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MACRON… LAME DUCK!

Scritto il alle 09:20 da icebergfinanza

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Ci sono voluti quasi 5 anni, ma alla fine, la rivoluzione francese questa volta è arrivata, il banchiere francese Macron è stato letteralmente spazzato via … dalla guerra!

Shock democratico, il Paese ora è a rischio, “Una situazione senza precedenti” che “costituisce un rischio per il nostro Paese” “Siamo di fronte a uno choc democratico per una spinta molto forte da parte del Rassemblement national”… Mélenchon e Le Pen, travolgenti, addirittura la destra decuplica i seggi, senza neppure fare campagna elettorale.

Jean-Luc Mélenchon, quella ottenuta dal partito del presidente Emmanuel Macron ‘Ensemble!’ è “una disfatta totale”, è un “fallimento della ‘macronie’, un fallimento morale di chi ha dato lezioni a tutti”. “Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: fare di Emmanuel Macron un presidente di minoranza, senza controllo del potere”. Questo il primo commento al secondo turno delle elezioni legislative francesi di Marine Le Pen, la leader del Rassemblement national

Il partito «Ensemble» che sostiene Macron si è fermato a 245 seggi, ben al di sotto della maggioranza assoluta (289), seguito da Nupes (Il cartello delle sinistre guidato da Jean-Luc Melenchon) con 135 seggi e Rassemblement National di Marine Le Pen che ha messo a segno una svolta storica con 89 seggi: oggi ne aveva appena 8. Sono questi i risultati finali secondo un conteggio completo da parte di Afp. Gli ex gollisti di Les Republicains conquistano 61 seggi e il suo alleato UDI tre, contro i cento della precedente legislatura. Il tasso di astensione ha raggiunto il 53,77%, secondo il ministero dell’Interno. (Corriere Sera)

Non solo, in Spagna…

La vittoria per Macron alle presidenziali è stata una vittoria di Pirro, solo grazie alla rivalità storica tra Mélenchon e Le Pen, che si detestano a vicenda.

Ovviamente a Bruxelles, ove tutti erano sicuri che nulla sarebbe successo..

A Bruxelles da ieri è scattato l’allarme rosso. Le elezioni in Francia rappresentano un vero e proprio corto circuito per l’Unione. L’instabilità in quel Paese significa precarietà e debolezza nell’Ue.

Le telefonate tra i vertici della Commissione e i rappresentanti francesi sono state tanto intense quanto preoccupate. Anche perché lo stallo si sta materializzando a pochi giorni da un Consiglio europeo considerato decisivo. L’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina sta ormai esplodendo nel resto dell’Europa. E un'”anatra zoppa” all’Eliseo non è il modo migliore per affrontare l’emergenza. (Repubblica)

Per il resto oggi gli Stati Uniti sono chiusi per una delle loro innumerevoli feste, i mercati hanno ignorato la sconfitta del banchiere francese e per il momento stanno mascherando abbastanza bene la spettacolare debacle dell’universo cripto e le sue chiamate a margine.

Ciò che non potranno ignorare, oltre agli innumerevoli segnali di profonda recessione in arrivo è che l’economia reale non aspetta nessuno.

La recente impennata senza precedenti del rapporto tra magazzini e vendite per un’ampia gamma di rivenditori statunitensi, con sconti e crolli nelle vendite di mobili, arredi per la casa, elettrodomestici, materiali da costruzione e attrezzature da giardino.

https://twitter.com/FreightAlley/status/1537269063931535361?s=20&t=qs7CJPJxeFzpHGoTLZEHQw

Un altro segno che l’inflazione nella catena di approvvigionamento ha raggiunto il picco (ad eccezione dei costi energetici). Le aziende di autotrasporti continuano a perdere potere sui prezzi. Gli scarti delle gare d’appalto sono scesi al di sotto dell’8% e le tariffe spot continuano a scendere.

