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WEIMAR… INFLATION!
Ieri scherzando ma non più di tanto abbiamo immaginato lo stato d’animo dei tedeschi oggi che l’inflazione è esplosa in Germania…
Oggi tutti con il nasino all’insù per ascolatre cosa ci racconterà la Cristina!
Come potete osservare dall’immagine qui sopra, l’inflazione può salire quanto vuole come accadde al Giappone qualche anno fa, ma se il trend secolare principale è la deflazione da debiti non c’è alcuna speranza.
Ci hanno provato nel 2014 alzando artificialmente l’iva sui consumi, entro il 2016 erano nuovamente in deflazione.
Chi ha letto il nostro OUTLOOK sa che accadrà molto presto, anche in America.
L’annuncio è previsto per oggi 3 febbraio la politica monetaria resterà invariata, con il percorso di tapering è stato annunciato a dicembre. Il focus sarà sulla conferenza stampa e su come la Cristina pensa di tenere calmi i tedeschi con le prospettive di inflazione a breve e medio termine, soprattutto dopo il recente massimo storico.
Ieri nel frattempo è arrivata una buona notizia!
Oltre 300.000 posti persi a dicembre, qualche burlone dirà che è tutta colpa di Omicron, ci sarà da ridere per Biden nei prossimi mesi.
Non è che mi entusiasmi troppo il dato Adp spesso inattendibile, ma un insieme di fattori metterà a dura prova la fiducia.
Per il resto, il banchiere e il suo aguzzino Speranza, ieri hanno dato prova per l’ennesima volta di quanto sono sadici e ormai disperati, imponendo ai bambini non vaccinati la dad, mentre lasciano liberi i vaccinati, bambini e non, di circolare per l’Italia infettando il Paese.
La buona notizia è che il bacnhiere farà la stessa fine di Monti, un nonno all’ospizio. Ieri ha comunicato al mondo intero che ora l’Italia è aperta, si aperta, in realtà è sempre stata aperta a farsi prendere per i fondelli.
Dopo Monti un altro flop degli psicopatici di Goldman! "Anyone but Draghi" – how an Italian presidential bid fell flat | Reuters https://t.co/XXFO3Mr9EW
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) February 3, 2022
ROMA, 2 feb (Reuters) – Lo scorso fine settimana, per la prima volta nella sua dorata carriera, Mario Draghi ha saltato una promozione.
Era il favorito dei bookmaker per diventare presidente dell’Italia. Aveva segnalato di volere il prestigioso incarico, con il suo mandato di sette anni e un notevole peso politico.
Ma in otto turni di votazione che alla fine hanno coronato per un secondo mandato il presidente uscente Sergio Mattarella, Draghi non ha mai ottenuto più di cinque voti dai 1.009 parlamentari e delegati regionali che hanno preso parte alle elezioni.
Certo, le prostitute politiche che siedono in parlamento dovevano portare a casa lo stipendio, se cadeva il governo, finivano sulla strada, specialmente gli scappati di casa dei 5 stelle.
Ma una cosa è certa, il banchiere non avrà alcun futuro in Parlamento e questa è già una grande soddisfazione in mezzo al nulla della politica italiana.
Ieri la Lega non ha votato l’ennesimo provvedimento discriminatorio, perchè appunto era discriminatorio. Infatti i precedenti erano acqua di rose, una leggera sensazione di presa per il culo non vi prende Ragazzi?
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea
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