DONT CRY FOR ME ARGENTINA: COUNTDOWN TURCHIA?
Lasciamo da parte per un istante le vicende di casa Italia e torniamo ad occuparci di mercati emergenti e di Argentina e Turchia in particolare in attesa di un probabile ma non certo ottobre rosso italiano…
La crisi che verrà … pic.twitter.com/gOIe73O2zd
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 29, 2018
Ieri all’improvviso una violenta rasoiata sul peso argentino nei confronti del dollaro, in stile lira turca quasi il 10 % di perdita…
Davvero un massacro quello di quest’anno per le valute emergenti in genere, mentre il mondo resta con il nasino all’insù ad osservare i record telecomandati di Wall Street…
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 ago – L’Argentina ha raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) per anticipare i pagamenti a sostegno del programma economico del governo. Lo ha annunciato il presidente argentino Mauricio Macri. L’Fmi anticipera’ “tutti i fondi necessari per garantire l’esecuzione del programma finanziario del prossimo anno” ha detto il capo dello stato in un annuncio poco prima dell’apertura dei mercati.
Argentine Currency Collapses Most Since 2015
Vista da un’altra prospettiva…
Argentina, il governo costretto ad ammettere che il paese è in grave …
L’Argentina vive un momento di grave crisi economica, come raccontavamo qualche giorno fa. A confermalo è il governo stesso, che ormai non può più negare l’evidenza. Le politiche neoliberiste finora implementate in maniera selvaggia hanno condotto Buenos Aires sull’orlo di un nuovo fallimento.
Per questo motivo, il ministro delle finanze argentino Nicolás Dujovne ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di anticipare 3.000 milioni di dollari dei 50.000 del prestito concordato nello scorso mese di giugno.
Quest’anno nero per l’Argentina si chiuderà con una contrazione dell’economia dell’1%. Il ministro Dujovne giudica gli effetti della siccità che hanno pregiudicato la produzione agricola nazionale come una delle principali motivazioni della caduta dell’economia. L’attività economica è crollata del 6,7% a giugno e dello 0,6% finora nel 2018.
La stampa specializzata in Argentina, anche quella legata al governo, afferma che il programma economico concordato tra l’Argentina e il Fondo Monetario Internazionale propone linee guida a rischio di inadempienza e che il paese si avvia a una recessione che durerà almeno fino a marzo o aprile. A riprova che le politiche neoliberiste ‘raccomandate’ dal Fondo Monetario Internazionale finiscono sempre per rovinare in maniera pressoché definitiva le finanze del paese finito tra le grinfie dell’istituzione.
Insomma dove arriva il FMI o la Troika sono solo tragedie e disastri, dove si implementano politiche neoliberiste, solo saccheggi e rovine.
Ma torniamo alla lira turca, mentre sto scrivendo qualcuno ha acceso un cerino nella santabarbara, un cerino che avvevo preannunciato ieri ai miei colleghi…
… e non credo che arriveranno i pompieri, piuttosto si preannuncia come una giornata da incendiari, più che pompieri ma stiamo a vedere.
Sembra che i tedeschi, molto interessati alle sorti della Turchia, stiano studiando un intervento del Fondo monetario internazionale, non un intervento diretto, un aiuto diretto…
#IMF to the rescue? #Germany is examining options for helping #Turkey avoid economic meltdown, but direct financial aid isn’t among them, German govt official says. pic.twitter.com/9pHAPJvO2c
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) August 28, 2018
C.è un interessante grafico da Holger che consiglio di tenere bene a mente…
Investors eye Spanish banks' EM exposure, RTRS reports. #Spain's exposure to foreign claims from most vulnerable EM econs is 170% of total country bank equity, acc to BCA research, which counts Argentina, Brazil, Chile, Colombia, Mexico, South Africa, Turkey, as most vulnerable. pic.twitter.com/H9ETx9lv9B
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) August 29, 2018
Nel frattempo per chi non ha più amore per la realtà, per chi vive solo di fantasia, riassumo velocemente i pessimi dati in arrivo dal mercato immobiliare americano, il consumatore americano non è più in grado di permettersi una casa nuova o esistente…
Un trend fantastico tutto sotto il pelo dell'acqua … questo periodo verrà ricordato come la più colossale fake news economica della storia! https://t.co/HdSEGxiw0d
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 29, 2018
Questa statistica, diffusa dal National Association of Realtors (l’Associazione Agenti Immobiliari degli USA), mira a quantificare le vendite di case in corso in un mese, ossia fa riferimento alle vendite di case esistenti per le quali è stato già sottoscritto un contratto preliminare d’acquisto ma per le quali non è stata conclusa la transazione.
