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LA BCE ALZA I TASSI, LAGARDE ALZERA’ I TACCHI.
Scritto il 17 Marzo 2023 alle 09:07 da
Come da copione non era difficile immaginare che ieri la Lagarde, la signora che frequenta l’Università della terza età presso la BCE, avrebbe svolto il compitino assegnatole dai tedeschi, alzare i tassi.
Nella sua classe in quattro non erano d’accordo, ma lei ovviamente lo ha fatto sotto suggerimento…
Si sono davvero stupidi… I timori che qualcosa di diverso da un aumento di mezzo punto possa scatenare il panico tra gli investitori hanno contribuito a risolvere la decisione sui tassi di interesse della BCE giovedì, affermano fonti https://t.co/quQX5A8yig
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 16, 2023
La sintesi del suo compitino è semplice!
I timori che qualcosa di diverso da un aumento di mezzo punto possa scatenare il panico tra gli investitori hanno contribuito a risolvere la decisione sui tassi di interesse della BCE giovedì, affermano fonti.
Ma tu pensa, hanno a cuore i mercati, se ne fottono dell’economia reale, non potevano perdere la faccia, anche se in realtà la faccia non ce l’anno proprio.
Certo ha detto che probabilmente questo sarà l’ultimo rialzo, che tutto dipenderà da dati che non sanno leggere, ma qualunque altra cosa abbia detto, credetemi non vale la pena di rileggerla insieme, tanto il sistema è solido, come la loro stupidità.
La Bce alza i tassi di interesse di 50 punti base, Lagarde: «Il sistema è solido» https://t.co/ut61RVFJTP
— Business Community (@bizcommunityit) March 16, 2023
C’è chi ricorda il mitico Trichet, si il genio che ha alzato i tassi per l’ultima volta in mezzo ad una depressione nel 2008, per poi vedere precipitare tutto.
Lo abbiamo visto qualche giorno fa, è tutto così semplice, come ci ricordava un importante economista americano, Brad DeLong …
Uno dei peggiori segreti dell’economia è che non esiste una teoria economica. In pratica, non esiste una serie di principi fondamentali su cui poter basare i calcoli che spiegano i risultati economici del mondo reale. Dovremmo tenere a mente questo limite della conoscenza economica quando spingiamo al massimo l’austerità fiscale in tutto il mondo.
I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.
Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )
E c’è ancora qualche ingenuo che crede che loro sanno quello che fanno!
Ieri il trentennale ha dato un’equivocabile segnale di svolta e di questo ne parleremo la prossima settimana, nel prossimo manoscritto dal titolo “Machiavelli e i banchieri.”
Vi faremo vedere cosa ci racconta oggi il modellino che nel 2008 ci ha permesso di prevedere ben 9 delle prime 10 banche a rischio, che sono fallite, sono state nazionalizzate, incorporate o costrette a fusioni.
E’ uno spettacolo osservare dove è nascosta la bomba ad orologeria oggi, in quale continente o nazione!
Ci sono tante piccole cosuccie che sono successe in questa settimana, che in molti fanno finta di non vedere.
Hanno salvato Credit Suisse, hanno salvato First Republic, gettando via 30 miliardi nel nulla.
Più capitale le altre banche buttano nell’immondizia e più la crisi diventerà sistemica!
In Francia, un banchiere, ha deciso di fottersene della democrazia, per far passare una riforma sulle pensioni che nessuno vuole. Sono pure vigliacchi, ma avranno quello che si merita, il posto nella storia tra la spazzatura.
Francia, Macron vara la riforma delle pensioni senza il voto dell’Assemblea https://t.co/LuEJJ9TOdI
— Corriere della Sera (@Corriere) March 16, 2023
Due giorni fa abbiamo visto il declino delle vendite al dettaglio corretto per l’inflazione, nuovo calo per la settima volta in dieci mesi.
Non c’è nulla che dimostri la salute del consumatore americano, nulla.
L’indice S&P GSCI Commodity è in calo del 37% rispetto al picco di marzo 2022, al livello più basso da dicembre 2021. Il calo anno su anno del 25% è il più grande da maggio 2020.
I prezzi delle importazioni statunitensi sono diminuiti dell'1% nell'ultimo anno, il più grande calo su base annua da settembre 2020. https://t.co/Sf9ruIV3Pv
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 16, 2023
I prezzi delle importazioni americane hanno subito il più grande calo su base annua dal settembre 2020.
E c’è ancora qualcuno che continua a guardare nello specchietto retrovisore!
Ieri hanno fatto credere che le nuove costruzioni e i permessi sono saliti ben oltre le aspettative, nulla di miracoloso, è bastato ridurre drasticamente con revisioni negative i dati già pessimi dei mesi precedenti e il miracolo è fatto.
Anche con il recente calo dei prezzi, oggi l’accessibilità economica delle case è peggiore che al culmine dell’ultima bolla immobiliare.
Ma davvero avete così fiducia nelle banche centrali?
IL QE è già da tempo iniziato.
La scorsa settimana hanno iniettato 300 miliardi, questa settimana alla finestra di sconto, dove ci vanno i pezzenti di nascosto a prendere l’elemosina per non fallire, hanno ritirato oltre 150 miliardi polverizzando il record del 2008.
Il sistema finanziario è talmente solido che questi psicopatici stanno pompando di nascosto altri 2000 miliardi di dollari nel sistema… PANIC! https://t.co/9qwQHLS4Rr
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 16, 2023
Il QE è appena iniziato, i tassi collasseranno, se avete coraggio comprate azioni, noi invece vi racconteremo la prossima settimana, quando sarà il momento giusto.
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