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DEUTSCHE BANK: LA GERMANIA ORA FA PAURA!

Scritto il alle 09:21 da icebergfinanza

Risultati immagini per germania icebergfinanza

Anche in questo articolo non ci metteremo troppo tempo a farvi una sintesi attraverso brevi flash, ci sono voluti più di cinque anni al nostro Paese per comprendere quello che noi vi raccontiamo da oltre cinque anni, che la Germania delle banche fa paura, come dice il titolo qui sotto, ma con un piccolo particolare…

… non deve essere solo la Germania delle banche a fare paura, ma anche quella della Volkswagen, quella dei prestiti al settore navale, quella del dumping sociale, quella degli oltre 8 milioni di anime che lavorano come schiavi per 400 euro al mese, o meglio ancora quella marcia e corrotta che in molti in Italia fanno finta di non vedere…

GERMANIA GRASS: “SIAMO INDEBITATI E CORROTTI NON POSSIAMO DARE LEZIONI

LA MEGABALLA DEI 60 MILIARDI DI CORRUZIONE

Ieri nello spazio di un istante il mondo si è accorto che la Germania fa paura!

Immagine2ImmagineMiliardi e miliardi messi da parte per pagare multe, per compensare frodi e manipolazioni, come fece anche la Siemens, questa è la Grande Germania, l’esempio da seguire che molti politici di casa nostra indicano, la Germania che va in giro per il mondo a fare la morale!

Qualcuno ha forse dimenticato questo?

HANJIN BANCAROTTA…BANCAROTTA GERMANIA!

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Loro sono furbi, o meglio sino ad oggi si credevano furbi. Se la storia è un insegnamento da ora in poi inizia il loro declino.

Noi invece abbiamo questi…

Immagine1 Che ieri dicevano questo… Immagine3Se mai avete la memoria corta e avete dimenticato il significato di spread loro vi ricordano come dovete votare!

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Scommettiamo che vince il si! 😉

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

 

 

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39 commenti Commenta
phitio
Scritto il 28 Settembre 2016 at 11:30

La Germania, ahi, la Germania… Ovviamente, per andare fuori dalla UE, deve succedere un casino formidabile dal punto di vista economico. Mi chiedo che cosa fare dei quattro soldi che ho in banca, prima che buona parte dei soldi spariscano direttamente fuori dall’esistenza, in un buco nero di debito che si autoingoia e minaccia di ingoiare l’europa. Mi chiedo anche in che modo potremo definire le regole della Brexit quando avremo anche questa nazione fuori dal gioco europeo.

Comunque, niente paura. Il cielo non ci cadra’ sulla testa, e tutte le cose, uomini, terre, resteranno al loro posto. Spariranno solo un mucchio di promesse scritte su carta, anche se per qualcuno questo equivarra’ comunque alla fine del mondo.

veleno50
Scritto il 28 Settembre 2016 at 11:39

Qualunque sia l’esito del referendum alla fine lo hanno deciso gli italiani, tu consideri la popolazione italiana manipolabile al 100% Mai prendere in considerazione il fatto che il referendum non è per niente complicato,basta leggersi con un po di impegno qualche riga una paginata di articoli riferiti a nuove regole della costituzione.L’esito del referendum ti farà andare di traverso il piatto di pasta che mangerai il 5 dicembre,senza ombra di dubbio vincerà chi vuole cambiare, lo status quo va bene a quelli che ci sguazzano in questo sistema e non vogliono nessun cambiamento per continuare a fare i loro sporchi affari.Le battutine sul ponte lasciale a Grillo,l’uomo inflessibile,intransigente.Diventare sostenitore del No come fai tu non pensi sia lo stesso comportamento che hanno molti personaggi che sostengono i Si ,siete persone che possono influenzare tantissimo ,coerenza Boss.

icebergfinanza
Scritto il 28 Settembre 2016 at 12:59

A parlare di coerenza con il sottoscritto rischi di farti male Veleno! Io ero per il NO e resto per il NO! Chiaro il concetto? A tempo debito spiegheremo il perché!
veleno50@finanza,

gnutim
Scritto il 28 Settembre 2016 at 14:03

io non leggo neanche il testo di legge proposto, vedo che chi spinge per il “si” si chiama PD/PDS/DS + Schauble + europa + obama
Quale vuoi che si la mia risposta?