Generalmente la conclusione della vendita avviene uno o due mesi più tardi. (BorsaInside)
#UnitedStates New Home Sales month-on-month at -1.7% https://t.co/Wg3ediSmaH pic.twitter.com/595OaMKfBq
— TRADING ECONOMICS (@tEconomics) August 23, 2018
#UnitedStates House Price Index month-on-month at 0.2% https://t.co/802logsYKd pic.twitter.com/FEblR8jC1L
— TRADING ECONOMICS (@tEconomics) August 23, 2018
#UnitedStates Existing Home Sales month-on-month at -0.7% https://t.co/z7yB48qZTk pic.twitter.com/36ehT22MeT
— TRADING ECONOMICS (@tEconomics) August 22, 2018
Tutto bene quindi e venerdi sera arrivano gli incendiari di Fitch con il loro innesco, il rating sull’Italia, vedremo se avranno il coraggio di dare il via all’incendio autunnale o se posticiperanno come Moody’s la decisione!
Noi la prossima settima usciremo con la nuova versione del manoscritto di Machiavelli, dedicata a tutti coloro che sostengono il nostro viaggio, per l’autunno italiano.
Premesso che condivido appieno tutti i ragionamenti o quasi ma se è da un lustro che ci attendiamo un crollo di Wall Street e questa raddoppia, non so dove, ma c’è certamente un baco nel ragionamento ripeto più che condivisibile, ma è evidente che si scontra con la realtà ! Ed anche a livello di tassi , sarà pur vero che l’area 3% ha retto l’urto ma di qua a scendere c’è ancora un pò di differenza e con una crescita del pil al 4%, la recessione che dovrebbe poi stimolare il crollo dei rendimenti, si allontana nel tempo, e l’orizzonte temporale francamente non può essere l’eternità, perchè alla lunga hanno tutti ragione e qui “per ora” abbiamo clamorosamente torto!. Eil dollaro che visti gli accadimenti già si doveva trovare in prossimità della parità sembra non volerne sapere di rivalutarsi, senza con ciò montare critiche a chicchesia temo che ci sia qualcosa che sfugge al ragionamento complessivo.
Cosa ne pensate ?
Dalla fantasia contabile… consumi a leva, sappiamo già come finirà!
Con un dividend yield SP500 appena sopra il 2 % e un biennale vicino al 2,60 % solo un idiota compra azioni. Il mercato americano è manipolato dalle banche centrali sostenuto dai buy back, alimentato dai fessi che indirizzano i loro risparmio nei fondi passivi. Venghino signori venghino… che figata sembra davvero di essere tornati ai bei tempi del 2007!
Quotidianamente, sistematicamente ogni giorno un povero imbecille si prodiga a valutare 1 qualunque articolo scritto in questi ultimi mesi. Premesso che mi fa piacere che quotidianamente questo povero ragazzo si prodighi per aumentare i contatto del blog, suggerisco di non perdere troppo tempo, ci sono altre cose da fare nella vita, questa non è una casa di cura, non possiamo occuparci di tutte le malattie dell’animo umano. Su coraggio trova qualcosa di interessante da fare nella vita!
Dimenticavo per tutti coloro che vivono con ansia le montagne russe del dollaro, aspettate che crollino le valute emergenti e poi vedrete dove arriva mister Greenback!
La borsa americana è l’unico asset che sale. E’ diventato il bene rifugio per eccellenza…..una follia. Se ci fate caso non c’è assett che salga, mercati azionari europei laterali, rendimenti obbligazionari in aumento, crash delle criptovalute, materie prime…trovarne una che sale è un’impresa, emergenti abbiamo visto quello che sta succedendo, etc…
Ma chi compra a questi prezzi wall street? Qualcuno che non rischia soldi propri, il motore di questo rialzo che ha creato la più grande bolla della storia dell’umanità è l’acquisto di azioni proprie……….riforma fiscale di Trump, maggiori utili per le società, reinvestiti non in ricerca o investimenti ma in acquisto di azioni proprie. Il motivo? Maggiori bonus per i manager, maggiori dividendi per singola azione (diminuiscono le azioni in circolazione).
Fino a quando sta buffonata non finisce nessuna possibilità di una allocazione efficiente delle proprie risorse……….semplicemente scende tutto tranne Usa stocks.