Sconti e svendite non tarderanno ad arrivare!

Lo strategist di Morgan Stanley, Michael Wilson, ha suggerito che le scorte nel settore sono aumentate di circa il 30% su base annua e la crescita delle vendite è aumentata di del nulla su base annua, traducendosi in circa il 30% su base annua di scorte in eccesso e questo mentre la pressione sui margini/ribasso non ha colpito nel 1° trimestre ma dovrebbe arrivare a giugno o luglio.

Morgan Stanley pensa che ci vorrà del tempo prima che i rivenditori possano ridurre gli ordini di scorte a termine! Le aziende non sono più in grado di ordinare con 6 mesi di anticipo a causa di ritardi nella catena di approvvigionamento e stanno attualmente lavorando con un lead time di circa 8 mesi. Incredibilmente, ciò significa che le decisioni di oggi di tagliare gli ordini potrebbero iniziare a eliminare il problema delle scorte nel 1Q 2023, ma probabilmente non prima di allora.

Di conseguenza, conclude Wilson, “è probabile che assisteremo a un’ondata di sconti che ci porterà fino a dicembre perché gli ordini di inventario del 2022 sono già stati effettuati ” .

Facendo eco a tutto ciò che abbiamo scritto negli ultimi due mesi, il Journal avverte i suoi lettori che Target, Walmart e Macy’s hanno recentemente annunciato che stanno iniziando a ricevere grandi spedizioni di mobili per esterni, abbigliamento da casa ed elettronica ( e se Morgan Stanley ha ragione e i tempi di consegna sono anzi 8 mesi continueranno a riceverli nel 2023!) tutti volevano, ma non riuscivano a trovare, durante la pandemia.

“Ci saranno sconti come non hai mai visto prima”, afferma Mickey Chadha, un analista di Moody’s Investors Service che segue il settore della vendita al dettaglio.

Non resta che attendere, non ci vorrà poi molto!

Nell’ultima settimana abbiamo suggerito più volte di fare attenzione, i soliti noti si sono scatenati. Ora numerosi supporti di breve sono stati abbattuti. Si scende ancora, poi ci sarà una reazione… l’ultima prima della tempesta estiva!

Come suggerito questa è l’ultima occasione per rientrare al porto prima della tempesta estiva, a tutti coloro che in questi mesi si sono rivolti a noi per una consulenza è il momento di tirare i remi in barca per l’azionario.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

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A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…

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I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

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1 commento Commenta
aorlansky60
Scritto il 21 Giugno 2022 at 07:02

Attenzione ad un problema rilevante che caratterizza la Francia attualmente: un grande sfilacciamento sociale tra i vari strali della popolazione… l’interland parigino (e in generale “i francesi che stanno bene” economicamente) votano per il ‘banchiere’ e la sua squadra, ma… c’è il resto del Paese numericamente IMPORTANTE (le periferie e le zone rurali più povere della Francia) che ormai vedono ‘il banchiere’ CON IL FUMO AGLI OCCHI dopo averne saggiato cinque lunghi anni di governo affiliato ai ‘voleri’ di Bruxelles… chissà che finalmente non cominci una resa dei conti e un ‘rendersi conto’ [sempre più in numero crescente di gente] che ‘la finanza’ e i suoi interessi [che hanno governato 20anni di unione europea dettandone le linee guida] NON PUO’ E NON POTRA’ MAI SOSTITUIRSI ALLA POLITICA CONCERTANTE… e Macron è un banchiere, ma non UN POLITICO e tanto meno uno STATISTA… anche noi in Italia abbiamo avuto i nostri ‘geni’, quei personaggi politici (dei quali inutile ripetere il nome perche arcinoti…) che 20anni fà o più hanno creduto [e hanno fatto credere] al mantra della “turbo finanza”… dobbiamo a loro il punto (davvero misero socialmente) in cui il ns Paese è caduto, precipitando da tutti questi anni.

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