aorlansky60
Scritto il 28 Settembre 2016 at 14:30

@ IcebergFinanza

OTTIMO articolo, Capitano;

giusto mettere in evidenza il recente crack di Hanjin di cui nessuno parla in italia, i ns organi di informazione di portata nazionale se ne guardano bene, ma da Genova -zona che conosco e frequento periodicamente- arrivano feedback diversi, le maestranze locali sono fortemente preoccupate per migliaia di posti di lavoro addetti nel settore portuale che potrebbero evaporare in tempi brevi, hanno già iniziato la stima…

renzi che pensa di riesumare il fantasma del “ponte sullo stretto” fa molta pena (e molta rabbia dalla parte del contribuente, se si pensa a tutti i fondi pubblici spesi dal 1980 -anno di costituzione della soc pubbl Ponte sullo Stretto Spa– in consulenze, progetti fatti e rifatti in 36 anni per un opera di cui non si è posato un solo mattone; la stessa soc pubbl annovera da 36 anni molte decine di dipendenti a libro paga (le miei fonti citano oltre 100 posizioni) compresi una dozzina di dirigenti, davvero niente male per questi soggetti stipendiati dallo Stato senza che abbiano fatto NULLA di concreto e che fra poco avranno pure maturato l’età utile per la pensione… anche se messa in liquidazione da m.monti nel 2012 -unica cosa positiva fatta da quel governo- di fatto la società non è mai cessata, con tutti i suoi dipendenti ancora fortemente attaccati alla mammella Statale. Questa è una vicenda “molto italiana” a volerla commentare a posteriori…)

Progettano di erigere una cattedrale nel deserto (non sarebbe nemmeno la prima che il ns paese ha iniziato senza finire negli ultimi 50anni) per di più in una zona ad alto rischio sismico certificato -la sicilia e la calabria sono attraversate (*) dalla frattura di confine tra le due placche primarie africana ed euroasiatica- quando da quelle parti siciliani e calabresi

hanno carenza di acqua corrente nelle case (è noto che il sistema idrico locale è un colabrodo di inefficienza e perdite),

hanno vie di comunicazione e infrastrutture paragonabili a quelle del medioevo,

hanno edifici -sia pubbl che privati- a forte rischio crollo (maggioranza di case non adeguate a criteri antisismici) nel caso avvenga un sisma di magnitudo elevato che da quelle parti è sempre incombente, per via della causa di cui sopra (*);

pensassero magari –renzi e il team piddino dell’ultima generazione– a stanziare fondi necessari per ammodernare le situazioni sopra descritte mettendo in sicurezza abitazioni che adesso NON lo sono, adeguando i centri residenziali anche contro dissesti idrici del territorio (conseguenti forti precipitazioni ed alluvioni che ultimamente si verificano con una certa frequenza) non solo da quelle parti, ma IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE che ne è fortemente soggetto per via della sua conformazione geologica,

sai quante centinaia di migliaia di posti di lavoro verrebbero creati;

la faccenda del ponte è solo un pretesto per fornire ai soliti pochi fortunati -politica inclusa- una torta gigantesca da spartirsi a spese dei contribuenti. Solita vecchia storia all’italiana, unica certezza su cui gli italiani possono contare.

sherpa
Scritto il 28 Settembre 2016 at 14:30

gnutim@finanza,
La tua motivazione è ineccepibile per quanto mi riguarda.
Qui sotto la spiegazione di Luciano Barra Caracciolo tratta dal suo blog.
“Ed infatti: basta vedere gli artt.1 e 10 della riforma (che ne sono il clou): si costituzionalizza l’obbligo di attuare il diritto UE come mission del parlamento e sostanza immancabile della funzione legislativa.
E’ probabilmente l’unico aspetto precettivo non controvertibile di tutta la riforma.
Ergo, l’adesione all’UE-M, COSI’ COM’E’, risponde ora a un obbligo costituzionale, dato come presupposto indefettibile (superando le “giustificazioni” imposte dell’art.11 Cost. che si tenta di bypassare definitivamente): ciò impedirà, con forza ancor più travolgente, alla Corte cost. di sindacare qualsiasi aberrazione proveniente dall’UEM e renderà il diritto UEM integralmente e incondizionatamente superiore a ogni fonte nazionale.”
Praticamente dovremmo sottostare a quello che si rivela ogni giorno di più un controsenso politico e un covo di affaristi manipolari da banchieri (vedi pressioni BCE pro riforme).

aorlansky60
Scritto il 28 Settembre 2016 at 14:49

@ Gnutim

io non leggo neanche il testo di legge proposto, vedo che chi spinge per il “si” si chiama PD/PDS/DS + Schauble + europa + obama. Quale vuoi che sia la mia risposta?”

quoto e concordo al 100%
😉
ovviamente, da questo se ne deduce anche la mia risposta e cosa voterò il 4 Dic;

a proposito, cosa ne dite del viaggio diplomatico di maria elena (boschi) in sud america per sensibilizzare le comunità italiane residenti da quelle parti a votare “pro pd” – “pro governo” – “pro UE” ???

il tutto a spese dei contribuenti, visto che il volo di Stato (compresi i trasferimenti locali da paese a paese) + spese di trasferta + spese altre minute di tutto il team a seguito (la ragazza non è partita sola) saranno da questi reclamate come “spese a recupero crediti”…

corvaz
Scritto il 28 Settembre 2016 at 14:56

A noi sembra tutto assurdo, ma per loro, i globalisti, il caos è solo un’esperimento sociale. Ma sarebbe meglio guardare avanti e pensare ad un Piano B. Sarà come LB, l’Argentina, il Venezuela o il ’29? Spero che il capitano possa scrivere un articolo sulla peggiore delle ipotesi possibile, sarebbe saggio non trovarsi impreparati.

