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LA GRANDE DEPRESSIONE DEL 2020: PEARL HARBOR E 11 SETTEMBRE.
Credo che in molti ancora oggi non hanno ben presente la dimensione di quello che sta succedendo, certamente non l’hanno presente coloro che quotidianamente inviano report infarciti di leggende metropolitane sulla fine della crisi domani e la spettacolare ripresa per fine anno…
Coronavirus, Trump: "Attacco peggiore di Pearl Harbor e 11 settembre" #coronavirus https://t.co/lg9GUZFIWZ pic.twitter.com/ZlTIjyZ3kY
— Tgcom24 (@MediasetTgcom24) May 6, 2020
“Abbiamo attraversato il peggior attacco che abbiamo mai avuto nel nostro Paese, peggio di Pearl Harbor e del World Trade Center. Non c’è mai stato un attacco come questo”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato dell’emergenza coronavirus. Negli Usa i casi di contagio sono oltre 1,2 milioni e i morti quasi 72mila.
Mai metafora o paragone fu più sbagliato!
Poi parleremo anche della RIDICOLA letterina inviata ieri dalla Commissione europea a firma Gentiloni all’Europa che vuol far credere che non ci sarà alcuna condizionalità sul MES.
Il più grande attacco della storia degli Stati Uniti fu la Grande Depressione del 1929, ma questa credetemi ha ampiamente superato tutte le peggiori previsioni possibili, questa è la crisi economica più grande della storia.
Basterebbe questa immagine per farvi comprendere la dimensione di quanto è successo ad aprile…
Nel fine settimana insieme a Machiavelli riuscirete a comprendere quale era il grande interrogativo che mi assillava dal 2014, cosa avrebbe provocato una simile devastazione degli indici azionari mondiali.
Siamo sono ad un TERZO del lungo cammino che ci attende, con gli algoritmi e la cinematica non si scherza.
Oltre 20 milioni di posti di lavoro distrutti nel solo mese di aprile secondo il report ADP, quello che prende in considerazione solo il settore privato, quello più importante d’America.
20 anni di creazione di posti di lavoro in America, svaniti al momento in un solo mese e in Italia continuiamo a pettinare le bambole o a fare la ceretta allo Yeti!
Nel 2018 in America c’erano oltre 30 milioni di piccole imprese che davano lavoro a quasi 60 milioni di americani.
Milioni di piccole imprese cesseranno di esistere. Così in Italia, soprattutto grazie ad un Governo di incompetenti che sta ancora ad aspettare elemosina dall’Europa.
Le imprese con 19 dipendenti hanno perso oltre 3,4 milioni di posti di lavoro su 20,7 milioni, quelle sino a 50 dipendenti, quasi 2,6 milioni su 12,3 milioni.
A livello percentuale quelle sopra i 50 posti di lavoro hanno perso su 96,3 milioni circa 14 milioni quelle piccole sotto 50 dipendenti, su 33 milioni ne hanno persi 6!
Ieri sono usciti i dati sui sussidi di disoccupazione, oggi usciranno quelli relativi al mese di maggio del BLS, ufficio del lavoro USA.
Sette settimane con oltre 3 milioni di richieste di sussidi di disoccupazione, allucinante!
A questo punto, visto come funziona il sistema di rilevazione del BLS, sempre in ritardo, sempre soggetto a numerose revisioni i dati del mese di aprile non saranno i peggiori, bisognerà attendere quelli di maggio.
Ora il totale è di 33.476.000 anime che hanno per il momento perso il loro lavoro, 20 anni di crescita ANEMICA spazzati via in un istante!
Ora vi voglio dare due consigli gratuiti.
Il primo è di stare lontani dalle banche francesi, tra derivati e prodotti strutturati stanno facendo dei bei buchi nel pavimento, non vorrei che superassero la leggenda della voragine con la banca intorno…
C'è del marcio in FRANCIA fate molta attenzione alle BANCHE FRANCESI! https://t.co/JRDVFdNnuX
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 5, 2020
C'è del marcio in FRANCIA… i derivati saranno la loro tomba! https://t.co/sUljqBVU7Z
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 5, 2020
Mi è stato raccontato che banche e consulenti stanno spingendo presso i clienti e risparmiatori per far sottoscrivere prodotti legati all’inflazione, stanno terrorizzando i clienti sullo scoppio dell’inflazione.
Affinchè le fesserie prevalgono è sufficiente che le persone intelligenti non facciano nulla!
Tornando alla quarta opzione della deflazione da debiti, ovvero DEFAULT e RISTRUTTURAZIONI del DEBITO DI MASSA, direi che ormai ci siamo, in attesa di vivere l’ennesimo farsa di MOODY’s sul rating italiano sempre venerdì!
Ieri è successo un fatto fondamentale per la nostra strategia, ieri per la prima volta nella storia è accaduto quello che la Federal Reserve non avrebbe mai voluto vedere.
Domani sera uscirà uno dei Machiavelli più spettacolari della storia di Icebergfinanza, per la sua concretezza e facilità di apprensione, dedicato solo a coloro che hanno sostenuto con generosità il nostro viaggio in questi anni, ma soprattutto indicherà CHIARAMENTE la rotta finale per la nostra TERRA PROMESSA!
A domani, buona giornata a tutti Andrea!
Ciao Capitano, nell’ultima parte del post credo ti riferisci a questo:
https://www.zerohedge.com/markets/it-begins-first-time-ever-market-prices-negative-rates-starting-january-2021
Cosa potrebbe comportare in termini pratici/d’investimento? Grazie come sempre
Tornando alla quarta opzione della deflazione da debiti, ovvero DEFAULT e RISTRUTTURAZIONI del DEBITO DI MASSA, Quindi stabilito ormai che la Bce non stamperà moneta visto che sono fossilizzati su strumenti inutili tipo Mes tranne che esca la Germania e si faccia una nuova Europa con la prevalenza degli stati del sud pensi che anche per il nostro debito sia giunta l ‘ora di una ristrutturazione? L’ america non credo vada in default sarà l’ultima a morire certo le borse prima o poi dovranno prendere atto della situazione ,quello che si vede in questi giorni con disoccupati da paura e prossimi fallimenti a catena e ridicolo con borse che continuano a salire.
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Secondo me l’ epidemia di Coronavirus è stata ingigantita in Occidente per impedire la rielezione di Trump a novembre e di riflesso spostare la politica del mondo sviluppato a sinistra.
La banale influenza che colpisce il mondo ogni anno causa dai 250.000 ai 600.000 morti. Il Covid
ad oggi ha, purtroppo, ucciso 260,000 e creato, secondo me colpevolmente, un disastro economico di cui non siamo ancora consapevoli.