RIALZO DEI TASSI: IL RITORNO DELL’ILLUSIONE!
Vi confesso che non vedevo l’ora di mettermi a scrivere questo post dopo le decisioni del FOMC di ieri, come amava ricordare il buon Galbraith ” Ogni tanto la Borsa s’incarica di separare il denaro dagli stupidi “.
Ieri lo stupido è stato il mercato stesso, preoccupato per le visioni di un manipolo di uomini che come dimostra la storia non ne hanno mai indovinata una.
Come sempre però la memoria è labile, basta solo che un banchiere centrale o quattro cambino opinione e subito si scatena il finimondo.
Ieri la Federal reserve ha confermato i tassi di interesse allo 0-0,25%, gli acquisti di titoli 80 miliardi al mese di bond più 40 miliardi di AB) e l’insieme della politica monetaria. l’inflazione è stata confermata come transitoria all’unanimità.
STRALOL, quindi l’inflazione è transitoria, le aspettative di inflazione saldamente ancorate ma qualche burlone all’interno della FED si aspetta rialzi dei tassi entro il 2022 e meraviglie per il 2023.
” Se vedessimo segni che l’andamento dell’inflazione o le aspettative di inflazione di lungo termine si muovano in modo notevole e persistente al di sopra i livelli coerenti con il nostro obiettivo, saremo pronti a modificare l’orientamento della politica monetaria”
Apriti cielo, rame disintegrato, materie prime crollate, dollaro booooooom!
“Al momento, in ogni caso, le aspettative restano ancorate, anche se in rialzo, ma le interruzioni delle forniture, ha avvertito Powell «aumentano la possibilità che l’inflazione diventi più elevata o sia più persistente di quanto ora ci aspettiamo”.
Ma come un banchiere centrale lavora con lo specchietto retrovisore, non ha ancora capito che il giochino dell’interruzione delle forniture è già finito?
Basterebbero le due immagini qui sopra per cancellare per sempre l’affidabilità della Federal Reserve e anche della BCE, ma si sa, il mercato ha la memoria corta…
Non ne hanno mai indovinata una negli ultimi 10 anni e qualcuno si preoccupa per quello che prevedono? Ridicolo!
Comunque grazie, il dollaro ha lanciato un bellissimo segnale tecnico, mentre i bond e i rendimenti non hanno fatto una piega, rispetto alla vigilia.
Tre governatori hanno cambiato idea e hanno anticipato i tempi per un possibile primo rialzo e ora sono in 5, due coloro che si aspettano due rialzi, addirittura per il 2023 sono in 13 quelli che prevedono un boom dei tassi, più o meno come è accaduto nel 2017/2018.
Ne parleremo nel fine settimana insieme a Machiavelli ma ci sarà da ridere e si accettano scommesse.
Alla fine tutta questa schizzofrenia ridicola perchè 13 governatori, escluso Powel, che vale quasi tutti messi insieme, sono favorevoli ad un rialzo dei tassi tra DUE ANNI e 11 di due punti.
Il resto delle previsioni non vale neppure la pena di commentarlo, come vedremo nel fine settimana, inflazione e pil del 2021 e 2022 saranno ampiamente sotto le aspettative della Federal Reserve.
L’unica cosa che vale veramente la pena di commentare è che i bond vigilantes oggi hanno lasciato un bigliettino al mercato, sono saliti solo i rendimenti a breve termine, nulla o quasi la reazione a lungo termine.
Il messaggio è che la curva dei rendimenti alla sua estremità suggerisce che la festa sta per finire, un appiattimento che è una meraviglia per i nostri occhi.
Ieri Powell ci ha fatto un grande regalo, dollaro in volo e rendimenti fermi, una meraviglia!
“Potete pensare a questo meeting come a quello in cui abbiamo parlato della possibilità di parlarne”
… ha detto Powell a proposito del tapering, ovvero della fine degli acquisti che non arriverà mai.
Se mai alzeranno i tassi, faranno lo stesso errore che hanno fatto negli ultimi 10 anni, il rialzo servirà per non scendere in fretta sotto ZERO!
Giocano con le parole questi banchieri centrali, in fondo sono umani, tirano a indovinare, sbagliano da sempre, Galbraith e Friedman ci direbbero che in fondo una banca centrale serve a poco o nulla.
Come direbbe Edgar Watson Howe, Il buonsenso in finanza consiste nel sapere che certi uomini promettono di fare certe cose e non le fanno.
State sereni amici, il bello deve ancora iniziare. Appuntamento nel fine settimana con ANACICLOSI e il nostro caro Machiavelli.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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IcebergFinanza said :
“Giocano con le parole questi banchieri centrali, in fondo sono umani, tirano a indovinare, sbagliano da sempre, Galbraith e Friedman ci direbbero che in fondo una banca centrale serve a poco o nulla.”
Capitano,
secondo me questi “banchieri centrali” non sono stupidi e meno che meno tirano ad indovinare, perchè sono quelli che, meglio di qualunque altro all’esterno della “cabina di controllo”, conoscono la gravità della situazione in tutta la sua evidenza che peraltro essi stessi hanno concorso a creare con la politica monetaria intrapresa dal 2008 e mai variata nel frattempo fino ad oggi; cercano di far credere a chi ha fede in loro (praticamente la maggioranza degli investitori, piccoli e grandi, che costituiscono i MERCATI FINANZIARI e tutto quanto il sistema economico a seguito) di avere pienamente il controllo della situazione, mentre sanno benissimo che la situazione è fortemente, irrimediabilmente compromessa e che non possono far altro che procedere insistendo sulla via del QE perenne, altrimenti “il sistema” salterebbe tutto in aria per poi crollare miseramente, ma contemporaneamente aggravando progressivamente il rischio verso il futuro che ci troverà tutti quanti disarmati alla resa dei conti quando essa busserà alle porte, quando cioè non solo pochi come me ma sempre di più inizieranno a chiedersi “il senso del valore dato ad un gigantesco volume di carta garantito dal nulla” (considerato che ECONOMIA REALE e MERCATI FINANZIARI sono totalmente scollegati e procedono per vie parallele) non essendoci limite al volume di “carta” stampata in $ o in € che loro dicono poter immettere nel sistema… proprio ai banchieri centrali e al potere politico dello stesso livello dei primi, si addice particolarmente il concetto critico col quale J.K.Galbraith concludeva il suo saggio sul crollo epocale di WS del 29 e la conseguente grande depressione statunitense dei primi anni 30 : “E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male, che fa loro dire che la situazione è fondamentalmente sana.“