paolocogorno
Scritto il 28 Settembre 2016 at 20:23

@Veleno50

#velenostaisereno
perchè vincerà sicuramente il NO

#velenostaisereno
perchè è il caso di guardareintorno a che cosa c’è in questa riforma
da Te così benedetta, e taumaturgica…

a proposito leggiti questo

http://www.ibs.it/code/9788868303754/barra-caracciolo-luciano/costituzione-nella-palude.html

e se non vuoi leggere (che sarebbe meglio.. ) guardati questo e trova delle buone argomentazioni per confutarli..
(oddio ci sono quegli infami antieuristi di Borghi e Bagnai…)

https://www.youtube.com/watch?v=HdYvXphTBv4

#velenostaisereno
e riassumiamo (oddio è la propaganda di Travaglio… )
perché gli italiani voteranno NO a questa schifezza… in breve sintesi

1. I risparmi del nuovo Senato dimagrito e non più retribuito sono irrisori (una quarantina di milioni all’anno, senza contare i rimborsi spese per sindaci e consiglieri regionali provenienti da ogni parte d’Italia). Comunque non giustificano minimamente la riscrittura di 47 articoli su 139 della Carta. Per risparmiare la stessa cifra, sarebbe bastato decurtare del 10% lo stipendio di deputati e senatori…

2. Il nuovo Parlamento sarà formato da membri in gran parte non eletti dai cittadini, ma nominati dalla casta (i 2/3 dei deputati, col meccanismo dei capilista bloccati; e tutti i senatori scelti dai Consigli regionali e dal capo dello Stato).

3. Alla Camera si prevede un abnorme premio di maggioranza al partito più votato. Anche se rappresenta il 25% dei votanti, si accaparra il 54% dei seggi. Premio non di maggioranza, ma di minoranza…

4. Alla Camera ogni capolista bloccato potrà candidarsi in 10 circoscrizioni come specchietto per le allodole, ben sapendo che verrà eletto automaticamente in tutte e 10 senza prendere un voto… Poi sceglierà una circoscrizione per sé e ingannerà gli elettori delle altre 9, dove al suo posto uscirà il candidato più votato della lista. Così sarà lui, col gioco delle rinunce, a decidere chi far eleggere e chi sacrificare, a seconda del livello di fedeltà al capo partito.

5. Il premier avrà uno strapotere incontrastato e incontrastabile: come “capo” del primo partito, sarà di fatto eletto dal popolo (all’insaputa del popolo). E diventerà il padrone assoluto del governo e del Parlamento. Potrà scegliersi il presidente della Repubblica, ma anche i membri della Consulta e del Csm di nomina parlamentare, i componenti delle Autorità “indipendenti”, l’amministratore delegato e il Cda della Rai. E cambiare la Costituzione a suo piacimento ogni volta che vorrà. Un premierato assoluto…

6. Nel nuovo Parlamento, il premier non si ritroverà di fronte alcun contropotere. Nessun controllo “esterno”: il Senato è ridotto a una larva e non può certo controbilanciare la Camera asservita al capo del governo. E nessun controllo “interno”: i diritti delle minoranze parlamentari non sono codificati esplicitamente…

7. La “riforma” regala l’immunità parlamentare a 100 fra sindaci (21), consiglieri regionali (74) e rappresentanti del Quirinale (5) che, non essendo stati eletti per fare i senatori o non essendo proprio stati eletti tout court, non hanno diritto a un simile privilegio… Il che fa prevedere che si candideranno a Palazzo Madama i primi cittadini e i consiglieri con la coscienza sporca oppure già inquisiti che rischiano arresti, intercettazioni e perquisizioni e aspirano allo scudo per mettersi al riparo.

8. Mentre nasce il cosiddetto “Senato delle Autonomie e dei Territori”, le autonomie territoriali scompaiono. Nel rapporto Stato-Regioni si prevede la “clausola di supremazia” dello Stato centrale, attivabile dal governo onnipotente… Si ripristina il famigerato “interesse nazionale” che, prima della riforma del 2001, veniva usato discrezionalmente da Roma per vampirizzare le autonomie. Le Regioni ordinarie conteranno molto meno, mentre le 5 a statuto speciale (spesso folli centri di spesa e spreco) saranno più forti di prima.

9. Avremo Regioni piccole e poco popolose con più senatori rispetto ad altre molto più grandi. Il Trentino Alto Adige avrà due sindaci-senatori contro uno solo della Lombardia, dieci volte più popolosa. Con tanti saluti ai principi costituzionali di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità del voto.

10. La “riforma” non abolisce il bicameralismo: continueremo ad avere una Camera e un Senato che si rimpalleranno le leggi col classico sistema bicamerale… Sono ben 22 le categorie di norme che restano bicamerali, con procedure di approvazione diverse a seconda della materia che trattano. E con i prevedibili ricorsi, conflitti e dubbi interpretativi, visto che moltissime leggi riguardano più materie differenti fra loro…

11. Non si accorciano i tempi, in media molto brevi, dell’iter legislativo, che al contrario si complica e allunga.

12. I possibili procedimenti legislativi, che oggi sono soltanto 2 (quello ordinario e quello costituzionale) diventerebbero addirittura 10.

