Una stagione indimenticabile in Siria, piove che Dio la manda, tuoni e fulmini sulla via di Damasco, a decine oggi rischiano di convertirsi alla teoria moderna della moneta, per gli amici MMT.
Dopo il Sassoli che chiede di cancellare il debito pubblico e il Cottarelli che se ne esce con una clamorosa strambata sugli acquisti delle banche centrali e il costo del debito, ora si aggiunge anche la Cristina, dopo la mitica risposta di Mario Draghi alla domanda di un giornalista, ai più passata inosservata…
Ieri è arrivata anche la conferma da parte della Lagarde…
Ieri ha risposto così alla domanda del nostro fantastico Marco Zanni, europarlamentare italiano della Lega, figurarsi se cancellare il debito non è una violazione dei trattati, si gli stessi trattati che, come vi abbiamo spiegato per mesi, non consentivano di cambiare la natura del MES, mentre i media ed economisti e politici farlocchi suggerivano il contrario.
“Seguo con molta attenzione il dibattito, non mi chiedo minimamente, quale sarebbe l’impatto, perché non è possibile procedere con la cancellazione dei debiti acquistati dalla Bce nel quadro dei programmi di acquisto varati per affrontare la crisi del coronavirus. Quanto alla possibilità di perdite legate agli acquisti di obbligazioni del settore privato, se anche ci fossero questo non impatterà la nostra capacità di perseguire il mandato di stabilità dei prezzi.”
E certo se buttano soldi nella fornace per salvare banche o imprese decotte e fallite, non c’è alcun problema, salvare contribuenti o Stati, questo si che è il problema.
Non vorrete mica che un banchiere si preoccupi di aiutare uno Stato in mezzo ad una pandemia, sanità, scuola, welfare, disoccupazione non sono un problema di un banchiere, l’unico problema di un banchiere centrale è tenere in piedi una banca o la speculazione come hanno fatto in questi anni.
Ovviamente non c’è alcuna fretta mentre va in scena l’ennesima commedia all’europea, altri summit notturni per trovare qualche spicciolo che verrà erogato se tutto va bene alla fine del 2021.
La verità è figlia del tempo come sempre, più di sempre!
Ovviamente il maestro di lettere Gualtieri che se ne intende di economia, soprattutto di deflazione da debiti, si rammarica perché non vogliamo prendere il MES, ma suggerische che
“Ho riletto l’intervista di Sassoli, è stato un po’ enfatico ma non ha proposto la cancellazione del debito. Io direi che il miglior modo per cancellare il debito è ridurlo con la crescita economica, che è ciò che l’Italia si è impegnata a fare delineando una prospettiva di finanza pubblica di medio termine ambiziosa”
Come fai a spiegare ad un maestro di lettere, che una delle opzioni miseramente fallite di una debt deflation è appunto quella di puntare sulla crescita economica, mentre il debito aumenta per altri motivi?
Tornando alla Cristina, una signora messa a fare la banchiera, solo per la sua abilità politica di dire sempre si e offrirsi, ha detto una cosa semplicissima ieri…
“La Bce sarà sempre capace di generare tutta la liquidità necessaria e quindi, per definizione, non potrà mai andare in bancarotta o terminare i soldi”.
Noi che amiamo la verità figlia del tempo e che amiamo essere pratici, ve lo abbiamo raccontato più volte, l’ultima a marzo di quest’anno, in un articolo memorabile…
DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.
Le banche centrali non sono banche commerciali . Non cercano profitti. Né affrontano gli stessi vincoli finanziari delle istituzioni private. In termini pratici, ciò significa che la maggior parte delle banche centrali potrebbe perdere abbastanza denaro per rendere il loro patrimonio netto negativo e continuare a funzionare completamente con successo.
E non venitemi a parlare di credibilità delle banche centrali a rischio o di rischio inflattivi o addirittura di iperinflazione che mi metto a ridere.
Ora sapete che a differenza di quello che vi raccontano i vari Cottarelli o Gualtieri, il bilancio di una banca centrale non ha nulla a che vedere con quello del panettiere sotto casa, del signor Mario Rossi o di uno Stato brutto e cattivo, pieno di debito puzzolente.
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Ieri un’altra doccia gelata, tordi, allocchi e polli congelati come il vaccino di Pfizer a MENO 70 gradi, il professor Crisanti che ora diventerà il solito ciarlatano dopo che i media ne hanno esaltato per mesi le gesta, ha suggerito che c’è un piccolissimo problema…
“Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio. Perché vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie”. Sono le parole del virologo Andrea Crisanti ospite nello studio di Focus Live, il festival della divulgazione scientifica di Focus, al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dal 19 al 22 novembre.
Certo che se lo scrive Mazzalai è un pazzo tuttologo incosciente, magari se lo dice Crisanti chissà!
Dimenticavo, sta per arrivare un scarica di folgori sulla via di Washington, un bagliore al confronto del quale quello di Sassoli, Cottarelli e compagnia bella, assomiglia alla luce tenue di una candela. Vedo di nuovo tonici i nostri tesorucci, leggo di report che iniziano a parlare di possibili sorprese clamorose.
State sintonizzati!
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Delinguenti! Ho appena fatto un commento sul penultimo thread che invece era indicato perfettamente a questo…il sistema bancario finanziario opaco e non, tedesco francese olandese sta’ colando a picco, ed ecco che come al solito corrono in soccorso dei loro protetti (ovviamente anche con i soldi nostri)!