poi in autunno sarà implosione deflattiva.
The Dallas Fed's "trimmed mean" inflation rate fell in June, rising at a 2.5% one-month annualized rate.
The 12-month change was 4.2%, the lowest growth rate in one year. https://t.co/aa2U9LS2zi pic.twitter.com/mxP5tpbXCh
— Nick Timiraos (@NickTimiraos) July 28, 2023
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Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!
Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!
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Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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CVD il settore turistico comincia a far intravedere le crepe… Sconti su voli, traghetti ed alberghi last minute
Il Maestro sul suo blog Goofynomics qualche mese fa ci dava una piccola perla di saggezza: “Ora che l’Italia ha parametri solidi, si tornino pure ad applicare le “Regole” (n.b. quelle del Patto di stabilità)…Qual è il Paese che ci darà “soddisfazioni”? Io punterei sulla Svezia…”
Se l’Italia si ritrovasse in una condizione privilegiata come quella della Svezia (non per fortuna, ma per scelta consapevole: nonostante la sua adesione all’UE, ha deciso di mantenere la SUA BANCA CENTRALE e soprattutto LA SUA DIVISA, la corona svedese) cioè con un rapporto DEB/PIL del 35% e DEFICIT in parità (0, o addirittura di poco positivo) avrebbe di certo assai più margini e spazi di manovra fiscali, come per es. riuscire a tamponare le emergenze: tra sindaci locali e governatore di regione, chi è che [ha il coraggio e la sincerità] per andare a dire ai cittadini romagnoli (in attesa dei fondi per riparare ai disastri dell’alluvione di Maggio c.a.) che i soldi non arrivano (di fronte ad una stima di 9 miliardi di danni) perchè al momento nei bilanci dello Stato NON CI SONO (nonostante le promesse dell’esecutivo, ma tra il dire e il fare…), e che non si possono creare (agire cioè in DEFICIT) perchè ce lo vieta l’UE, che ‘ci ordina’ di non discostarci troppo dai nostri ‘numeri’ (140% di rapporto DEB/PIL)…
condivido praticamente tutto ciò che leggo nei commenti. Aggiungo solo: fate attenzione a giudicare e liquidare come “stupidi o incompetenti” ad esempio Christine Lagaffe o altri simili, perchè qui non ci sono errori, sanno esattamente cosa fare e come fare. L’unica consolazione sarà che tutto ciò che verrà in Italia ce lo saremo meritato. Meritocrazia pura.
@Aiccor
“attenzione a giudicare e liquidare come “stupidi o incompetenti” ad esempio Christine Lagaffe o altri simili, perchè qui non ci sono errori, sanno esattamente cosa fare e come fare.”
Concordo. E aggiungo anche questo: se è vero che l’UE è ‘succube’ degli USA (e purtroppo è VERO! come alleato, anzi come vassallo, meglio sarebbe dire: come servi) su più fronti e a più livelli, basti solo osservare come gli USA (con l’UK dietro) hanno dettato l’agenda ai Paesi UE sulla faccenda della guerra in ukraina, allora anche la BCE e l’€ sono succubi di Fed e $, e l’UE deve forzatamente seguire le decisioni monetarie prese da oltre Atlantico. Niente di che stupirsi: come UE siamo schierati -come ‘Atlantisti’ e aderenti NATO- in un sistema comandato e governato dagli USA, e chi comanda di solito impartisce ordini ai suoi inferiori, negli interessi del sistema…
servi è il termine giusto, forse meglio materiale di consumo, e Leuropa, come dice Bagnai, è il campo di gioco. (Sacrificabile)
aorlansky60,
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“Premesso che la storia dimostra che questi test sono una vera e propria farsa, semplicemente inutili, come ha dimostrato anche la recente crisi delle banche regionali americane…”