13. I senatori part-time dividono il loro lavoro settimanale tra alcuni giorni dedicati alle funzioni legislative e altri riservati agli impegni nei rispettivi Comuni o Regioni. Così svolgeranno male entrambi i compiti.

14. Il Senato diventa un albergo a ore con porte girevoli, in cui entrano ed escono sindaci e consiglieri eletti e scaduti in tempi diversi… Alla faccia della “stabilità”.

15. Il Senato, sedicente rappresentante delle autonomie regionali, è escluso da gran parte delle deliberazioni in materia regionale.

16. Il presidente della Repubblica sarà quasi sempre eletto dalla settima votazione in poi, quando il quorum iniziale si abbassa. E lì saranno sufficienti i 3/5 dei partecipanti al voto. Cioè: anche soltanto 220 elettori su 366 (quorum minimo). E così il rappresentante dell’unità nazionale potrà essere eletto con molto meno della maggioranza assoluta del Parlamento!

17. Oggi per presentare una legge di iniziativa popolare bastano 50 mila firme; in futuro ne occorreranno 150 mila (il triplo). Idem per i referendum abrogativi: in cambio di un modesto abbassamento del quorum (dal 50% più uno degli aventi diritto alla maggioranza dei votanti alle ultime elezioni per la Camera), le firme da raccogliere salgono da 500 mila a 800 mila.

#velenostaisereno

che il 5 Dicembre quello che galleggerà nel tuo stomaco
darebbe problemi si smaltimento a qualunque ASL, altro che pasta..

saluti

gainhunter
Scritto il 28 Settembre 2016 at 21:47

veleno50@finanza: lo status quo va bene a quelli che ci sguazzano in questo sistema e non vogliono nessun cambiamento per continuare a fare i loro sporchi affari.

Cioè alla sinistra e al meridione, che hanno votato NO nel 2006 per mantenere lo status quo invece di eliminare il bicameralismo, ridurre i parlamentari, approvare il criterio del costo standard per le spese delle regioni, aumentare il potere del premier e riformare la giustizia introducendo la responsabilità del magistrato?
Permetti che, come chi ha votato no 10 anni fa aveva i suoi buoni motivi, chi voterà no quest’anno potrà avere i suoi buoni motivi senza essere uno che vuole sguazzare nel sistema come dici tu, oppure no?
Per favore, riflettici un po’ più di un attimo.

gainhunter
Scritto il 28 Settembre 2016 at 22:14

sherpa@finanza,

Un articolo che contrasta con un altro articolo (non ricordo quale) che sancisce la sovranità dell’Italia. In pratica chi temeva di perdere l’Italia con federalismi e secessioni, votando SI’ finirà per perdere comunque l’Italia, con la “piccola” differenza che invece di spostare il potere verso il popolo lo avrà spostato verso le istituzioni europee, ovvero istituzioni straniere. Complimenti all’intelligenza dei sostenitori del SI’. Ma si sa, lo straniero è più lindo, onesto, efficiente dell’Italiano e quindi l’Italiano deve essere educato, comandato, dominato dallo straniero, nel retropensiero del cervello lavato dai luoghi comuni.

paolocogorno@finanza,

Visto il punto 9, quasi quasi voto SI’ perchè almeno allora Lombardi e Veneti forse apriranno gli occhi e decideranno di mandare al diavolo una volta per tutte l’Italia, e in questo modo automaticamente usciranno da UE e euro.

stanziale
Scritto il 28 Settembre 2016 at 22:49

Epocale figura di merda del sottosegretario del governo Zanetti. Dal minuto 23 del video. A precisa domanda di Borghi, cosa succederebbe se Draghi brucia i 1000 miliardi di debito pubblico europeo che ha in pancia la Bce (la risposta corretta e’: niente), non vuole rispondere. Ecco da chi siamo governati, da questi servi dei globalisti http://argentofisico.blogspot.it/2016/09/borghi-che-succede-se-draghi-decide-di.html

veleno50
Scritto il 29 Settembre 2016 at 09:37

pao­lo­co­gor­no@fi­nan­za,
Ascolta Paolo cagozzo non so da quale pianeta provieni io di Travaglio e Borghi non so che farmene,citi articoli metti link tutta aria fritta.Le battutine stai sereno sono vecchie come il tuo modo di ragionare.Il 5 dicembre è l’inizio di una nuova realtà,anche in Italia si comincia a dipanare la matassa burocratica,il ping pong è finito. Il quarantenne uscirà da questa competizione vincitore,tu invece,mesto,afflitto,e rassegnato metterai le tue pive nel sacco e te ne torni da dove sei venuto. Non approffitare dell’ospitalità a scrivere migliaia di parole per dire che voti no SII più conciso Paolo Cagozzo.ciao

aorlansky60
Scritto il 29 Settembre 2016 at 09:57

Considerata :

