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PLASMA IPERIMMUNE E VACCINO … IN BONAFEDE!
Ogni giorno che passa mi rendo sempre più conto di vivere in un manicomio criminale invece che in un Paese democratico, non passa giorno che qualche demente non si inventi cose allucinanti come la scarcerazione di boss mafiosi estremamente pericolosi o che proponga di attrezzare le spiaggie con ombrelloni a 10 metri uno dall’altro.
Per non parlare di quello che accade in campo sanitario come vedremo tra poco, dove presunti scienziati con autorevolezza mediocre e conflitti di interesse enormi, ogni giorno dallo schermo e attraverso i giornali, delegittimano chi lavora al fronte rischiando quotidianamente la vita e cercando soluzioni concrete.
Il buon senso c’era, direbbe il Manzoni, ma oggi più che mai, se ne sta nascosto per paura del senso comune.
Oggi affinchè i dementi trionfino è sufficiente che i sani di mente non facciano nulla.
Quello che è successo in questi giorni ha davvero dell’incredibile in questo Paese, Mafia di Stato a Cinque Stelle!
Ma dove è finito il buon senso, dietro una scia chimica?
Ma andiamo oltre perchè sono altri due gli argomenti che mi interessano oggi!
Partiamo da questa lettera di un carissimo amico, Cesare, partiamo dalla realtà mentre in televisione e sui giornali vi propinano leggende metropolitane, favole ad uso e consumo del sistema…
Ciao Andrea
In allegato la mia relazione su questa malattia chiamata “covid -19”. Si basa sulla testimonianza di alcuni amici e colleghi di Pavia e Tortona e tratta della storia recente in merito a come è stata affrontata all’inizio (male) e il progredire anche se ancora molto incompleto delle conoscenze. Spero di avere rapidamente illustrato l’aspetto medico nel modo più chiaro e semplice possibile.
E’ chiaro il concetto? Non esistevano e non esistono oggi esperti di COVID 19. L’esperienza è stata fatta sul campo e pur con molte ombre, ancora oggi, molte informazioni positive sull’evoluzione del virus e della malattia, alcuni protocolli terapeutici sono molto più efficaci, ora e non tra due anni, quando arriverà il presunto vaccino che a poco o nulla serve in questo caso.
Della sottovalutazione dell’epidemia ne abbiamo già parlato in …
PIANO NAZIONALE DI PREPARAZIONE E RISPOSTA AD UNA PANDEMIA INFLUENZALE!
…ora è il caso di far conoscere al nostro pubblico anche un’altro protocollo che in questi giorni dona speranza pur in presenza di alcune perplessità.
Stiamo parlando del protocollo terapeutico del plasma iperimmune di cui parleremo a breve attraverso l’intervista fatta a Porta a Porta dal professor De Donno.
Poi torneremo sugli scienziati da salotto, presunti esperti che all’inizio della crisi dicevano che non c’era alcun pericolo o che ora propongono solo farmaci e vaccini.
Il video va visto tutto fino al nono minuto e la disposizione ad ascoltare deve essere massima.
https://youtu.be/wNTxrYJwbfo
Lasciamo perdere le battute sull’intervento dei NAS che anche io ho fatto, ma la sensazione, anche ascoltando Ippolito dello Spallanzani di Roma è che se aspettiamo il consenso degli esperti, gli studi randomizzati controllati che hanno bisogno di mesi tra due anni con migliaia e migliaia di morti arriva il vaccino.
Il buon senso!
Se un protocollo funziona e funziona alla grande, vediamo di non mettere il bastone tra le ruote, non escludo che a breve qualcuno si inventerà qualche notizia per spegnere questa speranza che … NON COSTA NULLA rispetto all’utilizzo di un eventuale vaccino o altri protocolli con farmaci come vuole Burioni.
Se avete tempo guardatevi anche questo, un minimo di informazione non guasta.
https://youtu.be/vnV3gIsprpQ
Tornando all’argomento vaccino, sembra che in questi giorni le IENE stiano facendo le scarpe all’eroe del COVID 19 Zingaretti, si il segretario del PD che lo ha fatto ben due volte…
Mascherine fantasma: Zingaretti all'angolo, le Iene scoperchiano parentopoli – “Bruno Gilardi dunque, papà di Ivan, sarebbe stato il maestro di karate di Andrea Cocco, il vice capo di gabinetto di Nicola Zingaretti. https://t.co/3Dd83Rjzd6
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 6, 2020
Zingaretti che non è nuovo a frequentare ambienti molto vicini all’industria farmaceutica è stato il primo e unico in Italia a imporre il vaccino obbligatorio per l’influenza…
Obbligatorio il Vaccino contro l'influenza a tutti gli Over 65, chi lavora nella Sanità ed in altre Categorie di Lavoro più Esposte? Attività essenziali?
