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FRANCE: DEBAT A LA PRESIDENTIELLE MACRON ENFANTE PRODIGE DE ROTSCHILD!
Alla fine sarà il popolo francese a scegliere, non importa come finirà questa volta, quello che è probabile è, che al secondo ,vincerà l’Europa dei banchieri, perchè per la paura dell’uscita dall’euro, finiranno tutti per dirottare i voti sul banchiere Macron.
Solo il tempo ci dirà se le elezioni francesi seguiranno la nemesi tracciata dalla Brexit e dalle elezioni americane, noi siamo qui pronti per stupirci di nuovo, intanto questo è il nuovo che avanza…
Leggetevelo bene l’articolo finanza e banche sono ovunque, perchè per vincere un’elezione devi per forza avere soldi, basta pensare all’America, senza sei nessuno. Per vincere un’elezione devi farti finanziare da un banchiere o da una fitta rete di investitori o finanzieri o speculatori come insegna anche l’ascesa caduta del fighetto di Rignano e del suo amico Davide Serra, finanziere e speculatore di Londra che ha finanziato la sua campagna con scarsi risultati…
Svelando apertamente la sua tattica, l’ex ministro dell’economia cerca di allontanare le accuse che gli sono state rivolte in seguito alla pubblicazione di un libro-inchiesta intitolato “Nell’inferno di Bercy”. I giornalisti Frédéric Says e Marion L’Hour hanno rivelato che, durante i due anni passati alla guida del Ministero delle Finanze, Macron avrebbe sottratto l’80% dei fondi previsti per le spese di rappresentanza, riutilizzandoli per il finanziamento della sua campagna. Anche se queste rivelazioni non sembrano aver intaccato la sua popolarità, Macron ha respinto le accuse precisando che “nessun centesimo del budget del ministero è stato mai utilizzato per En Marche!”
Dice di essere fiero di aver fatto il banchiere, continuerà a fare il banchiere, a questa gente non gliele frega nulla del bene comune, ha tirato fuori addirittura la secolarizzazione per difendersi dalla manipolazione, affascinante davvero, detto da colui che proviene dalla finanza attuale, essenza stessa della manipolazione.
La storiella è sempre quella figurarsi se è un banchiere a raccoltarla, appena Fillon ha accusato la LePen di portare il paese nel caos, un’avventura che porta alla rovina, la fine del mondo, subito Macron ha condiviso pienamente l’opinione del fantasma Fillon.
Nessuno che si chieda se invece alla rovina e nel caos questa Europa non l’abbiano portata i banchieri, io in un simile dibattito sarei andato a nozze, avrei raso al suolo Macron.
“Intorno a me solo rappresentanti della vecchia politica” ha ribadito, dietro di lui solo rappresentanti della vecchia finanza. La ciliegina sulla torta la messa Fillon, “Se sarò eletto farò riforme sulla trasparenza e sulla moralità della vita pubblica”.
A proposito delle accuse della Le Pen,Macron… “O lei ha elementi in mano contro di me e allora se ne occuperanno i giudici, o sta diffamando e anche in quel caso la giustizia farà il suo corso”.
Uno spasso, davvero!
Per concludere prendiamo ad esempio una delle regioni francesi che più sono a favore della LePen. Al secondo turno cambia tutto!
Noi strategicamente stiamo ragionando così, nelle prossime settimane correzione e poi l’ultimo canto del cigno. Al primo turno non c’è storia, vince la LePen, al secondo turno però, la razionalità suggerisce che tutti da destra a sinistra dirotteranno il voto sul banchiere Macron, ben felici di essere smentiti per l’ennesima volta dalla storia.
“Al primo turno non c’è storia, vince la LePen, al secondo turno però, la razionalità suggerisce che tutti da destra a sinistra dirotteranno il voto sul banchiere Macron”
E’ esattamente quello che mi confermano alcune mie fonti in terra francese, circa lo stato attuale del consenso per i diversi candidati in lizza.
Il quadro delineato sulla figura di Macron dovrebbe far riflettere l’elettorato francese al punto da chiedersi : “ma questo, se lo eleggiamo, lavorerà per gli interessi dei francesi, oppure farà gli interessi di coloro che lo appoggiano e gli stanno dietro ???…”
Perchè di questo si tratta principalmente, più che ribadire un tiepido consenso verso l’unione europea votando un partito e un candidato non anti-€uro…
E’ chiaro che “coloro che stanno dietro” Macron abbiano finanziato una poderosa propaganda per dire ai francesi che “Marine LePen et Front Nationale se portati alla maggioranza assoluta sarebbero la rovina di Francia e francesi” (per la sola colpa di essere l’unico partito politico che in questo momento in Francia perseguirebbe gli interessi dei francesi -e non gli interessi della UE-; questo, ovviamente, la macchina propagandistica “anti FN” non lo dice).
