BANCHE: STRESS TEST NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Scritto il alle 08:00 da icebergfinanza

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Come volevasi dimostrare il bollettino medico rilasciato ieri dalla BCE è l’ennesima dimostrazione di un sistema sanitario che cerca disperatamente di nascondere la metastasi che sta dilaniando il mondo finanziario…

FRANCOFORTE (Reuters) – L’esame della Banca centrale europea sullo stato di salute delle 130 principali banche della zona euro non prende in considerazione l’eventualità della deflazione, secondo quanto spiegato dal vice presidente della Bce, Vitor Constancio.

“Lo scenario della deflazione non viene considerato (negli stress test) perché non riteniamo che possa manifestarsi la deflazione”, ha detto Constancio ai giornalisti. Reuters

Sai cara, io uno scenario in cui perdo il posto di lavoro non lo considero, perché non ritengo che possa manifestarsi, anche se tutto intorno a me suggerisce che ormai è una probabilità non remota!

Fantastico, tu prevedi lo scenario estremo, ma non tieni in considerazione non tanto un evento estremo, ma una realtà in molti Paesi europei come la deflazione.

Scusate se insisto ma per noi unici in Italia a parlare da oltre cinque anni di rischio deflazione da debiti, urge mettere i puntini sulle i…

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE …

Due grafici, una sommaria descrizione della realtà e non aggiungo altro!

Questa è la dinamica partiamo dai recentissimi dati Eurostat

Euro area annual inflation down to 0.3% – Eurostat – Europa

Immagine.png 2

Si capisce da questi dati per quale motivo la BCE non ha il coraggio di affrontare la verità, il loro compito principale è di tenere l’inflazione intorno al 2 %, quindi come possono ammettere il loro fallimento?

Fin qui si potrebbe anche soprassedere se non che scopriamo che il bollettino medico (stresstest) prevedeva per il 2014 un’inflazione pari all’1 %.

Un grafico del sempre puntuale Zero Hedge ci aiuta …

http://icebergfinanza.finanza.com/files/2014/10/ECB%20Stress%20Test%20Inflation%20assumptions1.jpg

Ma quello che fa sorridere è che alla domanda di un giornalista…

La mia domanda sarebbe come possono essere credibili questi test  Guardando allo scenario avverso, non avete nemmeno preso in considerazione la deflazione. Non avete incluso l’interruzione delle importazioni di gas verso l’Europa. Non avete incluso sanzioni full-on sulla Russia.

Constâncio: Lo scenario per lo stress test è stato pubblicato all’inizio dell’anno, quindi alcune delle cose che hai menzionato non sono state considerate. (…)

Quindi ora sapete che il bollettino medico pubblicato è relativo alle condizioni del paziente ad inizio anno e che abbiamo dovuto aspettare dieci mesi per conoscere uno scenario che non corrisponde più in alcuna maniera alla realtà.

Volete un’ultimo esempio?

Qui sotto avete i dati relativi ai prezzi alla produzione comunicati nell’ultimo bollettino medico del settore manifatturiero europeo…

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Qui in dettaglio Paese per Paese…

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Chiaro ora la deflazione non è stata presa in considerazione… perchè non esiste!

Come direbbe la nostra Alice nel Paese delle Meraviglie…

” Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!

Buona consapevolezza, questa è una deflazione da debiti e ad oggi in Europa, secondo l’ultimo stress test del Paese delle Meraviglie, ci sono solo 879.000.000.000 miliardi di debiti in sofferenza.

Capito ora per quale motivo la BCE non può prendere in considerazione nemmeno per scherzo l’ipotesi della deflazione?

MACHIAVELLI INCONTRA FORREST GUMP un viaggio appena incominciato, un viaggio lungo tre anni…

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10 commenti Commenta
sherpa
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 08:45

La Banca d’Italia rimarca che sono stati considerati scenari apocalittici poco probabili…

http://www.firstonline.info/a/2014/10/26/mps-dopo-la-bocciatura-agli-stress-test-spunta-lip/247d2616-aba6-41a9-8374-1cdb70e2f166

“….nel caso italiano lo scenario è molto sfavorevole perché ipotizza una grave recessione per l’intero periodo 2014-16, dopo quella già sofferta dall’economia italiana nel 2012-13, che faceva seguito a quella del 2008-09; ipotizza inoltre un riacutizzarsi della crisi del debito sovrano con un impatto di 3,5 miliardi dal debito pubblico.”

