Non so Voi ma io ho la sensazione che da lunedì nulla sarà più come prima, avverto la stessa atmosfera in Europa e nel Regno Unito che c’era prima della Brexit, tutti sereni, convinti che non succederà nulla…
A noi non interessano le chiacchiere da bar della stampa mainstream, a noi interessano le tendenze e le tendenze dicono che tutte le fesserie scritte in questi mesi sulla maggioranza degli inglesi che vorrebbe tornare indietro sul referendum, sono appunto fesserie…
Quello che sta accadendo dietro il nuovo movimento denominato Brexit Party ha dell’incredibile…
Oggi, secondo gli ultimi sondaggi sulle elezioni europee, il Brexit Party è sempre più saldamente il primo partito del Regno Unito. La media delle rilevazioni realizzate a maggio dagli istituti Opinium e YouGov dà il nuovo partito euroscettico al 33%, ben 13 punti sopra i Laburisti (19,6%). Il partito Conservatore scivola addirittura in quarta posizione (11,2%), dietro ai Liberal Democratici (14,2%). …
Questa è la dimostrazione che il vento è cambiato ovunque, li chiamano populisti, sovranisti e atre amenità varie, ma in realtà sono solo la conseguenza del fallimento di questa Europa. Rido pensando alle immagini di Londra piene di gente che voleva tornare in questa Europa.
Sembra che costera oltre cento milioni di sterline questa nuova commedia inglese, oggi si voterà nel Regno Unito, gli inglesi scenderanno di nuovo in campo per un secondo referendum sulla Brexit, voteranno per mandare a casa il peggiore primo ministro dell’intera storia parlamentare inglese, sbeffeggiato per ben quattro volte dal Parlamento britannico.
Verranno eletti 73 eurodeputati che non parteciperanno mai alla prima seduta del futuro parlamento europeo, una farsa incredibile. La verità è che dopo mesi e mesi di leggende metropolitane, i tories e i laburisti verranno spazzati via dalla realtà.
I burocrati europeisti, sono riusciti nel compito impossibile di rinsaldare le file della Brexit, secondo gli ultimi sondaggi che non vi racconteranno mai, la Brexit ha buone possibilità di venir riconfermata oggi. La loro stupidità nel cercare di umiliare in ogni maniera gli inglesi è stata providenziale.
Ma torniamo in America, i mercati saliti sulle ali del nulla, nelle prossime settimane dovranno fare i conti con la realtà.
I rendimenti in America ormai sono ad un passo da un’accelerazione devastante, vediamo cosa succede oggi e nei prossimi giorni, tenendo conto che lunedì, l’America è chiusa per il Veteran Day.
Ieri la Federal Reserve ha dato dimostrazione di quanto siano ignoranti i banchieri centrali, nei verbali della riunione del 1 maggio, hanno ribadito che una bassa inflazione è solo temporanea, lo stanno dicendo da dieci anni, non hanno il coraggio di dire alla gente che questa è una deflazione da debiti.
I partecipanti hanno discusso le potenziali implicazioni politiche delle continue letture a bassa inflazione. Molti partecipanti hanno visto il recente calo dell’inflazione PCE probabilmente come transitorio… il Comitato avrebbe bisogno di essere attento alla possibilità che le pressioni inflazionistiche possano costruirsi rapidamente in un contesto di utilizzo limitato delle risorse. In contrasto, alcuni altri partecipanti hanno osservato che un’inflazione moderata unita a guadagni di salari reali approssimativamente in linea con la crescita della produttività potrebbe indicare che l’utilizzo delle risorse non era così alto come suggerirebbero le recenti letture del tasso di disoccupazione. Diversi partecipanti hanno commentato che se l’inflazione non mostra segni di un rialzo nei prossimi trimestri, c’è il rischio che le aspettative di inflazione possano ancorarsi a livelli inferiori a quelli coerenti con l’obiettivo simmetrico del 2% del Comitato…
Mentre in pubblico passano il tempo a dichiarare che non c’è alcuna bolla in vista e che le quotazioni sono adeguate, interessante tra le righe è la seguente dichiarazione…
Tra i partecipanti che hanno commentato la stabilità finanziaria, la maggior parte ha evidenziato gli sviluppi recenti relativi ai prestiti a leva e alle obbligazioni societarie, nonché l’attuale elevato livello di indebitamento delle imprese non finanziarie. Alcuni partecipanti hanno suggerito che l’aumento della leva finanziaria e gli associati oneri del debito potrebbero rendere il settore delle imprese più sensibile alle recessioni economiche di quanto non sarebbe altrimenti. (…) Un paio di partecipanti hanno osservato che le valutazioni delle attività in alcuni mercati sono risultate elevate, rispetto ai fondamentali.
Solo un paio di partecipanti, gli altri probabilmente dormono come sempre o forse fanno finta di niente, in fondo quando la crisi scoppierà, come sempre era imprevedibile.
Nel frattempo mentre qualche ingenuo ancora crede che non ci sarà alcuna guerra commerciale, che si risolverà tutto, che i cinesi si piegheranno e la prenderanno bene, continuano i distinguo nei confronti di Huawei…
Premesso che oltre il 25 % dei fans di Android si trovano su Huawei e che Google si sta suicidando con le sue stesse mani, i cinesi come detto hanno un’arma atomica da lanciare su Trump, ovvero testate nucleari caricate a terre rare…
La ritorsione cinese, invece, è stata silenziosa. Talmente priva di eco da essere ancora ritenuta in elaborazione, mentre invece sarebbe già stata consegnata alla Casa Bianca sotto forma di segnale in codice. Dissimulata sì ma paradossalmente così esplicita ed estrema da aver riportato immediatamente le istituzioni americane a più miti consigli, dato che nell’arco di poche ore si è passati da un ultimatum immediatamente operativo a un congelamento per tre mesi delle restrizioni verso il colosso del Dragone.
La reltà è sotto gli occhi di tutti, forse qualcuno sta davvero facendo i conti senza l’oste in questa crisi…
la Cina si prepara a un passo senza precedenti, paralizzare l’export di terre rare verso gli Usa. Mettendone, di fatto, in ginocchio l’industria tech e non solo, visto che i canali di approvvigionamento alternativi sono scarsi (Africa in mano cinese, Caucaso asiatico sotto influenza russa e Australia incapace di soddisfare da sola la domanda statunitense), inaffidabili e basati su volumi decisamente più bassi di quelligarantiti dalla Cina. La quale, da sola, esporta negli Stati Uniti l’80% delle rare earth di cui necessitano.
State sintonizzati oggi sarà un giornata movimentata!
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burocrati europeisti, sono riusciti nel compito impossibile di rinsaldare le file della Brexit … La loro stupidità nel cercare di umiliare in ogni maniera gli inglesi è stata provvidenziale … deve essere bello vivere in un mondo di fantasia …