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DRAGHI FLOP!
Ieri uno stormo di avvoltoi, ops scusate falchetti continuava a volare su Wall Street e l’ America mentre il terribile uragano Irma, stava radendo al suolo intere isole dirigendosi verso la Florida.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – New York, 07 set – Un inizio della riduzione del bilancio della Federal Reserve “relativamente presto” e un rialzo “ancora piu’ graduale” del tassi, a seconda di come va l’economia. E’ quanto prevede Loretta Mester, presidente della Federal Reserve di Cleveland. Sul primo fronte colei che non e’ parte del Federal Open Market Committee ha spiegato di non aspettarsi rischi visto che la Fed ha praticamente preparato il mercato su tale mossa.
E’ piuttosto un balzo dei rendimenti dei Treasury a preoccuparla:
“Altri fattori incluse le discussioni sul tetto al debito, l’aumento delle tensioni geopolitiche e l’incertezza politica probabilmente influenzeranno di piu’ i rendimenti nel breve termine”, ha detto in un discorso diffuso in vista del suo intervento a Pittsburgh. Il mercato si aspetta a settembre l’annuncio della riduzione del bilancio, arrivato a valere 4.500 miliardi di dollari con gli acquisti di Treasury e bond ipotecari fatti durante la crisi. E’ invece piu’ scettico che ci possa essere per quest’anno un’altra stretta dopo quelle di marzo e giugno, quando i tassi furono portati all’1-1,25%. E questo per via di un’inflazione che resta al palo. Secondo Mester, un’inflazione debole diventa un problema se inizia a mettere a repentaglio le aspettative dell’inflazione in futuro. Per lei il dato tornerà’ gradualmente al 2% di crescita annua nel corso del prossimo anno.
A proposito di aspettative forse è meglio che quelli della Federal Reserve studino e si applichino di più… 5-Year, 5-Year Forward Inflation Expectation Rate
Dudley Backs Higher Rates, Says Low Inflation May Be Structural
L’altro banchiere ex Goldman Sachs, si quello che continua a suggerire di rifare il giochino che ha scatenato la crisi subprime nel 2007, altra vecchia volpe di Wall Street, governatore della Fed di New York che alcuni mesi fa ha dato aria al cervello suggerendo di aumentare ancora il credito alle famiglie per far salire ancora i prezzi delle case e quindi tornare ad offrire la differenza tra il valore di acquisto e l’incremento di prezzo della casa acquistata, come accadde prima del 2007…
HOUSING CRASH! COME PROGETTARE UNA BOLLA IMMOBILIARE
…dicevo, Dudley suggerisce di continuare ad aumentare i tassi che tanto l’inflazione ormai restarà strutturalmente bassa.
Sono forti questi banchieri demenona, per anni te la menano sul rischio inflazione e poi all’improvviso, quando si accorgono di avere sbagliato ti raccontano che ormai resterà strutturalmente bassa.
Bastava studiare la storia della crisi giapponese, come faremo noi nel fine settimana, ma si sa, il loro compito è solo quello di …
… scegliere, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )
Il mercato ieri per l’ennesima volta ha risposto con una pernacchia ai suggerimenti di rialzo dei tassi di questi due banchieri…
I tassi del decennale sono scesi ai minimi dall’avvento di Trump, il mago della reflazione che non c’è e noi abbiamo vinto la nostra ennesima scommessa che ci porterà dritti alla scoperta del tesoro di Machiavelli come vedremo nel fine settimana.
Per chi arriva solo oggi sul nostro blog, noi siamo stati tra i pochissimi a suggerire il contrario di quanto suggerivano gli ex mostri sacri del mercato obbligazionario Gross e Gundlach che prevedevano tassi sul decennale ben oltre il 3 % con Gundlach che sognava ben oltre il 6 % ….
Gundlach: Bond Yields Could Hit 6% in Five Years
… forse è per questo che gli investitori stanno fuggendo dai suoi fondi.
Gundlach’s Total Return Bond Fund posts ninth straight month of
Ma occupiamoci ora di Draghi e della sua esilarante dichiarazione di ieri…
#Draghi … non vedo rischi sistemici derivanti da possibili bolle speculative … 😂😂😂 pic.twitter.com/hZSCEMCkA7
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 7, 2017
Probabilmente ormai anche lui è stato completamente sedato, solo per fare un esempio, ha detto che non vede rischi derivanti dalla politica monetaria, dal QE e ha ragione Bellezza, non vorrai mica che un titolo ad alto rischio europeo renda di più di un titolo di Stato americano, non vorrai mica che sia considerato più pericoloso…
DOLLARO E SOVEREIGN BOND: LA BOLLA
Si non c’è nessuna bolla, continuate a seguire i consigli di questi stregoni con tanti auguri per i vostri risparmi.