“Questo ipotetico scenario utilizzato nella simulazione configurerebbe quindi un collasso dell’economia italiana, con gravi conseguenze ben oltre la sfera bancaria. “Uno scenario – ha precisato il vicedirettore generale Panetta – peggiore a quello di altri Paesi perché ipotizza uno scenario sfavorevole soprattutto in termini di crescita. E qui le condizioni iniziali contano molto”

Una domanda: gli stress test sono diversificati a secondo della nazione?
E se si, Francia e Germania come sono state testate?
Questo oltre all’aver ignorato l’ipotesi deflazione per tutti.
Una manipolazione dopo l’altra.

quesalid
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 09:13

–però..però..però….l’esito di una analisi del rischio dipende da cosa tu consideri come rischio..

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-10-26/il-paradosso-banche-tedesche-hanno-piu-derivati-che-crediti-ma-vengono-promosse-155132.shtml?uuid=ABtnEz6B

…credo che questi stress test alla fine daranno una mano alle banche italiane, mostrando che sono in difficoltà ma non in estremo rischio come alcune banche di altre nazioni…..

quesalid
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 09:33

…e a cosa si riferiscono questi derivati?

“La storia si può riassumere velocemente in questo modo: nell’intervallo temporale 2000 – 2006 la produzione convenzionale di gas Usa declina pian piano, trascinata da giacimenti ormai incamminati sul viale del tramonto. A qualcuno viene l’idea di sfruttare una tecnica ormai sperimentata fin dalla fine dell’800: la fratturazione idraulica, o fracking. Con questa tecnologia ormai matura è possibile mobilitare metano intrappolato in rocce poco permeabili, ma anche petrolio: perforo, inietto acqua e sostanze varie, fratturo e raccolgo gli idrocarburi così liberati. Il tutto ad alta velocità, giacché i bacini di shale sono tendenzialmente privi di copertura impermeabile: se sto a dormire il gas si disperde viaggiando nelle rocce circostanti ed eventualmente contaminando gli acquiferi. Si produce una enorme bolla di disponibilità di gas naturale sulla piazza nordamericana, spinta dagli alti prezzi del periodo 2000 – 2008 e dall’euforia delle borse: immesso sul mercato in massa e senza alcun possibile controllo, il gas non vale più nulla e i prezzi crollano.

E qui succede il vero miracolo: investitori poco accorti continuano a versare soldi dentro ad aziende che producono solo passivi. Questa manna miracolosa permetterà di fornire gas naturale in regalo ai consumatori del Nord America, mentre le passività si ammasseranno via via nei bilanci delle aziende – in gran parte di dimensione piccola o media. Come dire: il gas sottocosto ai residenti, i debiti agli investitori. Dato che i due gruppi non coincidono, è chiaro che qualcuno ci ha guadagnato e qualcuno ci ha rimesso: io e voi ci abbiamo rimesso, anche se ancora non sappiamo quanto. Dipende da quanti soldi le banche italiane hanno “investito” in titoli e derivati legati al comparto energia Usa. Nel complesso, l’avventura dello shale gas si configura come un grande trasferimento di capitali dalle tasche di qualcuno alle tasche di qualcun altro: il problema è vedere chi è qualcuno e chi invece è qualcun altro.”

…dipende da quanti soldi le banche italiane (tedesche, francesi) hanno “investito” in titoli derivati…

“L’importante è non morire più di sei volte”

da http://fardiconto.wordpress.com/2014/10/24/shale-gas-shale-oil-shale-debt-chi-paghera/

gnutim
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 10:09

Non so se lo scopo dei test è quello di permettere a istituti esteri di entrare nei capitali delle banche italiane (tramite AUC) oppure di screditare per metterci in cattiva luce.

Proprio non me lo spiego

icebergfinanza
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 11:00

Ragazzi mi date una mano a far girare il più possibile ovunque questo articolo e il prossimo che uscirà per diffondere maggiore consapevolezza? Grazie Andrea

kry
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 11:12

icebergfinanza,

Senz’altro Andrea. Magari riesci anche a darci un link dove trovare il core tier 1 delle banche italiane soprattutto di quelle piccole e cooperative.

phitio
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 11:18

in sostanza, questi stress test valgono come mozzarelle tenute fuori frigo e scadute da dieci mesi.

kry
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 11:29

icebergfinanza:
Ragazzi mi date una mano a far girare il più possibile ovunque questo articolo e il prossimo che uscirà per diffondere maggiore consapevolezza? Grazie Andrea

Rischio calcolato l’ha pubblicato. http://www.rischiocalcolato.it/2014/10/ridicola-farsa-chiamata-stress-test-bce-non-considerato-deflazione.html

quesalid
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 16:33

A pag 3 del report:

Major drillers’ free cash flow is almost entirely negative.

Ricordo che quello dello shale gas/oil è stato il maggior centro di profitto di Wall Street negli ultimi anni, Uomo avvisato…..

http://www.postcarbon.org/wp-content/uploads/2014/10/Rogers-Statement-FINAL.pdf

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