Anche una banca al di sopra di ogni sospetto -potenzialmente solida come ‘mamma’ SVIZZERA insegna in fatto di banche- quale Credit Suisse si è recentemente vaporizzata nel giro di un pomeriggio, lasciando dietro di se un buco di 15 miliardi di CH FR in obbligazioni AT1 totalmente incenerite, e questo fatto dovrebbe insegnare qualcosa… in questa vicenda c’è qualcosa di ‘scabroso e sinistro’ al suo interno che non si saprà mai, dato che le autorità svizzere hanno posto il veto sulla faccenda, di tutta quanta la documentazione e il carteggio e files digitali vari, stendendo un velo di copertura ed inibendone la visione ai cittadini svizzeri (e non) a qualunque livello per 50anni; di solito per faccende scabrose al loro interno, gli svizzeri usavano il limite di 30anni, se questa volta hanno deciso un periodo maggiore, significa che quella vicenda ha lasciato dietro [e dentro] di se tanti di quegli scheletri nell’armadio da procurare forte imbarazzo per gli imperturbabili e compostissimi svizzeri, nel caso si scoperchiassero e si venissero a sapere… questo per dire che, con questo precedente alle spalle (se non bastasse il celebre caso di Lehman Bros di fresca memoria) ‘di sicuro’ e ‘di solido’ a livello bancario, tutto può essere messo in discussione nel volgere di un attimo, a volte le parole rassicuranti di personaggi ad alto livello di credibilità, come le autorità svizzere hanno usato più volte per difenderla, prima che ‘la loro prestigiosa banca’ saltasse in aria, non bastano per nascondere il ‘marcio’ che si può annidare al loro interno, per spericolata, imprudente ed avventata gestione…
E’ chiaro il motivo per il quale FT fa scrivere un articolo ad un ceo di una banca tedesca che le banche italiane sono più vulnerabili delle banche di altri paesi?
Ma che miseria, e che squallore!… e poi qualcuno -molti, troppi purtroppo- hanno ancora il coraggio di definirla “Unione Europea”… una vera “UNIONE POLITICA” in quanto tale tenderebbe a difendere qualsiasi propria parte -anche piccola, anche periferica- messa sotto attacco o in difficoltà, invece di comportarsi uniltateralmente a difendere i propri interessi “regionali”… nessuna sorpresa peraltro, Francesi e Tedeschi lo hanno fatto spesso da 20anni, da quando è in vigore l’area Euro, mettendo ‘i riflettori’ sopra l’Italia, come in quest ultimo caso a volerla screditare agli occhi della comunità internazionale… ed io mi chiedo spesso come possano esserci ancora in Italia così tanti “euro-entusiasti” con le fette di salame davanti agli occhi e foglie di verdura a foderare le orecchie, dopo che FR e DE ci hanno preso così tante volte e volentieri, letteralmente ‘a pesci in faccia’, per difendere i loro interessi…
il principale malato dell’aerea euro insieme alla Francia , per la terza volta nella storia, la Germania.
I numeri economici divulgati dagli istituti di settore dicono esattamente questo; anche più della pandemia, la guerra in ucraina -fortemente voluta da USA&UK anche per rimettere ‘in riga’ la Germania e a quanto pare ci sono riusciti- ha procurato questo effetto deleterio in Germania (ricordo che i tedeschi nel 2022 hanno dovuto mettere in campo 200 miliardi di risorse pubbliche per tamponare la crisi, in particolare per salvare diverse loro utility del settore ENERGIA che sarebbero fallite altrimenti, i francesi hanno dovuto fare lo stesso con EDF, nazionalizzata in gran fretta da Macron); ‘loro’ due, a differenza dell’Italia, non possono contare sul fattore TURISMO nel 3zo trimestre 2023, anche se contare ‘solo’ sul turismo per sollevare lo sorti del pil per l’Italia e confermare le previsioni di crescita del 1% per l’anno in corso è francamente ridicolo per un Paese del G7… la produzione industriale è infatti in forte diminuzione non solo in FR e DE, ma anche in Italia, dall’inizio 2023… di conseguenza, salari e stipendi fermi, in Italia più che nel resto d’Europa… con queste basi, voglio vedere cosa ci attende in autunno…