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NO BREXIT: MALTHOUSE COMPROMISE!
E’ affascinante osservare come i mercati stiano sottovalutando la questione Brexit, davvero affascinante, forse questa volta hanno davvero ragione loro, per quest’anno la questione Brexit è accantonata…
#Brexit, #Juncker: 'Non rinegoziamo, il no deal è più vicino' https://t.co/sV5RLFw0IK #May
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) January 31, 2019
… sembrava dovesse trattarsi della fine del mondo, in realtà può accadere qualunque cosa e non succederà nulla o quasi.
Nel prossimo manoscritto di Machiavelli ci concentreremo sulla sterlina!
“We have to be prepared to leave on managed WTO, but my preferred option is an agreement. I welcome that fact that @Conservatives have come together to produce the #MalthouseCompromise which would work in the UK’s national interests and the EU’s” Theresa Villiers#StandUp4Brexit pic.twitter.com/RRE0GKPLz8
— #StandUp4Brexit (@StandUp4Brexit) February 4, 2019
'Bonkers': what the EU thinks of the Malthouse compromise https://t.co/Fz0jS645yc
— The Guardian (@guardian) February 4, 2019
Hard Brexiteer Tories say only acceptable way forward is to remove backstop — MP Steve Baker says ‘Malthouse compromise’ not May’s proposal will win ERG’s support https://t.co/F5e9W8lShC /via @guardian
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GLWT— Yannis Koutsomitis (@YanniKouts) February 4, 2019
Tre tweet, tre parole, Norvegia, Svezia, il compromesso di Malthouse!
I duri Brexiters hanno avvertito Theresa May che l’unica proposta che probabilmente sosterranno per spezzare l’impasse sulla Brexit è una versione del “compromesso di Malthouse”, che prevede di rimuovere il backstop dal progetto di trattato di uscita dall’Unione Europea .(…)
Il “compromesso di Malthouse” – che prende il nome dal ministro minore Kit Malthouse che lo ha mediato – è una proposta per sostituire l’impopolare backstop con soluzioni tecnologiche alternative per impedire il ritorno di un confine difficile in Irlanda. È supportato da Baker, altri euroscettici e dai precedenti ministri Nicky Morgan e Damian Green, entrambi i quali parteciperanno ad altri incontri con Barclay martedì e mercoledì.
Si tratta di un possibile compromesso che comporterebbe una riformulazione del backstop e un’estensione del periodo di transizione fino al 2021. In termini di base, il primo ministro May dovrebbe rinegoziare l’elemento di supporto del suo accordo Brexit per sostituirlo con un accordo di libero scambio con tecnologia ancora sconosciuta per evitare i controlli doganali sul confine irlandese. Significherebbe anche estendere il periodo di transizione per un anno in più fino al dicembre 2021 per consentire più tempo per concordare una nuova relazione commerciale.
La parola d’ordine è prendere tempo, ma si sa che in Europa, nessuno vuole questo, ci sono le elezioni e il messaggio deve essere chiaro, fuori dall’Europa non c’é futuro.
"La Brexit ha preso troppo tempo al nostro processo decisionale", ha detto il primo ministro finlandese Juha Sipilä. "Spero che questo problema sia fuori dal nostro tavolo il prima possibile".
Post completo: https://t.co/Bl7XRYBlih pic.twitter.com/9Cc1Kmc9w5
— GPN Media Center (@GPN_MediaCenter) February 4, 2019
La Francia non è disponibile ad alcuna revisione dell’accordo sulla Brexit, ma ormai Macron è un’anatra zoppa come l’intera Europa…
#Macron pensa a un referendum per "fermare" le proteste dei gilet gialli. https://t.co/t0XO5F8JDy
— Corriere del Ticino (@CdT_Online) February 3, 2019
Certo che se davvero Macron ha intenzione di indire un referendum, mi auguro per lui che sia in grado di truccarlo, di manipolarlo, perché sarebbe la sua fine, più o meno quello che è successo a Renzi, Cameron, Tsipras, usciti umiliati ogni qual volta hanno cercato il consenso popolare.
Tornando alla Brexit, mentre circolano di nuovo voci da fine del mondo, peste, colera, tifo, scende l’inflazione ai minimi di due anni…
The UK inflation rate fell to 2.1% in December – the lowest for almost two years.
Find out what this means for your finances https://t.co/36pDQtmNlu #Experian #inflation pic.twitter.com/Vpvlwbbagt— Experian Experts UK (@ExperianExperts) February 4, 2019
Crolla pure in Europa e in Italia…
#Eurozona: prosegue calo #inflazione, 1,4% a gennaiohttps://t.co/5UAKmXjfPw @EU_Eurostat
— ANSA Europa (@ansaeuropa) February 1, 2019
L'inflazione rallenta a gennaio: +0,9% su base annua https://t.co/SbKPRwVr0d
— ItaliaOggi (@ItaliaOggi) February 4, 2019
Italia, Inflazione Core scende a +0,50 su base annua – https://t.co/ZWA9j3YYi2
— IdeaInvestimento (@Investimentoit) February 4, 2019
Inflazione core ZERO VIRGOLA CINQUANTA, la senti la deflazione da debiti bellezza?