Però quando c’è stata un po’ di paura per i dazi di trump ed i mercati hanno perso un po’ di punti% il dollaro è salito a bomba insieme ai dece/trentennali usa, dimostrazione di cosa accadrebbe se si ritornasse in recessione, però c’è un altro però ,permetterranno il crollo degli stocks ?o continueranno la manipolazione eterna? A mio parere hanno le armi per farlo e lo faranno
Penso che limitarsi a guardare un indice sia tragicamente fuorviante. Primo nonostante il vertiginoso trend rialzista di questo indice sono comunque stati bruciati miliardi e miliardi durante il suo virtuoso percorso, basta seguire il mercato per saperlo. Purtroppo non ci sono solo le FAANG (comunque anche quest’ultime, che gia’ hanno mietuto parecchie vittime nel loro virtuoso percorso, quando crolleranno faranno i disastri peggiori), ma ci sono moltissime altre quotate che hanno distrutto miliardi di capitalizzazione mentre gli indici generali galoppavano. Secondo ed anche piu’ importante e’ proprio guardando quell’indice, che da 10 non conosce altro che rialzi, che arriva il dato piu’ allarmante in quanto e’ scientificamente provato che mercati perennemente ralzisti non esistono e l’assenza della volatilita’ e’ un’anomalia pericolosissima. Aggiungerei che l’anomalia ha un nome, si chiama FED ed e’ in buona compagnia! Invece di mettere in dubbio la nostra stiamata Cassandra, meglio far come suggerisce ed allacciare le cinture di sicurezza, ammesso che esistano
Capisco e condivido ancora una volta questo ragionamento, ciò non toglie che il mercato ha già raddoppiato da quando ci si attendeva un crollo, ed oggi anche se si dimezzazze sarebbe ancora lì. Certamente con i se e con i ma non si fa nulla, ma d’altro canto non si può nemmeno sostenere che il pil al 4% è truccato ma l’indebolimento dell’immobiliare no , o sono truccati tutti e dico tutti oppure nessuno, ( beh nessuno non lo crede nemmeno mia nipotina …ah ah ah ).
Qui non si tratta di ansia o meno, almeno per me, ma cerco di capire il perchè quello che sostieni e CHE CONDIVIDO APPIENO non accade, non possono essere solo tutti stupidi coloro che agiscono in modo diverso. E francamente non trovo spiegazioni credibili, boh .. capisco gli utili sostenuti dalla politica fiscale di Trump, ma per il resto non saprei. Quando mi riferivo all’orizzonte temporale, ancora una volta senza polemica, lo so anch’io che sono il nulla che prima o poi WallStreet crollerà ciosì è stato e sempre sarà senza scomodare nessuno, ma se ciò accade troppo in là rispetto a quanto previsto, è semplice io dico umilmente a me stesso che ho sbagliato qualcosa, ma io non ho le capacità di analisi di altri.
Grazie Andrea. Francamente sono della tua stessa opinione. Ciò che nn sappiamo è il quando. Personalmente prevedo entro la fine del decennio. Tu che ne pensi?
Vorrei sottoporti un’altra mia riflessione che parte da più lontano. Nel secolo scorso l’economia reale era decisamente più sana e la finanza ricopriva un ruolo marginale nello sviluppo della stessa. I miei genitori mai si sarebbero sognati di fare finanziamenti per acquistare auto, mobili, per arrivare al delirio attuale di indebitarsi per le vacanze, cellurari e finanche materassi. Lavoravano risparmiavano e quando avevano necessità compravano. Oggi mi sembra che la finanza ricopra un ruolo decisamente più importante, purtroppo, rispetto all’economia reale. Se dovesse bloccarsi il mercato del credito i consumi colerebbero a picco a tal punto da far sembrare l’ultima recessione una passeggiata di salute. Oramai viviamo nella finanza delle bolle alimentate dalla follia interventista delle banche centrali. E qui mi sovviene la domanda: alla luce di quello che è successo nel 2008 le banche centrali potrebbero intervenire pesantemente e preventivamente per scongiurare lo scenario recessivo? Potrebbero stampare di tutto e di più monetizzando qualunque cartaccia in circolazione, riiversando fiumi di denaro per mantenere accesso facile al credito, tenere in piedi i mercati azionari ad ogni costo e gettare denaro dagli elicotteri ( per usare una misura paventata da qualcuno in passato)?