Tra i soliti bla bla, ha detto che l’inflazione è una chimera e che quindi la politica monetaria resterà accomodante ancora a lungo, che il l’euro forte è un problema e che nessuno si azzardi a farsi la propria moneta o a credere di cambiare il mondo con le cryptovalute, ma si sa, i banchieri centrali sono avidi, vogliono tutto per loro il potere e la sovranità monetaria.
FRANCOFORTE E’ probabile che i mercati non abbiano interpretato in modo corretto le decisioni del Consiglio dei Governatori della Bce che si è riunito ieri e la conferenza stampa successiva di Mario Draghi. Che le abbiano lette in modo diverso da come il presidente della Banca centrale europea sperava fossero intese. Fatto sta che scelte di politica monetaria niente affatto restrittive e parole nette in questo senso sono state accolte dagli investitori con un rafforzamento del valore dell’euro, mentre in teoria avrebbero dovuto indebolirlo.
Bellezza, loro vogliono vedere i soldi, vogliono la liquidità vogliono sentirsi dire che il QE sarà per sempre, sono stufi delle chiacchiere…
Draghi ha chiarito che il rafforzamento della moneta unica spiega gran parte del ribasso delle aspettative d’inflazione nell’Eurozona calcolate dallo staff della Bce, che le ha abbassate all’1,5% per il 2017, all’1,2% per il 2018 e all’1,5% per il 2019La cosa certa è che il Consiglio dei Governatori ha iniziato a prendere in considerazione lo sviluppo della politica monetaria da mettere in atto l’anno prossimo, ma con una discussione «molto, molto preliminare», ha precisato Draghi. In ottobre ci sarà un annuncio più preciso sulle intenzioni ma solo se il quadro sarà chiaro. «Se non saremo pronti rinvieremo». Ogni decisione, comunque, è legata all’andamento dell’inflazione, che – ha assicurato Draghi – prima o poi arriverà al target di quasi il 2%, per conseguire il quale la Bce proseguirà con «fiducia, pazienza, persistenza». A chi chiede di terminare al più presto le politiche espansive, segnatamente l’establishment della Germania, Draghi ha risposto che le ansie «non hanno ragioni», la politica monetaria della Bce «ha beneficiato tutti i Paesi»
Appuntamento nel 2019 con l’arrivo del fobico Weidmann rialzo dei tassi a qualunque costo e fine di tutte le politiche monetarie espansive e nel fine settimana con il nostro Machiavelli e il suo tesoro, un appuntamento da non perdere per comprendere quella che è la nostra strategia per i prossimi 3/4 anni.
Appare soltanto in tempi di pace e prosperità, e scompare nei tempi bui…
Buonasera Andrea,
la leggo ma non ho mai acceduto ai suoi articoli-speciali del fine settimana, come nel caso del prossimo “Il tesoro di Machiavelli”. Sono consultabili nel suo blog, e quando esattamente ?
Grazie.
Con stima, stefano
@@leonzio
Deve leggere le ultime righe di ogni articolo del Boss-Capitano
Be se dobbiamo aspettare il 2019 per vedere un netto ribasso dei mercati finanziari allora si fanno ancora due anni di festa a bordo di questo splendido piroscafo chiamato “Titanic” e allora altro giro di musica maestro…… il tempo non è ancora terminato per fare i badordi …
Non c’è nulla di peggiore di una mente limitata, specialmente quando questa, cerca di uscire dai propri limiti. Dimostrando tutta la sua ignoranza… (cit)
GRAZIE
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laverita@finanza,
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— ” ….l’ America mentre il terribile uragano Irma, stava radendo al suolo intere isole dirigendosi verso la Florida. ” —
Sembra che abbiano trovato un modo alternativo alle guerre per risolvere l’aumento del PIL altrimenti non risulterebbero
” Tra i Paesi non aderenti ( al trattato di Kyoto ) figurano gli USA, i responsabili del 36,2% del totale delle emissioni di biossido di carbonio (annuncio del marzo 2001).”