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VOLA IL DOLLARO: INCREDIBILE POWELL!
Incredibile, davvero incredibile come ieri Jerome Powell, il governatore della banca centrale, si sia contraddetto più volte…
"To be clear, it's not the beginning of a long series of rate cuts." – Jay Powell
— Caroline Baum (@cabaum1) July 31, 2019
“Per essere chiari, non è l’inizio di una lunga serie di tagli ai tassi”.
"We’re thinking of it as essentially in the nature of a mid-cycle adjustment to policy,” chair Powell said during his press conference. “It’s not the beginning of a long series of rate cuts,” he said, adding: “I didn’t say it’s just one."
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— Bloomberg Economics (@economics) July 31, 2019
“It’s not the beginning of a long series of rate cuts,” he said, adding: “I didn’t say it’s just one.”
Invece, questo sarà solo il primo di una lunga serie di riduzione dei tassi!
E che bisogno c’era di rimarcare che non ce ne sarà solo uno, c’era bisogno di tranquillizzare Trump?
Lui come sempre si è fatto sentire senza giri di parole…
….As usual, Powell let us down, but at least he is ending quantitative tightening, which shouldn’t have started in the first place – no inflation. We are winning anyway, but I am certainly not getting much help from the Federal Reserve!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 31, 2019
Come al solito Powell ci ha deluso, ma almeno ha messo fine al “quantitative tightening” …stiamo vincendo anche senza il loro aiuto!
Experts stated that the Fed should not have tightened, and then waited too long to undo their mistake. James Bullard of St. Louis Fed said they waited too long to correct the mistake that they made last December. “Mistake, Powell cut rate and then he started talking.” @LouDobbs
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 1, 2019
Unica vera novità di ieri oltre alla confusione in senno alla Fed è l’interruzione con due mesi di anticipo del “quantitative tightening”, riduzione degli asset acquistati con la ripresa del reinvestimento dei titoli a scadenza.
Questo è il motivo per il quale il mercato obbligazionario ha festeggiato anche se nella notte, i prezzi sono rientrati, più o meno come avevamo previsto, dollaro forte e prezzi stabili.
Incredibile è lo smarrimento di Powell, quando dice che alla Fed piacerebbe essere più precisa, ma che molto dipenderà dai dati, in sintesi sempre in ritardo dietro la curva. Due i voti contrari, due governatori volevano i tassi ancora fermi, Esther della Fed i Kansas City e Rosengrenn di Boston.
Riprenderà quindi a reinvestire in Tbond, almeno 20 miliardi al mese in titoli in scadenza, presumibilmente su tutte le scadenze, altra liquidità finirà sul mercato immobiliare, in riacquisti di MBS delle due agenzie governative Freddie Mac e Fannie Mae.
Dire che si tratta di un semplice aggiustamento a metà ciclo e che non fa parte di una posizione accomodante a più lungo termine, dopo avere appena detto che la politica resta accomodante non ha senso.
Powell ha detto che pensano che un taglio dello 0,25 % sia già abbastanza accomodante.
Ehi Ragazzi, non mettetevi in mente chissà cosa, abbiamo tagliato una volta, non esageriamo, non c’è bisogno al momento di altri tagli, l’economia va bene, l’occupazione pure e l’inflazione core è quasi vicina al 2 %, cosa volete di più?
Latest: Dow falls over 300 points after Fed's Powell signals rate cut isn't necessarily the start of an easing cycle https://t.co/G6rO1tDLwD pic.twitter.com/1UHWKhriqM
— Bloomberg Economics (@economics) July 31, 2019
Gli unici che hanno interpretato alla perfezione le parole di Powell sono stati i mercati valutari con il dollaro che ha fatto il nuovo minimo da tempo immemorabile MACHIAVELLI DOCET!
Questa è la nostra coerenza da tempo siamo tra i pochissimi che attraverso i nostri manoscritti, controcorrente come sempre, abbiamo suggerito questo obiettivo, ora siamo appunto a 1.1050.
Powell e la Fed speravano di alzare la parte lunga della curva e non ci sono per il momento riusciti, il mercato, i bond vigilantes non credono affatto alle loro parole.
Le probabilità di un taglio dei tassi di mezzo punto a settembre sono scese a zero e quelle di non avere un altro taglio dei tassi sono aumentate da zero al 22,7%.
Nella sostanza quello di Powell è stato un discorso confusionario, ma non da colomba, vediamo che succede nelle prossime settimane già a partire da domani con i dati dell’occupazione e del mercato manifatturiero oggi.
Molto modestamente e altrettanto egoisticamente, noto stasera che per un investimento (il mio) che ha tenuto conto degli studi nautici del capitano di questo veliero la decisione della FED e le parole Powell hanno avuto come conseguenza oggi un incremento del rendimento complessivo attorno all’ 1%. Do atto che la rotta indicata sembra proprio quella giusta e spero che gli studi del capitano continuino ad avere questi risultati pratici per noi imbarcati.
Speriamo bene anche per l’Italia, per la quale i progressi dopo un anno sono ancora limitati, visto ad esempio che il professor Savona ha ripiegato dall’Europa alla Consob, che le opere pubbliche non partono e che siamo ancora messi in crisi da personaggi del calibro (ironia!) di questa Rackete e che ancora dobbiamo temere troike e troikette.