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POWELL … LO SMEMORATO DI WALL STREET!
In questi ultimi due giorni ha parlato Powell, nulla di interessante come sempre, solite ovvietà, addirittura che la situazione potrebbe tornare alla quasi normalità.
Si è rifiutato di rispondere a domande sulla terribile leva finanziaria in circolazione, ha detto che non c’è alcuna bolla in giro, solo quale asset surriscaldato.
Ovvio no, cosa volete che dica uno che non ha mai neanche intravvisto in vita sua una bolla, la FED è specialista nel non vedere nulla, loro sono come quelle ambulanze che arrivano sul luogo dell’incidente quando ormai si è fatto il funerale.
Certo loro fanno il loro mestiere, oltre ad aiutare i loro amici le banche e la speculazione, cercano di infondere fiducia.
Questo non è il momento di pensare al debito ha detto Powell, i tassi non saliranno per tanti anni ancora, l’inflazione resta debole e non rappresenta una minaccia, ci vorrà tempo per raggiungere i target, ma i inutile ripetere le solite cose, quello che interessava al mercato era che continuasse a garantire sostegno, liquidità, droga alle quotazioni.
Pochi ci hanno fatto caso, ma il mercato immobiliare è di nuovo surriscaldato con prezzi ben oltre in alcuni casi alla bolla subprime, ma quello che è interessante come sempre è che i tassi dei mutui non stanno salendo come i tassi a lungo termine, testimonianza concreta che quello che sta accadendo non è altro che un movimento speculativo fine a se stesso, uno dei tanti movimenti orchestrati e poi autoalimentati da un gregge di pecore, fondi a benchmark che liquidano titoli solo perché superano determinati livelli.
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Leggo autentiche fesserie come quelle secondo le quali la FED sta acquistando titoli legati all’inflazione per stimolare le aspettative, per gettare benzina sul fuoco, significa non avere la più pallida idea di cosa è il mercato monetario, non avere la più pallida idea di come funziona il mercato dei bond.
Tutto logico quindi, se i tassi a lungo salgono, i tassi ipotecari ovviamente devono scendere giusto? Tornando seri, nella zona bianca del grafico si può notare la realtà, ovvero i tassi ipotecari sono strettamente correlati all’andamento delle decisioni di politica monetari, ovvero seguono la FED la quale continua a comprare titoli legati al mercato immobiliare per calmierare i tassi a lungo sul mercato delle case.
Tornando all’inflazione Powell ha detto chiaramente che tutte le fesserie che si leggono in giro …
“Questo non porta necessariamente all’inflazione perché l’inflazione è un processo che si ripete anno dopo anno, anno dopo anno”, ha detto, piuttosto che un aumento occasionale.
Non è un aumento occasionale ma una forzatura dettata dalla criminale politica monetaria che invece di sostenere direttamente l’economia foraggia la speculazione ovunque.
Ha inoltre espresso fiducia su un ritorno sopra il 2 % dell’obiettivo della FED ma su questo si sbaglia, passeranno lustri prima di uscire da una deflazione da debiti.
“Viviamo in un’epoca in cui vi sono significative pressioni disinflazionistiche in tutto il mondo e in cui essenzialmente tutte le principali banche centrali dell’economia avanzata hanno lottato per arrivare al 2%. Crediamo di poterlo fare, crediamo che lo faremo. “
Si certo, bravo Jerome, forza e coraggio che ne avete sbagliate tante di previsioni, direi tutte!
Ovviamente a parte l’inflazione da asset, da speculazione, non c’è un solo dato in circolazione che testimoni questo rischio, ma in giro si parla di iperinflazione, di Weimar, credetemi star per tornare pure Hitler.
Powell ha affermato che “potrebbero volerci più di tre anni” per raggiungere tale obiettivo, ma ha promesso di aggiornare la valutazione della Fed sulla questione ogni trimestre.
Ora non resta che attendere il momento nel quale la FED sarà costretta a far crollare i tassi a lungo termine, con il controllo della curva dei tassi.
Difficile fermare un sasso che rotola lungo un pendio, il sasso rimbalza ma alla fine scende sino a quando non troverà il pavimento e il pavimento come insegnano Giappone e Europa è molto più in basso!
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ecco, spero proprio che lei abbia ragione, visto che al momento registro perdite discrete sui titoli consigliati. Per carità, ne sono responsabile solo io, magari sono entrato in una modalità operativa non adatta a me. Comunque la tendenza ha ormai sei mesi di vita e, se è vero che investendo a lunga la cosa è meno importante, è anche vero che in finanza il tempo è una variabile significativa. Sbagliarlo porta quanto meno a risultati non adatti al rischio corso.
Cari saluti.
Oggi il bond ha toccato 1,6% speriamo sia il massimo e adesso inizi una lenta e lunga discesa fino ad arrivare in territorio negativo
C’è un piccolo errore di fondo. Quando si investe a lungo termine, perché al momento attuale è l’unico investimento che garantisce al 1000% il rimborso del capitale, in un ambiente nel quale il rendimento è ZERO, ripeto ZERO ribadisco ZERO a 30 anni in Europa non è possibile guardare ogni giorno ogni mese la posizione quando si è sottoscritto un investimento a 10/20/30 anni. Nell’ottobre 2018 i titoli a 30 anni erano scesi del 20 % dall’emissione poi all’improvviso in meno di un anno e mezzo hanno fatto più 64 %.
Ma comprendo, ripeterlo non basta, le sirene li fuori sono affascinanti, noi preferiamo restare legati al palo, in attesa di fare la festa ai proci! Saluti
“Ovvio no, cosa volete che dica uno che non ha mai neanche intravvisto in vita sua una bolla, la FED è specialista nel non vedere nulla, loro sono come quelle ambulanze che arrivano sul luogo dell’incidente quando ormai si è fatto il funerale. Certo loro fanno il loro mestiere, oltre ad aiutare i loro amici le banche e la speculazione, cercano di infondere fiducia.”
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In realtà, “loro” (il board della Fed, i board delle bc periferiche USA, i cda e gli analisti di rischio delle principali banche USA) sanno benissimo che ad essere in atto non è una bolla sola, ma una serie di BOLLE SPECULATIVE COSI’GIGANTESCHE UNA LEGATA ALL’ALTRA, che non possono ammettere la verità all’opinione pubblica e ai media, altrimenti il rischio sarebbe quello di vedere erodere quella fiducia che [erroneamente] tutto il parco buoi (cittadini famiglie imprese) ripone nel sistema bancario e nelle istituzioni di comando (le BC)… anche perchè, QUELLE BOLLE, sono stati proprio loro a crearle, con la loro politica monetaria intrapresa dal 2008… sai mai che “il popolo”, una volta individuati i veri colpevoli, li prenda e li conduca tutti al rogo, come alcune volte già accaduto nella storia… proprio per questo loro devono cercare di negare la verità in atto (è da anni che lo fanno), dicendo che non ci sono “bolle” al momento e che, tuttalpiù, se in atto, non costituiscono alcun pericolo per il sistema, che è abbastanza forte per reggere l’urto… dissero così anche nell’Ottobre del 29… hanno detto così anche nella primavera-estate del 2007, quando la bolla dei mutui subprimes li ha colti di sorpresa…
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Burry parla di iperinflazione, personalmente sbaglia, prima era un eroe adesso!?