Non so come andrà a finire: di certo sempre meno la gente ha le fette di salame sugli occhi. Non ci vuole poi molto a comprendere rispetto a quali interessi sia servente Macron, il candidato fabbricato “in vitro”, proprio come l’altro suo compagno di merende italico appena accompagnato all’armadio vestiti dismessi…
http://federicodezzani.altervista.org/francia-2017-vincera-marine-le-pen-grazie-allerrore-della-banca-rothschild/
Noi strategicamente stiamo ragionando così, nelle prossime settimane correzione e poi l’ultimo canto del cigno. Al primo turno non c’è storia, vince la LePen, al secondo turno però, la razionalità suggerisce che tutti da destra a sinistra dirotteranno il voto sul banchiere Macron, ben felici di essere smentiti per l’ennesima volta dalla storia.
Quindi tu auspichi la vittoria della Le Pen in Francia…. ?
Bene !
per chi ha familiarità con la lingua francese :
https://www.upr.fr/actualite/france/macron-symbole-de-lescroquerie-dun-monde-politique-perdition
…il quadro che ne esce, leggendo l’articolo, è quello di un personaggio che ricorda molto da vicino un simile fenomeno italiano assurto negli ultimi anni, le cui azioni sono ultimamente in forte ribasso, il cui nome non merita neppure essere ricordato. Del resto accomunati da strategia comune : ammiccarsi il mondo finanziario e imprenditoriale che conta dei rispettivi Paesi, relegando a semplice dettaglio il bisogno e le esigenze dei comuni cittadini.
Peraltro già il titolo dell’editoriale è tutto un programma :
“Macron, il simbolo della truffa di un mondo politico sulla via della perdizione”
😆 Pare proprio che in Francia lo amino alla follia… (tutte le volte che ha messo il piede fuori dal ministero delle finanze, nei suoi due anni di carica ha raccolto più uova marce lanciategli in testa, che consensi… a fatica si riesce a farsi un idea dei sondaggi che lo vorrebbero a pari merito attualmente con Marine LePen…)
L’editoriale ne riassume la personalità quale : bugiardo, affabulatore, arrogante, mitomane e truffatore :
un “bugiardo” è una persona che non è ciò che sembra, che non è conforme alla verità, e che induce in errore.
un “affabulatore” è una persona che cerca di trasformare la realtà, che elabora concetti puramente immaginari presentandoli come fossero la realtà.
un “mitomane” è una persona che presenta la tendenza sistematica, più o meno volontaria, alla menzogna.
un “truffatore” è una persona che tenta di tradire la fiducia del prossimo, cercando di ottenere un vantaggio materiale e tangibile da tale azione.
Niente male per uno che si presenta candidato alla presidenza di uno dei Paesi più importanti a livello mondiale.
L’editoriale mette in enfasi anche il suo disastroso trascorso al Ministero delle Finanze francesi (dal cui incarico Macron ha rassegnato le dimissioni il 30 Agosto 2016) descrivendolo come “la necrosi finale della scena politica francese“.
beh, se è il PEGGIO che deve necessariamente trionfare di questi tempi, devo dire che Macron presenta tutte le credenziali per farcela, a patto che la maggioranza dell’elettorato e dei cittadini francesi si siano definitivamente bevuti il cervello (purtroppo, guarda caso, la stessa cosa che vedo avvenire in Italia da almeno 5anni, REFERENDUM A PARTE…)
“Del resto accomunati da strategia comune : ammiccarsi il mondo finanziario e imprenditoriale che conta dei rispettivi Paesi, relegando a semplice dettaglio il bisogno e le esigenze dei comuni cittadini.”
Scusa, ma secondo me hai invertito il rapporto tra causa ed effetto. Questi candidati, sbarbatelli o poco più, sono creati dal nulla proprio come la moneta di questi banchieri e “lanciati” tramite i media sussidiati. I sondaggi, mi pare che ne abbiamo già avuto prova, sono accuratamente fabbricati. A questo punto vedremo cosa altro inventeranno e cosa uscirà dalle urne. Una cosa è certa: viviamo ormai in un mondo farlocco. Dati taroccati, sondaggi teleguidati, moneta falsificata, bilanci bolliti ad arte, è tutto rigorosamente, assolutamente f a l s o.