1) la media di consapevolezza,
2) la media di informazione,

e non ultimo

3) il quoziente di intelligenza

dei 55 milioni di italiani (al netto di extracomunitari-clandestini-profughi-mao-mao; con tutti questi siamo a 60,6 mln),

e di questi la parte più significativa avente diritto di voto -esclusi tutti i minori cioè-

non è affatto escluso che possa prevalere il SI

non ne sarei stupito

nota bene : nessuna allusione verso chi interviene qui.

il 5 Dic sapremo se gli italiani avranno deciso di (s)vendere quel poco che resta della loro Sovranità alla UE
(e dicendo UE intendo IL POTERE ECONOMICO che questa rappresenta a scapito delle DEMOCRAZIE dei singoli Stati)

PERCHE’ DI QUESTO SI TRATTA (a prescindere da ogni altro aspetto del referendum)

oppure se sarà rimasta qualche speranza per il futuro.

veleno50
Scritto il 29 Settembre 2016 at 09:59

gai­n­hun­ter,

Stiamo andando verso il 2017 e tu ancorato al 2006 citi il referendum di allora,non mi pare venisse eliminato il Senato solo qualche senatore e parlamentare in meno o sbaglio?Usi il termine permetti ,non mi pare il caso.Si cambia o tutto rimane come prima,MAGARI UN BEL PROPORZIONALE PER UN ALTRETTANTO BEL PENTAPARTITO.O mio Dio

gnutim
Scritto il 29 Settembre 2016 at 10:06

ve­le­no50@fi­nan­za,

con i partiti di oggi meglio il pentapartito che un non-governo a timone europeo!!!!!

dante5
Scritto il 29 Settembre 2016 at 12:05

gnutim@finanza:
ve­le­no50@fi­nan­za,

con i partiti di oggi meglio il pentapartito che un non-governo a timone europeo!!!!!

Infatti è il caso di dire che si stava meglio quando si stava “peggio” (cioè il partito di Veleno non poteva andare al Governo per patti internazionali). At salut Veleno!

veleno50
Scritto il 29 Settembre 2016 at 12:39

gnu­tim@fi­nan­za,

dan­te5@fi­nan­za,

La storia non insegna nulla contenti voi.Rinuncio, abdico per oggi non posso credere a ciò che leggo. Mi accontento di un piatto di tagliatelle e un mezzo bicchiere di sangiovese.buon pranzo a tutti

sherpa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:24

aorlansky60,

Aggiungerei:
4) la stragrande magioranza dei media schierati pro governo.
Sì, anch’io temo che il No non sia il favorito assoluto.
Sento spesso persone che dicono di votare Sì perchè bisogna cambiare qualcosa.
Io voto No appunto perchè voglio cambiare questa situazione di assoluta e assurda sudditanza.

gainhunter
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:49

veleno50@finanza,

Appunto, 10 anni persi. Il Senato diventava federale come in questa riforma, il sistema elettorale non c’entra con il referendum.
Non illuderti che con la riforma e la legge elettorale chi sarà al governo sarà più libero e più efficiente nel fare le leggi perchè tolto il peso dell’opposizione si prende il peso delle imposizioni europee, e di contro assisteremo a un continuo fare e disfare a distanza di 5 anni: la destra cancellerà le leggi di sinistra, poi la sinistra le rimetterà e cancellerà quelle di destra; invece se una legge è fatta bene perchè nasce dall’incontro di punti di vista diversi dura molto di più, e magari per sempre.

paolocogorno
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:55

veleno50@finanza,

Caro Veleno

Punto primo) Se (secondo te) approfitto dello spazio del blog per riportare alla realtà dei fatti deve essere il padrone di casa a dirmelo e non certo Tu..
Punto secondo) L’aria fritta di cui parli deriva da studi giuridici, economici e storici metodologicamente rigorosi, concetto che tu evidentemente non hai assorbito da nessuna parte, confondendo il mondo delle opinioni con l’analisi dei dati e della realtà… purtroppo
le tua capacità critica ha la consistenza del contenuto di una lampadina senza il filamento dentro.

saluti

apprendista
Scritto il 29 Settembre 2016 at 14:07

io evidentemente sono fuori,siamo a circa 6 mesi o poco piu dalla eurorottura con quello che ne consegue e voi continuate a ragionare sui massimi sistemi anzi perdonatemi sui minimi di sistemi in quanto c’e’ una serie di banalita’ fino a qualcuno che fa pure il tifo da stadio e le solite invettive contro Veleno per carita’ e un idiota ma credetemi visto che sto a contatto con le persone,non e’ nemmeno uno dei peggiori, il tasso di idiozia media italiana da me valutato configura Veleno come un superavveduto.
Ma contenti voi.

sherpa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 14:19

sher­pa@fi­nan­za,

MAGGIORANZA mannaggia alla fretta.

paolocogorno
Scritto il 29 Settembre 2016 at 14:21

apprendista@finanza,

Capisco il tuo discorso, ma io non sottovaluterei troppo noi italiani, il problema dell’autorazzismo in questo paese è troppo funzionale a chi maneggia (molto male e in maniera autodistruttiva) le briglie dell’economia. Anche io ho molto contatto con gente completamente diversa, ma molti di loro anche se non capiscono, sentono come vanno le cose, per cui a questo giro non c’è da aspettarsi troppo reazioni “main stream” dagli italiani… questo anche nel male .. purtroppo.

