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MES… SA IN SCENA!
Puntuale come il teatrino sul tetto del debito americano arriva in Italia anche la commedia sul MES che in Europa continuano a richiedere per fottere gli italiani.
Più o meno come l’arresto di Mattia Messina Denaro che era stato anticipato in una intervista dello scorso anno, un arresto che puzza dell’eterna trattativa tra Stato e mafia, anche l’eventuale cedimento nei confronti del MES secondo me potrebbe essere tranquillamente classificato come trattativa tra il nostro Stato e la mafia di Bruxelles.
L’eterna trattativa tra Stato e mafia… nulla è per caso! #MatteoMessinaDenaro https://t.co/SKPK6IJF0y
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 16, 2023
Trattativa Stato e Mafia di Bruxelles! Pare che in cambio di… il #MES venga liberato! #MES #MatteoMessinaDenaro https://t.co/IFv0jzYf06
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 16, 2023
Pare esserci qualche progresso suggeriscono Gentiloni e soprattutto l’avvoltoio, vecchia conoscenza Dombrovski.
Me lo ero perso ma hanno riciclato perfino Rutte, lo hanno messo a fare il ministro delle finanze, declassandolo, un fallito che viene buono per attaccare il nostro paese sulle pensioni, proprio ora che parte la nuova riforma.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Davos, 19 gen – “Penso che si debba ridurre il debito governativo che e’ troppo alto in Italia, Francia e in altri Paesi perche’ danneggia le prospettive di crescita di lungo periodo”. Lo ha detto il primo ministro olandese Mark Rutte durante la tavola rotonda a Davos a cui ha partecipato anche la presidente della Bce Christine Lagarde. “Nel lungo termine – ha detto Rutte – le misure anti-rincari devono essere piu’ mirate perche’ altrimenti rischiamo altra inflazione. Servono riforme del debito: guardate all’Italia o ad altri Paesi, spendono dal 10% al 15% della spesa pubblica in pensioni, noi il 5%. Per questo sono contento che la Francia stia affrontando la riforma delle pensioni”.
Infatti in Olanda le famiglie sono tutte indebitate sino al midollo, usano il debito per pagarsi pensioni private, lui è contento che in Francia, scoppi una nuova rivoluzione…
Manu che sia la volta buona? La Francia sciopera contro la riforma delle pensioni di Macron: tutti i principali sindacati in piazza, non succedeva da 12 anni – Il Fatto Quotidiano https://t.co/WsRnJNGqtf
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 19, 2023
Come sempre a Davos, un manipolo di falliti, sociopatici si prodiga nel dettare al mondo intero la sua particolare agenda.
In Francia non si scherza, il 2023 davvero promette di essere …esplosivo!
Nell’ultimo manoscritto ho condiviso la preoccupazione che nel 2023 ci sarebbe stata ‘un’escalation della guerra e non avevo tutti i torti…
…Non ci sono tabù. Da Washington a Londra, da Parigi a Varsavia, si dice una cosa: l’Ucraina ha bisogno di carri armati. Carri armati: la chiave per porre fine alla guerra in modo appropriato. È ora di smettere di tremare davanti a Putin e fare il passo finale». IL PASSO FINALE! https://t.co/um631T5sQP
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 19, 2023
Gli ucraini vogliono carri armati, provocano la Germania, gli europei continuano a mandare armi e soprattutto gli americani che vogliono l’escalation ieri ha messo a segno il colpo decisivo…
Ora sappiamo che l’America ha bisogno di un’escalation che coinvolga l’Europa per nascondere la grave recessione in arrivo. U.S. Warms to Helping Ukraine Target Crimea – The New York Times https://t.co/A57ERgsJTU
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 19, 2023
Forniranno le armi per colpire la Crimea e soprattutto il suolo russo.
Ieri a davos ha parlato anche la Lagarde, nulla di nuovo, l’hanno invitata per fare un po di scena.
Christine Lagarde tiene duro e dal World Economic Forum di Davos promette che la Banca centrale europea continuerà la sua lotta all’inflazione.(…) Lagarde ha spiegato che l’inflazione “continua ad essere troppo alta” e ha sottolineato che il mercato del lavoro europeo “non è mai stato così vibrante”. (IlFattoQuotidiano)
Di vibrante nella testa della Lagarde c’è ben altro, non si può pretendere troppo.