Coronavirus, Zingaretti: «Vaccini obbligatori nel Lazio per 2,5milioni di persone» https://t.co/YWx7DkLTTV @ilmessaggeroit— Laperlaneraᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠ (@laperlaneranera) April 12, 2020
Peccato che il vaccino contro l’influenza serva a poco o nulla come dice l’idolo delle folle televisive Burioni a Minoli, non uno qualunque…
#Coronavirus Lazio, Zingaretti: vaccino obbligatorio per over 65 e personale sanitario dal 15 settembre … ma @nzingaretti il suo consigliere Burioni non le ha detto che è una fesseria! Bisogna fermare questi pericolosi fanatici! 😎 https://t.co/5wTASvlqBB
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 26, 2020
Come vi dico più volte, prima di bervi qualunque informazione, chiedetevi quale è il conflitto di interesse di chi ve la somministra!
Ovviamente siccome non fuziona lo iniettiamo anche ai nostri figli, ai nostri piccoli…
Vaccino obbligatorio per l’influenza C’è l’ok dell’Iss: “Ai bimbi fino a 6 anni” https://t.co/Vzfqav1pqB
— Affaritaliani.it (@Affaritaliani) April 21, 2020
"Mortalità del Coronavirus inferiore a quella dell’influenza". Lo rileva uno studio giapponese https://t.co/cejiMxutMU
— L'HuffPost (@HuffPostItalia) May 4, 2020
Ma ovviamente, qui entra in gioco la siiiiiienza e come sempre il professor Burioni ci dice…
Burioni: “Infettare pazienti sani per velocizzare il vaccino”.
Geniale no, Burioni propone di infettare pazienti sani a basso rischio per validare la sperimentazione sui vaccini e ridurre i tempi della ricerca a pochi mesi, ma non si propone come cavia.
Per chi poi crede che io continui a puntare in un’unica direzione, qui sotto vi dimostro che non guardo in faccia nessuno!
Nel mio Trentino, la giunta LEGA di Maurizio Fugatti mentre si chiede il distanziamento sociale, decide di inaugurare le classi “pollaio” a scapito della continuità didattica e del benessere dei ragazzi per tagliare ancora le risorse alla scuola!
«Ci sorprende e ci amareggia – replicano i docenti – che, in un momento così difficile, in cui tutte le certezze crollano, la Provincia non trovi di meglio che intestardirsi sui numeri di norme del passato, trincerandosi dietro un gelido “la tabella lo consente”. Ma la tabella non è nata durante una pandemia».
Se poi date un’occhiata qui sotto, avete la conferma di quello che dico da tempo, non sono i partiti a fare la Storia, ma gli uomini e come sempre…
#Covid19 #Deportazione#obbligo
Il presidente della provincia autonoma di Trento (Lega), Maurizio Fugatti, chiede al ministro della salute che lo Stato imponga la DEPORTAZIONE
dei positivi al covid-19 dalle proprie famiglie per mandarli in luoghi sicuri pic.twitter.com/4UEcKIIsBx— Coronashow (@MaiMollare2000) May 1, 2020
Affinchè la demenza prevalga è sufficiente che i sani di mente non facciano nulla!
Concludo infine con un preghiera. Quando la settimana scorsa ho scritto che ognuno di noi è prestatore di ultima istanza in questo Paese, non era tanto per dire, abbiamo molto da fare guardandoci in giro.
Se non vi muovete avrete sulla coscienza migliaia di anime! SVEGLIATEVI!
Napoli, imprenditore si toglie la vita: è la prima vittima della crisi causata dal Coronavirus https://t.co/utdhDzGKse
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 6, 2020
Aspettiamo ancora questo giro, il prossimo decreto di chissà quale mese, vediamo come il Governo ha intenzione di dare una svolta a mesi di assenza e sonnolenza, mentre in America solo nel mese di aprile si sono persi più lavori che negli ultimi 50 anni di storia, vediamo se si continua con l’elemosina o il debito per pagare le tasse.
Fa sorridere la richiesta di un atto di amore alle banche da parte del presidente del Consiglio Conte, come se la madre chiedesse un atto di amore ad un’altra donna, ovvero di allattarle il figlio!