magicx
Scritto il 29 Settembre 2016 at 14:42

Leggo spesso con interesse questo forum, anche se partecipo poco.
Sovente concordo con le riflessioni fatte dalla redazione: strano, perchè ho l’impressione di partire da presupposti “politici” molto diversi.
Sarà che – fortunatamente – il buon senso è più diffuso di quanto si pensi e non monopolio solo di chi sta a destra o manca. Purtroppo è diffuso anche il tifo.
Economicamente parlando, la politica BCE non mi piace. Sono scettico su questa Europa Non credo che un ritorno alle sovranità nazionali, in particolare quelle monetarie (se ben gestito), sia necessariamente un male. Un rischio si però. Dal 1999 al 2003 fu gestito male il passaggio all’euro… il rischio che venga gestito male un percorso inverso è fortissimo.
Per quanto attiene il Referendum, sono orientato a ripronunciarmi per il SI (dico “ri” per via dell’identica decisione presa nel 2006). Qui non mi dilungo oltre sul tema
Per quanto attiene le leggi elettorali: sono proporzionalista. Lo ero sin da quando nel 1993, insieme al 9% degli italiani, votai NO all’introduzione del Mattarellum (sistema maggioritario che a mio avviso, ha portato alla pessima personalizzazione della politica degli ultimi 25 anni).
Ciò detto, non demonizzo l’Italicum. Per certi versi è lo stesso sistema utilizzato per votare i Sindaci. Ma anche qui mi fermo.
Cordialità

sherpa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 14:49

ap­pren­di­sta@fi­nan­za,

Ma fammi capire: secondo te discutere dei contenuti della riforma costituzionale è faccenda secondaria?
Forse non hai capito cosa c’è in gioco.
Dover sottostare ad un ente in disfacimento e non facente i nostri interessi e oltretutto in modo irreversibile vuol dire tagliarsi i maroni.

apprendista
Scritto il 29 Settembre 2016 at 15:16

no guarda forse non ti e’ chiaro a me attualmente della riforma costituzionale non me ne frega un cazzo (anche se sono informato e so che un no sarebbe giustissimo ma
riporterebbe probabilmente un monti al governo e cose ben peggiori del renzi) noi piccoli risparmiatori forse non ti e’ chiaro siamo tutti fottuti le uniche soluzioni sono personali e non e’ detto che funzionino nel preservare anche una frazione dei propri risparmi,anche se ti riempi di sovrani poco indebitati (esempio australia) o di stati leader (usa) nulla impedisce al governo dopo il crack di fissare un cambio con il $ o l’aud che manda in vacca la tua protezione (vedi venezuela o argentina) di queste problematiche bisognerebbe parlare poi per carita’ si agisce anche sull’altro fronte tanto caro al capitano infatti (ma non da oggi) sono pieno di amici con alcuni visto il periodo ho riallacciato idem con parentame vario in pratica sono impostato in configurazione recupera i valori dell’amore ,amicizia,sentimento,collaborazione ecc ecc proprio perche ‘ stiamo vivendo questo periodo e saranno probabilmente le uniche cose che potremo conservare e cio’ inoltre mi ha fatto bene allo spirito il resto e’ fuffa.
Saluti
sher­pa@fi­nan­za,

apprendista
Scritto il 29 Settembre 2016 at 15:40

COME FARSI ODIARE:
visto il nulla ,la banalita’,l’inutilita’ delle conversazioni mi sa che devo cambiare il nick name da APPRENDISTA IN AVVEDUTO_PRAGMATICO_CONCRETO
e non venite a dirmi che siete preparati e immuni a quello che succedera’io mi preoccupo dei risparmi/stile di vita in quanto per esperienza personale so che significa non averli,molti di voi dialogatori inconcludenti quando perderanno tutto e ripeto tutto non solo la cartaccia in filigrana perderanno anche il senno anche se adesso sembrano e si dichiarano immuni al problema della mera ricchezza,come dice il capitano la verita’ e’ figlia del tempo.

veleno50
Scritto il 29 Settembre 2016 at 17:40

pao­lo­co­gor­no@fi­nan­za,

Ti ringrazio per avermi ascoltato breve e conciso,ottimo.

veleno50
Scritto il 29 Settembre 2016 at 17:50

ap­pren­di­sta@fi­nan­za,

Scusa Apripista io nel commento iniziale ho parlato di coerenza e ho avuto già lo sganassone dal Boss poi arrivano i professorini uno con una filippica inutile, cose risapute ,link ed altre ca..te a detta di lui studi giuridici ,storici ma vatti a fare benedire. Poi ci metti del tuo io sono ospite nel blog ,non offendo nessuno, usi bastone e una pseudo carota ancora peggio non ti allargare troppo,non abbiamo mai mangiato assieme quindi fai il bravo bambino.