@ Vito_t
finchè le BC supporteranno i corsi azionari, non ci sarà alcun crollo di borsa (almeno di quelle importanti)… già inizio a leggere in giro di possibile prolungamento del QE (vere e proprie suppliche da più parti che arrivano alla BCE)… da ridere, soprattutto a pensare che avevano già annunciato la fine…
Caro Vito a me dell’orizzonte temporale importa poco o nulla se compro un treasuries a 2 anni con il rendimento del 2,6 % di dove sarà il cambio mi interesserò tra due anni, male che vada ne prendo un altro per altri due anni e via dicendo. Se ne prendo uno a 30 anni, non mi preoccupo ogni giorno di ciò che accadrà perché ci sono ZERO probabilità di rialzo dei tassi e il dollaro può andare dove vuole, piuttosto dovrò gestire l’infarto quando in un anno porterò a casa rendimenti a DUE cifre! Il resto è brodino… ;-D
Qualcuno lo aveva detto in tempi non sospetti …Il sole ci arriva ovviamente dopo mesi … ma chi comanda la baracca sono sempre loro…incredibile! http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-08-30/valute-emergenti-tempesta-peso-argentino-e-lira-turca-picco–162209.shtml?uuid=AE37ZThF
Intervengo perché la vostra discussione mi ha ricordato un video di uno sconosciuto ai più.
Forse risponderà ad alcune domande.
Sono alcuni anni che è morto ma neo pochi video interviste che ha fatto mi ha regalato qualcosa che il sola 24 ore si sogna.
http://passaparoladesso.blogspot.com/2014/08/il-neoliberismouccide-prof-nando.html?m=1
Di una chiarezza esemplare ma è facile che si perda come “lacrime nella pioggia” del MSM.
L’osservazione che aggiungerei è che l’accelerazione degli ultimi decenni del processo di finanziarizzazione e concentrazione del capitale descritta che è sistemico, è legata ad una crisi di accumulazione del capitale nell’economia reale che è di lungo periodo, aggravandola ulteriormente.
Il neoliberismo è l’deologia di copertura ad una politica economica e di “riforme” anche dellgli stati che ha gestito e condotto la crisi esclusimente a favore dei Big Boys.
Concordo sulla “ricetta” ma la vedo difficilotta che si riesca a farne una espressione politica e programma di governo allo stato attuale.
Faranno di tutto per evitare anche una semplice approssimazione ad un tentativo del genere.
P.S. l’ altra faccia di una politica economica deflattiva-neoliberista è quella inflattiva/iperinflattiva-“nome che preferite”.
I soggetti protagonisti attivi e passivi che la subiscono, sono gli stessi.
Sono d’accordo vito, per quel che può valere. Anche io non mi ritengo un esperto da cui trarre insegnamenti…però i numeri parlano e danno i risultati. Siamo tutti d’accordo sul fatto che una crisi arriverà però se nel frattempo gli indici raddoppiano le loro quotazioni e noi avessimo investito in essi a quest’ora avremmo avuto gli stessi risultati che avremo nel momento in cui dimezzeranno…quale sarebbe quindi la differenza? Solo che in un senso e non nell’altro oltre ai medesimi risultati avremo anche la gloria di essere stati tra i pochi a scommetterci
vito_t@finanzaonline:
icebergfinanza,Capisco e condivido ancora una volta questo ragionamento, ciò non toglie che il mercato ha già raddoppiato da quando ci si attendeva un crollo, ed oggi anche se si dimezzazze sarebbe ancora lì. Certamente con i se e con i ma non si fa nulla, ma d’altro canto non si può nemmeno sostenere che il pil al 4% è truccato ma l’indebolimento dell’immobiliare no , o sono truccati tutti e dico tutti oppure nessuno, ( beh nessuno non lo crede nemmeno mia nipotina …ah ah ah ).
Qui non si tratta di ansia o meno, almeno per me, ma cerco di capire il perchè quello che sostieni e CHE CONDIVIDO APPIENO non accade, non possono essere solo tutti stupidi coloro che agiscono in modo diverso. E francamente non trovo spiegazioni credibili, boh .. capisco gli utili sostenuti dalla politica fiscale di Trump, ma per il resto non saprei. Quando mi riferivo all’orizzonte temporale, ancora una volta senza polemica, lo so anch’io che sono il nulla che prima o poi WallStreet crollerà ciosì è stato e sempre sarà senza scomodare nessuno, ma se ciò accade troppo in là rispetto a quanto previsto, è semplice io dico umilmente a me stesso che ho sbagliato qualcosa, ma io non ho le capacità di analisi di altri.
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Ieri il PIL 2 trim USA rivisto al 4,2. Previsione 3 trim al 4,6. Leggo che i dati mercato immobiliare sono negativi, settore industria negativi….Ma allora, da dove arriva la crescita? Qualcuno sa spiegarmelo?