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AMERICA: MORTGAGE COLLAPSE!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

Risultati immagini per mortgage collapse

 

Probabilmente molti di Voi hanno già dimenticato alcuni degli articoli che abbiamo condiviso lo scorso anno, eppure suggerisco di prestare molta attenzione a queste dinamiche ormai saldamente avviate…

HOUSING BUST 2 ESPLODONO I PIGNORAMENTI!

NUOVA BOLLA SUBPRIME: COMMERCIAL REAL ESTATE!

MUTUI: LA TEMPESTA PERFETTA CHE VERRA’!

Ma cosa sta succedendo al mercato dei mutui e soprattutto ai tassi di riferimento?

Immagine

Ieri è apparsa una splendida analisi sull’andamento attuale del mercato immobiliare e soprattutto l’influenza che avrà in futuro un improbabile aumento dei tassi da parte della Federal Reserve che si vagheggia la piena occupazione.

In questa analisi pubblicata da Trulia si suggerisce che l’aumento dei tassi e quindi della dinamica dei rendimenti potrebbe avere raffreddato sensibilmente le vendite di nuove abitazioni o meglio la conclusione dei preliminari di compravendita. In sintesi la percentuale di preliminari non andati a buon termine nel quarto trimestre dello scorso anno sono quasi il doppio di quelli del 2015.

Il tasso di fallimento di queste vendite è salito al 4,3% dal 1,4% del 2014 e dal 2,1 % del 2015.

La stessa analisi viene riportata su Bloomberg con tanto di grafico, davvero eloquente…

Mortgages

Ma non è finita qui, domani vi proporemo un’altro possibile fallimento in arrivo!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

5 commenti Commenta
luigiza
Scritto il 12 Gennaio 2017 at 10:27

E WallMart come sta in salute. Corrono voci che stia per licenziare personale e chiudere punti vendità.

Ma non é un cattico segnale per l’economia USA perchè vendono trappole per topi, vero?
Vuol dire che in America la popolazione dei topi é drasticamente calata.
E’ aumentata invece quella degli allocchi. Vabbè troveranno una soluzione anche per quelli. Anche qui corrono voci che li alloggeranno oltre la Vistola ed il Nieper prossimamente.

luigiza
Scritto il 12 Gennaio 2017 at 10:53

“Those jobs are gone. The plants closed. So the whole idea that someone can now say, “I can work in the Carrier plant for $20 an hour and be assured of a job for life and security and put my kids through college” — that doesn’t exist anymore.

That’s where the problem and discontent will come — when you’ve sold that dream and it doesn’t happen. In that scenario, Trump begins to have a pretty short honeymoon.”

Mazzalai scommetto che condividi la convinzione riportata qui sopra.
Sei un incorreggibile catastrofista! :-))

aorlansky60
Scritto il 12 Gennaio 2017 at 11:00

@ Luigiza

L’evoluzione tecnologica e conseguente automazione sempre più esasperata che le società stanno cogliendo come opportunità da adottare alla ricerca della diminuzione dei costi (e il costo del personale è una delle voci più sensibili nel bilancio di qualsiasi società di livello medio/grande) è destinata -purtroppo- a far carne da macello della forza lavoro e di intere masse umane, da qui a non molto tempo a venire, temo;

è proprio quanto stà accadendo nel settore bancario che stà attraversando una rapida evoluzione (ormai, come molti penso, opero esclusivamente in regime di “home banking” e non ricordo nemmeno più l’ultima volta che sono passato in filiale),

ed è proprio ciò che stà accadendo al settore della grossa distribuzione -non alimentare, almeno per ora- per generi di prodotto più o meno durevoli, cui la catena WallMart fà parte; ne fa fede la rapida escalation di marchi quali AMAZON e relativa strategia di vendita online per consegna a domicilio, i cui dati sono in costante [sensibile] crescita da alcuni anni.

gainhunter
Scritto il 12 Gennaio 2017 at 13:38

aorlansky60,

Walmart vende anche alimentari, e anche online con il sistema del pick & pay, contando sulla capillarità dei suoi punti vendita.
Amazon sta cercando di infilarsi nel settore alimentare, senza successo, e ha piazzato il primo negozio fisico.
C’è chi sostiene il declino di Walmart per colpa di Amazon, e c’è chi evidenzia i punti di forza di Walmart (alimentare e disponibilità 24/7)… come spesso accade sarà il management a fare la differenza.

kry
Scritto il 14 Gennaio 2017 at 01:03

aor­lan­sky60,

gai­n­hun­ter,

In tema di riduzione del personale basta andare al MC Donald per capire le dinamiche d’occupazione future. Da 6/8 casse a 1 massimo 2 e la prenotazione fatta OBBLIGATORIAMENTE sullo schermo.

Invece per quanto riguarda AMMAZZO tutti lo riposto

https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_1_7?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&url=search-alias%3Dgrocery&field-keywords=barilla&sprefix=barilla%2Cstripbooks%2C216&crid=2NMWOZ1UBOAA5

( ordini entro le 18.00 ed alle 09.00 del mattino pacco già a casa )

giusto così per farsi un idea.

Buon fine settimana a tutti.

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