Certo caro… tu immagino quella di un banchiere! Bene davvero!
ilcuculo69@finanza,
In teoria dovrebbe vincere Macron, senza dubbio. Pero’, pero’…una vocina mi dice che qualcosa da qualche parte scappera’ sul conto di questi, cosi’ come e’ uscito a suo tempo sulla Clinton(personaggio molto piu’ compromesso, ok). Solo una sensazione, ma secondo me la Le pen se non vincera’ non ci andra’ molto lontano.
accidenti cuculo, dovendo scegliere tra la le pen e un banchiere scegli il banchiere? davvero il senso del pericolo è percepito da ciascuno di noi in modo personalissimo 🙂
Sì, è assurdo.
Si “deve” votare Le Pen e lo dico da persona di (vera) sinistra.
Ma la gente non capisce una mazza e “loro” contano proprio su questa ignava stupidità per vincere.
@ d
Scusa, ma secondo me hai invertito il rapporto tra causa ed effetto.
Giusta osservazione;
lo definirei “rapporto di reciproca convenienza” (un classico: il rapporto finanza&politica) :
un megalomane ambizioso -come m.renzi- malato di “arrivismo”, per raggiungere l’obiettivo prefissato necessita di un appoggio solido (e quale migliore appoggio dalla finanza che conta, come poi si è rivelato essere), lo stesso appoggio di cui necessita il mondo della finanza e dell’imprenditoria qualora lo necessitassero (quelle di alto livello, non le Pmi da 10 dipendenti, ricordate come “filavano” renzi e marchionne??? con Fiat Cnh Exor che gongolavano al solo pensiero…); peraltro, un numero elevato e sicuro di deputati senatori e un pres. d.Consiglio dalla propria parte quando occorre può rivelarsi un vantaggio decisivo e determinante, loro (finanzieri e banchieri) questo lo sanno meglio di me.
confindustria era una delle più entusiaste sostenitrici del venditore di fumo toscano; m.renzi è colui che è riuscito in un paio di anni in ciò che confindustria chiedeva da 20anni alla destra e berlusconi non è mai riuscito a realizzare (per ovvi motivi: si sarebbero alzate le barricate in Italia, se un partito di destra avesse osato anche solo proporre certi cambiamenti…); il fatto che m.renzi sia riuscito a farlo in un partito dichiaratamente “di sinistra” lo pone ad un livello inarrivabile, quello che è riuscito a realizzare è un autentico capolavoro (non equivocate, sono ironico e sarcastico in quello che ho appena detto, e và ricordato che ciò che m.renzi è riuscito ad attuare non sarebbe stato possibile senza la complicità decisiva di un istituzione fondamentale come quella di un certo g.napolitano allora pres.d.Repubblica…)
Una cosa è certa: viviamo ormai in un mondo farlocco. Dati taroccati, sondaggi teleguidati, moneta falsificata, bilanci bolliti ad arte, è tutto rigorosamente, assolutamente f a l s o.
beh qui direi che hai [re]citato un mantra sul quale si può essere completamente d’accordo, senza riserve.
E’ una storia vecchia come il mondo, per scacciare un nemico se ne porta in casa uno peggiore, l’italia in questo è stata sempre maestra.
Non c’entra niente.
E’ diverso, qui si ha la possibilità di sconfiggere una élite internazionale ossia di distruggere un sistema.
Non se ne crea automaticamente un altro perché non c’è abbastanza consapevolezza (e infatti tornano indietro: protezionismi, nazionalismi) ma la rottura dell’attuale è la precondizione perché questa consapevolezza nasca dopodiché non esistono garanzie, dipende tutto da noi ma se non ci liberiamo da questi padroni non inizieremo mai a prendere coscienza.
Attaccarsi a questo sistema di potere come delle cozze per paura di stare peggio è una evidente scemenza.
anche per me è così emzag, la penso esattamente come te
come dice Bagnai, che pure lui è uno di vera sinistra, ci tocca votare per la destra perché è l’unica strada per uscire da dove siamo, e poi ci preoccuperemo di drizzare la barca. Di certo non sarà una passeggiata, ma non c’è alternativa.
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Di sicuro il fighetto è morto e sepolto.Quindi Boss adesso prova tu a mettere d’accordo tutti questi beduini per uno straccio di legge elettorale.La scelta era doverosa al referendum il fighetto invece di spezzettarlo a fatto il salsiciotto e se l’è preso in quel posto.In Francia indipendentemente da chi vincerà a Maggio i francesi sapranno chi li governerà.L’importante era abbattere il boss di Rignano non il bene del paese ,avanti a tutta.