Non vale certo la pena di spenderci troppe parole, ma visto che loro sono bravi ogni tanto a tirar fuori dal loro cilindro il solito conoglio bianco tanto vale assecondarli…
Dal fronte macroeconomico americano sono arrivate alcune notizie positive (in particolare le vendite al dettaglio sono cresciute al passo più rapido in oltre un anno e la fiducia dei consumatori è aumentata di buon passo), ma resta la delusione per l’andamento del comparto retail:
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti in aprile sono salite al passo più rapido in oltre un anno, ovvero da marzo 2015, segno di una ripresa dei consumi dopo un avvio d’anno debole. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, è salito dell’1,3% a 453,44 miliardi di dollari, dopo il ribasso dello 0,3% di marzo. Per aprile gli analisti attendevano una crescita dello 0,8%. Le vendite al dettaglio sono in rialzo del 3% rispetto ad aprile 2015. A sostenere il rialzo del dato sono state le vendite di auto, benzina e retailer non fisici (+2,1%, con lo shopping online in rialzo del 10,2%), come per esempio Amazon. Escludendo le vendite di veicoli le vendite sono salite dello 0,8%, il passo più rapido da marzo 2015, mentre escludendo la benzina il dato è aumentato dell’1,2%. America24
Vedi invertire decisamente la rotta nel mercato del lavoro e assisti settimanalmente ad un sensibile incremento delle richieste di disoccupazione…
…per non parlare del maggior aumento degli ultimi anni nel risparmio…
Che dire probabilmente quelli che sono rimasti a lavorare per solidarietà si sono messi a spendere all’improvviso, hanno deciso di dare una mano all’economia da casa, da dietro un computer e hanno intasato Amazon e Ebay, visto che ….
NEW YORK – 2016, fuga dai centri commerciali. Forse i consumatori restano uno dei pilastri della crescita americana, anche in tempi magri. Ma certo non i grandi retailer, che hanno fatto la storia del commercio al dettaglio americano e che ora però faticano come non mai ad adattarsi alle nuove tecnologie e strategie dell’e-commerce, scossi da crolli delle vendite nei negozi e dei titoli sul parterre di Wall Street.
Macy’s è diventato il primo dei grandi retailer a riportare il bilancio trimestrale e i suoi conti sono forieri della bufera che si sta per abbattere sull’intero settore.
J.C. Penney: perdite I trim. in ribasso, ma vendite in calo e sotto le stime
Crollo del 9,5% per J.C. Penney nel premercato a Wall Street, dopo che la catena americana di grandi magazzini ha deluso le previsioni sul fatturato del primo trimestre, sulla scia del calo delle vendite comparate, quelle dei negozi aperti da almeno un anno (-0,4%, mentre le stime erano per un +3,2%). America24
Facciamo finta che sia tutto vero e prendiamo per buono l’entusiasmo del GDPNOW delal Fed di Atlanta…
… e nascondiamo lo scetticismo della Fed di New York che segnala solo un aumento del GDP del 1,2 % contro il 2,8 della Fed di Atlanta…
Chiudiamo la rassegna dal Paese delle Meraviglie con la risposta dei “bond vigilantes” i signori del mercato obbligazionario, che entusiasti di questo ultimo dato si sono dati alla pazza gioia e hanno cominciato a vendere azioni e comprare titoli di Stato sovrani riducendo su tutto l’arco della curva i rendimenti e facendo decollare i prezzi, cancellando definitivamente la possibilità di assistere ad un rialzo dei tassi a giugno…
Riusciranno in nostri eroi consumatori a risollevare le sorti dell’economia americana? Al solito coniglio bianco l’ardua sentenza!
Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…
Gli americani ( e non solo visto che tutto il mondo è paese ) cominciano a risparmiare
comprando su Amazon – azienda che non guadagna nulla – e i supermercati si difendono imponendoti le casse del fai da te.
Il lavoro nobilità l’essere umano ,
troppo lo rende una bestia ” occupata ”
SENZA lo rende una belva pericolosa.
Andrebbe rivisto il concetto di lavoro contrariamente a quanto ci è stato imposto negli ultimi 40 anni.