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TTIP: NON RISCHIAMO CHE SIA LA DEMOCRAZIA A DECIDERE!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

Mentre l’Alta Corte del Maine permette alla Nestlè, disperatamente alla ricerca quotidiana dell’oro blu, il totale controllo delle acque sotterrane…

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Calenda inverte i fattori: sono gli Stati a “minacciare” il Ttip

Non disturbate il manovratore. Soprattutto quando è impegnato a negoziare un accordo importante come il Ttip – il trattato di libero scambio tra Ue e Usa – e quando le trattative procedono silenziose lontane dai riflettori. E sì, perché coinvolgere l’opinione pubblica rischia di rendere più difficile la strada per la Commissione europea. “Per Bruxelles è sempre più difficile negoziare” ha detto il neo ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda spiegando come sia diventato complicato arrivare a un’intesa sul Ttip: “Dopo aver dato un mandato alla Commissione all’unanimità, dato che le opinioni pubbliche si sono girate contro abbiamo cominciato a toglierle poteri con il risultato che c’è un problema di credibilità nei confronti della controparte”. Insomma per il ministro sarebbe meglio che cittadini e parlamenti nazionali non si occupassero della questione come se si trattasse di un semplice affare di dazi e dogane.

Eppure i trattati Europei sono chiari: se in genere gli accordi di libero scambio prevedono una competenza esclusiva dell’Unione europea, quelli che affrontano anche materie diverse – dalla governance ai servizi, dai trasporti alla tutela degli investirori (il Ttip in particolare li tratta tutti) – sono di competenza condivisa con gli Stati membri. E non potrebbe essere diversamente dal momento che sono destinati ad avere un impatto enorme sulle vite dei cittadini elettori. Pensare di lasciare mano libera alle tecnocrazie, prima di aver raggiunto una vera politica comune europea, aprirebbe le porte a quella che Colin Crouch definisce “post democrazia”: un mondo nel quale le istituzioni continuano a esistere, ma sono svuotate di ogni reale potere.

È l’economia bellezza noi sappiamo cosa è bene per te, non preoccuparti incassa 80 euro e il buono bebè che abbiamo appena raddoppiato per sostenere i nostri candidati e per quanto riguarda il resto non ti preoccupare, loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni!

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4 commenti Commenta
kry
Scritto il 16 Maggio 2016 at 10:46

È l’economia bellezza noi sappiamo cosa è bene per te, non preoccuparti incassa 80 euro e il buono bebè che abbiamo appena raddoppiato per sostenere i nostri candidati e per quanto riguarda il resto non ti preoccupare, loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni

loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni
loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni
loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni
loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni
loro le multinazionali provvederanno a riprendersi tutte le tue illusioni

MULTINAZIONALISMO. ( 2000 – data da destinarsi )

La nascita del MULTINAZIONALISMO avvenne nel 2000 nascosto dal trattato con il termine globalizzazione la sua fine avvenne quando a forza di deflazionare i consumatori non avevano più la possibilità d’aquistare i prodotti che la stessa tecnologia innovativa deflazionava.

kry
Scritto il 16 Maggio 2016 at 10:55

In Italia non ci sono problemi.
I consumi ed i risparmi saranno sostenuti dai dipendenti pubblici
gli unici che sono rimasti a poter fare entrambe le cose
e visto che ormai contribuiscono a più del 50% del pil
siamo in una botte di acciaio inossidabile.
[ Quasi quasi speriamo anche in un rialzo del petrolio a 120$ cosi forse l’inflazione andrà al 2% ( cosa che dubito visto che il 70% del prezzo è dovuto alla fiscalità )]

francia r
Scritto il 16 Maggio 2016 at 18:14

Diciamo che di colpe in fondo ne abbiamo tutti …. Non essere scesi in piazza quando il duo monti fornero fece il suo numero oggi ha il suo peso …. non scendere in piazza per mandare a casa questi quattro politicastri improvvisati e molto magnoni e’ un altro brutto segnale …. ora questi imbecilli sognano di fare due piotte con le tangenti dirette o indirette che riceveranno con il nuovo accordone che consegnera’ quel che rimane delle nostre ricchezze e delle nostre prospettive di vita a quattfo multinazionali che si appoggeranno ad un mare di burocrati accondiscendenti….
Tira una gran brutta aria pet la democrazia e soprattutto per l’economia in generale, pare che la madre degli imbecilli abbia trombato come non mai di questi tempi, e che l’italia in fondo le piaccia il giusto.

francia r
Scritto il 16 Maggio 2016 at 18:24

Chissa’ poi come finira’ anche il giro di rifiuti interrati fra autostrade e terre dei fuochi … magari va pure a finire che quei quattro galantuomini ex gladiatori, sempre fedeli e mafiosi, si troveranno spiazzati da chi potra’ dimostrare che da oltre 30′ paga una gran cifra per un servizio che in realta’ non e’ un gran che …. e poi ci sono anche i magistrati che rompono in nome di uno stato che gli impedisce un sano “bisnisse” …. dite che renzino glielafa’ una leggina ai poverini ovvia, o lasciera’ che le nuove regole smuovano gli ostacoli senza guadagnarci nulla? Occhio marinai, se va come soffia il vento, nei prossimi mesi sara’ una corsa politica e mediatica ad assecondare lobby e multinazionali pur di grattare ancora un po’ il fondo del barile. Sempre che la svolta autoritaria necessaria a riportare ordine e serenita’ nel paese non arrivi prima …..

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