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BREXIT CARIGE MPS: BCE ACCANIMENTO TERAPEUTICO

Scritto il alle 10:47 da icebergfinanza

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Ve lo ricordate il “non” compleanno della favola di Alice, si la festa di non compleanno, quella che si celebrava tutti i giorni? Ebbene oggi in Inghilterra, questa sera alle 21.00 ora italiana, si celebrerà la festa del non voto, la festa del no Brexit.

Avverrà come abbiamo scritto domenica nell’outlook 2019, “Europa l’ultimo treno.” l’Europa per paura di una catastrofe prima delle elezioni europee, concederà alla May un rinvio tecnico dell’applicazione dell’articolo 50.

ZERO possibilità stasera per la May, ma con gli inglesi mai dare per scontato nulla!

Noi la nostra idea ce la siamo fatta, evitiamo di fare casino prima delle elezioni europee pensano loro, vediamo che succede.

Della criminale e demenziale gestione degli NPL da parte della vigilanza della BCE ormai vi ho parlato in tutte le salse, ora sappiamo dalle parole del sottosegretario alla presidenza  del Consiglio Giorgetti, uno molto amico di Draghi, uno che segue alla lettera i suoi consigli,  che la BCE vuole distruggere definitivamente MPS, imponendo la svalutazione degli “stock” oltre che dei flussi dei crediti deteriorati.

Questi stanno facendo di tutto per demolire il sistema bancario italiano e dormono su quello tedesco, una vergogna!

https://twitter.com/KleptocracyIntv/status/1083457142995251200

Tria non doveva uscire con la solita frase, la realtà è un’altra, sino a quando il sistema bancario italiano continua a prendere per buone le indicazioni della BCE, non abbiamo scampo e per fortuna che Bagnai e la Lega hanno sottratto il sistema delle banche di credito cooperativo dalle grinfie della vigilanza europea, anche se ho il sospetto che non sia affatto cosi, viste le voci che girano sugli AQR, ovvero la revisione della qualità degli attivi in vista degli stress test, una sorta di pseudo controllo della Banca centrale europea  per che mira  a verificare la solidità delle maggiori istituzioni bancarie d’Europa.

Ne vedremo delle belle ancora!

Ma quali due piccoli istituti, i problemi ci sono ovunque, visto che la vigilanza impone di svalutare e svendere alcuni tesori. Un giorno scopriremo che dentro gli asset liquidati a fondi avvoltoi e affini, ci sono i crediti concessi da banchieri agli amici, crediti concessi come minimo con superficialità, giusto il lavoro per nascondere la verità e evitare qualche problemino a questi manager falliti, che per anni con la complicità della vigilanza hanno fatto il bello e cattivo tempo in tutta Italia.

Ma torniamo a noi e diamo un’occhiata a cosa ha comunicato ieri Citigroup, la quale ha aperto ufficialmente la stagione delle trimestrali americane!

Nel frattempo il buon Donald da una mano ai mercati sul buon esito dei colloqui e dalla Cina arrivano notizie di sostegno all’economia che fanno recuperare i mercati, il rimbalzo del gatto morto però ha i giorni contati.

Come sempre i furbetti del quartierino di Wall Street hanno provato ad abbassare le aspettative, ma la realtà è un’altra, la trimestrale di Citigroup non ha battute le attese come vogliono farvi credere, la trimestrale non è affatto bella!

EPS corretto per gli effetti della riforma fiscale leggermente migliore del consenso, grazie al calo dell’aliquota al 19 % rispetto al 25 % di un anno fa.

Entrate diminuite del 2 % rispetto ad un anno fa, crollo dei ricavi dal mercato obbligazionario diminuiti del 39 % e del 21 % rispetto alla stima rivista, il peggior risultato dal 2011.

Non solo reddito fisso quindi, ma un calo del 16% su base trimestrale anche per i proventi derivanti dai mercati azionari.

In sintesi, Citigroup ha mancato l’obiettivo di redditività per il 2018.

Oggi vedremo cosa ci raccontano di bello Well Fargo e JPMorgan soprattutto, vediamo cosa hanno combinato con il reddito fisso.

Ci sono serie ragioni per cui i mercati restano sopravvalutati nonostante l’ultima ecatombe. Il gatto morto sta ancora respirando, rimbalzando, ma a breve dovrà decidere se tornare in vita o ritornare alla realtà.

 

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2 commenti Commenta
silvio66
Scritto il 15 Gennaio 2019 at 12:51

Ciao Andrea,
ormai è chiaro che il 2018 è stato l’anno della svolta silenziosa. In Italia ad esempio è entrata in vigore dopo tre anni di rinvii la Mifid 2 nella misconoscenza generale. Personalmente sai che ho rivoluzionato gli asset in autunno. È impressionante il crollo verticale di efficienza di tutte e ripeto tutte le storiche società di gestione del continente. I flussi in uscita si misurano in miliardi al mese. La media di breve termine sovrana fa meno due e togliendo il qe andrà a meno 4. Poi correggeranno ma nel frattempo sai che volumi in uscita. Le fintech si stanno mangiando tutte le piattaforme. Il sistema dei pagamenti lo hanno già asfaltato e di conseguenza col tempo tutto il resto verrà travolto. Si illudono quelli che vedono solo una debolezza temporanea dei vecchi asset. Alla fine di quest’anno salteranno molte società storiche. Poi sappiamo che verranno assorbite ma senza il vecchio management. Un nuovo mare ci attende, un mare dove le vecchie barche comprese le portaerei affondano inesorabilmente. Dobbiamo apportare modifiche Capitano. Dalla chiglia al pennone tutto va aggiornato pena imbarcare acqua non prendere il vento e tutto il resto. Adoro questi momenti. Le opportunità sono davanti a noi. Cogliamole.
Grazie per il tuo impegno.
Saluti a tutte/i

phitio
Scritto il 15 Gennaio 2019 at 23:02

Beh, la prima parte delle informazioni datemi dalle mie fonti era corretta: il Deal è stato cassato. Vediamo se viene confermata anche la seconda, cioè che la May alla fine darà le dimissioni.

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