Se qualcosa non cambia, come direbbe il nostro Don Milani…
…non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siamo cambiate. La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto. La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti: E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede.
Buona consapevolezza!
Coronavirus: non vogliono far sapere che non ci sono piu’ ricoveri in terapia intensiva. Fateci caso: danno il resoconto del numero dei ricoverati in t.e., ma questo elenco che diminuisce comprende guariti e deceduti. Manca il numero dei nuovi ricoveri in terapia intensiva, i nuovi casi gravi…SE NON LO DICONO E’ PERCHE’ NON CI SONO , e non vogliono far sapere che il virus ha perso la letalita’, gli cadrebbe tutto il castello … ripeto dalla fine di marzo, e comunque credo praticamente nessuno in t.e. nelle ultime settimane(al centro sud il virus praticamente non e’ arrivato in realta’ )…purtroppo il popolino si beve tutto, sono ancora tutti preoccupati e si continua con le mascherine in attesa del vaccino, chiaro…in Italia il popolino credera’ che la tv mente, solo se glie lo dira’ la tv…
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Come penso di avere già scritto qui, a me che ho qualche competenza professionale di microbiologia e di igiene ambientale la gestione iniziale di questo pericolo epidemico è sembrata subito quanto di peggio potesse esserci.
Non possiamo pretendere che un ministro della sanità laureato in scienze politiche avesse chiara subito la situazione, ma gli organi come l’Istituto superiore di sanità avrebbero dovuto operare in maniera che la preparazione alla possibile epidemia fosse completamente diversa. Era evidente che l’Italia avrebbe dovuto disporre di dispositivi di protezione come le mascherine in maniera sufficiente e che da subito era necessario predisporre questo tipo produzione: invece lo stato è mancato assolutamente in questa fase. Idem per i respiratori di cui non avevo prima conoscenza, ma di cui altri dovevano prevedere la necessità.
Subito da fine gennaio, quanto è stata formalizzata l’emergenza, si sarebbero dovute attrezzare linee di produzione di mascherine, cosa assolutamente possibile vista la rapidità con cui successivamente le aziende tessili hanno saputo riconvertire alcune linee di produzione. Vedasi l’esempio della Miroglio di Alba che per prima, di sua iniziativa, decise di farlo ai primi di marzo. In questo senso avrebbe dovuto agire il governo: partendo in tempo, con una spesa di qualche centinaio di milioni l’epidemia non sarebbe forse stata evitata, ma sicuramente sarebbe stata più limitata.
Invece si è affrontata la probabile epidemia mettendo qualche termoscanner negli aeroporti, abbracciando i cinesi e facendo spot televisivi rassicuranti dove si diceva che il contagio era difficile (spot firmati ministero della salute e quindi approvati dai cosiddetti tecnici dello stesso ministero).
La Protezione Civile come ci ha protetti dal pericolo dell’epidemia? Il conto serale dei morti, magari col ministro con la mascherina appesa all’orecchio, è stato semplicemente una dolorosa tristezza. Certo anche nella Protezione Civile c’è chi ha lavorato in maniera ammirevole, ma l’opera di prevenzione è stata ahinoi nulla.
Mazzalai accenna spesso ai money managers che distruggono i risparmi dei clienti perché trascurano i fondamenti dell’economia e accenna spesso alla crisi antropologica collegata anche alla globalizzazione. Nel caso del coronavirus la cosa è stata analoga, in campo sanitario: infatti gli errori gravissimi sono stati non solo in Italia ma in tutto l’occidente per non dire in tutto il mondo.
Non dobbiamo aspettare che sia Donald Trump a dircelo, ma possiamo renderci conto da soli quanto sia stata carente la WHO. Personalmente ho avuto l’impressione che molte scelte italiane siano dipese dal fare riferimento in maniera acritica alle sentenze di questa organizzazione mondiale. Comunque chi semplicemente obbedisce alle indicazioni di altri, non può dirsi un vero scienziato.
Vedo adesso “toccanti” appelli della WHO alle donazioni per combattere il coronavirus. Personalmente preferisco aiutare chi il coronavirus l’ha affrontato in corsia e ringraziare non la WHO ma medici come i dottori Ascierto, De Donno e Viecca che non si sono arresi e sono stati capaci di trovare, nei metodi che conoscevano e nei farmaci di cui disponevano, armi più o meno sorprendenti contro questa brutta malattia.
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