Ma torniamo al MES, si la pistola puntata alla tempia del nostro Paese.
Ve lo spiega un uomo dell’Europa, uno che ha frequentato Bankitalia e il Partito Democratico, un’insospettabile in un bagliore accecante sulla via di Damasco…
https://youtu.be/I3EuN7EbaoM
Da ambienti di governo si fa sapere che per il Mes non c’è fretta.
Al di la delle barzellette che raccontano i nostri giornali, è chiaro che il nulla che da tempo rappresenta Berlusconi, continua a suggerire di ratificare il trattato in questione.
Nessuno ve lo racconta, sulla carta straccia italiana, figurarsi a sinistra e dalle parti di Calenda o Renzi, per non parlare di Conte.
Ora vediamo se la Meloni cambia idea come sulle accise e altre cosuccie.
La riforma prevede il diritto di veto solo ed esclusivamente ad appannaggio di Francia e Germania, basta il 20% e l’Italia da sola non conta nulla!
Speriamo bene, ma bisogna sempre stare allerta in mezzo a questa Europa.
Microsoft sarebbe pronta a mandare a casa circa 11mila dipendenti, mentre Amazon è pronta a partire con il taglio di 18mila lavoratori annunciato a inizio mese https://t.co/Xb9SxI0ZFS
— Wired Italia (@wireditalia) January 18, 2023
Nel frattempo al grido di nessuna recessione, Microsoft annuncia il taglio di altri 10.000 posti di lavoro, oltre il 5% della forza lavoro e soprattutto dopo Blackstone anche il private equity KKR annuncia di limitare i prelievi dal proprio fondo immobiliare e blocca le liquidazioni.
KKR joined rivals including Blackstone in limiting withdrawals from a real estate investment trust after investors sought to pull out more money https://t.co/14FpMB88Z4
— Bloomberg (@business) January 19, 2023
Davvero strano, proprio ora che non c’è alcuna recessione e il mercato immobiliare è in ottima forma.
Non so a Voi, probabilmente gli amici di lungo corso si ricorderanno, ma mi ricorda un pò quello che accadde in quel tragico gennaio del 2008, quando uno dopo l’altro alcuni fondi imbottiti di spazzatura subprime saltarono letteralmente in aria, circondati da una valanga di richieste di riscatto.
Ieri anche l’avvio di nuove costruzione e i relativi permessi hanno proseguito nel loro inesorabile declino…
Housing starts are down 1.4 percent in December to 1.382 million units after a downward revision to 1.041 million units in November. pic.twitter.com/Ufmuc9BpIh
— Econoday, Inc. (@Econoday) January 19, 2023
Non solo il calo continua, ma i mesi precedenti sono rivisti continuamente al ribasso, un calo continuo e inesorabile, era dai tempi della crisi subprime che non si assisteva ad un simile sfascio. Siamo sotto del 22 % dal dicembre del 2021.
Nelle prossime settimane, inizieranno a crollare anche i prezzi che hanno già iniziato il loro declino, portando dietro le garanzie e i bilanci delle banche, che come abbiamo visto stanno stanziando accantonamenti record per far fronte alle perdite che verranno.
Sino a ieri era tutto colpa della neve, in fondo si trattava solo del terzo distretto manifatturiero americano, quello di New York, collassato a dicembre.
Ora arriva anche il secondo distretto, quello di Philadelphia, qui invece è tutta colpa della luna, ma almeno la luna ha fatto uscire i dati meglio delle aspettative…
Una simile contrazione ha sempre portato ad una recessione, ma oggi non c’è alcuna recessione, va tutto bene.
Su con il morale, potrebbe andare peggio, ve lo dice un ottimista … ben informato.
Un consiglio, informatevi, leggete, siate consapevoli, evitate di farvi fottere i vostri risparmi, ma non arriva la fine del mondo, nella vita le cose che contano sono altre, ben altre. Un abbraccio!
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A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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