apprendista
Scritto il 29 Settembre 2016 at 18:15

Be non e’ colpa mia se sei un mica e’ una offesa io per esempio ho pochi capelli e gli amici Veleno non ti arrabbiare vedi un po quello che vuoi vedere e sei un po raggirato dal sistema,pero’ sui saputelli ed i loro pomposi e vuoti inutili discorsi ti do ragione ed anche sul fatto che a mio parere bisogna votare si cosi’ forse avremo piu’ tempo per prepararci al grande crack ed inoltre renzie e’ il miglior presidente del consiglio che l’italia abbia avuto negli ultimi 20 anni cio’ non significa che non sia una merdaccia ma lo e’ meno dei precedenti,avra’ anche l’appoggio dell’abbronzato e sara’ tutta scena ma almeno ha mandato a quel paese ,piu di una volta merkel e weiddman inoltre sparge ottimismo cosa che un governo deve chiaramente fare per ovvi motivi e poi per cambiare qualcosa ci sta provando molto ma molto di piu’ di chiunque lo abbia preceduto nella storia della repubblica tolto Degasperi e pochi altri.
Ciao

apprendista
Scritto il 29 Settembre 2016 at 18:16

le prime 2 righe nel post precedente sono assurdo devo aver sbagliato qualcosa…..

sherpa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 19:03

apprendista@finanza,

Ma di cosa hai paura?
Per i tuoi averi?
È inutile, non esiste nulla, nulla che ti possa garantire al 100%.
Non esiste, rassegnati.
Mi metti un’ansia…
Hai ragione, noi piccoli risparmiatori siamo in balia delle onde, cosa puoi fare?
Quello che hai detto tu, i rapporti umani sono l’unico investimento sicuro proprio perchè non finanziario.
Capisco le tue paure, sono anche le mie.
Ma sul referendum sbagli e di grosso, vivere in uno stato commissariato e con una costituzione stravolta sarà il primo pericolo per la tua libertà anche dal bisogno.
Preparato a quello che verrà non c’è nessuno, le “vuote discussioni” come le chiami tu servono appunto per chiarirsi un po’ le idee.
A proposito sul governo che fissa il cambio unilateralmente con altre valute credo che tu sia un po’ in confusione.
Confusione da paura.

perplessa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 00:05

condivido pienamente. e belurenzi pollice verso

aor­lan­sky60:
@ Ice­berg­Fi­nan­za

OT­TI­MO ar­ti­co­lo, Ca­pi­ta­no;

giu­sto met­te­re in evi­den­za il re­cen­te crack di Ha­n­jin di cui nes­su­no parla in ita­lia, i ns or­ga­ni di in­for­ma­zio­ne di por­ta­ta na­zio­na­le se ne guar­da­no bene, ma da Ge­no­va -zona che co­no­sco e fre­quen­to pe­rio­di­ca­men­te- ar­ri­va­no feed­back di­ver­si, le mae­stran­ze lo­ca­li sono for­te­men­te pre­oc­cu­pa­te per mi­glia­ia di posti di la­vo­ro ad­det­ti nel set­to­re por­tua­le che po­treb­be­ro eva­po­ra­re in tempi brevi, hanno già ini­zia­to la stima…

renzi che pensa di rie­su­ma­re il fan­ta­sma del “ponte sullo stret­to” fa molta pena (e molta rab­bia dalla parte del con­tri­buen­te, se si pensa a tutti i fondi pub­bli­ci spesi dal 1980 -anno di co­sti­tu­zio­ne della soc pubbl Ponte sullo Stret­to Spa– in con­su­len­ze, pro­get­ti fatti e ri­fat­ti in 36 anni per un opera di cui non si è po­sa­to un solo mat­to­ne; la stes­sa soc pubbl an­no­ve­ra da 36 anni molte de­ci­ne di di­pen­den­ti a libro paga (le miei fonti ci­ta­no oltre 100 po­si­zio­ni) com­pre­si una doz­zi­na di di­ri­gen­ti, dav­ve­ro nien­te male per que­sti sog­get­ti sti­pen­dia­ti dallo Stato senza che ab­bia­no fatto NULLA di con­cre­to e che fra poco avran­no pure ma­tu­ra­to l’età utile per la pen­sio­ne… anche se messa in li­qui­da­zio­ne da m.​monti nel 2012 -uni­ca cosa po­si­ti­va fatta da quel go­ver­no- di fatto la so­cie­tà non è mai ces­sa­ta, con tutti i suoi di­pen­den­ti an­co­ra for­te­men­te at­tac­ca­ti alla mam­mel­la Sta­ta­le. Que­sta è una vi­cen­da “molto ita­lia­na” a vo­ler­la com­men­ta­re a po­ste­rio­ri…)

