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EUROPA: THE REAL BREXIT TRIBES!
Alcuni giorni fa su twitter ho condiviso la disperazione di migliaia di inglesi per l’addio all’Europa, milioni e milioni di inglesi disperati e pentiti per aver votato Brexit, un pò quello che vi racconta la carta straccia italiana…
Cancellare le fesserie quotidiane dei nostri giornali sulla #Brexit il 68% degli inglesi la supporta! 😎 pic.twitter.com/q4tzL9nTXa
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 17, 2017
Brexit, dopo un anno i sostenitori del Remain si sono dimezzati
A distanza di un anno, le cose in Gran Bretagna sono cambiate. Il Paese, subito dopo il referendum sulla Brexit, appariva spaccato in due (va ricordato: 52% votò Leave, mentre 48% scelse il Remain), adesso la spaccatura è meno grave perché i sostenitori del Remain, a conti fatti, sono sempre di meno. Anzi, si sono proprio dimezzati.
Secondo un sondaggio piuttosto sorprendente condotto da YouGov, almeno la metà dei “remainer” ha deciso di cambiare posizione. Non tanto perché abbiano sposato nuove linee di pensiero, quanto perché, un po’ per rassegnazione e un po’ per orgoglio nazionale, sentono il dovere di sostenere al meglio il governo britannico nel corso delle negoziazioni con l’Europa. Se si deve uscire, insomma, bisogna farlo alle condizioni più vantaggiose possibili.
Splitting the electorate along Remain/Leave lines doesn't tell the whole story: there are actually 3 Brexit tribes https://t.co/9PKgS7yzRM pic.twitter.com/AgjTi6xCvh
— YouGov (@YouGov) May 15, 2017
Questa nuova categoria viene definita “re-leaver”. Il fronte del voto, dopo un anno, sarebbe più frastagliato. Da un lato ci sono gli hard leaver, che sono il 45% degli intervistati e più o meno sono rimasti abbastanza compatti. Poi gli hard remainer, che compongono il 22% di chi aveva votato al referendum. Infine – e questa è la nuova categoria – gli ex remainer, o re-leaver o anche alt-leaver, che costituiscono l 23% della popolazione. Il 9% non sa più cosa dire.
Nel frattempo in Italia, i soloni della fine del mondo, esperti di invasioni di cavallette, consigliano di aspettare qualche decennio, perchè sai cara la Brexit non è ancora incominciata.
La scorsa settimana dopo aver postato questo, uno di loro mi ha accusato di nascondere i singoli dati mensili, proponendo l’unico dato negativo degli ultimi 12 mesi, peccato che lo scienziato non si sia accorto che parlavo di tendenza annuale…
+++BREAKINGNEWS+++ Chiedo un minuto di raccoglimento per i devastanti effetti della peste –#BREXIT 😎 pic.twitter.com/7JvmXDUuzG
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) May 19, 2017
Con certa gente è come sparare sulla croce rossa, meglio lasciare perdere.
Sai bellezza, il Regno Unito non è la Grecia, si non è il materasso greco sul quale i tedeschi da tempo fanno scorrere la sediolina di Schauble.
Ma diamo un’occhiata a cosa sta succedendo in Europa.
U.K. Threatens to Quit Brexit Talks If It Faces Massive Bill
“We don’t need to just look like we can walk away, we need to be able to walk away,” Davis said. “Under the circumstances, if that was necessary, we would be in a position to do it.”
No dai, Barnier ha paura che se gli Stati membri non ammorbidiscono le loro richieste salta tutto, gli inglesi se ne vanno senza pagare un centesimo. Solo qualche pirla poteva credere che il Regno Unito sia la Grecia, da poter ricattare senza ritegno.
E ora arrivano anche le nuove elezioni inglesi in giugno. Ci sarà da divertirsi, visti i risultati dell’ultimo sondaggio, eccome se ci sarà da divertirsi!
