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A gennaio, le esportazioni sono diminuite del 2,2% il che è tutto dire!
Le importazioni sono diminuite solo dello 0,5%.
Come ben sa chi legge da sempre Icebergfinanza, questo influenzerà negativamente il dato sul pil del primo trimestre.
La coppia Trump e Ross è sulla buona strada per replicare le nefaste performance della Grande Depressione del ’29, Hoover, Smoot-Hawley, Mellon.
La riformafiscale di Trump, aumenterà il deficit e la spesa in deficit assicurerà che lo squilibrio commerciale aumenterà. Il protezionismo non farà altro che peggiorare la situazione. La trumpnomics nella storia prenderà il posto della legge Smoot:Hawley e renderà ancora più tragica la prossima recessione globale.
Ieri ha parlato il nuovo governatore della Fed, nulla di nuovo, va tutto bene, hanno tutto sotto controllo.
Wall Street in calo. Rendimenti dei Treasury nuovamente in rialzo. Rally del dollaro. E’ stata questa la reazione delle varie asset calss alla prima testimonianza al Congresso di Jerome Powell nei panni di governatore della Federal Reserve.
(…) Le sue parole sono state interpretate come da “falco”, cosa che ha riacceso i timori per quattro rialzi dei tassi nel corso del 2018 contro i tre fino ad ora previsti dalla banca centrale Usa (le sue nuove stime arriveranno alla fine della riunione del 20 e 21 marzo prossimi). Stando ai future sui Fed Fund, le probabilità di quattro strette monetarie sono salite al 32% dal 24% di ieri e dal 23% di un mese fa.(…)
Nella sessione di domande e risposte però ha detto che la sua visione dell’outlook dell’economia Usa è migliorata dallo scorso dicembre. Dicendo di non volere “pregiudicare” le stime che i vari membri del Federal Open Market Committee presenteranno in occasione del prossimo meeting, e da cui verrà calcolata la nuova mediana, Powell non ha voluto indicare il numero dei rialzi dei tassi che si aspetta nel 2018. Ha però affermato che dalla fine del 2017 “i dati macroeconomici suggeriscono un rafforzamento dell’economia. Abbiamo visto un continuo rafforzamento del mercato del lavoro. Abbiamo visto qualche dato che, per me, aumenta la fiducia che l’inflazione si muoverà al rialzo verso il target [di crescita annua del 2%]. Abbiamo visto anche un rafforzamento continuo nel mondo e abbiamo osservato politiche fiscali che fungono da stimolo”. I tagli alle tasse inclusi nella riforma fiscale approvata in Usa prima di Natale, infatti, “dovrebbero portare a maggiori investimenti, che dovrebbero portare a una maggiore produttività, che a sua volta dovrebbe portare a salari più alti”. (America 24)
Dovrebbe, potrebbe, chissà! La musica è sempre la stessa, condizionale, ma in fondo questo è il loro compito, nascondere la verità, basterebbe dare un’occhiata agli ultimi dati, crollo dei consumi e degli investimenti nel mercato immobiliare.
Jerome Powell non è preoccupato dalla recente volatilità che nella prima parte di febbraio ha mandato in tilt i mercati finanziari, inoltre il successore di Janet Yellen ha aggiunto che la Fed “sarebbe preoccupata da devizioni prolungate dal target del 2%”. E’ da ormai cinque anni che la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, il Pce, non cresce a quel passo.
“Il mio outlook per l’economia Usa si è rafforzato da dicembre”.
Probabilmente da dicembre in poi si è dedicato a viaggi intorno al mondo, visto che in America l’economia peggiora di settimana in settimana.
Una cosa però Powell poteva risparmiarci, una cosa che porta una sfiga pazzesca, non vedo rischi tra il debito delle famiglie nel mercato immobiliare…
"Don't see build up of leverage among households." – Fed's Powell https://t.co/FFvV1qUc34
— Pedro da Costa (@pdacosta) February 27, 2018
…più o meno come accadde con Bernanke, quando disse ” Subprime is contained” il fenomeno subprime è contenuto.
Ma davvero, è contenuto?
THE NEXT BIG SHORT! NINJA MOMENT!
Dicevo, mentre qualcuno crede che le grandi banche sono sparite dal business, i mediatori ipotecari più piccoli, il sistema ombra, il braccio destro, che lavorano per collegare i finanziatori non bancari con i mutuatari stanno sfruttando la loro esperienza nella scrittura di questi prestiti incredibilmente rischiosi il WSJ le descrive come qualcuno sta cercando di rilanciare la loro industria morente.
Fundloans, un broker ipotecario specializzato in prestiti subprime, sta costruendo una squadra di ventenni che studiavano alla scuola superiore quando la crisi ha colpito – una squadra che include Brandon Boyd, che ha lasciato il suo lavoro come venditore Calvin Klein per unirsi alla nuova società dopo che il suo fondatore, Jon Maddux, Ecco cosa scrive il WSJ:
Subprime US car lenders fall on bad debts – Financial Times
Che Dio ce la mandi buona, nel frattempo buona consapevolezza!
Anche oggi un altro successone dal mercato immobiliare americano