Icebergfinanza e tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni, sta vincendo l’ennesima battaglia della consapevolezza, noi siamo gli unici in Italia che da 10 anni quotidianamente spieghiamo per quale motivo non ci sarebbe stata inflazione e attraverso la nostra newsletter, quale la migliore strategia per affrontare questi tempi difficili e la crisi che verrà.
Una rapida occhiata ai dati che incominciano ad arrivare dall’America dopo la riapertura del Governo…
Mentre Bill Gross dopo gli ultimi anni di deludenti performance, scommettendo contro il mercato obbligazionario, sulla fine del mercato toro più lungo della storia della finanza, si ritira…
Bill Gross Retires After Storied Four-Decade Career in Bonds https://t.co/eXCJWdwDrp
— Peter Hsu (@phsu54) February 5, 2019
Noi invece, da sempre controcorrente abbiamo fatto il contrario di quello che ha fatto Gross, in questi anni, con grande soddisfazione, in attesa della madre di tutte crisi, l’ultima grande occasione per il mercato obbligazionario, davvero strepitosa.
Si può avere da Punto e Sella un’aggiornamento su Dax e Dow Jones Industrial? Grazie mille.
mi pare che queste fonti vadano lette al contrario.. o sbaglio?
Ma un articolo che spiega al popolino cosa comporta in soldini la Brexit, dove lo trovo…. mo pure il backstop!!@@!.
io l’ho previsto con largo anticipo ( Brexit)
come prevedo la nostra uscita. Non perchè lo vuole Borghi e Bagnai, ma perchè Trump-USA vuole fottere la Germania.
pensate poi cosa accadrà alla Turchia di Erdogan ! dopo l’espulsione dei missili nucleari US.
A tempo debito risponderemo anche a queste illazioni…
Le mie fonti hanno sempre detto che il divenire non e’ fissato, ma fluido, e dipende dalla massa delle scelte collettive. Spesso sono tentato di trarre conclusioni da quello che mi dicono, e spesso mi sbaglio, vuoi per la fretta o perche’ mi sembra che le cose siano consolidate. Le fonti avevano dato due direzioni diverse degli eventi: una che prevedeva la brexit e le dimissioni di May, ed un altra che dava un ritardo consistente della Brexit, e la demolizione dei partiti che avevano permesso/costruito questo ritardo attraverso la votazione.
In parole povere, l’esito che si e’ solidificato e’ un ritardo della Brexit, che NON avverra’ nel 2019. Presumo quindi che di conseguenza vedremo delle nuove elezioni e un severo affossamento dei partiti attalmente al governo.
Preciso, pero’ che la brexit sara’ solo rimandata: avverra’ egualmente…
A questo punto, e queste sono MIE considerazioni, probabilmente le nuove forze politiche al governo daranno uno strappo molto piu’ deciso di quello attuale (che, notate bene, era in maggioranza incline al REMAIN). Se tanto mi da tanto, rivedremo un ritorno sugli scudi dell UKIP “with a vengeance”, come dicono gli anglofoni.
Sempre pronto ad ammettere i miei errori di valutazione, ovviamente
😀
Un altra informazione da parte delle mie fonti, di vecchia data ormai, e’ appunto la Germania che uscira’ brutalmente dalla EU per far fronte alla sua crisi economico/finanziaria (per colpa delle ritorsioni economiche USA/CINA?, per via della crisi del suo sistema bancario? chi lo sa? mi hanno parlato solo di “extreme economical pressure”), pensando di avere in questo modo una posizione di vantaggio rispetto al rimanere dentro…
La solita vecchia storia: a rompere le unioni, da che mondo e’ mondo, e’ sempre la parte che si ritiene forte, quando vede un vantaggio nel commettere questa rottura…
Credete forse che la Germania si fara’ tante pippe, come ha imposto all’Inghilterra, per uscire? Ma nemmeno per sogno… Si liberera’ di tutti i vincoli di bilancio e monetari come se fossero carta straccia: rivendichera’ addiritttura la restituzione dei crediti tier 2 ( come se fosse possibile) e si mettera’ spregiudicatamente a cercare di arraffare le migliori possibilita’ senza guardare in faccia a nessuno, nemici o precedenti amici. Sara’ molto istruttivo per le prossime generazioni, per capire esattamente DOVE questo progetto di unione europea e’ fallito, e come fare per provare a ricostruirla su un diverso insieme di principii.
Deficit Spending Main Driver of American Economy
http://brucewilds.blogspot.com/2019/02/deficit-spending-main-driver-of.html
“….e come fare per provare a ricostruirla su un diverso insieme di principii.”
Ma anche no…
Al momento gli attuali governi francese e tedesco sono in una certa impasse col neocolonialismo interno all’europa per cui si daranno ancora piú da fare in Africa e in giro, facendosi un bel po’ di nemici.
Non hanno “colto” che il neocolonislismo tradizionale è perdente militarmente, politicamente, economicamente e finanziariamente.
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Le mie fonti precisano che, sebbene nel 2019 la Brexit non si realizzera’, questa si verifichera’ comunque. Hanno anche fatto sapere che ci saranno nuove elezioni e che i partiti che saranno stati giudicati come osteggiatori del processo di separazione saranno puniti molto severamente dalle urne.