Ah questi inglesi come son o scorretti, non vogliono pagare il pizz…cioe’ volevo dire il riscat…ehm un contributo spese ai poveri franco-tedeschi. Per fortuna ci siamo noi italiani che rispettiamo gli ordin…ehm gli impegni presi , e giustamente riceviamo le lodi per i compiti fatti bene, da Moscovici…oddio, non promossi a pieni voti, per quello bisognerebbe stangare ancora con l’imu… c’e’ ancora da spremer…ehm da pagare i giusti servizi in Italia? Non pensavo… ma ecco qua un’altra dimostrazione che facciamo bene i compiti a casa: le banche https://www.milanofinanza.it/news/banche-le-lungaggini-della-ue-pesano-sugli-istituti-mi-fi-201705220840031693
Stanziale,
La verita’ su Pop Vicenza e Veneto Banca e’ che vanno chiuse. Dispiace dirlo per chi ci lavora ma e’ la verita’ pure loro negli ultimi 4 anni hanno bruciato qualcosa come 6 miliardi di perdite!!!
Poi aggiungi la svalutazione delle azioni per altri 6 miliardi e capisci che sono un pozzo senza fine.
Vuoi sapere come funzionava il sistema di quelle banche territoriali? Mi compri azioni e ti apro i cordoni della borsa con prestiti e fidi. Ma dove esiste che fanno fidi non coperti ad un 80enne per oltre 100.000 Euro solo perche’ personalita’ conosciuta e storico azionista.
Con qualche azione ti garantivi scoperti sul conto corrente fino a 25.000 Euro al tasso del 2%. Idem per i privati, azionista e carte di credito oro da 5000 di plafond anche se al mese ne guadagnavi 1000!!!!
Ora nella zona tutti piangono per la chiusura del credito ma la realta’ e’ che prima esisteva l’anomalia non adesso….e tanto per rinforzare il concetto i piccoli azionisti nell’assemblea votarono CONTRO l’azione di responsabilita’ del management che porto’ a tale disastro.
Oggi i clienti delle due banche sono scappati, restano solo chi non riesce ad abbandonarla perche’ troppo inguaiato, il cost coverage e’ superiore a 100% per cui strutturalmente in perdita e praticamente doppioni sullo stesso territorio….accetiamo qualche volta di capire che anche se sono popolari sono state gestite da cani!!!!
http://phastidio.net/2017/05/23/la-scure-theresa-sui-seniores-britannici/
madmax,
Non e’ che bpvi e veneta vanno chiuse…verranno chiuse TUTTE con l’euro, TUTTE le banche e TUTTE le pmi. Dai franco tedeschi.
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Tic tac tic tac….l’orologio scorre e gli Uk se ne fregano.
A proposito del Brexit, se e’ vero che gli Uk pensano che “se si deve uscire, insomma, bisogna farlo alle condizioni più vantaggiose possibili” dall’altra parte del tavolo la pensano esattamente uguale, se devono uscire chi resta deve avere le condizioni piu’ vantaggiose.
Il post, ovviamente anti-EU, dimentica che di fatto la Brexit non e’ avvenuta, ma nel frattempo il GDP (o PIL) nel Q1 e’ crescito di un misero +0,3% da livelli italiani, mentre nel Q4 era del +0,7%.
Poi nel frattempo i prezzi della case cominciano a scendere, prima se eri un ricco arabo, cinese o russo, compravi casa a Chelsea a Londra e con qualche milione ti compravi casa e residenza che ti permetteva di viaggiare in tutta Europa…ma oggi non e’ piu’ cosi. Ed allora basta case da abbienti a Londra meglio Parigi, Barcelona o magari Milano.
Gli effetti del Brexit non si vedono subito ma di una cosa son certo che i pirlacchioni degli italiani continueranno a far accedere gratis gli inglesi al servizio sanitario…sulle spalle del contribuente che paga!!!!
Kant soleva dire che la verita’ e’ figlia del tempo, aspettiamo e vedremo come sbroglieranno gli UK i problemi interni che sono tanti ma che il financial pravda ben omette.