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DEUTSCHE BANK: IL RITORNO DEL BUCO CON LA BANCA INTORNO!
Premesso che oggi nessuna banca troppo grande per fallire, verrà mai lasciata al suo destino, stamattina mentre scrivevo il primo post, non facevo altro che ridere pensando alla telefonata ricevuta ieri.
L’euro sovraperformerà il dollaro, perchè il sistema bancario europeo è solido, i regolamenti europei, le regole contabili che ci sono in Europa, non permetteranno mai situazioni simili a quelle accadute in America e in Svizzera mi è stato detto.
E puntuale è arrivata la risposta!
(Teleborsa) – Le azioni di Deutsche Bank sono in calo per il terzo giorno consecutivo sulla Borsa di Francoforte, dopo che nella giornata di ieri i CDS dell'istituto hanno registrato un'impennata.
Il buco con la banca intorno! pic.twitter.com/07GlUA1dZw
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 24, 2023
E già, che fine avrà mai fatto il buco con la banca intorno, insieme al Credit Suisse, una delle banche più sanzionate e al centro dei peggiori scandali degli ultimi 20 anni?
Era già da giorni che il mercato aveva preso di mira le banche tedesche, anche se sarebbe meglio che desse un’occhiata in casa di Macron, le banche francesi secondo il nostro modellino preferito sono una vera e propria polveriera.
La notizia che ha acceso la miccia è quella secondo la quale, Pfandbriefbank e Aareal bank, hanno deciso non non rimborsare i bond AT1.
Mossa geniale, non c’è che dire, prima del fine settimana, ancor più geniale!
Il ritorno degli idioti di Düsseldorf! Pfandbriefbank e Aareal Bank hanno annunciato di avere deciso di non rimborsare i titoli AT1 Banche nella bufera dopo mossa tedesca su At1, volano i Cds di Deutsche – Il Sole 24 ORE https://t.co/STAvroUVaB
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 24, 2023
Tornando alle banche tedesche, del tutto a sorpresa, Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank hanno annunciato di avere deciso di non rimborsare i titoli AT1 che avevano l’opzione «call» in arrivo: hanno preferito venir meno alle promesse fatte agli investitori e pagare tassi più alti, piuttosto che restare senza titoli, oppure emetterne di nuovi a tassi proibitivi. Mossa lecita, ma considerata scorretta verso il mercato. ( Sole24Ore )
Cosa sta succedendo attorno ai bond AT1 di Deutsche Bank e Commerzbank, ma non solo, a livello europeo?
Come stanno i bond AT1 di #DeutscheBank 😉 https://t.co/T67ZbSu3us
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 24, 2023
Se guardiamo all’ETF di Invesco composto da titoli AT1, la pandemia è stata uno scherzo!
In America c’è molta apprensione intorno a Comerica, ma non solo!
Non perdetevi il nostro Machiavelli, nel fine settimana un’altra puntata leggendaria, con protagonista il mercato immobiliare commerciale e il nostro modellino preferito che nel 2008 ci ha permesso di indovinare il 90 % delle banche americane, fallite, nazionalizzate o incorporate.
A noi interessa solo che i rialzi dei tassi sono finiti, non importa cosa dicono quelle macchiette dei banchieri centrali, il mercato sconta la fine del rialzo e cinque tagli sino alla fine del 2023.
Il mercato prezza ben 5 tagli di tasso da 0,25% per fine anno con obiettivo 3,75% . Conservativo! "[FOMC] participants don't see rate cuts this year. They just don't." – Fed Chair Powell, Press Conference (3/22/23) pic.twitter.com/s76sakQ8Ib
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 24, 2023
Market now strongly betting on a pause in May followed by 25bp cuts at each of the next 5 meetings–bringing the FFR at the end of the year to 3.50-3.75%.
This is worryingly disconnected from what I think is likely to happen. Which could mean more bad surprises in store. pic.twitter.com/f1GRL8MvNI
— Jason Furman (@jasonfurman) March 24, 2023
Dimenticavo!
Ma la Lagarde e il governatore della Bundesbank Nagel, hanno già detto che Deutsche Bank è solida, non c’è alcun problema?
The ECB will need to continue raising interest rates and then should keep them at a high level, says Bundesbank president https://t.co/X9CMsEUGFD
— Bloomberg (@business) March 24, 2023
A già, bisogna continuare ad alzare i tassi, certo, avanti!
Ci vediamo domenica, con “Machiavelli e i banchieri.” da non perdere, per tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.
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