Pro­get­ta­no di eri­ge­re una cat­te­dra­le nel de­ser­to (non sa­reb­be nem­me­no la prima che il ns paese ha ini­zia­to senza fi­ni­re negli ul­ti­mi 50an­ni) per di più in una zona ad alto ri­schio si­smi­co cer­ti­fi­ca­to -la si­ci­lia e la ca­la­bria sono at­tra­ver­sa­te (*) dalla frat­tu­ra di con­fi­ne tra le due plac­che pri­ma­rie afri­ca­na ed eu­roa­sia­ti­ca- quan­do da quel­le parti si­ci­lia­ni e ca­la­bre­si

hanno ca­ren­za di acqua cor­ren­te nelle case (è noto che il si­ste­ma idri­co lo­ca­le è un co­la­bro­do di inef­fi­cien­za e per­di­te),

hanno vie di co­mu­ni­ca­zio­ne e in­fra­strut­tu­re pa­ra­go­na­bi­li a quel­le del me­dioe­vo,

hanno edi­fi­ci -sia pubbl che pri­va­ti- a forte ri­schio crol­lo (mag­gio­ran­za di case non ade­gua­te a cri­te­ri an­ti­si­smi­ci) nel caso av­ven­ga un sisma di ma­gni­tu­do ele­va­to che da quel­le parti è sem­pre in­com­ben­te, per via della causa di cui sopra (*);

pen­sas­se­ro ma­ga­ri –renzi e il team pid­di­no del­l’ul­ti­ma ge­ne­ra­zio­ne– a stan­zia­re fondi ne­ces­sa­ri per am­mo­der­na­re le si­tua­zio­ni sopra de­scrit­te met­ten­do in si­cu­rez­za abi­ta­zio­ni che ades­so NON lo sono, ade­guan­do i cen­tri re­si­den­zia­li anche con­tro dis­se­sti idri­ci del ter­ri­to­rio (con­se­guen­ti forti pre­ci­pi­ta­zio­ni ed al­lu­vio­ni che ul­ti­ma­men­te si ve­ri­fi­ca­no con una certa fre­quen­za) non solo da quel­le parti, ma IN TUTTO IL TER­RI­TO­RIO NA­ZIO­NA­LE che ne è for­te­men­te sog­get­to per via della sua con­for­ma­zio­ne geo­lo­gi­ca,

sai quan­te cen­ti­na­ia di mi­glia­ia di posti di la­vo­ro ver­reb­be­ro crea­ti;

la fac­cen­da del ponte è solo un pre­te­sto per for­ni­re ai so­li­ti pochi for­tu­na­ti -po­li­ti­ca in­clu­sa- una torta gi­gan­te­sca da spar­tir­si a spese dei con­tri­buen­ti. So­li­ta vec­chia sto­ria al­l’i­ta­lia­na, unica cer­tez­za su cui gli ita­lia­ni pos­so­no con­ta­re.

perplessa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 00:06

berlurenzi…
per­ples­sa@fi­nan­za,

perplessa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 00:10

che quelli che se ne sono andati in sudamerica avranno i loro buoni motivi per non aver continuato a stare in italia, chissà come son contenti di questa opera di sensibilizzazione

aor­lan­sky60: cosa ne dite del viag­gio di­plo­ma­ti­co di maria elena (bo­schi) in sud ame­ri­ca

apprendista
Scritto il 30 Settembre 2016 at 12:49

e’ giusto che ti venga l’ansia dovrebbe venire a 60 milioni di italiani,se non provi ansia in un momento come questo quando la dovresti provare ????
Se non la provi sei un ignorante poco avveduto e visto quello che dici sull’eventuale tasso fisso di cambio imposto da un governo dimostra platealmente che sei un ignorante (colui che ignora ,non e’ un insulto) quindi vai a studiarti cosa e’ accaduto in venezuela e argentina cosi’ magari ti togli la confusione che solo tu hai, nel blog del capitano non mi aspettavo di incontrare un ignorante delle tue proporzioni .
Saluti
sher­pa@fi­nan­za,

sher­pa@fi­nan­za,

sherpa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 13:41

apprendista@finanza,
Ripeto e ribadisco che capisco la tua paura che è anche la mia.

“anche se ti riempi di sovrani poco indebitati (esempio australia) o di stati leader (usa) nulla impedisce al governo dopo il crack di fissare un cambio con il $ o l’aud che manda in vacca la tua protezione (vedi venezuela o argentina)”.

Quello che affermi mi pare improbabile, veniano da 16 (anzi di più contando lo SME) anni di cambio bloccato su una divisa che NON è la nostra.
Certo, non c’è limite alla follia, ma ti pare che alla prossima crisi (certa, non si sa quando ma certa) si attui un aggancio ad altra valuta più forte (magari il marco ahahah) dopo anni di rovina del tessuto industriale ed economico favorita da una moneta estera?
Ci saranno problemi, grossi, è indubbio.
Come difendersi?
Ognuno sceglie come crede, in ogni caso sarà un macello, se hai qualcosa da difendere rassegnati ad essere preoccupato.
Io ho scelto, avrai capito già cosa, mi sembra una soluzione che ha un senso, poi, come dici tu, in fondo sono ignorante, per quello chiedo, leggo, poi decido e “io speriamo che me la cavo”
E non ti scaldare con me, ti capisco più di quel che pensi.

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