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PAYROLLS: SORPRESA!
Con le aspettative per un dato sull’occupazione in aumento, il consenso si aspettava un numero enorme di 1 milione e alcuni analisti erano arrivati a prevedere addirittura 2 milioni di posti di lavoro, pochi erano preparati per un madornale errore (solo 2 analisti su 79 immaginavano una stampa inferiore a 800.000).
Eppure di fronte ad una simile debacle il mercato ha fatto tutto il contrario di quello che ci si aspettavano, questo dimostra che l’econofisica domina il breve termine, anche di fronte alla fine delle illusioni.
Conosco la situazione anche nei vari distretti industriali del nostro Paese continua la folle corsa speculativa al raddoppiare, triplicare, quadruplicare il prezzo delle materie prime, il prezzo della componentistica, strumentazione e via dicendo, c’è davvero una sorta di illusione collettiva che porta ad una unica conclusione che è già nei dati.
Questa feroce speculazione senza alcun senso, produrrà un collasso economico devastante, la produzione sta già fermandosi in alcuni settori, non ha senso produrre a questi prezzi e soprattutto l’occupazione ne risentirà come abbiamo già visto nei dati di venerdì.
Bastava osservare il crollo dell’occupazione nel settore manifatturiero ISM appena uscito per farsi un’idea.
Basterebbe questo dato a cancellare le illusioni su inflazione, tassi di interesse e rendimenti, ma il mercato non vuole mollare, il crollo sarà epocale.
I presunti problemi della catena di fornitura, per noi amplificati ad arte per speculare in assenza di domanda e la carenza di componenti possono spiegare alcune delle perdite di posti di lavoro nel settore manifatturiero.
Suvvia è dalla scorsa estate che il settore manifatturiero continua a produrre, nessun lockdown, le fabbriche lavorano a pieno regime, non mi venite a dire che il “shortage” è dovuto alla pandemia, non prendiamoci in giro.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché sono scesi pure i posti di lavoro al dettaglio e nel commercio e trasporti, molto strano visto che l’economia è in espansione grazie alle riaperture generalizzate.
Certo, la gente preferisce starsene a casa e incassare i sussidi che le dame di cortesia dei democratici inviano ogni mese, ma i prossimi dati sulle vendite al dettaglio chiariranno tutto, senza sussidi è tutto finito e con i sussidi nessuno vuole lavorare.
A marzo la revisione negativa è stata di 146.000.
Per chi sostiene che i salari stanno salendo, io rispondo semplicemente così.
Salgono perché in questi mesi solo operai specializzati e categorie ad alto reddito hanno mantenuto il posto di lavoro, se cancelli lavori a basso reddito per licenziamenti di massa, la media di Trilussa funziona alla grande, anzi i polli aumentano.
Un imbarazzato Biden ha provato a suggerire che i dati sull’occupazione testimoniano il bisogno di continui sussidi, non dovremmo smettere di aiutare i lavoratori e le famiglie per paura di surriscaldare l’economia.
“In secondo luogo, oggi è una confutazione per le chiacchiere che gli americani semplicemente non vogliono lavorare. Ciò che questo rapporto mostra è che c’è un problema molto più grande, nonostante il commento che potresti aver sentito questa mattina, è che la nostra economia ha ancora 8 milioni meno posti di lavoro rispetto a quando è iniziata questa pandemia. Più lavoratori cercano lavoro e molti non riescono a trovarli “.
Perché i salari sono anemici bellezza, perché avete distrutto la classe media, il suo potere di acquisto, perché c’è un eccesso di produzione generalizzato e senza il debito non vendereste neppure uno spillo, sveglia Signori, Vi stanno prendendo per i fondelli.
Non basta qualche psicopatico imbottito di cocaina che fa esplodere i prezzi delle materie prime per gioco e non per dinamiche fondamentali, speculazione. Non basta un miliardario annoiato che porta avanti una fabbrica di macchinine a pile che guadagna solo se i bitcoin salgono o riesce a vendere qualche credito energetico, che ogni tanto si alza e distribuisce qualche cinguettio che la SEC e la vigilanza americana puntualmente ignorano, andando a rompere le scatole solo a Michael Burry, che di crisi vere e bolle se ne intende.
Rassegnatevi non ci sarà alcuna inflazione seria e persistente, sognatevi nuovi ruggenti anni venti, la tendenza di fondo è devastante, si chiama deflazione da debiti, il resto, leggende metropolitane.
Non perdetevi l’ultimo Machiavelli, il dottor Copper ha le settimane contate!
Con l’occasione ci scusiamo per alcuni inconvenienti sul nostro blog in questi mesi, so che ci sono stati molti problemi, sia di visibilità che per accedere al forum, oltre a quelli del fine settimana per entrare nei manoscritti riservati.
Se non funziona la password, basta un refresh della pagina o riprovare qualche minuto dopo.
Noi siamo a disposizione. Grazie di tutto Andrea
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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“Non basta qualche psicopatico imbottito di cocaina che fa esplodere i prezzi delle materie prime per gioco e non per dinamiche fondamentali, speculazione. Non basta un miliardario annoiato che porta avanti una fabbrica di macchinine a pile che guadagna solo se i bitcoin salgono o riesce a vendere qualche credito energetico, che ogni tanto si alza e distribuisce qualche cinguettio che la SEC e la vigilanza americana puntualmente ignorano, andando a rompere le scatole solo a Michael Burry, che di crisi vere e bolle se ne intende…”
In queste parole di A.Mazzalai, per chi “riesce” a leggerle interpretandole fuori dalla vulgata di sistema con cui i media ci bombardano il cervello quotidianamente, c’è tutta la spiegazione del perchè il mondo civilizzato ha virato dalla POLITICA e dagli STATISTI che abbiamo conosciuto appena conclusa la IInd WW (non solo in Italia) che magari anche sbagliando furono mossi da una visione umanitaria nel cercare il minimo di benessere per un numero più elevato possibile di persone e cittadini, alla fossa dei leoni (o vasca per gli squali il concetto non cambia) della società odierna, basata sui mercati finanziari che dettano l’agenda e che garantiscono altissimo benessere per pochi e tanta miseria e sofferenza per molti.