RECESSIONE… LA GRANDE SCOMMESSA!
Buon anno a tutti è ora di ricominciare a solcare i mari di questo 2023 che si preannuncia davvero intenso sotto tutti i punti di vista.
La recessione più annunciata della storia non ci sarà? E chi se ne frega, i dati ormai hanno poco valore in un sistema dove si “aggiusta” qualunque cosa.
La guerra finirà a tarallucci e vino, Taiwan diverrà il 51 stato americano, l’Europa prenderà il comando dell’economia mondiale, il debito verrà condiviso, i mercati saliranno, le crypto voleranno, i bond diventeranno carta straccia, accendifuoco per i caminetti.
Fare previsioni a breve in un mondo manipolato è un suicidio, fare previsioni dove comanda l’econofisica e il denaro è da fessi.
Ma nel medio e lungo termine, non c’è scampo, poi manipolare, frodare, aggiustare quello che vuoi, ma prima o poi, la realtà presenta il conto.
Alcuni anni fa, qualcuno ha scritto che Michael Burry, il gestore di hedge fund, protagonista del film “La grande scommessa” , stavolta si sta sbagliando, non ha capito cosa in realtà sta accadendo, sta interpretando male l’attuale dinamica finanziaria.
Tutto calcolato, le banche centrali sanno quello che stanno facendo, tutto sotto controllo, salirà tutto e per sempre.
Burry ha avuto l’ardire di dichiarare che in cuor suo pensava che questa crisi avrebbe cambiato qualcosa, come il sottoscritto, che in realtà non è cambiato nulla e che è tutto peggio di prima, con le banche centrali che con la loro politica monetaria danneggiano le famiglie e le piccole e medie imprese, l’economia reale, insomma.
Nessuno ha pagato il conto, sono tutti li fuori a piede libero, banchieri, revisori, controllori, tutta gente che in realtà avrebbe dovuto finire in galera e che in realtà ha messo in piedi un teatrino peggio di prima.
Se abbiamo ragione la gente perderà la casa, il lavoro, i risparmi di una vita diceva Rickert nel film, perderà la pensione, per le banche le persone sono solo numeri.
Che diamine, perchè essere pessimisti in mezzo a gente che crea denaro dal nulla, ingrassa come un maiale nella sua avidità e lascia qualche goccia che cola giù per gli ingenui che ancora credono di poter inseguire il sogno della vita, non importa se sono azioni o cryptovalute.
In questi primi giorni del 2023, buone notizie dal fronte energetico, con petrolio e gas in caduta libera, non certo per il ridicolo cappello della UE, ma perchè CINEMATICAMENTE dovevano arrivare dove sono arrivati.
Il dollaro ha ripreso vigore, i rendimenti sono tornati a scendere anche sensibilmente in America, dopo un rimbalzino e così proseguiranno per la prima parte del 2023.
Ne parleremo insieme a breve in OUTLOOK 2023 “The final cut.”
Per la seconda volta in oltre 20 mesi, il settore manifatturiero scende in America in contrazione sotto la soglia di 50 punti…
Deve trattarsi di un complotto… non è possibile! 😉Il settore manifatturiero USA scende il secondo mese consecutivo – ISM" – https://t.co/a400ZZR23X
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 4, 2023
Mentre c’è ancora qualche ingenuo che si fa terrorizzare dall’inflazione i prezzi stanno letteralmente crollando!
Ma ovviamente chi li guarda i prezzi quando crollano, tutti li con il nasino all’insù a guardare l’inflazione con lo specchietto retrovisore.
Ciò non significa che il giochino è finito, ma ne parleremo in “The final cut.” in maniera approfondita!
Ovviamente questi dati non cambieranno la politica monetaria della Fed…
I partecipanti hanno notato che, poiché la politica monetaria ha funzionato in modo importante attraverso i mercati finanziari, un allentamento ingiustificato delle condizioni finanziarie, soprattutto se guidato da un’errata percezione da parte del pubblico della funzione di reazione del Comitato, complicherebbe gli sforzi del Comitato per ripristinare la stabilità dei prezzi .
Sono terrorizzati che il mercato non li prenda più sul serio!
I bond vigilantes hanno smesso da tempo di credere alla Fed, il mercato sta iniziando a scontare più tagli di tassi a venire, poco importa cosa segnalano i puntini che esprimono i continui rialzi della banca centrale americana.
Non solo crollano i prezzi alla produzione, nel settore manifatturiero ma da 4 mesi scendono pure i prezzi degli affitti che la Fed guarda con apprensione…
Il nostro indice nazionale è sceso dello 0,8% nel corso di dicembre, segnando il quarto calo consecutivo mese su mese. La tempistica di questo raffreddamento nel mercato degli affitti è coerente con la tipica tendenza stagionale, ma la sua entità è stata notevolmente più netta di quanto visto in passato. Ciò suggerisce che la recente tendenza al calo degli affitti riflette un cambiamento più ampio delle condizioni di mercato al di là della sola stagionalità. (Apartment List)
No, nessun altro vi fa leggere queste cosuccie in Italia, tutti li a parlare del nulla a commentare dati che quotidianamente vengono gettati sui mercati senza analisi alcuna.
Escludendo la pandemia, produzione, ordini e crescita sono a livelli che non si vedevano dal 2009.
E ovviamente qualcuno sostiene che non ci sarà recessione, perchè i fessi continuano a bersi tutti i dati che abili manipolatori “aggiustano” per tenere a galla la fiducia.
Molte aziende, non solo tech come Amazon e compagnia bella, annunciano licenziamenti a gogo, ma ovviamente il popolo non è ancora pronto per conoscere la verità…
US Dollar Soars as Rosy ADP Report Shapes High Expectations for NFPs Next https://t.co/uQUStiYKPH
— News Breaking (@NewsAndBreaking) January 6, 2023
Sappiamo che la ADP non fa testo, i suoi dati lasciano il tempo che trovano, le revisioni sono sempre e spesso enormi.
Oggi uscirà il dato sul mercato del lavoro del BLS, altri dati che sono letteralmente inventati, messi li per muovere i soldi di qualche psicopatico, interviste e modellini obsoleti, inutili, inaffidabili.
Può uscire qualunque dato a noi poco importa, anzi facciamo il tifo per un bellissimo dato, visto che servirà a far rafforzare ulteriormente il dollaro che ha finito la sua pausa.
Il 2022 per noi era una scommessa, il dollaro ha sfondato la parità dopo anni passati a ricevere insulti dai vari troll di turno, il 2023 sarà una certezza!
Appuntamento nei prossimi giorni con “The final cut” OUTLOOK 2023!
E se il 2023 fosse come il 2008? Non vedo l’ora di finire OUTLOOK 2023 “The final cut” dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto con costanza e generosità il nostro viaggio.
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E’ uscito il nuovo Machiavelli, intitolato “DEJAVU’’” per tutti coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire al nostro viaggio.
I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF che provvederà a risolvere il problema.
Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!
A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Burry ha recentemento condiviso il suo parere, nel quale prima le banche centrali taglieranno, seguito da stimoli governativi. Questo pprtera a nuova inflazione, seguita da un inasprimento delle politiche monetarie. Solo allora secondo Burry ci sara un effetto sulle valutazioni degli assets…. Dunque fine 2024?