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TRADE WAR: ULTIMO DUELLO! MIA INTERVISTA A BUSINESSCOMMUNITY

Scritto il alle 11:01 da icebergfinanza

Giorno dopo giorno l’appuntamento del primo marzo, la scadenza della tregua nella guerra commerciale tra USA e Cina, si avvicina sempre più e nulla ancora di definito è trapelato dagli ultimi colloqui.

Ecco la mia recente intervista a  BUSINESS COMMUNITY il magazine on line letto da migliaia di imprenditori,professionisti e manager in tutta Italia.

Dollaro e Treasury sembrano aver vinto su tutta la linea rispetto a valute e bond concorrenti. Che cosa dobbiamo aspettarci?

Il mondo degli investimenti nel 2018 si è diretto dalla parte opposta che suggeriva la storia, l’analisi empirica.
C’erano tutti i presupposti per un recupero del dollaro, per un calo dei rendimenti, la politica monetaria di breve termine della Federal Reserve non è quasi mai riuscita a mettere in dubbio la parte lunga della curva dei rendimenti.
Noi siamo stati tra i pochi in Italia ad aver scommesso sulla deflazione da debiti e quindi sulle enormi opportunità del reddito fisso, la storia in questo non inganna.
Nei prossimi due anni i tassi torneranno vicini allo zero, nuove forme di quantitative easing verranno implementate, tassi negativi sono sempre più probabili e i rendimenti del trentennale americano, dal 3% scenderanno sotto i minimi del 2014, ben sotto il 2%.
Per un portafoglio governativo con una durata di almeno 20 anni, un calo di 100 punti base, significa un guadagno a due cifre in conto capitale, il recente movimento di circa 60 punti base ha prodotto un aumento del 10% sui titoli trentennali.
Il nostro obiettivo resta un calo dei rendimenti del trentennale americano vicino al 1.75 % dal 3 attuale, ma è probabile che siamo troppo ottimisti. La deflazione da debiti resta la stella polare da seguire: nei prossimi dieci anni, chi riuscirà a spuntare un rendimento del 3% potrà considerarsi fortunato, soprattutto quando all’improvviso il mercato si troverà nuovamente al cospetto della realtà. Nei prossimi dieci anni sarà un miracolo ottenere rendimenti sopra il 2% annualizzato con le azioni americane.

5 commenti Commenta
reragno
Scritto il 13 Febbraio 2019 at 11:35

Bellissimo articolo, grazie capitano!

alexandersupertramp
Scritto il 14 Febbraio 2019 at 08:41

With Compliments! 🙂

spark89
Scritto il 14 Febbraio 2019 at 09:02

Buongiorno, bella intervista: sono cose che non si leggono da nessun’altra parte.
Sono inesperto, ho una domanda per chi volesse chiarirmi le idee; quando diciamo:

“rendimenti del trentennale americano, dal 3% scenderanno sotto i minimi del 2014, ben sotto il 2%.
Per un portafoglio governativo con una durata di almeno 20 anni, un calo di 100 punti base, significa un guadagno a due cifre in conto capitale, il recente movimento di circa 60 punti base ha prodotto un aumento del 10% sui titoli trentennali”

Ci si sta riferendo al prezzo dei titoli? Ed il guadagno sarebbe quindi sulla vendita di treasuries, quando i rendimenti saranno al minimo?

Grazie ?

phitio
Scritto il 14 Febbraio 2019 at 12:48

Le mie fonti (anche se devo precisare che sono ALTRE, sebbene dello STESSO TIPO) dicono che tra USA e CINA ci sar; uno standby, in sostanza verra’ umplementata una politica di “pazienza” temporanea degli USA verso la CINA. Ovviamente sara’ una cosa a tempo, il conflitto riesplodera’, ma sembra che questo debba accadere verso la fine del 2019

Una mia valutazione, (quindi non e’ una informativa da parte delle mie fonti) e’ che questo dara’ modo agli USA di focalizzarsi sulla GERMANIA

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